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Autore: satakyoya    02/03/2015    0 recensioni
Ebe, una ragazza angelo, e Pan, un ragazzo demone. Lei del PARADISO e lui dell'INFERNO.
Dei pretendenti per i due protagonisti. Pretendenti non desiderati ma costretti a dimostrare il loro amore davanti a tutti e tutto.
due destini che si uniscono, una maledizione che rischia di dividerli. uno scontro che cercherà di unire i due mondi.
Ce la faranno nella loro impresa??? E poi, riusciranno a vivere insieme o saranno condannati a restare divisi da una forza superiore?? Chi sarà questa forza superiore?
Lo scoprirete solo leggendolo e se vi piace recensite!!
Genere: Romantico, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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La sveglia suonò e un nuovo giorno era iniziato. Io bevvi un bicchiere di latte e mi misi le scarpe. Arrivai a scuola e feci le lezioni di matematica e di inglese. Appena finì presi il sacchetto del pranzo, lo aprii e mi misi a mangiare il contenuto. Arrivò Pan che si mise a mangiare con me.
“Iddekimasu (buon appetito in giapponese) Ebe!”
“Ah, grazie.” Dissi io. Presi gli stecchini e li staccai. Feci in tempo a fare solo quello quando mi suonò il telefono e alzai la cornetta.
“pronto?”
“Pronto, qui è l’ospedale Sugimoto. Lei è la signorina Ebe, la figlia di Claire Scarlatta (nome della madre)?”
“Sì, esatto.”
“Ah, bene. Le chiederei gentilmente di raggiungerci all’ospedale il più in fretta possibile.”
“si certo. (chiusi la telefonata) Pan, devo chiederti un favore, potresti portarmi all’ospedale Sugimoto? Si trova dall’altra parte della città.” Chiesi io.
“sì certo. Ma mi spieghi perché?” Disse lui
Arrivammo un lungo salone e noi due eravamo seduti davanti a una porta. La porta si aprì e uscì un medico.
“Lei è la signorina Ebe?”
“Si esatto.”
“Mi dispiace signorina, ho una brutta notizia da dare. Purtroppo sua madre è in coma ed è stata investita da un’auto. Siamo riusciti ad arrivare in tempo e portarla qui.” Io rimasi sconvolta, non sapevo cosa fare.  Mi misi a piangere appoggiandomi a Pan che era in piedi leggermente indietro di me.
“Fortunatamente inizia adesso il momento delle visite. Entra pure.” disse il medico mentre io smisi di piangere. Mi trovai davanti e crollai in lacrime. Pan mise una mano sulla mia spalla e io smisi di piangere.
Cercai di parlargli nella speranza di ricevere una risposta, ma nulla.
“Mamma, so che non puoi rispondermi, ma io to ho sempre voluto bene. Ma com’è possibile che tu sia finita in questo posto? Voglio dirti che resterò qui vicino a te fino a che non ti riprendi. Farò capire a questi medici che io e papà non conosciamo orari per non stare vicino a te e ci daremo il cambio.” Dissi io. Guardo le braccia di mamma distese, un braccio ha una flebo. Nella mano si vedeva un biglietto. Lo presi e lo aprii. Diceva:
‘Cara Ebe,/se stai leggendo questa vuol dire che la mia anima è andata da un’altra parte. Comunque, mentre leggi questo fai ciò che c’è scritto. Vai a casa, entra in casa e arriva in cucina./ Sul tavolo troverai una lettera chiusa, ce l’ho messa io per fare in modo che tu la vedessi. Quella in realtà è tua ma te l’ho tenuta nascosta da quando eri nata./ spero di riprendermi presto e… buona lettura!!/ Tua Mamma.’ Seguii le indicazioni. Quando lessi la seconda frase ero in macchina con Pan che mi portava a casa e quando ci arrivai, uscii e lui andò verso casa. Con la lettera in mano mi trovai davanti alla cartella della posta. Dentro c’era una lettera, ed era del PARADISO. Entrai in cucina e la numerai come seconda.
“ne ho ricevuta una anch’io. La mia viene dall’INFERNO, da mio padre. Me lo ha portato prima un corvo nero con gli rossi controllato da mio padre.” Disse pan davanti alla porta di cucina.
“E tu come sei entrato?”
“Sono diventato una nuvola e sono passato sotto la porta.” disse lui.
“Mh. Cosa dice la lettera?” dissi io. Lui aprì la lettera e la lesse. Lanciò il foglio sul tavolo e si mise a braccia incrociate.
“ah, nulla di speciale. Dice solo che, visto che tra un paio di giorni sarà San Valentino, questo sarà il nostro ultimo giorno insieme visto ha intenzione di impossessarti della tua mente e uccidermi. Dice anche che una volta che mi avrà ucciso ucciderà te davanti a tuo padre Zeus nella guerra tra i due mondi. Infine dice che ha deciso che la guerra si farà in campagna vicino alla nostra città Lato. Vedo che tu invece ne hai due, cosa dicono?”
“non lo so, non le ho ancora guardate.”
“Leggi la prima.”
“Sì. (apro la busta numero 1) ‘Cara signora, mi fa piacere che lei abbia accettato di prendersi cura di nostra figlia. Coloro che parlano sono gli dèi Zeus ed Era. Il 5 febbraio di cinquemila anni fa diedi alla luce la bambina che vedi in questa cesta. Non potevamo venire di persona, però due mesi dopo la sua nascita, abbiamo tristemente deciso di cancellarle la memoria e ordinato a uno dei nostri angeli più fidati di portarla da voi in quella cesta. Le chiediamo gentilmente di tenere nascosto tutto questo alla bambina fino a che non ha diciotto anni. Al compimento del diciottesimo dovrà dire che i suoi veri genitori la aspettano nel regno del PARADISO. Le è la principessa del Paradiso e per proteggerla la diamo in cura a lei. A presto,/ Zeus ed Era.’” (immaginarsi la scena)
“Una lettera molto strana.”
“Già…” dissi io a testa un po’ bassa. Aprii la seconda lettera.
“questa invece l’ho ricevuta oggi. La leggo. ‘salve signora, siamo ancora noi. Volevamo ringraziarla per tutto quello che ha fatto. Ci dispiace ma abbiamo prelevato la sua anima per poter parlarle di persona e per fare in modo che Ebe potesse accorgersene. Stia tranquilla, non le faremo alcun male in nessun modo. Però desidero tanto che nostra figlia venga da noi, ecco perché l’abbiamo presa. A presto.’
“Questa è ancora più sconcertante.” Disse lui. ci fu un attimo di silenzio e poi disse: “ti preparo la cena.”
Si alzò e andò a preparare due panini per ciascuno. Apparecchiò anche la tavola. Io rimasi ferma a guardarlo.
“Buon appetito.” Disse lui.
“Anche a te.” dissi io. Mangiammo, arrivammo fuori dalla porta e poi lui si ritrasformò in nuvola e se ne andò. Io andai in bagno a lavarmi i denti e poi andai a dormire.

Angolo autrice:
Ciao a tutti. Ecco a voi uno dei due capitoli. Spero vi piaccia'.
Beh... intanto BUONA LETTURA e mi raccomando commentate, per favore! mi fa sempre piacere sapere la vostra opinione su come pensate volete il seguito della storia.
   
 
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