Anche l’agente Frank Sullivan era ormai esausto dalla giornata. Ore e ore passate a controllare documenti sulla propria scrivania di casi ormai risolti con grande spirito di deduzione. Non aveva più un caso da un po’ di tempo e ormai passava giornate seduto sulla sua scrivania. Erano le 8 di sera ed era giunto il momento di tornare a casa da Jennifer sua compagna da ormai 4 anni. Mentre stava per chiudere la sua email notò che era arrivata una notizia da poco tempo e avevo come oggetto”Agente Sullivan, legga urgentemente”, ma sapeva benissimo di non avere tempo così prese le sue cose e si ritirò a casa con la promessa che l’avrebbe letta nel più breve tempo possibile.
Ormai l’ora di cena era passata, Jennifer e Frank stavano riorganizzando dopo la cena e Frank non faceva che pensare a quell’email. Era molto pensieroso e Jennifer lo aveva notato:
- “Frank tutto bene”?- disse Jennifer al compagno;
- “Si certo e solo che… “- Frank cercava di essere vago su quella email che aveva ricevuto, non riusciva a togliersela dalla testa e l’unico modo per saperne il contenuto era leggere l’email che tanto lo tormentava.
- “Solo cosa Frank?”-rispose Jennifer decisa a sapere cosa accadeva al compagno.
- “Ho ricevuto un email urgente e sono pensieroso sul contenuto”
“Agente Sullivan, sono Julie Pry.
Hanno appena trovato un cadavere nel quartiere di San Antonio. La vittima è una casalinga,ancora non è stata identificata. La cosa più buffa arriva ora: non è stata ritrovata l’arma del delitto ma sul corpo ci sono diverse ustioni e segni di lotta: la vittima ha provato a resistere. Nessun arma ritrovata ma solo un piccolo indizio: una rosa e un cartoncino con scritto è finita ormai.
Aspetto la sua risposta”
Frank, prese subito il cellulare intendo a far chiarezza sulla questione e compose il numero di Julie:
-Pronto qui Pry.-
-Ciao Julie, sono Frank. Ti chiamo per l’email che mi hai mandato voglio sapere di più- rispose deciso Frank.
-Non si sa ancora molto. Hanno ritrovato il cadavere grazie ad una persona anonima che si trovava la per caso. Ha riferito di aver trovato una porta scassinata e dopo che è entrato nell’abitazione ha trovato il cadavere. Non abbiamo ancora identificato il cadavere. Pare che l’assassino le abbia portato via soldi e documenti- riferì Julie.
- Domani fatti trovare in centrale alle 8. Indagheremo molto presto-
Una volta chiusa la telefonata, l’agente Sullivan si fece molto più pensieroso, peggio di come era prima. La scoperta di questo serial killer lo faceva sentire impotente in quel momento. Voleva fare qualcosa, ma non sapeva ne come agire e ne da che punto cominciare. Aveva molto lavoro da fare e sapeva che non era come i semplici casi.
Frank Sullivan era sconvolto: aveva a che fare con un vero genio, un’ artista in questo genere e sapeva bene che questo caso sarebbe stato difficile da risolvere ma sarà una svolta nella sua vita.