L'unica che abbia mai amato

Da bambina sei stata l'unica ad accettare di essermi amica, o meglio ,l'unica a parlarmi ,l'unica che non provava timore nel guardare le cicatrici sul mio volto o i miei vestiti giganti e luridi.

Tu mi hai guardato e mi hai sorriso con dolcezza, non era una risata di scherno la tua, poi ci hanno separato , mio padre ha perso l'ennesimo lavoro perché era ubriaco e ci siamo dovuto trasferire.

Tu ,l'unica per cui ho pianto.

Ne sono passati da anni, anni di dolore, di follia e di confusione.

Tu mi hai guardato come facevi da piccola, mi hai guardato con quei tuoi occhi penetranti e anche da sotto il cerone che mi sporcava la faccia, e forse anche la mia anima ne era oramai sommersa, mi hai sorriso.

Fu da quel sorriso che capii chi eri, mi liberai dai miei scagnozzi e ti portai via, incurante di quelle facce stranite che mi guardavano, incurante del mondo.

Avevi capito che ero cambiato , avevi capito che ero affondato nella follia ma non facesti niente, tranne sorridere e brillare come facevi sempre.

Ti abbracciai e tu ridevi tra le mie braccia, mentre parlavamo sempre più vicini , iniziò a piovere e tu con un fazzoletto pulisti gli ultimi residui di trucco sul mio viso, poi mi baciasti , i nostri cuori battevano a mille. Le nostre mani restarono intrecciate a lungo mentre parlavamo avvicinandoci , assaggiandoci, raccontandoci vite passate e futuri desiderati e Dio cos'altro sarebbe potuto accadere tra noi, sapevo che con lei al mio fianco tutto tornava ad avere senso, tutto appariva più nitido.

Poi accadde.

Sentii solo un colpo di pistola, non capivo cosa fosse, lei però di colpo non teneva più le mie mani e la sua bocca non era più sulla mia con quella perfezione che poco fa sembrava magica . Cadde a terra e vidi tutto a rallentatore, vidi il sangue spargersi sull'asfalto freddo e il gelo entrarmi dentro, privarmi di quella pace che mi aveva dato, privandomi della ragione appena ritrovata e di tutto ciò che sarebbe potuto chiamarsi speranza.

Di istinto presi il coltello che avevo nella tasca dietro e lanciandolo colpii l'assassino uccidendolo di colpo.

Mi chinai poi sulla mia amata, il respiro debole era rotto dai singhiozzi che deboli gli sfuggivano, lei era sempre stata incantata , piena di magia, lei che era un angelo sceso in terra, il mio angelo.

La presi tra le braccia senza riuscire a non lasciar cadere qualche lacrima, la strinsi forte dicendole quanto l'amavo finché non vidi che il suo petto non si muoveva più.

In quel momento decisi che non avrei più permesso a nessuno di distruggermi così , non ci sarebbe stata pietà in me, per nessuno, fu come se mi fossi tolto il cuore dal petto.

Il mio trucco non si sarebbe più sciolto sotto pioggia o lacrime, la mia mente era sprofondata ancora più affondo nella follia.

Io sono Jocker

Recensioni!!!! Le attendo fiduciosa !!

By Jhonny