Anime & Manga > Kamigami no Asobi: Ludere Deorum
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Autore: Yuphie_96    25/02/2015    5 recensioni
Ancora una volta si torna in accademia, ancora una volta gli Dei si ritroveranno le manette.
Ci sarà chi dovrà tener sotto controllo uno dei fuochi più pericolosi di tutta Asgard e chi invece dovrà badare a due raggi di sole allegri e spensierati.
Uniti nella fortuna e sfortuna, due dei nostri Dei si ritroveranno a far compagnia a nuovi simpatici personaggi....un consiglio per tutti.
Non fatevi mai leggere le carte da Tsukito...
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love of Gods'
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Angolo Robh:ma quanto vi siamo mancate eh? Ammettetelo che non vedavate l'ora di rivederci quindi eccovi accontentate: questo è il primo capitolo della seconda serie ^^ come potete vedere dall'immagine qui sopra riportata e dall'introduzione ci saranno dei nuovi personaggi (i personaggi qui sopra sono Yayoi Kise e Ryouta Kise, rispettivamente di Smile Pretty Cure e di Kuroko no Basket ma io li ho usati come presta volto per...insomma immagino avrete già capito chi >.>) e dei vecchi che scoprirete molto presto chi saranno ^^

Ps: anche qui usaremo il linguaggio "Stile Copione", chi non gradisce è pregato di non leggere per cortesia

Una giovane donna camminava nervosa per i corridoi della casa degli dei, l’Olimpo, guardandosi intorno per cercare di trovare la più piccola delle sue tre testoline bionde preferite
Luce:chissà che fine ha fatto…
Sospirò sconsolata riprovando a cercare per alcuni corridoi che aveva già passato, erano passati molti anni da quando Zeus l’aveva fatta andare sull’Olimpo per farla rimanere accanto ad Apollo e nonostante il suo senso dell’orientamento pessimo ormai i corridoi li conosceva, ma quando si trattava della piccola Summer non si poteva mai sapere, soprattutto perché era figlia sua e di Apollo, quindi accellerò il passo sperando che almeno il marito o Kise potessero trovarla prima che iniziasse la festa dell’equinozio
Una piccola testolina bionda faceva capolineo da dietro una colonna ed osservava con i suoi occhietti dorati gli ospiti che stavano arrivando per festeggiare l’equinozio di primavera, si morse il labbro nervosa iniziando anche a battere il piedino coperto dal calzare sperando intimamente di non essersi persa il suo arrivo altrimenti si sarebbe messa volentieri a piangere visto che dopo non ne avrebbe più avuto occasione
Summer:dovrebbe essere qui a momenti…sisi me lo sento
?:se ti sente nonno però ti mette in punizione
La ragazzina sobbalzò urlando per poi girarsi con il broncio sul volto
Summer:perché devi sempre prendermi di soppiatto Ki-chan?!
Il ragazzo rise e accarezzò piano i capelli alla sorellina
Kise:mamma e papà ti stanno cercando, sai che non dovresti essere in giro a quest’ora, sei ancora troppo piccola
Summer:ma ho quindici anni! –gonfiando le guance in stile Doremì-
A quella vista il maggiore andò in brodo di giuggiole e abbracciò stretta la più piccola, rischiando anche di strozzarla, incominciando a gridare quanto fosse puccia la sua amata Sunny più altre cose a sproposito che la piccolina ormai aveva saggiamente deciso di ignorare, passarono dieci minuti e finalmente il maggiore si calmò
Kise:comunque, eri venuta qua per vedere Kurokocchi giusto?
La ragazzina annuì arrossendo ed iniziando a rigirarsi i pollicini tra le dita
Summer:tu l’hai visto?
