Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Ricorda la storia  |      
Autore: Seth_    12/03/2015    1 recensioni
Credo sia una Song-Fic..ma anche una Film-fic essendo...beh, vi lascio alla descrizione e basta.
La canzone è: "l'amore troverà la via" del Re leone 2, ed è presente nel sogno il momento della primavera in Disney FANTASIA, per chi come me è cresicuto con questo cartone...non si sorprenderà più di tanto. per chi invece non l'ha visto...GUARDATELO!!
Dalle ultime righe:
Lysandro si svegliò di colpo ritrovandosi nella realtà, la campanella era suonata, tutta la classe era uscita, e lui si era addormentato con le cuffiette che ancora davano la canzone di uno dei suoi cartoni preferiti della sua infanzia. Notò una leggera pressione sulla spalla e seguì l’immagine del braccio, attaccato ad una spalla, con affianco un collo sottile quasi intermante coperto da arruffatissimi capelli castani lasciati sciolti ad incorniciare un volto troppo dolce.
Genere: Fantasy, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lysandre's Dreams'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A







Era rimasta la sola, che al suono di quella tromba, non aveva ancora trovato il vero amore.
Quella povera centaura guardava il suo..orrido, riflesso  nel laghetto. Una giovane centaura dagli occhi splendidi..ma dal viso troppo dolce, per essere considerato “bello”..cosa cercavano gli uomini? Una bella centaura già fatta…lei invece..sembrava solo una ragazzina..nessuno l’aveva guardata con interesse, se n’erano solo andati, lasciandola lì..con una rosa tra i capelli, che nessuno aveva voluto annusare. E sospirava, da dietro la cascata, facendo muovere la coda boccolosa a ritmo della canzone che fin da piccola cantava.
Dopo il primo ritornello iniziò a spogliarsi di tutti quegli splendidi fiori che i piccoli angioletti le avevano dato adornandola…forse un po’ troppo, ed ora li gettava uno ad uno nel laghetto, lasciando che la corrente li portasse via.
E noi siamo qui in un mondo che
Noi affronteremo, da soli, io e te
Io non voglio avere quello che hanno gli altri
Forse non son forte ed ho paura
Ma dentro al cuore son sicura
L'amore troverà la via
Non mi perderò con te
Mi sentirò a casa mia
Due note fanno un'armonia
Che nasce dentro al cuore
Per noi due l'amore
Troverà la via…..”

Era rimasto solo, nessuna centaura aveva accettato le sue rose, e sbuffava, guardando l’angioletto che sopra la sua testa cercava invano di farlo sorridere, ma non ci riusciva. Solo una gli aveva fatto battere forte il cuore, l’unica quella volta..che alla vista dei suoi occhi eterocromatici era scappata a zoccoli levati. E sospirava, sotto quel salice piangente, come lui del resto, ignaro che un putto dai capelli rossicci, stava seguendo curioso, la scia di fiori provenienti dall’altra parte del lago.
Il centauro sbuffò toccando il suo riflesso nel lago, che s’increspò, ecco, i suoi occhi sembravano quasi normali, ma l’acqua si calmò….ed il suo riflesso tornò orrido. Il centauro iniziò a cantare l’unica canzone che davvero riusciva a calmarlo quando si sentiva così tanto abbattuto.
Se tu avrai paura, no, non capirai
Che l'amore è giusto e non ti lascia mai
È perfetto il mondo dentro agli occhi tuoi..”

