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Autore: Shainareth    17/03/2015    0 recensioni
Alzai lo sguardo e vidi Nathaniel che mi fissava con aria preoccupata, in attesa di una mia risposta. Si era accorto che qualcosa non andava, che non ero per nulla serena. Il romanzo che mi aveva prestato, quindi, era un modo discreto e gentile per tirarmi su di morale?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dolcetta, Nathaniel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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DISTRARSI




Qualcuno mi chiamò. Voltandomi, vidi Nathaniel che, un sorriso in volto, attraversava frettolosamente il corridoio. In quel momento non seppi stabilire con me stessa se la cosa mi facesse piacere o meno, visto che, a causa del mio umore alquanto instabile, ero certa di non essere di compagnia, in quei giorni.
   «Prova con questo», esordì il mio compagno di classe, di punto in bianco, porgendomi un libro non appena mi raggiunse. «L’altro giorno mi hai detto che, pur amando la lettura, non ti sei mai soffermata troppo sui polizieschi, perciò ho pensato che un classico potesse fare al caso tuo.»
   Sulla copertina del volume era riportato il nome di Georges Simenon, perciò dedussi subito che doveva essere uno della serie incentrata sul commissario Maigret. «Oh, grazie», risposi con aria impacciata. Non mi ero davvero aspettata un’uscita del genere da parte sua. Non perché non credessi che una persona gentile come Nathaniel fosse in grado di prestare ad un compagno di classe uno dei suoi libri, certo; solo, non avrei mai immaginato che lo prestasse a me, poiché ero seriamente convinta di non fare ancora parte della cerchia di persone di sua fiducia.
   Chiusi l’armadietto che avevo lasciato aperto e presi il romanzo fra le mani per sfogliarlo. «Confesso che, a parte Conan Doyle e Edgard Wallace, sono completamente ignorante in materia.»
   Nathaniel mi guardò con occhi sbarrati. «Davvero hai letto anche qualcosa di Wallace? Pur essendo stato molto prolifico, non tutti lo conoscono.»
   Trattenni a stento una risatina. «Sì, beh, in verità ho letto solo un romanzo, ma mi è piaciuto. È un tipo che non si perde molto in chiacchiere.»
   «Hai ragione», annuì lui. «Le sue storie sono molto concrete e per nulla cervellotiche, ma non per questo sono peggiori di quelle più macchinose di altri scrittori più famosi.»
   «Come quelle di Agatha Christie?» domandai. Non avevo letto nulla di suo, però ne avevo sentito ampiamente parlare.
   «Per l’appunto», confermò Nathaniel. «E poi c’è Simenon», aggiunse, picchiettando la punta del dito sulla copertina del libro che reggevo fra le mani.
   «E i suoi romanzi come sono?»
   «Lo scoprirai da sola», disse, deciso a lasciarmi con quella curiosità. «Visto che conosci solo autori britannici, sarà una buona occasione per imparare qualcosa di quelli più popolari qui da noi. Anche se, a dire il vero, Simenon era belga. Ma il suo Maigret è molto diverso dagli investigatori che hai già conosciuto.»
   «Sarà interessante leggere qualcosa di nuovo», osservai, tornando a sfogliare il romanzo e a dare una scorsa alla quarta di copertina. Ad essere onesta non ero molto attratta dalle serie poliziesche, anche se dovevo ammettere con me stessa che, pur essendo partita prevenuta sia con i racconti di Conan Doyle che non quello di Wallace che avevo a casa, mi ero dovuta ricredere almeno su ciò che avevo letto. Soprattutto perché il vero Sherlock Holmes non era affatto così noioso come appariva nei vecchi film che avevo visto di sfuggita in televisione. Anzi, era un uomo d’azione assai bizzarro, che avevo finito quasi subito per adorare. Magari il commissario Maigret era un altro simpaticone.
   «Come stai?» mi sentii chiedere dopo qualche attimo, in tono più dolce e sommesso.
   Alzai lo sguardo e vidi Nathaniel che mi fissava con aria preoccupata, in attesa di una mia risposta. Si era accorto che qualcosa non andava, che non ero per nulla serena. Il romanzo che mi aveva prestato, quindi, era un modo discreto e gentile per tirarmi su di morale?
