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Autore: WinryRockbelltheQueen    13/12/2008    7 recensioni
EdWin.
Questa fic è ambientata a Tokyo, con una Winry tuttofare ed un Edward molto, molto... ehm, diverso. Aspettatevi di tutto da questa fan fiction!
Tratto dal primo capitolo:
Prendendo ciò che rimaneva del frullato,Winry si trascinò di nuovo alla panchina di prima, buttandosi e chiudendo gli occhi. Chinò la testa all'indietro, sperando che, sulla panchina dietro di lei, non fosse seduto nessuno. Ma, ovviamente, così non era. - Stattene al posto tuo.- disse una voce. - Oh, mi scusi!- disse lei, prima alzandosi, poi voltandosi - mi scusi davvero!- -...umpf.- Winry non credette ai suoi occhi. Il ragazzo di prima. Lo fissò, e lui sorrise, con un ghigno. - Beh?- - Eh?- - Non farmi l'eco, stupida.- -Scusa? - l'aveva chiamata stupida? - Sei davvero così stupida o fai finta?- - Non credo di capirti.- - Oh sì. Fai sul serio.- poi, benedizione, il cellulare della bionda squillò. - Pronto? Ah, ciao zietta. Sì, sono a lezione. No, non credo di passare per...eh? Quando esco? E se ritardo non fa niente?... hmmm... Ah, allora ok. E passo anche a prenderti la cena? Poi posso andarmene a casa mia? Ok,ok...sì,scusa...ok,ok! Ciao.- - Bella conversazione.- - Fatti i cavoli tuoi.- - Stai calma, tesoro.- - Stai calmo tu, carino.- - A detta di molte.- - Ecchissene.- - Oh, ribelle.- - Oh, idiota.- - Stai-calma-ti-ho-detto.- - Altrimenti?- Lui si alzò e se ne andò. Ma, sicuramente, sarebbe stato meglio risolvere tutto in quella manciata di secondi.
P.S.: Introduzione di un 'Nuovo Peroaggio', Emika. E' un personaggio di contorno. Ma... chi sarà veramente Laplace?
Genere: Triste, Dark, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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True Romance chap 2
Requiem for a Dream

02: Panico e Noia.

Il secondo errore che feci fu quello di cercarti.

La ragazza passò il resto del week-end tappata in casa. No, non aveva paura di incontrare quel ragazzo, era soltanto...voglia di stare a casa. Sì sì: tappata in casa senza uscire mai, per un giorno e mezzo.
Cavolata assurda.
Sì, doveva ammetterlo: non voleva incontrare quel tipo, aveva paura di quel tipo, e avrebbe voluto evitare anche di incontrarlo a scuola.
Dannazione.
Questo periodo di reclusione però le era stato di aiuto: aveva capito il capitolo di chimica, aveva spolverato ed era riuscita a pizzicare sulle corde della sua chitarra un brano difficilissimo. Ah, e aveva anche ritrovato il suo vecchio amore: la cassetta degli attrezzi.
Ma era finalmente giunto il lunedì. Ed ora erano cavoli.
Quella mattina si svegliò tranquillamente. Fece colazione, per la prima volta durante tutto l'anno scolastico, riuscì a farsi una doccia e ad essere pronta in orario per uscire. Scese le scale e si fiondò fuori casa: insipirò profondamente e poi sbuffò.
- Sei proprio stupida.- si disse ad alta voce, per poi cominciare a dondolare verso la stazione. Dopo esser salita sul treno, iniziò ad ascoltare l'MP3, leggendo il libro di narrativa che la prof di lettere aveva assegnato. Era brutto, senza significato e ripetitivo: Beautiful. Uguale uguale.