Il putto svolazzò sopra i fiori ammirando i bellissimi riflessi ed i millemilla profumi che rose e margherite lasciavano sull’acqua mentre pian piano, sprofondavano.
Con la gioia che c'è in te e c'è in me..” una melodia bellissima veniva da sotto un albero di arance in fiore. L’angioletto svolazzò dietro l’albero nascondendosi, era una centaura…ed era sola! Sorrise felicissimo e scese dal suo nascondiglio per farsi vedere dalla giovane che appena lo vide, si asciugò le guance
-vuoi che ti segua?- gli chiese, ed il putto prese delle margherite dal lago, le raccolse, e le risistemò sulla testa di lei che iniziò a divincolarsi –no, lasciami in pace…è inutile tanto- provò, ma fu inutile, l’angioletto era deciso di sistemare la chioma riccia e disordinata della centaura che si arrese dopo poco. L’angioletto sorrise infine del suo lavoro, era davvero graziosa con i capelli raccolti all’indietro in una corolla di margherite
-bene, ora che si fa?- chiese, il putto le prese la mano invitandola ad alzarsi, e lei lo fece, seguendolo quando lui gli mollò la mano, ed accelerando quando questo scomparve tra le gialle colline e tra le coppie di centauri che occupavano gli spazi più impensabili, coccolandosi. La centaura schivò una sua amica in altalena, che le sorrise raggiante quando atterrò tra le braccia del suo amato. La centaura allora guardò avanti a se, cercando il putto che però..sembrava sparito.
Agli altri noi diremo che..” il centauro fu interrotto da uno sbattere frenetico di ali. E qualche istante dopo, un adorabile putto gli apparve davanti agli occhi tutto sudato
-che c’è piccolo amico?- chiese il centauro alzandosi dall’erba. Il putto si riprese battendo il piccolo pugno sul petto, e dopo, scostò le tendine di tenere foglie verdi del salice, mostrando….il nulla
-cosa volevi farmi vedere?- chiese allora. Il putto sconvolto guardò dalla tenda senza vedere nulla. Cosa?? Ma era proprio dietro di lei! Si girò guardando il suo amico centauro, e mimò una giovane che tutta sola cantava la sua stessa canzone piangendo.
-non è divertente amico mio…- rispose affranto il centauro, tornando nuovamente a sedersi..ma il putto non si diede per vinto. Si “rimboccò le maniche” e prese per i capelli albini il centauro costringendolo ad alzarsi
-va bene! Mi alzo, mi alzo!- disse massaggiandosi i capelli quando questo si tolse con una tenerissima faccia imbronciata, il putto fece segno di seguirlo, e sospirando, il giovane centauro fu costretto a seguire l’angioletto che si guardava attorno come alla ricerca di un grande tesoro.
L'amore…” singhiozzò la centaura “troverà… la via” pianse infine, quel putto l’aveva presa in giro, ed ora si ritrovava sola in un posto che non conosceva. Era arrivata da poco sotto la fresca influenza di una cascata abbastanza rumorosa che alimentava il laghetto dove lei poco prima aveva gettato quasi tutti i suoi fiori. Si asciugò le lacrime dal viso, arrossando le guance che risaltarono gli occhi splendidamente azzurri, come le placide acque dove il suo riflesso si specchiava. Dov’era l’amore? E che via avrebbe mai potuto trovare? Con quest’ultimo pensiero, si mise una mano davanti alla bocca per non farsi sfuggire singhiozzi indesiderati

Non mi perderò con te…” dinuovo quella melodia femminile. L’angioletto si fermò di colpo, rischiando che il centauro albino gli venisse addosso
-che succede?- gli chiese vedendo che tentava di sentire qualcosa che lui non…
Mi sentirò a casa mia…” sentì anche lui quella voce. Guardò il suo amico angioletto andare in una direzione che lui seguì a ruota, ritrovandosi poco dopo, sulle sponde si un placido laghetto. Una figura snella, longilinea, e dalle gambe marroncine, scuoteva la coda secondo quel ritmo lento gettando quelle graziose e piccole margherite nella cascata. Le mani erano piccole, i capelli erano boccolosi e all’apparenza indomabili, e quella sua voce melodiosa e dolce gli ricordavano le ninfe del fiume nella stagione estiva, quando queste giocavano allegre e spensierate e…
Due note…” la canzone s’interruppe per un singhiozzo che le portò via la voce. L’angioletto quindi, diede una piccola spinta alla schiena del centauro che sorridendo, raccolse una delle rose a terra. Si sedette vicino a lei, ma la centaura, troppo presa dal suo pianto, nemmeno lo sentì. “..fanno un'armonia..” completò lui al suo fianco. La ragazza di scatto tolse le mani dal viso girandosi verso la splendida voce al suo fianco, un centauro dal corpo grigio, così come la punta dei suoi capelli quasi intermente albini, la guardava con un sorriso dolce, porgendole una rosa. Notò che aveva gli occhi socchiusi, e si chiese il perché. Sorrise anche lei avvicinandosi con il busto, prendendo delicatamente tra le mani la rosa, ed inspirandone il profumo.
Che sboccia come un fiore” completò insieme a lui
Per noi due l'amore
Troverà la via…
.” Sorrise al centauro affianco a lei, che aprì leggermente di più gli occhi. erano di un colore, strano, mai visto. La sua bocca si aprì leggermente, ed i suoi occhi parvero come spaventati a quell’insolita vista oro e smeraldo. Lui sembrò capirlo, ed a capo chino fece per alzarsi, quando lei scattò verso di lui afferrandolo per il braccio. Lysandro guardò stupito la centaura che gli sorrideva dolce annusando la sua rosa che infilò tra i capelli castani ed indomabili.
Per noi….” Provò Fault stringendo le mani del centauro tra le sue “…troverà….” Completò lui facendola sorridere ed appoggiare il capo sul suo petto
 “la… via..”  conclusero insieme abbracciandosi caldamente.
Il putto li guardò da sopra quell’albero sogghignando un –ed anche oggi ho fatto il mio lavoro, bitch!- sotto lo sguardo confuso di un piccolo pegaso tutto bianco ma dal musetto rosa.
                                                                