Kise:Eolo ha detto che è rimasto a casa
Alla piccola vennero le lacrime agli occhi
Summer:ne…ne shei shicuro? –con i lacrimoni pronti a scendere-
Il biondo più grande stava per ritornare in brodo di giuggiole, la sua adoratissima Sunny era dolciosa oltre ogni dire secondo lui, e stava di nuovo per abbracciarla ma pensò che non sarebbe stato molto carino nei suoi confronti dato che stava per disperarsi e lui era pur sempre il fratello maggiore, doveva essere il suo sostegno in momenti come quello perdincibacco! Insomma poteva coccolarsela e fargli foto di nascosto anche più tardi, quando sarebbero stati soli in stanza
Kise:non fare quella faccina su, lo potrai vedere al solstizio
Summer:ma io lo volevo vedere oraaaaaaa –iniziando a piangere-
Di nuovo il maggiore stava per lanciarsi su di lei ma cercando di darsi un contegno la prese semplicemente in braccio ed incominciò ad incamminarsi verso dove aveva lasciato i genitori
Apollo:chi è la bella stellina di papà che adesso gli fa un sorriso?
Summer:gnò!
Apollo:uno piccino piccino picciò?
Summer:gnò!
Kise:al fratellone a cui vuoi tanto bene invece glielo fai?
Summer:gnò!
Il padre guardò il figlio ed entrambi iniziarono a disperarsi abbracciandosi urlando che Sunny li odiava, il tutto sotto lo sguardo perplesso di Luce che stava sistemando i capelli alla figlia per farla andare a dormire; la donna si mise ad osservare meglio il figlio notando quanto assomigliasse ad Apollo, si mise a pensare con un mezzo sorriso che non era neanche programmato all’inizio perché Luce era rimasta incinta di lui all’improvviso, quando era ancora sulla terra e la sua gravidanza fu uno dei motivi principali per cui Zeus decise di farla andare ad abitare sull’Olimpo, per quanto fossero belle ed entusiasmanti le storie di Percy Jackson, il padre degli dei non poteva permettere che un semidio circolasse liberamente in quell’epoca; Summer invece era stata programmata eccome, quando era rimasta incinta per la seconda volta (anche se il piccolo Ki-chan a quel tempo non ne rimase molto felice) pregò fino all’ultimo insieme ad Hera che fosse una bambina e per sua enorme gioia era arrivata una splendida piccolina che aveva potuto vestire e riempire di fiocchetti fin da quando era nella culla, cosa a cui Apollo si era aggiunto molto volentieri riempendola di pelcuhe e bambole a gogo, e aveva deciso di chiamarla Summer perché il sorriso che le riservò non appena aprì gli occhietti appena nata, Luce lo paragonò immediatamente al sole caldo dell’estate; riemerse dai ricordi finendo di spazzolare i capelli di Sunny che aveva ancora sul viso un piccolo broncio
Luce:amore non fare così, è solo per un altro anno
Le accarezzò amarevolmente la testa, spostandogli alcuni ciuffi della frangetta bionda, e la ragazzina guardò la madre prima di annuirle sorridendo
Summer:hai ragione mamma!Starò qui tranquilla e avrò pazienza
Luce:ora riconosco la mia Sunny
La madre le diede un delicato bacio sulla fronte poi l’aiutò a mettersi a letto, rimboccandole le coperte per poi uscire dalla sua stanza seguita dal marito e dal primogenito ancora disperati
Apollo:neh neh musa perché Sunny non mi ha sorriso, perchèèèèè? –aggrappato alla schiena della moglie-
Kise:mi odiaaaaa, la mia adorata Sunny odia il suo fratelloneeeeee –aggrappato alla gamba del padre-
Luce:qualche volta mi domando perché io debba sopportarvi tutto il giorno
Apollo:perché mi ami?
Kise:perché sono il tuo unico figlio maschio?
Luce:no…perché così quando muoio potrò andare nei Campi Elisi
Apollo: …
Kise: …
Luce:beh?