Una volta a destinazione, scese, ed iniziò a correre verso la scuola, volando tra il viale di alberi di ciliegio che ora appassivano. Si fiondò davanti al cancello di entrata, e sentì qualcosa di gelido poggiarsi sui suoi occhi: chi diamine aveva spento il Sole?
- Se indovini chi sono ti pago il pranzo.-
- Sei un tipo che ha una mano calda ed una fredda.-
- Così però ti guadagni solo una boccetta d'acqua.-
- Tanto ho il bento.-
- Non sai indovinare o non vuoi indovinare?-
- Fatti miei.-
- Se giochi col fuoco ti bruci.-
- Sono segno d'acqua.-
- Toh, anche io.-
- Smettila, Edward. Questa conversazione è stupida.-
Il ragazzo prese Winry per un polso, facendola voltare verso di lui:- Buongiorno anche a te, Winry-chan.-
- Se devo dirti la verità, non è proprio una bella giornata. Minaccia di piovere.-
- A me non piace la pioggia.-
- Buon per te. Io la adoro.-
- In ogni caso, se il buongiorno si vede dal mattino...-
- Cos'è, non hai trovato il tuo collare borchiato, stamattina?-
- No, ero semplicemente triste.- Come gli altri giorni, del resto.
- E perchè? Il mondo ti odia e tu, piccola dolce cosa innoncente, vieni ucciso dallo schifo del mondo? O semplicemente la mamma non ti vuole più bene e quindi non ti da' più soldi?-
-...-
- Ah, ho capito.-
- In che senso?-
- Non sei contento. Forse perché, davvero, la mammina ti ha strillato, o il papino non ti ha dato la paghetta.-
- Se mia madre potesse strillarmi, sarei molto più felice.- disse abbassando la testa, sorridendo di sbieco.
- Potesse?-
- Problemi?-
- No, è che se una madre vuole rimproverare il proprio figlio, lo fa e basta.-
- E' morta, mia madre. E' morta. Penso sia alquanto difficile poter parlare con una persona, se si è defunti.-
- Oh.- che figura.
- Beh? Ti sei ammutolita?- disse lui dopo una breve pausa.
- N-no.- rispose lei, deglutendo.
- Devi stare tranquilla. Hai detto una cazzata: la prossima volta conterai fino a un milione primadi parlare.-
- Scusa.-
- Non vittimizzarte, idiota.-
- E' che...-
- Hai già contato fino ad un milione? Wow, sei veloce.-
- ...-
- Senti, mettiamola così: se dici una cosa sbagliata, io non me la prenderò mai con te. Io non me la prendo con nessuno.-
- Ah.-
- Me la prenderò solo con me stesso.-
- E perchè?-
- Perchè dovrei risponderti?-
- Allora posso farti un'altra domanda?-
- Del tipo?-
- Come te la prenderesti con te stesso?-
- Sei veramente veloce, a contare fino ad un milione.- disse lui andandosene - e poi la gente che si comporta come tu hai fatto ora, mi sta proprio antipatica.-

Quando la campanella suonò, Winry corse in classe infuriata ed indispettita.
- BASTA!- urlò sbattendo la cartella sul  banco. Fortunatamente, non c'era ancora nessun professore in classe.
- Ba-basta cosa?- chiese Emika spaventata dalla reazione della bionda.
- Quel tipo! Uffa! E' enigmatico! Anzi, è proprio una testa di...-
- Di...?- chiese il ragazzo, appena comparso sulla soglia della porta.
- Ciao!!- salutò Emika felicemente.
- Tu...tu...tu che ci fai qui?!-
- Vado in classe.-
Winry si lanciò fuori dalla classe: - E quale sarebbe la tua aula?-
- Quella laggiù, in fondo al corridoio. Secondo anno, prima sezione.-
- Tu...tu...sei un anno più grande di me?!-
- Sì.-
- Non si direeeeeeeeeeeebbeeeeeeeeeeee...- disse Emika.
- ARGH!- mugugnò la bionda tornando a posto.
- Dai Winry,non devi fare l'isterica...- disse lui, per poi smaterializzarsi.
- Uffaaaaaaaaa...- sospirò lei buttandosi sul banco.
Il professore d'inglese fece ingresso nell'aula, ricomponendola ed iniziando a fare l'appello. Se ne era fregato dell'inchino. I rappresentanti di classe si guardarono perplessi.
La classe seguì la lezione attentamente, pedinando ogni singolo movimento che compiva il gesso che scriveva sulla lavagna. Unica eccezione: Emika, che disegnava gattini dappertutto. Poi ricevette un'illuminazione, e decise di mandare un bigliettino a Win.

Winry, non mi hai detto il nome di quel ragazzo.

