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Autore: kamy    16/03/2015    2 recensioni
Junior si è sempre occupato dei 'cuccioli di saiyan'.
Remake di Ci parliamo da grandi.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Piccolo, Trunks | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball New Adventures '
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Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge II:
Prompt: «No, non puoi avere un cucciolo»
Remake di Ci parliamo da grandi I° parte.
Scritta sentendo Ci parliamo da grandi di Eros Ramazzotti.


Cap.1 Le paure di Gohan

Tu vai
Tu corri, io sto
Tu hai chiesto, io dò
siamo grandi o no?


Junior strinse più forte le gambe incrociate, appoggiò le mani sulle ginocchia e chinò il capo. Incrementò l'aura, inspirò ed espirò. La sabbia vermiglia gli penetrò nelle narici pizzicandogliele. Il vento gli faceva ondeggiare il mantello dietro le spalle e le punte candide gli finivano nello spazio tra le sue gambe e il terreno. Tutt'intorno il vento faceva stormire le foglie dei cespugli e le sterpaglie, muovendo le piccole dune di sabbia. La brezza accarezzava anche gli zigomi affilati del namecciano, la sua liscia pelle verde, facendogli ondeggiare le antenne. La luce della luna illuminava la sua figura, proiettando la sua ombra sul deserto. La sua figura si stagliava sul cielo blu notte trapuntato di stelle. Incrementò l'aura, facendo sollevare un polverone di sabbia.

-Pensi di poter diventare più potente dei due saiyan. Non hai visto la loro potenza contro Majinbu? - gli chiese una voce mentalmente.

“Tsk” ringhiò Junior, mostrando i denti candidi.

- Shut up, Nail- ordinò.

- Cos'era quel rumore?- chiese il genio. Junior sgranò gli occhi, sentendo un'aura ridotta al minimo che si avvicinava.

-Non può essere un animale, non sanno nascondere la loro aura, e nemmeno la maggior parte degli umani E non può essere anche un cyborg, non hanno aura totalmente- rifletté. Allungò le gambe e mise i piedi per terra, le scarpe marroni dalla punta aguzza affondarono nella sabbia. Avanzò, il suo mantello strisciava sulle dune lasciando una serie di tracce. Scattò, concentrandosi sull'aura sconosciuta, afferrò il visitatore per il collo e lo sbatté per terra con forza. Sgranò gli occhi guardando Gohan steso a terra, intento a tossire. Lo lasciò andare, vide il giovane voltarsi a faccia in giù e mettersi in ginocchio. Lo sentì tossire e sospirò.

“Che diamine ci fai qui?” domandò il namecciano. Gohan si voltò e gli sorrise, socchiudendo gli occhi.

“Signor Piccolo” biascicò. Aumentò il sorriso, scattò in avanti e abbracciò il namecciano.

“Signor Piccolo!” gridò. Junior gemette sentendo il grido rimbombargli nelle orecchie aguzze, che si arrossarono tremando.

“Cosa ci fai qui in piena notte?” domandò Junior. Gohan si staccò e indietreggiò, chinò il capo, mise un piede nudo sull'altro e sospirò, si passò la mano tra i corti capelli neri facendo ondeggiare la ciocca di capelli al centro della fronte. Junior guardò i suoi occhi lucidi e arrossati.

“Che cosa è successo?” chiese il namecciano. Gohan avvampò e deglutì a vuoto.

“Io … Videl ...” biascicò. Junior sospirò e si passò le quattro lunghe dita sotto il turbante, sopra la fronte sudata.

- E' solo un litigio tra innamorati -pensò.

“ … dobbiamo sposarci … tra una … settimana”. Aggiunse Gohan. Junior sgranò un occhio e socchiuse l'altro.

“Auguri, ora puoi andartene” disse gelido. Gohan singhiozzò, le spalle gli tremavano e le lacrime gli rigarono il viso.

“Io … sono scappato ...” farfugliò. Avanzò, appoggiò la fronte sul petto del namecciano sotto la stoffa candida intorno al suo collo. Junior alzò lo sguardo, inspirò ed espirò rumorosamente, mise una mano sulla spalla del giovane e con l'altra gli diede qualche pacca sulle spalle. Lo sentì singhiozzare e le lacrime del giovane gli inumidì la stoffa della parte davanti del mantello. Sentiva le lacrime gelide scendergli lungo il petto dalla pelle verde. Gohan ansimò, regolò il respiro e strinse gli occhi, smise di singhiozzare e alzò il capo. I suoi occhi erano gonfi e rossi, il suo viso era umido.

“Posso rimanere qui?” chiese con voce roca.

- Per una volta potrebbe occuparsene Goku? E' il padre – domandò Nail mentalmente.

- Non so chi dei due sia più un bambino. E comunque non capisco che problemi abbia questo cucciolo – ribatté Junior mentalmente.

- Oh, cucciolo, che modo carino di chiamarlo. Vuoi tenerlo? - chiese il Supremo nella mente.

-No, non puoi avere un cucciolo Junior - ribatté Nail.

Solo stanotte” supplicò Gohan. Sgranò gli occhi e sporse il capo, in avanti.

Solo stanotte” esalò il namecciano. Gohan sorrise e si mise il cappuccio azzurro della felpa del pigiama sul capo e chinò il capo, infilando le mani nella tasca unica all'altezza del suo ventre.

Che indossi?” chiese Junior. Gohan indietreggiò, i suoi piedi nudi affondavano nella sabbia che sentiva gelida contro la pelle.

Questo è un pigiama” spiegò. La punta delle sue orecchie divenne vermiglia.

Ringrazia che ci vedo bene al buio e ti posso cambiare d'abito prima che tu te ne vada”. Sospirò e guardò Gohan sedersi, affondando nella sabbia.

Io torno a meditare, tu coricati da qualche parte e dormi. Domani torni a casa” ordinò il namecciano. Gohan annuì. Junior si voltò e si allontanò, spiccò il volo e levitò sopra delle sterpaglie. Incrociò le gambe, chiuse gli occhi e si concentrò, aumentando e diminuendo l'aura.

  
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