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Autore: LadyFrenny    10/03/2015    0 recensioni
Una storia dedicata a tutti i miei amici. La parte divertente? faro loro dei sondaggi a votazione, ed a seconda di ciò che risponderanno modificherò la storia hahahaha
Genere: Avventura, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Diario di Bordo
                                                                                                                                                         1° Giorno

 

Oggi mi è capitata una cosa davvero strana, ma senza di questo avvenimento non avrei mai avuto la geniale idea di scriverti. Vorrei annotare ogni cosa da oggi, solo per ricordarmi di come abbia avuto inizio questa avventura. Devo dire che sono ancora molto suscettibile al riguardo, per dove diavolo stiamo andando? Oh bhe.. All’arrembaggio!
PS. Oltre al binocolo devo cercare una macchina fotografica…


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Il forte vento di quella giornata serena, Non era che una manna dal cielo per una ciurma vogliosa di affrontare viaggi verso i confini del mondo. L’era della pirateria non cessava mai di esistere e questo spingeva molti uomini ad affrontare lunghi viaggi alla ricerca di qualsiasi cosa li avrebbe arricchiti. La piccola ciurma di cui parleremo, però, non era come quest’ultime.
Questa piccola ciurma che navigava in questa giornata ventosa, aveva altri scopi: Andare alla ricerca di nuove avventure per arricchire i loro ricordi.
Potrei parlarvi di tutti i componenti, ma lo farò solo in seguito alla presentazione generale del nostro racconto. I nostri protagonisti,  componenti della ciurma, erano salpati dalla loro cittadina solo qualche settimana fa. Piccoli sognatori ingenui, pronti ad affrontare le conseguenze dei loro gesti. Una cosa li accumunava, la voglia di uscire dal loro piccolo mondo ed affrontare ciò che la vita e la natura offriva.
La vita in quella cittadina non portava che sofferenze, ma senza di esse, quei ragazzi non avrebbero mai sognato il meglio. Tutti erano accumunati anche solo dall’idea di fuggire di lì, non importava come ma lo avrebbero fatto.
Una nave mercantile attraccò al porto per rifornire la popolazione di viveri, senza immaginare cosa sarebbe successo in seguito. Così tonti, così viziati, i marinai di quella nave si diedero alla pazza gioia nella prima locanda che trovarono. Ubriachi? Solo un po’, quanto bastava per farli crollare come bisonti su quei tavolini che gridavano pietà. I nostri ragazzi, sette valorosi avventurieri, si infiltrarono a notte fonda in quella nave, ancora non scaricata per loro gioia.
- Dite che quei libri sulla navigazione ci permetteranno di non affondare come tonni in un oceano?-
Il ragazzo che parlò si chiamava Luigi,e di tutta risposta ebbe uno scortese: -Ti pare che se fossimo tonni nuotavamo in pieno oceano?-
Questa volta a parlare fu Cheng con il suo solito tono da saputello, quel tono che ti fa venir voglia di prendere un remo in mano e batterglielo in testa finchè non cambia sesso.
-Guarda che so cosa state pensando, queste molestie nei miei confronti sono perseguibili dalla legge!-
-L’unica cosa perseguibile qui è la tua vita sul filo di un rasoio- Disse un terzo ragazzo che probabilmente era Luca.
-Sempre se ci arriviamo all’oceano- Disse Daniele per chiudere il discorso di prima stendendo un velo pietoso sulla faccenda.
Passarono la notte a bisticciare, ma questo gli diede solo più energie per scappare e rubare la nave nella notte silenziosa, fino ad arrivando ad ora.
Il vento strattonava le vele che con maestosità si emergevano nel punto più alto della nave. Non gli era andata affatto male come prima nave.. bastava solo camuffarla un po’ e cancellare quel “Per sempre Merluzzi e contenti” stampato in gigante sulla fiancata del Galeone intarsiato in stile spagnolo.
Che razza di compagnia si chiamerebbe mai cosi?
Ora che abbiamo specificato questo, è il momento di presentare i personaggi prima nominati. Per complicare le cose vi anticipo fin da subito che in queste settimane di puro ozio, da bravi neo-pirati, hanno pensato a dei soprannomi per rendere il gioco più divertente.