La bionda si voltò a parlare con la ragazza, che sedeva dietro di lei.
- Si chiama Edward.-
- Ah. Allora non è di qui!-
- No, non è giapponese. Anche perchè, dove lo trovi un giapponese biondo, così basso e con gli occhi dorati?!-
- Esistono.-
- Emika, non mi riferivo ai tuoi sogni.-
- Ma quando ti ho visto ti ho scambiato per una dell'Hokkaido.-
- Invece vengo dal sud dell'Inghilterra.-
- Davvero?!-
- Sì, te l'ho detto quando ci siamo conosciute.-
- Ah...-
Il professore si voltò, e lanciò il gessetto con l'intento di colpire una delle due. Winry fece un quarto di giro, dando un'occhiata al prof, mentre Emika... beccò l'oggetto in piena fronte.
- Rockbell, Niitsuki!-
- Sì, scusi prof...- disse Winry, mentre Emika si riprendeva.
Le ore passavano velocemenet, finchè non giunse il momento dell'inervallo. La pausa durava circa un'ora ( il c
he era uguale ad una maggiore permanenza a scuola), e Winry la aveva sempre amata. Ma ora, un solo pensiero occupava la sua mente: in un'ora potevvano accadere mille cose, come, per esempio, incontrare Edward.
- Wiiiiiiinry...- disse Emika comparendo dovanti la ragazza.
- Eh?- rispose lei. poggiava la guancia su una mano, mentre, con espressione scocciata, masticava l'inizio della cannuccia del suo succo di frutta.
- Gaurda che non puoi rimanere tappata in classe.-
- E perchè?-
- Emika sa che Winry pensa che potrebbe incontrare il ragazzo-non-giapponese.-
- Ah.-
- Ma potresti evitarlo, come hai fatto sabato!-
- Si, potrei far sbucare dalla schiena delle ali.-
- Certo!!-
- Emika...-
- Sì?- rispose lei avvicinandosi.
- NON SIAMO IN UN MANGA!- urlò con quanta voce avesse in corpo.
- Ah, ecco dove sei, Winry-chaaaaaaaaaaaaan!- disse Ed zompettando verso le due.
- No. No. No. No. No. No. No. No. No.No. No. No.-
- Eh?- chiesero Emika ed Edward perplessi.
- Mi cercavi?- spiegò lei.
- Certo.-
- E perchè?-
- Emika, levati dai piedi.- disse Ed rivolgendosi alla seconda ragazza.
- Ma...-
- Lascia me e Winry soli nell'aula, per favore.-
- Io...-
- Vattene.- disse lui guardandola con uno sguardo carico d'odio e di aggressività. Emika se ne andò.
- Dicevo... perchè mi cercavi?-
- Perchè...- rispose, prendendo Winry in modo tale da doversi alzare dalla sedia obbligatoriamente - non lascio mai stare le prede che avvisto.-
- In...in che senso?-
- Ormai ti ho preso di mira.- disse sorridendo in modo strano ed enigmatico.
- Non riesco a leggere la tua espressoine.-
- Un giorno capirai tutto.-
- Convinto tu...- ' Io non sto capendo una mazza.'
- Oggi pomeriggio sei libera, vero?-
- No. Ho lezione di chitarra, subito dopo scuola.-
- Benedette lezioni, è così che ti ho incontrato.-
- Già.-
- Ma poi, perchè sei uscita subito di lì?- disse il ragazzo sedendosi sul banco, e forzando la bionda a sedere sulle sue gambe.
- Mi...mi hanno cacciato perchè a-avevo preso una chitarra non di mia propr-proprietà.-
- Ah...ho capito...- disse sopirando - ma devi stare tranquilla, te l'ho già detto...- iniziò ad accarezzare la testa della ragazza ripetutamente - e poi, a scuola, non posso farti nulla. O passo guai.-
Winry era sbiancata. Un pallore assurdo, simile a quello del ragazzo che le era vicina in quel momento. Un modo per scappare, c'era? Storidre quel tipo, distrarlo, e poi darsela a gambe levate. Poteva? Era possibile?
- Non tremare, Winry-chan.- disse lui, dopo una pausa, abbracciandola.
- Dovremmo stare così tutta l'ora?!- chiese lui, pronunciando la frase tutta d'un fiato.
- Pensavo ti facesse piacere...- disse lui, posizionando le proprie braccia all'indietro.
- E invece no.- esclamò lei, rirpendendo colore.
- Come sei cattiva.- rispose lui, prendendo il diario della ragazza.
- Bella copertina... Nera, con tremila faccine di tipi che cantano. Bah.-
- E' il mio diario, e decido io come conciare la copertina.-
- Winry Rockbell. I^ anno, III^ sezione. Istituto Fuku...- lesse sulla prim
a pagina.
- Dammi il diario!- disse lei strappandogli l'agenda dalle mani.
- Oooh, scusa. Non sei giapponese per niente, vero?-
- No.- disse, iniziando a parlare dando il lato destro del viso ad Edward.
- Di dove sei?-
- Inghilterra.-
- Ma dai!-
- E so. Sì, sono dell'Inghilterra!-
- Vicino dove?-
- Amestris.* E tutti mi chiedono: com'è Stonehenge?-
- Amestris dista qualche chilometro da quel sito.-
- Lo so, ci ho abitato per dodici anni.-
- Se nata lì?-
- Sì.-
- Sei di un paesino sperduto, che non risulta nemmeno sulla cartina geografica?-
- Sì. Resembol.-
- Ma dai!-
- Ma la smetti con queste affermazioni?!-
- Guarda tu il caso: anche io sono di lì. Ma Stonehenege non l'ho mai vista.-
- Impossibile!- disse voltandosi di scatto. Il ragazzo la guardava serio, senza però studiarla. Aveva uno sguardo spento, critico e scocciato.
- Impossibile? Perchè?-
Winry impiegò qualche secondo per riordinare il cervello. Poi prese fiato: - E' un caso... assurdo! Di queste cose ne capitano una ogni cento anni!-
- Non hai contato fino ad un milione, vero?-
- No.- sospirò. Poi, come se qualcosa avesse rapito la sua attenzione, si alzò di scatto e, con sguardo attonito, guardò il biondo.
- Io ti ho detto tutte queste cose! E' assurdo! Io non parlo con gli sconosciuti loschi come te! Soprattutto se vogliono violentarmi! Sai il mio cognome! La mia classe! E sai cosa faccio tutti i lunedì ed i venerdì! Sai anche dove abito!-
- No, quello non lo so. Ma ora so che fai chitarra solo il lunedì ed il venerdì, verso le diciassette circa.-
- Sì, esattamente. Un momento, NO!-
- Sì. E dove abiti?-
- Non fare così, non te lo dirò!-
- Ok, vedrò sul diario...- disse chinandosi su di esso pr leggere l'indirizzo. Ma Winry, con scatto felino, si lanciò su di esso e glielo sfilò dalle mani.
- Devi smetterla!-
- Altrimenti?-
- Vado dal preside!-
- Troppo bene mi conosce quel tipo...-
- Quindi?-
- Non farà niente, perchè sa che io so che macchina ha.-
- Ah.-
' Un momento... non può bloccarmi, perchè sono a mezzo metro da lui! Perfetto... al mio tre, Winry, devi scappare... UNO!' pensò, scappando subito.
- Ma è davvero così tarda, da aver capito di poter scappare solo ora?- si chiese il ragazzo, iniziando a frugare nella borsa della ragazza. Trovò il suo bento, e decise di mangiarlo. Con sua grande sorpresa, era davvero buono.


