Spencer si svegliò di soprassalto. Aveva sognato –A che la inseguiva con un pugnale. Dopo anni, quell’incubo non la lasciava quietare manco nel sonno. Lei e le ragazze erano giunte alla conclusione che nonostante i loro sforzi, non avrebbero mai capito chi si celava dietro quei tormenti continui. Ma Spencer non si arrendeva facilmente. Il suo cervello era sempre in funzione.
Così non riuscendo a dormire, la ragazza si mise a riconsiderare tutte le prove che potevano portare ad un indizio per scoprire chi fosse la minaccia che aleggiava sulle testa delle quattro ragazze da tanto tempo. Si sedette sul letto accendendo il computer per analizzare i video che avevano, le mail che aveva ricevuto da –A, i messaggi sul telefonino e le altre prove trovate durante gli svariati tentativi di spaventarle del loro stalker.
Ad un tratto mentre guardava le foto inviatele da –A, trovò un indizio che le era sfuggito. Alison, che ora si trovava in prigione, a Rosewood, aveva acquistato prima di essere arrestata, un biglietto aereo per partire per la Virginia, e un biglietto per l’autobus che l’avrebbe portata dall’aeroporto di Richmond ad una cittadina chiamata Mystic Falls.
-E perché volevi andare a Mystic Falls? – si domandò ad alta voce Spencer. Agguantò di fretta il telefonino e mandò un messaggio ad Aria, Hanna ed Emily.
“SOS. Vediamoci davanti al cimitero”
Si andò a mettere una giacca, sciarpa e berretto, prese la borsa con le chiavi dell’auto e il cellulare e andò.
 
La prima ad arrivare davanti al cimitero fu Hanna. Infreddolita e impaziente, saltò nervosamente sull’auto di Spencer, non appena quest’ultima si parcheggiò.
-Hai scoperto qualcosa di così importante da rovinarmi la prima dormita decente dopo settimane? – chiese Hanna spazientita.
-Scusa, ma sì. Ho scoperto qualcosa di veramente importante –
Qualche minuto più tardi arrivarono anche Emily ed Aria, che salirono in auto di Spencer.
-Che è successo? – chiese Aria. Aveva il volto preoccupato e triste.
-Ho scoperto qualcosa di molto strano. Ma.. tutto bene, Aria? – disse Spencer guardando l’amica con preoccupazione.
-Io.. ehm.. no, niente – disse la piccola del gruppo.
-Aria, che succede? – insistette Emily.
-È successo qualcosa che non doveva accadere oggi. E –A lo sa. Sa sempre tutto –
Le tre ragazze, all’oscuro di tutto, guardarono perplesse la loro piccola amica.
-Aria, dicci che è successo! – protestò Hanna.
-Okay. Ma non voglio giudizi o sguardi severi. Ho baciato Andrew oggi – Aria socchiuse gli occhi e li riaprì. Il volto rigato da lacrime bollenti.
-Che cos.. Andrew… proprio quell’Andrew? – chiese Spencer. Aria la guardò torva. Spencer annuì tristemente. Le dispiaceva vedere Aria ridotta in quello stato.
-E come mai dici che –A lo sa? – chiese Emily dolcemente.
Aria prese il telefono e lo passò alle amiche.
“Facili baci post rottura? Ezra dovrebbe esserne informato –A”
Le ragazze parlarono dell’accaduto tra Aria ed Andrew. La ragazza pianse disperata perché l’ultima cosa che avrebbe voluto era ferire i sentimenti di Ezra, lei provava ancora qualcosa di forte per lui. Ma il distacco degli ultimi periodi l’avevano allontanata e si era quasi convinta che le cose tra loro non si sarebbero potute riaggiustare questa volta.
Superata la crisi e sorpassato l’argomento, Spencer poté finalmente dire quello che aveva scoperto.
-Mystic Falls? E dov’è? E soprattutto perché Ali voleva andare là? – chiese Hanna sempre più nervosa e stanca.
