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Autore: LittleBlackAngel    09/03/2015    3 recensioni
La semplice e monotona vita di un gruppo di liceali verrà sconvolta dal ritrovamento di un cadavere risalente a 20 addietro all'interno della scuola. Tanto mistero e suspence-o almeno spero-il tutto immerso nelle quotidiane problematiche tipiche di un liceale...e niente leggete o Moriarty vi troverà e vi scuooooiiieeerà.
Scherzo ovviamente :D
Forse...
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I

Il suono insistente della sveglia la svegliò dal suo dolce sonno. Sbattè ripetutamente le palpebre cercando di mettere a fuoco. Tastò il comodino alla ricerca del cellulare, ma non riusciva a trovarlo. Iniziava ad odiare quel suono. Aveva scelto All of the Stars di Ed Sheeran, non voleva svegliarsi di soprassalto ed Ed gli sembrava la scelta perfetta. Era comunque meglio dei Green Day o degli Evanescence per lo scopo. Sentì un tonfo e realizzò di aver appena fatto fare un tuffo all'oggetto della sua tanto disperata ricerca. Con un sonoro sbuffo si allungò , rischiando per poco di cadere, e finalmente afferrò il cellulare. Non proprio delicatamente spense la sveglia e si mise a sedere. Stava per riaddormentarsi (in piedi come i cavalli, avrebbe detto suo padre) quando sbattè forte le palpebre e si schiaffeggiò entrambe le guancie per svegliarsi. Si alzò rischiando di cadere, per la seconda volta, intrappolata tra le coperte avvinghiatesi alle gambe come l'edera su un vecchio palazzo. Scrollò le spalle e si diresse pigramente verso il bagno. Si guardò allo specchio. Sembro uno zombie constatò. Entrata nel box doccia aprì il rubinetto, rabbrividendo al contatto con l'acqua fredda. Regolò la temperatura e cominciò a rilassarsi. Si insaponò i corti capelli castani. Le piaceva l'acqua calda e il suono che fa quando sgorga dal soffione. Iniziò a cantare senza rendersene conto. Continuò a cantare mentre si asciugava i capelli. Run away Run away, one day we won't feel this pain anymore. Adorava quel pezzo della canzone, era il suo preferito. Il testo era molto triste, come il resto della canzone dopoutto, ma le piaceva tanto la parte strumentale. Si ridiresse in camera e iniziò a cercare la divisa scolastica tra il mucchio di vestiti buttati sulla poltroncina di fronte alla libreria. Sembravano un po' macerie di un edificio caduto per chissà quela calamità naturale e le parve di sentirsi come un pompiere alla ricerca di qualcosa o qualcuno da salvare. Aveva appena trovato la divisa e la stava indossando quando santì il cellulare squillare. Era Let Yourself Go dei Green Day. Brutto segno: il mittente della chiamata era Chloe.
"Si può sapere che fine hai fatto!?" urlò la ragazza dall'altro capo del telefono.
Allontanò l'apparecchio dall'orecchio e urlò di rimando: che ho fatto stavolta!?
"Dovevamo incontrarci al bar all'angolo 15 minuti fa" continuò ad urlare la rossa, che sembrava più un drago sputa-fuoco. Potrei forgiarci una spada pensò. Sorrise scuotendo la testa. Dovrei smetterla di guardare Merlin
"Scusate, non so come ho fatto a dimenticarmene - farfugliò - Arrivo subito" .
"Sarà meglio per te" rispose minacciosa la ragazza-drago prima di riagganciare. 
Corse a prendere la tracolla per uscire e raggiungere gli amici. Imprecò mentalmente in aramaico antico quando si accorse che l'ascensore era fuori uso. Mai una cosa che mi vada bene pensò. Cinque piani dopo si fermò al portone per riprendere fiato riflettendo e pensando a cosa avrebbe potuto aver dimenticato stavolta. Non le venne in mente niente. Spinse la pesante porta e in cinque minuti si ritrovò al solito bar. Si guardò intorno alla ricerca dell'allegra combriccola, individuandola al solito tavolo. 
C'era Chloe che la guardava con uno sguardo a dir poco truce, con accanto il ragazzo, Ethan. Le stava bisbigliando qualcosa, massaggiandole le spalle, evidentemente cercava di calmarla. Lo ringraziò mentalmente. Dalla parte opposta del tavolo Luke ripassava ciò che le parve geografia e Megan sorseggiava l'immancabile tè fumante. 
"Scusate ragazzi, ce l'ho nel sangue" si scusò, congiungendo le mani.
Quattro piccoli sbuffi si levarono in aria seguiti dalla sottile voce di Megan: Bè, Ebbie non sarebbe Ebbie senza i suoi ritardi.
Missione inteneriscili:portata a termine con successo riuscì a stento a trattenere un ghigno di soddisfazione.
Si stava finalmente per sedere quando un gran trambusto li fece girare tutti verso la porta. 
Si girò e riconobbe subito la chioma rossa tra gli ombrelli che aveva fatto cadere.
Dopo essersi scusato con una cameriera ed averla aiutata a rimettere tutto a posto, si affrettò a raggiungere gli amici.
"Salve, ragazzi" sorriso a trentadue denti.
"Salve" rispose Chloe, ricambiando il sorriso.
"A me la sfuriata e a lui un 'salve' ?" si finse offesa.
"Bè Chris non sarebbe Chris senza la sua goffaggine" rispose la rossa  imitando l'amica.
Sbuffò riconoscendo la sconfitta. Stava per sedersi per la seconda volta quando Luke fece notare che mancavano solo cinque minuti alle 8:00.
Stupida scuola! L'unica a questo mondo ad iniziare le lezioni un quarto d'ora prima imprecò mentalmente.
"Addio al mio frappè al cioccolato" sorrise amaramente.
"Andiamo, non sarà poi la fine del mondo" sorrise Ethan.
"Tu non inizierai con matematica" gridò frustrata pensando alle incomprensibili formule che l'aspettavano di lì a poco. Per di più oggi la prof avrebbe interrogato ed era sicura che sarebbe toccato a lei sacrificarsi per il bene della classe. 
Vedendola visibilmente preoccupata-grondava sudore tormentandosi le mani e guardandosi freneticamente intorno-Chris cercò di rassicurarla.
"è solo un'ora, e magari manca" sorrise.
"Già, devo ritenermi fortunata" rispose sarcastica.