Una volta presa la chitarra, Winry iniziò ad accellerare il passo verso la scuola di musica. Girò sempre per quel vicolo, entrando nel bar di Laplace.
- Laplaaaaaaaaaaaaaaaace...- mugugnò Winry buttandosi sul bancone. Il bar era ancora vuoto.
- Ciao, Win. Sai, ho un terribile déjà-vu.-
- Dammi una camomilla.-
Il barman soffocò una risata - Sei la prima che fa un'ordinazione del genere, qui.-
- Ci credo.-
- Come mai così agitata?-
- C'è un ragazzo che mi da sui nervi. E' dappertutto! E poi è pure Emo. O Punk, non conosco la differenza. Forse fa parte di una setta satanica.-
- Ma i ragazzi 'diversi' sono interessanti. no? Almeno così la dovreste pensare voi ragazzine. Sai com'è, quel frangione asimmetrico... quei capelli corti e neri...-
- Magari!- disse balzando in posizione eretta - Ha i capelli biondi, la frangia è div
isa in due lunghe ciocche, ha i capelli lunghi e... tra le due ciocche c'è un'antenna stile manga!- disse disegnando la descrizione con gli indici sulla sua faccia, con aria minacciosa (?).
- Un otaku?-
- No, un pazzo maniaco!-
- E per di più e di Resembol!-
- E si chiama?- disse porgendole la tazza di camomilla.
- Edward! Dannazione!-
- Ah... capisco...- rispose lui senza scomporsi. Winry bevve la camomilla bollente tutta d'un fiato.
- BRUCIAAAAAAAAAAAAAA!-
- Winry,calmati.-
- Sì, hai ragione. L'unico problema è che, molto probabilmente, mi verrà a prendere dopo la lezione di chitarra. Gli ho detto tutto, senza volerlo.-
- Stupida.-
- Lo so.-
- Anzi, no stupida. Idiota.-
- Se il cielo fosse carta e le stelle inchiostro, non basterebbe tutto l'Universo per mettere per iscritto quanto io sia stupida.-
- Non fa niente, Win. Dai, vai. Magari si aggiusterà tutto.-
- Sì... magari..- disse lasciando una manciata di spiccioli sul bancone ed andandosene.