-È in Virginia, ma non so cosa volesse farci là Alison. E lo dobbiamo scoprire. Domani andremo a farle visita per scoprire tutto quello che c’è dietro – disse Spencer decisa. Era veramente decisa a smascherare il loro stalker. A scoprirne l’identità, a guardarlo negli occhi e poter finalmente vivere una vita normale.
 
L’indomani mattina le ragazze si svegliarono e si incontrarono davanti al penitenziario femminile di Rosewood.
-Salve – disse il poliziotto.
-Salve, siamo delle amiche della detenuta Alison DiLaurentis. Avremmo bisogno di parlarle – disse Spencer sicura e decisa.
Quando il poliziotto le fece entrare però, vide l’ultima persona che si aspettava di vedere lì.
-Toby? –
Il ragazzo si girò e sul suo volto apparve un’espressione rassegnata.
-Cosa ci fate qui? – chiese a bassa voce.
-Siamo venute per parlare con Alison – disse Hanna –Toby, per favore svegliati. Non siamo noi le cattive della situazione, lo sai –
Toby la guardò scoraggiato.
-Voi pensate che io stia facendo tutto questo perché sono impazzito? Io.. ragazze io so chi siete e so che non siete le cattive della situazione. Ma lasciate perdere, fatemi fare il mio lavoro e se avete qualche informazione, ditela a me, non ad Alison –
-Non siamo qua per passarle delle informazioni ma per acquisirne alcune. Dobbiamo fare chiarezza su alcune scoperte dell’ultim’ora – disse Spencer, guardando il suo ragazzo ferita e offesa. Lui si era allontanato da lei, non la chiamava più era freddo e lei ne soffriva.
-Spencer, io ti amo – le disse lui prendendole le mani e portandola un po’ più lontana dalle ragazze per poter parlare da soli.
-Possiamo parlarne più tardi? Devo parlare con Alison adesso – disse la ragazza cercando di non far fuoriuscire le lacrime.
-D’accordo, vengo io a casa tua alle sette – disse Toby accarezzandole il viso.
-Sii puntuale – disse ferma la ragazza.
Poi le quattro giovani più chiacchierate di Rosewood ripresero il cammino.
-Ciao ragazze – le salutò Alison.
-Ciao Ali –
-Alison, siamo qui per farti delle domande precise e non accetteremo bugie questa volta – disse Emily.
La ragazza annuì e abbassò lo sguardo.
-Alison cosa c’è a Mystic Falls? Perché volevi andare là? – chiese Spencer.
La ragazza sbiancò:
-Io.. voi come..? –
Spencer prese il suo portatile cellulare e andò sulle mail ricevute facendo vedere una vecchia mail di –A, in cui c’erano scannerizzati i biglietti dell’aereo e dell’autobus a nome Vivian Darkbloom. E il messaggio sotto diceva:
“Pensava di scapparmi, ma ora non può andare da nessuna parte. –A”
Era stato spedito a Spencer il giorno dopo della cattura di Alison. Ma Spencer l’aveva letta solo la sera prima perché era rimasta tra mille mail non lette.
-L’ho letta solo ieri sera, purtroppo. Come ti sei procurata quei biglietti e come pensavi di partire, essendo che tuo padre ti teneva segregata in casa? –
Alison si guardò intorno spaventata.
-Questo vuol dire che –A tiene d’occhio anche Ezra. È stato lui a procurarmi quei biglietti, quando noi eravamo ancora amiche. Prima di litigare, prima che voi cominciaste a credere che –A fossi io –
-Ma perché non me ne ha mai parlato? – disse Aria.
-Gli avevo chiesto di non dirlo a nessuno, perché era troppo pericoloso. Ma ho scoperto che là a Mystic Falls, -A ci ha portato Mona, quando lei faceva parte del suo team –
Le ragazze sbiancarono.
-E se Mona si trovasse di nuovo là? Imprigionata da qualche collaboratore di –A? – chiese Aria.
-Andremo noi a scoprire cosa nasconde –A in quel posto e se troviamo Mona, la salveremo. Ma ci servirà l’aiuto di un poliziotto – disse Spencer –E questa volta mi dovrà ascoltare –