Apollo:la mia musa non mi ama piùùùùùùùùù
Kise:la mamma non vuole iù il suo Ki-chaaaaaaaan
Luce:susu stavo scherzando…forse –mormorò mentre tentava di toglerseli di dosso-
Intanto la più piccola delle tre testoline bionde sgusciò piano fuori dal suo lettino caldo ed andò alla porta, quando vide che la via era libera (anche se continuva a sentire suo padre e suo fratello urlare) aprì la porta quanto bastava per sgusciare fuori in punta di piedi e dirigersi verso un altro corridoio che avrebbe portato comunque alla sala grande dove si sarebbe tenuta la festa, aveva detto alla sua mamma che avrebbe avuto pazienza ma non sarebbe stata sua figlia se non avesse curiosato nemmeno un po’, quindi sorrise ed iniziò a correre mentre la tunica che usava come camica da notte le svolazzava intorno
Si nascose sempre dietro una colonna, essendo piccolina pur avendo quindici anni ormai non l’avrebbero notata, e si mise a guardarsi attorno curiosa: vide suo zio Dioniso che rincorreva una donna vestita di rosso con i capelli biondi, sua zia Arianna, dopo che questa gli aveva fregato il suo calice di vino per non farlo ubriacare; suo zio/nonno Hades che teneva disperatamente l’orlo della tunica di sua zia Persefone che da quella sera sarebbe rimasta sull’Olimpo fino all’equizioni di autonno e lì vicino a loro la zia/nonna Demetra che rideva rinfacciandoglielo; vide poi suo padre impegnato  a suonare la lira meravigliosamente chiedendosi se un giorno sarebbe stata brava come lui (anche se lei preferiva suonare il flauto traverso) e poco lontano da lui vide la mamma che parlava con la zia Artemide; vide i nonni sui loro troni, nonno Zeus che si massaggiava le tempie mentre nonna Hera continuava a minacciarlo di non osare guardare nemmeno di striscio una delle ninfe presenti; proprio una ninfa, osservò, era vicina a suo fratello e gli accarezzava piano il braccio ma Kise sbuffò continuando a guardare il fuoco al centro della sala tenuto a bada dalla zia/nonna Estia ma fu un movimento azzurro che attirò la sua attenzione, si volse piano e trovò il suo principe azzurro (letteralmente) Kuroko, figlio del dio del vento Eolo, a guardare incuriosito il buffet indeciso su cosa prendere
Summer:lo sapevo!Ki-chan mi ha detto nuovamente una bugia!
Bisbigliò arrabbiata dando un pugno alla colonna… la povera piccola ed ingenua Sunny non sapeva però che quella era una delle colonne cedevoli della sala ed essendo lei una semidea (quindi con una forza non poco notevole) e facendo ancora un po’ di fatica a controllarsi…la colonna cedette…abbattendosi su quella dopo, che si abbattè su quella dopo, che si abbattè su quella dopo, che si abbattè su quella dopo, che si abbattè su quella dopo finchè intorno alla sala si poteva vedere solo un polverone che copriva le macerie, quando questo si diramò tutti i partecipanti videro la più piccola di casa che si guardava intorno agitata e con le guance rosse, completamente presa dal panico, quando poi anche lei vide lo sguardo dell’intera famiglia sulla sua persona non resistette e scoppiò in lacrime urlando che le dispiaceva, Apollo andò subito a prenderla in braccio tentando di calmarla seguito da Luce e da Kise mentre Zeus ordinò a tutti di ritornare nelle loro stanze e che ne avrebbero parlato l’indomani mattina
Summer:te lo giuro Ki-chan non l’ho fatto apposta, non volevo far cadere quella colonna, volevo solo curiosare un po’ in giro
Kise:lo so tranquilla
Mormorò il maggiore continuando ad accarezzarle i lunghi capelli biondi mentre Sunny era appoggiata al suo petto con qualche lacrima ancora le bagnava la guancia, dormivano insieme fin da quando Summer era piccola e mai come allora la ragazzina ringraziò il fratello di esserle sempre accanto
Summer:mamma e papà sono arrabbiati?
Kise:certo che no, sanno che ancora non sai controllarti bene, erano più preoccupati per la crisi di pianto
Summer:uhm…
Kise:neh neh adesso me lo fai un sorriso?
Summer:se prima mi dici perché mi hai detto una bugia su Kuroko-kun?
Il biondo più grande quasi si strozzò e la strinse più forte, come poteva dire alla sua amata e ingenua sorellina che era geloso delle attenzioni che riservava a Kurokocchi? Ovvio, non poteva
Kise:eh eh devo essermi confuso…
Lei l’osservò con i suoi occhietti dorati ed alla fine annuì (sempliciotta come mamma e papà) e gli sorrise, facendo felice Kise, per poi stampargli un grosso bacione dei suoi sulla guancia
Summer:per te nonno Zeus si sarà arrabbiato tanto?
