Anime & Manga > Vocaloid
Ricorda la storia  |      
Autore: An13Uta    15/03/2015    1 recensioni
Cosa succede se perdi qualcuno di importante e il pensiero ti tormenta senza tregua?
A cosa puoi arrivare,Tenchou?
Genere: Commedia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Utaite Vari
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pioveva. Era un acquazzone pazzesco.
Tenchou rimase sotto la fermata del bus. Stava aspettando che ne arrivasse un altro. Di nuovo.
Stava lì da un sacco di tempo.
I minuti erano diventati ore,poi giorni,settimane...era quasi passato un mese.
Immobile,lo sguardo fisso davanti a sé,seduto sulla panca e serissimo,non si era mai mosso da quella posizione se non per sgranchirsi appena le gambe camminando avanti e indietro sul marciapiede. Poi tornava a sedersi.
-Signore,ma che autobus prendi,che non sali mai su quelli che arrivano?-gli aveva chiesto un bambino.
Lui aveva risposto semplicemente che aspettava qualcuno. Un'amica andata da qualche parte.
Era fradicio,la giacca che grondava come una cascata. Non si era neppure ricordato di indossare il cappuccio e stava praticamente facendosi la doccia.
-Che tempo schifoso.-.
Una ragazza gli si era seduta di fianco.
Tenchou annuì senza guardarla:-Eh già.-.
-Perché non sei a casa? È sera,ti prenderai un raffreddore.-.
-Potrei chiederti lo stesso.-.
La ragazza si girò verso di lui,con gli occhi scarlatti che luccicavano debolmente nell'oscurità.
-Tenchou,vuoi fare come Achiko?-chiese.
Le rispose il silenzio.
Sorrise rassegnata,debolmente.
-Achiko aspettava tutti i giorni il suo padrone alla stazione.- cominciò a raccontare.
-Un giorno lui non arrivò,ed Achiko continuò ad aspettarlo ancora per tanto tanto tempo.
E una notte,quando stava per addormentarsi,venne un treno che non aveva mai visto da cui scese il suo padrone.
Achiko gli saltò incontro,felicissimo di rivederlo.
“Bravo,”disse il padrone“mi hai aspettato per tutto questo tempo. Scusa se sono così in ritardo. Vieni con me,non accadrà più.”. Achiko lo seguì e salì sul treno,che ripartì.
La mattina dopo,i primi pendolari lo trovarono con la testa tra le zampe,addormentato. Provarono a svegliarlo,ma non c'era più nulla da fare:così come aveva seguito il suo padrone in sogno,Achiko si era ricongiunto a lui.-.
Kuro guardò Tenchou,lì al freddo,fradicio come un pulcino, che la stava ancora aspettando.
-Torna a casa.-implorò.
Lui rimase fermo al suo posto.
La ragazza gli si avvicinò,tentata di stringerlo tra le braccia.
-Tieni duro,mio piccolo Achiko.-.
Le sue parole risuonarono nell'aria come una musica dolce. Tenchou deglutì,con le lacrime agli occhi.
Un oggetto colpì,improvvisamente,la sua attenzione:era una piccola pistola,abbandonata probabilmente da qualche teppista per non essere colto con un'arma in mano.
La raccolse pulendone il manico,per evitare che qualcuno venisse immischiato nella faccenda,e se la puntò alla tempia. L'indice era pronto sul grilletto.
Arrivò un autobus. E lei scese.
-K...Kuro-chan?-mormorò lui,abbassando l'arma.
L'amica sorrise:-Mi stavi ancora aspettando?-.
Tenchou preferì saltarle al collo ed abbracciarla piuttosto che usare le parole.
Lei ricambiò l'abbraccio,sussurrandogli all'orecchio:-Scusa, ho avuto un sacco di problemi e sono in ritardo pazzesco. Però ho trovato un bel posto dove vivere. Vuoi venire?-.
-E Koge-san? Non possiamo lasciarlo solo...-.
-Non preoccuparti,lui arriverà dopo. È tutto programmato.-.
Tenchou sorrise,lasciandosi convincere.
Salì sull'autobus dopo di lei,prese posto e si appoggiò sulla spalla di Kuro. Chiuse gli occhi:era tutto perfetto.


Il telegiornale lo raccontò nell'edizione del pomeriggio.
La signorina delle notizie parlava con una voce atona nonostante l'argomento meritasse un minimo di emozione.
-Oggi,ad una fermata dell'autobus, è stato trovato morto un cantante,vipTenchou.
I medici hanno stabilito che il decesso è avvenuto tra le ore 20.30 e le 21.00 di ieri sera.
Vicino al ragazzo è stata trovata una pistola sulla quale sono state riscontrate solo le sue impronte digitali. Ciò accredita l'ipotesi che si sia suicidato,forse per la perdita di una sua amica,la cantante 96neko, investita da un autobus mentre fuori città.
Testimoni affermano di averlo visto per diverse settimane seduto sulla stessa panca,dicendo a chi gli chiedeva perché fosse lì che aspettava un'amica...-.
Koge,sdraiato sul divano,azzerò il volume per non sentire quella voce meccanica.
Concentrò la sua attenzione sul corpo di Tenchou:era rilassato,si sarebbe detto dormiente se non per la grossa macchia di sangue che sporcava il suo viso e la panca dietro di lui,che partiva dalla tempia e colava per la giacca, colorandola di rosso scuro.
Ma il suo volto non era triste. Sorrideva.
Era riuscito a togliersi la pena che lo perseguitava da quando avevano perso la loro amica.
Aveva trovato il modo di ricongiungersi a Kuro.
Koge spense il televisore e chiuse gli occhi.
Percepì la mano di Tenchou che gli accarezzava la testa e il risucchio con cui Kuro beveva la tapioca.
-Vegliatemi da lassù,ragazzi.-raccomandò,a bassa voce.
Vide sulle sue palpebre il sorriso sincero di Tenchou e il ghigno felino di Kuro.
-Non ti preoccupare,cagnolino.-fece la seconda.
-Ci saremo sempre per te.-aggiunse il primo.
Koge sorrise. Poi si addormentò.


dedicata a stardust94


 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vocaloid / Vai alla pagina dell'autore: An13Uta