Entrò nella sala, e si sedette sul suo sgabello. Il fato vuole che quel giorno Reita Kocchi fosse assente. Meglio per lei: se fosse stato presente, sarebbe iniziata una lotta all'ultima strimpellata. In testa.

Alla fine della lezione, le venne detto di lasciare la chitarra lì: tutti i discenti avevano ricevuto lo stesso 'ordine'. Il motivo era una visita didattica da parte di una scuola elementare, che sarebbe avvenuta il giorno seguente. Qualche strumento dovevano pur vedere, quei bambini. Per quanto riguarda le chitarre, si sarebbero potuti allenare cantando la canzone da studiare, sia in 'note' che in 'parole'.
La bionda stava quindi ascoltando la canzone, per la via principale, cantando le parole.
- Mada ikanai de sono furu eru yubisaki wa hana no subito amaitamerai...fureta moii kono fukai mune no oku ni mada, todoku jishin ga aru no araba...- sussurrava, mentre camminava. Più che un canto, sembrava un discorso.
(Non toccarmi con quelle dita tremanti che mostrano l'esitazione di un ladro di fiori...toccami nel profondo del mio cuore, se non è troppo lontano [se riesci a raggiungerlo])
Si sentì abbracciare, prendere per le spalle in una stretta quasi calorosa, da dietro.- Sì che risco a raggiungerlo.-
- Ancora tu?!- disse Winry, strappandosi gli auricolari e voltandosi verso il biondo.
- Sì.- disse lui. Il suo sguardo sembrava cambiato, ancora una volta, triste, cupo e supplicante. Ed anche inespressivo. Ma, comunque, profondo e toccante. Notava come la tristezza non abbandonasse mai quegli occhi, ma come gli altri elementi cambiassero di volta in volta.
- Giri sempre con gli abiti coordinati, eh?- lei notò la maglia a scacchi neri e rossi che portava, come la cinta, il guanto nero (con un crocifisso in nastro rosso ricamato sopra), lo smalto nero, le immancambili All Star nere, e la giacca (ed i jeans) dello stesso colore. Era nero addirittura l'elastico che teneva i capelli legati in una coda quasi alta.
- Faccio del mio meglio. Tu invece, sempre in divisa scolastica, eh?- lui fece spallucce.
Winry afferrò il suo polso destro, e lo portò in un vicolo.
- Oh, stavolta hai preso tu l'iniziativa...- disse senza alcun interessamento a ciò che lo circondava..
- No, vog
lio parlarti.-
- Ti ascolto.-
- Senti, stai sbagliando tutto. Tutto, tutto. Hai sbagliato a venira da me, hai sbagliato a prendermi di mira, stai sbagliando anche ora che mi segui...anche se mi hai incontrato per sbaglio, il tuo errore è stato quello di rivolgermi la parola! Stai compiendo troppi errori, sei imperdonabile!Voglio che tu ti tolga dai piedi! Senza commettere errori, se ne sei capace! Stai commettendo una serie di sbagli che... rovinano, sai?!-
- Stai zitta.- disse, legando le parole.
- Non ho finito! Tu...-
- Ti ho detto di stare zitta!- urlò. Lui si avvicinò a lei, poggiando la mano sinistra, quella col guanto, sul muro dietro la bionda, aprendola completamente. Invece poggiò il braccio destro, tenendo la mano quasi chiusa completamente. Sistemò la testa tra la testa e la spalla della ragazza, verso il proprio braccio destro.
- Sono io l'errore.- sussurrò senza espressione, con una voce venata di un dolore tale da ricordare una ferita profonda e sanguinante. Una voce intrisa di tristezza incomprensibile, vuota, sistematica e quasi meccanica.
Senza, comunque, nessuna espressione.
E gli occhi di Winry si spezzarono.