                                                                          ...

 Arrivata a casa lasciò cadere malamente la tracolla ed accessa la tv aprì il frigorifero. I suoi erano in giro per lavoro, di nuovo, quindi le sarebbe toccato mangiare da sola, di nuovo. Non ricordava l'ultima volta in cui avevano mangiato tutti insieme, come una vera famiglia. Il suono del cellulare la risvegliò dai suoi pensieri. Immaginava già cosa potesse essere. Pigramente lo sfilò dalla tasca dei jeans e lesse il messaggio: piazza. Venerdì. 17:00. Ho già avvertito Megan. Non tardare o...
Rabbrividì al pensierò di ciò che avrebbe potuto farle la ragazza-drago. L'avrebbe rapita e torturata e dopo giorni, settimane di prigionia l'avrebbe gettata in un pozzo o in fiume e nessuno l'avrebbe mai trovata.
Mentre pensava tragicamente ai familiari e agli amici piangere la sua prematura scomparsa, di nuovo il cellulare la riportò alla realtà. Iniziava ad odiarlo. Aveva scelto come suoneria per i messaggi Sheldon che bussa alla porta chiamando: Penny, Penny, Penny. Le sembrava un'idea carina ma adesso le sembrava davvero di essere Penny disturbata dal vicino di casa nerd e troppo intelligente. Lesse il messaggio. Era Chris. Si era aspettata qualche altra minaccia da Chloe. Il ragazzo le chiedeva si raggiungerla al mc spiegando che Ethan era già a casa e Luke aveva un impegno improrogabile. Rispose che l'avrebbe raggiunto subito e cercò qualcosa da mettere. In dieci minuti fu pronta. Afferrò la borsa e uscì richiudendosi la porta alle spalle.
Trovò Chris già seduto al tavolo. Salutò il ragazzo, che ricambiò e si sedette. Notò che aveva già ordinato.
"Potevi anche aspettarmi" esclamò cercando di sembrare il più offesa possibile.
"Avresti comunque ordinato ciò che ho preso io" rispose sorridendo.
"McChicken, patatine, cola grande, gelato al caramello" 
Odio quando ha ragione.

