Contesto: Subito dopo la liberazione di Trost.
Varcò la soglia della sala comune e appuntò le iridi sull'obbiettivo.
Lui era il cadetto Eren Jaeger. Anzi no, il neo membro della squadra Rivaille. Il risultato di un progetto top-secret che aveva come scopo tramutare gli umani in giganti. Colui che poteva creare e controllare un colosso di nervi scattanti e muscoli sovrumani. Un'arma al servizio dell'umanità. Non sapeva quanto abile o forte fosse. Ma sapeva quello che doveva fare. Poteva trattarsi di un'illusione, ma doveva provarci... riuscirci lo stesso. Doveva diventare un simbolo di speranza per tutti! E dimostrare che anche l'impossibile era possibile.
Carico di determinazione strinse i pugni e raggiunse il tavolo. Si accomodò dirimpetto all'obbiettivo, tirò fuori la lingua e fece una smorfia. Dall'altra parte il Capitano Rivaille poggiò la tazza di tè sul piano e lo fissò senza battere ciglio.
"Diverrai strabico, Jaeger." disse.
Accanto a lui Petra sospirò, scrollò il capo e gli pose la mano sulla spalla: "Mi dispiace, Eren. È impossibile, non c'è nessuna speranza di farlo ridere."
Hello. ^^ Dunque, c'è poco da dire. °A° Qui la citazione è quella che corrisponde al discorso che Pixis fa sul muro e le relative riflessioni di Eren sulla missione in cui dovrà chiudere la breccia nel muro di Trost. Lol. Ma la situazione è diversa, ovviamente. ùù'' Spero di avervi strappato un sorriso! °A°
A proposito della raccolta: le pillole arriveranno in ordine sparso, perciò non cercate di dargli una cronologia... perché le scrivo così come mi balzano in testa. ^^'' E sì, avrei fatto meglio a farmi una manica di fatti miei e a tenermele per me, ma ormai... oo'' Alla prossima! *w*
CompaH
Lui era il cadetto Eren Jaeger. Anzi no, il neo membro della squadra Rivaille. Il risultato di un progetto top-secret che aveva come scopo tramutare gli umani in giganti. Colui che poteva creare e controllare un colosso di nervi scattanti e muscoli sovrumani. Un'arma al servizio dell'umanità. Non sapeva quanto abile o forte fosse. Ma sapeva quello che doveva fare. Poteva trattarsi di un'illusione, ma doveva provarci... riuscirci lo stesso. Doveva diventare un simbolo di speranza per tutti! E dimostrare che anche l'impossibile era possibile.
Carico di determinazione strinse i pugni e raggiunse il tavolo. Si accomodò dirimpetto all'obbiettivo, tirò fuori la lingua e fece una smorfia. Dall'altra parte il Capitano Rivaille poggiò la tazza di tè sul piano e lo fissò senza battere ciglio.
"Diverrai strabico, Jaeger." disse.
Accanto a lui Petra sospirò, scrollò il capo e gli pose la mano sulla spalla: "Mi dispiace, Eren. È impossibile, non c'è nessuna speranza di farlo ridere."
Hello. ^^ Dunque, c'è poco da dire. °A° Qui la citazione è quella che corrisponde al discorso che Pixis fa sul muro e le relative riflessioni di Eren sulla missione in cui dovrà chiudere la breccia nel muro di Trost. Lol. Ma la situazione è diversa, ovviamente. ùù'' Spero di avervi strappato un sorriso! °A°
A proposito della raccolta: le pillole arriveranno in ordine sparso, perciò non cercate di dargli una cronologia... perché le scrivo così come mi balzano in testa. ^^'' E sì, avrei fatto meglio a farmi una manica di fatti miei e a tenermele per me, ma ormai... oo'' Alla prossima! *w*
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