Ce l'avevo quasi fatta.
Ignorai completamente il telefono che continuava a suonare, avevo qualcosa di molto più importante da fare.
Quel quadro aveva già atteso quindici lunghi anni per essere concluso e non volevo sprecare altro tempo per rispondere al telefono.
Avevo studiato a lungo soltanto per quel quadro, per essere in grado di riuscirla a rappresentarla con lo stesso aspetto che aveva durante il nostro ultimo incontro.
A quel pensiero la mano iniziò a tremare, così mi fermai per qualche istante per ritrovare la calma che avevo perso.
Osservai a lungo quella tonalità di rosso che sporcava il pennello, così fredda ed impersonale. Dopo aver sciacquato con molta cura il pennello mi morsi un dito ed appoggiai il pennello sul taglio, così da poter dipingere la rosa.
-È finito.-
Dopo aver posato il pennello sentii delle braccia avvolgermi la vita ed il suo respiro caldo contro le mie guance. Sentendo quel calore familiare avvolgermi mi rilassai completamente contro il suo petto, mentre ricevevo un dolce bacio sulla fronte.
-Ib è splendido.- sussurrò Garry, osservando la mia opera. -Come lo chiamerai?-
A quella domanda studiai con attenzione il mio dipinto, alla ricerca di una risposta.
Il quadro raffigurava noi due, con lo stesso aspetto di quindici anni fa, nel Fabricated World con le nostre rose in una mano, mentre quelle libere stringevano saldamente quelle di Mary con la sua rosa gialla tra i capelli ed uno splendido sorriso felice sulle labbra.
-Never again alone.-