Kise:mannò, infondo ti vuole bene e…
Zeus:... ed è la quinta volta in due settimane che perdi il controllo dei tuoi poteri, neanche tuo padre è mai arrivato a tanto e lui e Hermes furono due dei peggiori!
Apollo:ehi!
Luce: -fa pat pat sulla testa del marito-
Summer:giuro che non l’ho fatto apposta…
La biondina era al centro della sala grande, o meglio di quello che ne rimaneva, ed era con la testa bassa che si guardava i piedini mentre poco più indietro di lei c’era la sua famiglia e davanti, sul suo trono, c’era nonno Zeus che sospirò
Zeus:lo so che non l’hai fatto apposta ma ormai stai diventando una piaga
Si…il padre degli dei non era molto sensibile…Sunny stava per ribattere ma una mano della madre che finì sulla sua spalla le fece cambiare idea
Zeus:senti tesoro, io non voglio punirti anche perché sei la mia nipotina preferita
Kise:ehi!
Luce: …-fa pat pat anche sulla testa del figlio-
Zeus:per questo ti propongo un accordo per imparare a controllarti
Summer:un accordo?
Zeus:dovrai andare nel luogo dov’è nata tua madre, sulla terra, più precisamente in una scuola dove t’insegneranno tutto quello che devi sapere e dove ci sarà un tutore che ti aiuterà in ogni momento che sarai in difficoltà
Luce:…questa cosa mi sa tanto di dejavù
Borbottò incrociando le braccia sotto il seno mentre sia Apollo che Kise erano andati ad abbracciare Sunny
Apollo:nooooooooo non puoi portarmi via la mia bambina, non te lo permetto!
Zeus:ti offro due settimane di vacanza a Circenlandia* insieme a Luce
Apollo:bene tesoro, mi raccomando spediscici una cartolina, ascolta i professori come ha fatto a suo tempo il tuo papà e non farci preoccupare, ci vediamo quando ci vediamo –le bacia la fronte-
Luce:Apollo! –gli tira un vaso in testa-
Summer:mamma…
Luce:tesoro –le accarezza la guancia- non essere triste, questa esperienza potrebbe portare dei risvolti che non ti aspetti, io per esempio incontrai tuo padre, quindi cerca di essere positiva okay?
Summer:ma non voglio andarci da sola
Zeus:tranquilla che molto probabilmente avrai compagnia (ogni riferimento ad una certa nordica non è assolutamente voluto >.>)
Kise:certo che avrà compagnia!Io vado con lei e non accetto un no come risposta!
Zeus:come vuoi –schiocca le dita-
I due fratelli si ritrovarono improvvisamente davanti ad una struttura a loro assolutamente sconosciuta e quando si guardarono notarono che avevano addosso delle divese tutte nuove oltre che delle manette com’era stato per Apollo: Kise aveva un orecchino a cerchio all’orecchio sinistro mentre Sunny portava una cavigliera sottile nascosta dalle calze, ritornarono a guardare la struttura
Kise:sembra inquietante…
Summer:nonno Zeus ha parlato di un tutore
Kise:non vedo nessuno in giro
??:alza gli occhi biondo!
Li alzarono entrambi e dalla finestra si lanciò uno strano tizio con i capelli turchesi legati in una coda bassa e con in mano una spada di legno per fare kendo, atterrò proprio davanti a loro facendo spaventare di poco Sunny che si strinse al fratello, il nuovo arrivato li squadrò per bene
??:anche se siete figli di Luce non ci andrò leggero con voi anzi…
Puntò contro di loro la spada
??:proprio perché siete figli di Apollo vi darò del filo da torcere, mi chiamo Totsuka Takeru, sono il dio susanoo giapponese e fin quando resterete qui sarò il vostro tutore
Summer:Ki-chan…
Kise:si?
Summer:se torniamo a casa vivi ricordami di non parlare più a nonno per molto tempo

*Parco divertimenti citato nel film Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo – Il Mare dei Mostri

   
 
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