Lysandro si svegliò di colpo ritrovandosi nella realtà, la campanella era suonata, tutta la classe era uscita, e lui si era addormentato con le cuffiette che ancora davano la canzone di uno dei suoi cartoni preferiti della sua infanzia. Notò una leggera pressione sulla spalla e seguì l’immagine del braccio, attaccato ad una spalla, con affianco un collo sottile quasi intermante coperto da arruffatissimi capelli castani lasciati sciolti ad incorniciare un volto troppo dolce. Il ragazzo provò l’impulso di baciare quelle labbra rosa che gli sorridevano, quando due fari azzurri lo riportarono alla vera realtà
-hey, Lys. Tutto bene?- chiese lei. L’albino annuì sorridendole in rimando e sistemando le cose sul banco molto rapidamente per non fare vedere il rossore delle guancie forse troppo evidente considerando il contrasto con i vestiti scuri, infatti, cercò di coprirsi con il colletto alto della sua giacca.
-si si…ho..fatto  solo un sogno strano- disse sorridendo mentre se la immaginava ricoperta di quelle sole margherite davanti, potendo ammirare il suo corpo longilineo e roseo come nel suo sogno.
-davvero?- la ragazza parve curiosa e lo seguì fuori dalla classe saltellando ed inciampando per via delle scarpe slacciate -di che parlava?- chiese tutta felice, lui parve assentarsi da quel mondo, ricordando il profumo di quelle rose tra i suoi capelli.
di te, anzi, meglio dire di noi. Eravamo centauri colorati come in Disney Fantasia…soli, abbandonati dall’amore che alla fine ha trovato la giusta via per farci mettere insieme, e tu mi sorridevi proprio come stai facendo ora..” avrebbe voluto rispondere, ma si limitò a scuotere la testa sorridendo al vuoto
-allora?- chiese lei insistente –me lo dici?- chiese ancora, lui uscito in giardino colse una rosa che inaspettatamente infilò tra i suoi capelli, ecco, ora la voglia di baciarla era enorme.
-questo è un indizio- disse lasciandola sola nel giardino della scuola. Con una profumatissima rosa tra i capelli, e lo sguardo perso nello spazio vuoto dove poco prima c’era lui.
-bah- sussurrò prendendo la rosa fra le mani ed annusandone il profumo –però…è strano questo suo comportamento- disse fissando i petali rossi e morbidi all’apparenza come le sue labbra….si chiese se mai un giorno gli avrebbe concesso di toccarle.. -cioè..più strano- sorriso collegando quelle labbra ad un corpo vestito in modo alquanto…uhm…fuori dal tempo? Scosse la tesa sorridendo alla rosa -…valli a capire i maschi- disse rimettendosi la rosa tra i capelli dove lui l’aveva sistemata prima con delicatezza, per poi stringere le spalline del suo zaino sulle spalle coperte solo dalla canottiera bianca.
In quello stesso istante un putto si schiaffeggiò la faccia da sopra l’albero di arance in fiore del giardino del Liceo Dolce Amoris.

 
 
Angolo Autrice Psicopatica:
Buona sera a tuttei!
No…non mi faccio di droghe pesanti e si, adoravo quella canzone (che so a memoria) e quel film (che ho perso e devo ASSOLUTAMENTE ritrovarlo)….che dire..non è da me scrivere cose romantiche senza inserire sbudellamenti, sangue o cadaveri ovunque..perciò..sono piacevolmente sorpresa, spero lo siate anche voi XD! Questa è una piccola One Shot mentre sto cercando di scrivere la Long…e..penso che Word stia iniziando ad odiarmi.
Ogni volta che la ritocco mi viene voglia di cancellarla tutta e rifarla due volte! (ed ho fatto così già tre volte..vediamo domani come va..)
Ricordo al pubblico che non mi sono fatta di droghe pesanti per essermi immaginata centaura e che …
i putti sono malvagi!
Detto questo un bacio a tuttie
Me
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Seth_