   Strinsi le labbra per cercare di controllare le emozioni e, tornando ad abbassare gli occhi sul libro, ammisi: «È da una settimana che non ho notizie di Ken.» La mia voce era fiacca e, senza che potessi farci nulla, dava perfettamente l’idea di quanto mi sentissi giù di morale. Ambra mi aveva giocato un brutto tiro, l’ennesimo, e adesso temevo che il mio amico ce l’avesse con me. Ancora stentavo seriamente a credere che lei e Nathaniel fossero fratelli – gemelli, per di più.
   «Hai provato a chiamarlo?» s’interessò di sapere lui, mostrando tutto il suo interesse per il mio stato emotivo.
   Annuii. «Il suo cellulare rifiuta le chiamate.» La cosa peggiore era che avevo provato a telefonargli anche con quello di mia madre, ma tutto ciò che avevo ottenuto era stato un buco nell’acqua. Forse Kentin aveva cambiato numero e non mi aveva detto niente.
   «Avevo intenzione di passare in libreria, più tardi», disse Nathaniel dopo qualche istante, distogliendomi da quei pensieri. «Ti va di andarci insieme?» Tornai a guardarlo e vidi che stava sorridendo. «Magari potresti essere tu a consigliare qualcosa a me, questa volta.»
   Mi venne spontaneo ridacchiare. «Dubito che potrebbe piacerti il fantasy», commentai d’istinto. «Ho come l’impressione che tu preferisca storie più realistiche.»
   Lui aggrottò le sopracciglia bionde e fece una smorfia. «Forse hai ragione», mi concesse. «Ma è giusto che io ci provi.»
   «Allora andiamo», dissi con un entusiasmo che non sentivo fino in fondo. Ma avevo bisogno di distrarmi o il pensiero a Ken e a quello che sarebbe potuto capitargli lontano da casa mi avrebbe fatta impazzire. Tuffarmi in libreria, invece, mi avrebbe dato modo di concentrarmi su altro. «Cominceremo con qualcosa di soft.»
   «E cioè?» domandò Nathaniel, incuriosito dalla mia espressione dispettosa.
   «Oh, niente di che», lo tranquillizzai. «Solo una delle pietre miliari: Il Signore degli Anelli
   Mi fissò con tanto d’occhi, ma più che colpito, mi parve spaventato. «Pietra miliare per davvero!»
   «Un mattone, per la verità», non potei fare a meno di ridere. «È meraviglioso, ma… non te lo proporrei certo come primo romanzo fantasy, anche se penso che potrebbe piacerti davvero.»
   «Quindi?» m’incalzò, mentre cominciavamo ad avviarci insieme verso l’aula di scienze.
   «Non so, devo pensarci un attimo», risposi. «Forse potrei sottoporti Lovecraft. O Poe. Sì, forse Poe è più adatto a te», iniziai a riflettere. «Confesso che non mi fa impazzire, ma lì è questione di gusti. Alcuni suoi racconti, comunque, mi sono piaciuti molto.»
   «Niente romanzi di cappa e spada, allora?»
   «Come I tre moschettieri? Quelli non sono necessariamente fantasy, sai?» Il modo in cui lo fissai lo fece ridere. «Aspetta, però… Magari potresti provare con Michael Moorcock. Scrive anche di fantascienza, ma la serie di Elric di Melniboné potrebbe piacerti.»
   Mentre continuavamo a ragionare al riguardo, raggiungemmo l’aula di scienze, dove fummo costretti a separarci per la prossima ora. Non avendo più un compagno di banco, da che Kentin era andato via, da qualche giorno ero stata affiancata a Rosalya, una bella ragazza dai capelli molto lunghi. Sembrava simpatica, anche se a volte mi dava l’impressione di essere anche un po’ invadente. E nonostante lo sguardo imbronciato che mi aveva rivolto Melody, quando aveva visto me e Nathaniel entrare in aula insieme, mi accorsi di essere tornata a sorridere proprio grazie a lui e al chiacchiericcio allegro con cui mi accolse Rosalya.












I gatti servivano per rompere il ghiaccio (soprattutto per me che scrivo di lui), ma coi libri Nathaniel è riuscito a coinvolgere un po' la mia Dolcetta. Chissà che un giorno non me la ritrovi a leggere qualche hard boiled di Raymond Chandler...
L'ho già detto una volta, ma lo ripeto: prima o poi mi deciderò a raccogliere tutte queste shot (palesemente collegate fra loro da una precisa linea temporale) in una raccolta o in una serie, così da riuscire a dare un ordine cronologico a chi legge. Tutto sta a trovare un titolo adatto, ché spesso e volentieri ci faccio a cazzotti (coi titoli, intendo).
Grazie per la lettura e buona giornata!
Shainareth





  
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