Borbottando un buon appetito addentò il panino che sembrava dirle mangiami, mangiami.
"Ti ho disturbata?" chiese.
"Mi fa piacere mangiare in compagnia ogni tanto" rispose scuotendo la testa.
"Bene"
Non sapeva bene perchè ma sentiva che c'era una certa tensione nell'aria. Si prese un momento per guardare l'amico. Aveva una felpa verde fluo con delle patatine che piangevano la morte di un'altra patatina trafitta da una forchetta e annegata nel ketchup. Sorrise. Solo Chris poteva indossare una cosa del genere. Era grande di una taglia,pensò, ma gli stava benissimo. Stava bevendo dalla cannuccia del grande bicchiere quando Chris le chiese  con nonchalance e al tempo stesso palesemente interessato: con chi andrai al ballo?
Quasi non sputò in faccia all'amico. Il ballo. Era tra più di due mesi, eppure tutta la scuola non parlava d'altro. Era anche lo scopo dell'appuntamento di Venerdì con le ragazze. Un incubo.
"No, non lo so ancora" rispose semplicemente.
"Capisco"
Per il resto del tempo non parlarono se non di tanto in tanto esprimendo il loro disappunto per qualche compito andato male o semplicemente per raccontarsi un po' gli avvenimenti della giornata scolastica-e qui Chris dovette subire le lamentele dell'amica sulla tanto temuta interrogazione di matematica. "Ti rendi conto!? Facciamo il piano cartesiano e a quella pazza viene in mente di interrogarmi sui radicali!" esclamò indignata.
"Davvero folle" rispose il ragazzo scuotendo le braccia ironico.
Ricevette in cambio una linguaccia.
La riaccompagnò a casa. Non era la prima volta che facevano quel tragitto insieme ma questa volta gli era sembrato più corto del solito. Si meravigliò a scoprirsi deluso. Stava rimuginando su quella strana reazione da qualche secondo o forse minuto, quando si risvegliò vedendo la mano di Ebbie passargli davanti la faccia. 
"Allora non eri in trance" esclamò sorridendo l'amica.
"Scusa, pensavo" si scusò."A domani"
"A domani"

Salutato l'amico salì di fretta in casa per fiondarsi sui libri. Sospirò guardando il diario: chimica, italiano, francese e spagnolo.
Forza e coraggio, sarà veloce e indolore ripetè mentalmente. Purtroppo questo non riuscì a risollevarle il morale. Rassegnata prese le cuffie e attivata la riproduzione casuale prese in mano la penna.
... Salve :D si, lo so che non c'è alcun accenno al giallo. Più che altro questo è un capitolo di presentazione (?). Vi prometto che dal prossimo capitolo capirete perchè questa """""storia"""""" sta nella sezione 'giallo' . Detto questo ringrazio il povero pazzo che è arrivato a fine capitolo e lo prego di farmi sapere cosa ne pensa lasciandomi una recensione, insultatemi, ma fatelo, ho bisogno di sapere cosa suscita in una mente normale questo capitolo ^^ PS non so perchè non mi mette lo spazio tra il capitolo e lo spazio autrice .-. peto veniam
   
 
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