-Partiamo da Luigi. Era un ragazzo tranquillo ed estroverso, amichevole, una sorta di persona fidata. Decise di sua volontà di soprannominarsi Lampo, senza motivi particolari, semplicemente era fissato con quella parola. Aveva Occhi e capelli castani, con una barba sfumata e ricciolosa dalla lunghezza misurata. Indossava solitamente dei pantaloncini larghi e maglie altrettanto comode. Per divertimento personale portava una benda nera sulla fronte..  si proprio una di quelle che i cattivi mettono sull’occhio, ma lui no, la portava sulla testa solo perché come il suo soprannome, gli piaceva. Per concludere aveva 20 anni.
-A seguito abbiamo introdotto Cheng, ora soprannominato come Soul. La sua idea di “soul” era riferita a “è un soprannome figo” ma gli altri lo paragonavano di più ad un “anima in pena" del gruppo. Il ragazzo gracile come uno stuzzicadente,sguazzava nei suoi vestiti appartati. Era corvino, con una frangia enorme butta all’indietro e gli occhi altrettanto neri. Era freddoloso ma in mare aperto in piena estate, portare una felpa con dei pantaloncini lunghi fino al ginocchi era sempre esagerato. Il più esuberante del gruppo o per lo meno quello più rompiscatole, con la sua goffaggine portava allegra ma nei limiti. Si poteva dire che il suo pregio più apprezzato era la sua “affidabilità” in casi teorici e non pratici, ma era anche molto utile come pupazzo antistress, dopotutto era Soul. Aveva 19 anni.
-Daniele era un ragazzo di 21anni tranquillo, pacato, rilassato e di buna compagnia. Quello intellettuale che nascondeva le sue emozioni. Panda era il soprannome che più lo rispecchiava e lo descriveva. Era proprio il tipo che si godeva i pisolini negli angoli più isolati del mondo. Aveva una barba lunga ma non troppo, con una camicia bianca e sgaulcita e dei jeans chiari strappati. Una sua caratteristica a cui in pochi facevano caso era il dente d'oro che si notava se sorrideva vistosamente. Probabilmente conosceva più storia lui che tutto il gruppo, per la quantità di libri che leggeva. La sua debolezza erano le donne.. le donne rosse.
-A seguire abbiamo Luca, Il rimorchiatore più pervertito del gruppo. Il suo soprannome da ora sarà Shugar, non per la sua dolcezza, ma questo soprannome gli ricordava il peluche che coccolava tutte le notti a forma di gatto. Uno zuccherino di ragazzo(?). La frase più intelligente che abbia mai detto in tutta la sua esistenza fu “il tempo è relativo” ma nemmeno lui sa cosa voglia dire (Appena testato in un avvincente discorso affrontato con lui durato qualche secondo). Amante delle prese in giro, camminava sempre a testa alta ed era uno dei più forti del gruppo sia di spirito che di fisico. Portava un taglio corto sistemati ed i capelli in questione erano marroncino chiaro. La barbetta incolta ma sexy, corta. I suoi occhi marroncini cambiavano al sole in verde. Aveva dei pantaloni attillati nei quali infilava camicie bianche di ogni tipo, basta che i bottoni non coprivano il suo petto ed era contento. Lui aveva 22 anni.
-Come non parlare ora di Valentina? Questa ragazza non fa che sbavargli dietro da quando fu corteggiata da bambina dallo scapestrato. Tutti decisero di affidargli il soprannome di Yomi ed il motivo era semplice: Quasi sicuramente sarebbe stata la prima a fare stragi con le sue stesse mani senza ripensamenti. Era quasi divisa in due personalità: Una dolce e gentile che cercava di essere coccolata fra le braccia di Shugar, e la seconda paragonabile ad una sanguinara pronta a squartare la gente fastidiosa. I suoi capelli corvini e mossi le arrivavano a metà schiena e li portava spesso raccolti in una coda alta, invece i suoi occhi marroncini alla luce del sole sembravano del colore del sangue. Aveva due enormi orecchini a cerchio ed un trucco pesante che aggraziava il suo viso adulto, anche se aveva solo 20 anni. Indossava dei pantaloni stretti a vita bassa, con un toppino che le copriva quanto bastava il petto dalla taglia normale.
-Avevo detto sette ragazzi giusto? Parliamo di Desi. Il suo vero nome era ignoto a tutti ma si sapeva che era di buona famiglia in quella cittadina. Si era presentato semplicemente come Desiffer, ma anche lui meritava il suo soprannome nella ciurma. Come ogni gruppo che si rispetti, il suo ruolo in questo era di punzecchiatore. Era una brava persona ma gli piaceva sfottere ed innervosire con battute squallide. Questo sminuiva la sua età da 21enne grosso e vaccinato. Il suo fisico sembrava scolpito da Michelangelo in persona o quasi (meglio non esagerare o sono guai per me).
Era esposto in bella mostra a tutti siccome indossava solo pantaloni lunghi e larghi per dargli la comodità da lui tanto amata, sorretti da una fascia. Aveva i capelli ed occhi castano scuro. La sua particolarità era un piccolo neo sopra al lato destro del labbro, il cosi detto punto di bellezza che risaltava il suo volto.
-Per concludere il quadro passiamo alla protagonista del diario di bordo. Francesca fu semplicemente soprannominata dagli amici Frenny per abbreviare il suo lungo nome. Si scoprirà avere una cotta per Desi, ma questo ce lo teniamo per noi. Era Una ragazza solare che non sapeva stare al suo posto, in vena di scherzi e saltelli. Era bloccata solo dalla timidezza di molte situazioni “particolari” a cui poi faremo fronte. Aveva i capelli rossi, lisci, scompigliati e lunghi fino al sedere. Gli occhi di un celeste scuro e qualche lentiggine buttata a caso sul viso, affievolite con la crescita. Era solita indossare vestiti svolazzanti che le arrivavano sopra le ginocchia e che non facevano notare troppo il suo petto prospero.