My dARI Space-----------

E che c'entrano i dARI?! Niente, è solo che ieri sono andata al loro conce e poi sono stata 1 quarto d'ora con loro! Che meraviglia!
E il capitolo? Molto sconvolgente, eh? Soprattutto perchè Edward è... LETTERALEMENTE FUORI!

Passiamo alle recensioni, che è meglio?

Lely1441: Ciao! *-* Ci becchiao semrpe!! Edward versione Shin... ma chissà in quale senso! (Certamente i miei capelli non sono azzurri ndEd) *Ignora* Devi vedere quanto sono belle le divise! Quanto posterò la mini-schifo illustrazione di questo capitolo vedrai! *ç* We love Japan... Ehi, il capitolo com'è?? Fammi sapere, ok?

angel jenny:  W LE EDWIN! E' vero, ricorda la SasuHina, ma questa fic avrà dei risvolti totalmente differenti u.ù . E una cosa, Winry non è cretina, è Winry! Anche io avrei fatto come lei! (Giusto! ndWin) Per fortuna Edgard nonle ha fatto del male?! Uno, si chiama Edward, due, a momennti se la violentava! Però Winry è scappata... addio sakè... ç_ç (Ti dispiace per il sakè?! ndEd e Win)(Sì...ç__ç ndme) Il pezzo della pistola è divertente, sìsì: "Fammi sparare!" "no, non sei capace" looool... Sì, la battuta del lavoro di Shin è magnifica... xD Per Emika-chan effettivamente mi sono ispirata a lei! W LE CHIAVI INGLESI! Leggi o non ti faccio andare alla gara!

diamontpearlvoiceinu: Che nick lungo! In ogni caso, ciau! Anche io avevo perso speranza in questa coppia! In ogni caso grazie per i complimenti!

preffy: Zau! Intrigante, eh? Ma anche contorta! I personaggi sono OOC, ma penso di averliben caratterizzati (grazie per i complimenti) Ecco il seguito!

_Dana_: Salve salvino!
Tua Dea? U///U ma graSSie! Ecco i capitoli lunghi! W l'ispirazione! Anche io necessito EdWin! Infatti le scrivo (seppur insoddisfacenti)! Però... a quanto pare paice, ed ecco il seguito! dIMMI che ne pensi!

keiko93:  Esatto, rinforziamo il pairing! Perchè si pubblicano solo yaoi? E' ingiusto!  Grazie per i complimenti!

Alejandra Wammettara: Salve! Ecco qui il secondo capitolo! PBeh, Edward non è proprio punk... diciamo... diverso.  Nel quarto capitolo ci sarà una bella litigata tra Edward e Winry riguardo lo stile! Effettivamente, devo ammetterlo, pensare al protagonista maschile mi ha fatto sbavare leggermente! Ora ecco il capitolo... dimmi che ne pensi!




E ora vi saluto! Ci tengo ai vostri pareri! Che ne pensate sulle frasi riguardanti gli errori?? In ogni caso... messaggio al pubblico:

Buona Fortuna Kanachan per la gara di Karate! SPACCA TUTTI!

 
  
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