Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: Sara_3210    09/03/2015    3 recensioni
Annie singhiozza vicino a me, stringendomi la mano. Non so cosa potrei fare per calmarla, il mio cuore batte con altrettanta velocità. Cerco di concentrarmi sull’odore di salsedine che impregna l’aria, ma è difficile. Mia nonna è là dentro.
E rischia di morire.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Mags, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Quante persone dovrò perdere ancora?








Nel distretto 4 c’è un gran silenzio. L’intera piazza fissa gli schermi posti ai lati, tutti riportano la stessa identica scena. Finnick corre, portandosi in spalla Mags, davanti a lui Katniss e Peeta.

Annie singhiozza vicino a me, stringendomi la mano. Non so cosa potrei fare per calmarla, il mio cuore batte con altrettanta velocità. Cerco di concentrarmi sull’odore di salsedine che impregna l’aria, ma è difficile. Mia nonna è là dentro. E rischia di morire. Mio nonno è l’unico nella nostra famiglia che può ricordare come riuscì a vincere, diceva che il suo cuore si era messo a cantare di gioia non appena l’avevano nominata vincitrice. «Mags ce l’ha fatta, avete sentito?!?!» questa frase fu ripetuta milioni di volte la sera della sua vittoria. La mia nonnina, l’unica persona che mi rimane. A parte Annie e Finnick.

D’un tratto un grido femminile mi riscuote «No, Mags, non farlo!». È Annie, si divincola dalla mia presa per correre verso lo schermo più vicino, ma un Pacificatore la ferma. «Fermi, cosa state facendo? Annie, perché ti comporti così? » mi avvicino, staccandola dalla presa dell’uomo, mentre tutto il Distretto sembra fissarmi. Odio essere fissata dalla gente. Annie singhiozza, ma non sembra avere la forsa di dirmi qualcosa, indica lo schermo e singhiozza. Alzo piano il capo.

I quattro sono sdraiati a terra, stremati dalla corsa e la nebbia si avvicina isonerabilmente. Mia nonna zoppica fino a Finnick, lui cerca di alzarsi in piedi, ma Mags gli afferra una spalla con forza e lo costringe a terra. Il biondo la guarda smarrito, mentre cerca di protestare, ma ecco che mia nonna prende il suo viso tra le mani e lo bacia sulle labbra. Un bacio corto, perché si stacca subito e fa qualche passo indietro, sorridendo. So cosa vuol dire quel gesto, nel nostro Distretto ha tre significati; ti amo, abbi cura di te e addio per sempre. Non mi rendo neanche conto di urlare, lo stesso Pacificatore di prima mi sta sollevando da terra e mi invita alla calma. Scalcio, urlo. Non voglio stare calma. Ma nonna sta per morire, non possono chiedermi di guardare e basta. Qualcuno mi strappa al Pacificatore: è Annie.

Le telecamere inquadrano il viso di mia nonna, mentre avanza verso la morte. Un viso tranquillo e disteso in un sorriso. Poi si ferma, come se avesse capito dove si trovi esattamente la telecamera. Le sue mani si muovono veloci, con gesti precisi ed aggraziati, compongono delle parole nell’ aria, utilizzando l’alfabeto dei sordomuti che ho imparato ancora di prima di saper parlare. Le sue dita formano una frase, un breve saluto per chi sta a casa. Per chi può capirla. Per chi le vuole bene.

«Ciao topina.»

L’ultima cosa che vedo di lei è il sorriso, poi una mano mi oscura la vista e sento lo sparo del cannone.



Mags non c’è più.

 

§

 

Distretto 13. Due giorni e quindici ore dopo la distruzione del 12.



Scanso i malati, facendomi largo tra quella calca di corpi fragili e avvolti nelle loro vestaglie bianche. Alcuni puzzano di morfamina, altri di antibiotico, ma questo non mi interessa. Ne sto cercando uno in particolare. Mi guardo intorno in modo frenetico, la ragazzina bionda, Primrose Everdeen mi pare che si chiamasse, mi aveva detto che potevo trovarlo lì.



Finnick Odair.



Cerco i suoi capelli dorati e i suoi occhi azzurri per tutta la sala, ad un tratto scorgo la sua figura accucciata su una delle brandine. Sta giocando con un filo, sembra dimagrito di molto, ma sta bene. Mi fiondo da lui, travolgendolo e facendogli cadere il filo.

«Ewa, sei davvero tu?!» mi stringe forte, sfrego il mio naso sulla sua spalla per cercare il suo odore di mare e pane salato che mi piace tanto. Come piace ad Annie. «Ma se tu sei qui, allora lei…» nei suoi occhi cupi si accende un berlume di speranza; pensa che Annie sia qui con me.

«No, lei…lei l’hanno portata a Capitol…io…i Pacificatori…» un singhiozzo mi spezza le parole.

È strano, è la prima volta che piango da quando ci hanno separate. Erano venuti a prendere entrambe, ma qualcuno è intervenuto. Penso sia colpa mia, devono aver sbagliato o calcolato male i tempi. So solo che un Pacificatore mi ha strappato dalle braccia di Annie, poi di colpo qualcuno ha sparato.

C’era confusione e alla fine io ero al sicuro e lei no. Finnick singhiozza sulla mia spalla e mi accompagna mentre piango. Prima Mags, poi Annie.

Quante persone  dovrò perdere ancora?

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Sara_3210