Finite le presentazioni ritorniamo al nostro benedetto giorno soleggiante. I componenti della “ banda” si impegnavano tutti in qualcosa di utile, o per lo meno lo credevano loro.
-Cosa stai facendo con quei fagioli?- Disse Panda a Soul.
-che non lo vedi?!- Rispose soddisfatto lasciandogli vedere una torre di fagioli incollati fra di loro.
-ma cosa diavolo stai facendo col cibo?-
-ma ti pare che questo sia cibo? Ma chi se li mangia, sono più costruttivi così!- replicò.
-… ooooooookke..- se ne uscì Lampo che ascoltò la conversazione passando di li e tirando su col naso spiazzato.
- NOOOOOOOO- Urlò Soul subito dopo al passaggio di Shugar, che distrusse la torre di fagioli schiacciandola mentre fischiettava.
- c’erano delle formiche con i loro bambini li dentro! Cioè le ho incollate per sbaglio.. MA LE HAI UCCISE!-
Finita la frase cominciò a lanciare i fagioli a dosso al “king kong” con tutto il suo disprezzo.
Frenny girava in torno al palo di vedetta, osservando tutto ciò che capitava attraverso il binocolo in mano, trovato precedentemente nella cabina di comando e senza farsi beccare di tanto in tanto buttava qualche occhiatina verso Desi. Il ragazzo era steso beato a prendere il sole sopra il Bompresso di Prua.
Aveva paura che cadesse.. cioè era una scusa buona per spiarlo  ma per l’appunto non poteva smettere di osservarlo di tanto in tanto. Un giretto verso destra attorno all’albero e lo sguardo va giù verso di lui, uno giro verso sinistra ed ecco che rifinisce lì. Era una sorta di balletto al vento di una ragazza folle.
Mentre si apprestava a ricominciare, intravide in lontananza un qualcosa che galleggiava in mezzo al mare.
-Uomo in mareeeeeeeeeee- Grido’ Frenny eccitata all’idea di una novità dopo giorni di acqua.
-dove?! Serio?- Urlò Soul anche lui eccitato dall’affermazione.
-qualcuno lo aiuti!- Disse Panda.
La barchetta si avvicinava tranquilla verso di loro con un ragazzo le quali parole furono.
-AFFONDOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO-
O per lo meno avevano udito questo.
Desi lanciò una scala giù dal ponte, permettendo al naufrago di poter salire prima che la baracca crollasse a picco nelle acque. Il ragazzo, vestito di stracci ed un codino che raccoglieva i capelli corvini, si sedette a gambe incrociate a terra tirando un sospiro di sollievo.
-grazie cicci di mamma- Disse strizzando il codino che creò una pozza di acqua salmastra a terra.
-hei avevo appena pulito!- ringhiò Yomi tirando un cazzotto in testa allo sconosciuto.
Frenny si buttò a capofitto a terra osservando il tizio da vicino.
-Cosa sei?-
-che razza di domande sono?- Borbottò Panda di sottofondo.
-Sono un Ghian piacere- disse tutto compiaciuto.
-Cosa ci facevi in quella vasca tutto solo?- Chiese Shugar perplesso da quello che aveva visto.
-Sono un cercatore solitario e sto cercando un tesoro!-
Frenny, Soul e Lampo si avvicinarono a pochi centimetri al viso di Ghian con occhi luccicosi esclamando -TESORO?!-
Ghian Spinse tutti e tre via e con un sorriso compiaciuto concluse la frase.
-Ovvio, un tesoro inestimabile!-
Fece una pausa notando il viso curioso di tutti.
-SONO ALLA RICERCA DI UNA VECCHIA CIABATTA!-

 

   
 
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