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Autore: Neens O Brien    18/03/2015    0 recensioni
I'm back con il seguito di "Will we ever have our happy ending?". Vi ricordo che non seguo il telefilm, questa è semplicemente la continuazione della mia storia precedente, di cui vi lascio il link: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2511902
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mandy Milkovich, Mickey Milkovich, Phillip 'Lip' Gallagher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-MANDY-

Non aveva intenzione di stare ad origliare, davvero. Voleva semplicemente andare a prendersi una birra fredda dal frigo, ma quando aveva visto lo sguardo sul volto di Mickey si era come bloccata. Non voleva tornare in camera, ma non poteva nemmeno entrare in salotto, quindi l’unica alternativa era rimanere ferma ed aspettare che finissero di parlare.

Nell’arco di quella conversazione se ne sarebbe voluta andare molte volte, anche solo per non dover vedere il fratello fingere indifferenza nei confronti di Ian. Non sapeva della loro relazione da molto, ma sicuramente vedere due delle persone a cui teneva di più al mondo soffrire..non poteva sopportarlo. La rabbia che provava nei confronti del padre, quella rabbia che si teneva dentro da tempo, stava per uscire fuori, e Mandy dovette costringersi a ritornare in camera, per evitare di fare qualcosa di avventato.

Si sedette sul pavimento, la schiena appoggiata al letto, e chiuse gli occhi. Si passò le mani sul viso, attenta a non sbavare la matita, e immaginò come sarebbe stato vivere senza Terry. Se lui non ci fosse stato, la sua vita si sarebbe semplificata, a dir poco, e da quanto aveva visto, anche quella di Mickey. Si chiese se il fratello avrebbe accettato di aiutarla ad agire contro il padre, ma non voleva metterlo in mezzo, aveva già i suoi problemi.

Conoscendolo, non avrebbe mai permesso che Terry picchiasse Ian, era incredibilmente protettivo con le persone a cui teneva, e lei era l’esempio più lampante. Un sorriso si disegnò sulle sue labbra, quando pensò a come l’aveva difesa quando credeva che Ian l’avesse stuprata. Forse era stato proprio quello il momento in cui si erano “conosciuti”. Si ricordava che, quando aveva detto a Mickey chi aveva provato a violentarla, lui aveva risposto con un ‘Chi?’, e l’idea che si fossero messi insieme grazie a lei, la faceva sentire…bene.

Ritornò sui suoi pensieri, e si rese conto che con ogni probabilità Mickey avrebbe cercato un modo per allontanare Ian da lui, per evitare che il padre avesse un qualsiasi pretesto per fargli del male. Ora, lei si trovava davanti a due scelte. Lasciare che suo fratello spezzasse il cuore al suo migliore amico, ma vedere Ian sano e salvo, oppure dire a Ian il motivo per cui Mickey voleva allontanarlo, e probabilmente condannarlo alla prognosi riservata.

C’era da dire che conosceva Ian, e sapeva che non si sarebbe arreso. Era fuori discussione che potesse accettare passivamente quello che Mickey avrebbe fatto, e suo fratello avrebbe finito per cedere. Questo riportava tutto alla prognosi riservata, e al fatto che, almeno, se Ian l’avesse saputo, avrebbe potuto essere più cauto.

Mandy fingeva di pensarci ancora, ma in fondo sapeva già qual era la cosa giusta da fare. Quando tornò in soggiorno, Mickey era scomparso, e Terry dormiva sul divano, russando come un orso con la sinusite. La ragazza gli riservò un’occhiata di disgusto, prima di uscire di casa.

Stava per andare al Kash and Grab per parlare con Ian, ma con tutta probabilità Mickey si trovava lì, e se avesse saputo che Ian le aveva raccontato della loro relazione…beh diciamo che la cosa non avrebbe aiutato la sua causa. Così andò a casa dei Gallagher. Aveva ancora del risentimento nei confronti di Lip, ma era l’unico a conoscere la situazione, e non poteva permettere che il suo rancore e il suo orgoglio provocassero la sofferenza di Ian.

Nonostante i suoi pensieri incoraggianti, quando si trovò a bussare, un po’ della sua forza di volontà venne meno, ma non ebbe tempo per ripensamenti. Lip aprì la porta con uno sguardo sofferente, e sicuramente sembrava pronto a sbatterla velocemente in faccia a chiunque l’avesse disturbato.

Quando vide che si trattava di Mandy, però, il suo sguardo si rasserenò leggermente, e accennò un sorriso.

-Hey..

Lei si schiarì la gola prima di rispondere, in parte anche per cercare di trattenere il sorriso che le si stava dipingendo sulle labbra. Non poteva farci nulla, era più forte di lei. Lip le faceva quell’effetto, e lo odiava ancora di più per questo.

-Dobbiamo parlare.

Mantenne un tono piatto ma deciso, che non lasciava spazio ad obiezioni, ma probabilmente avrebbe dovuto esprimersi meglio, a giudicare dalla risposta del ragazzo.

-Lo so. Sono stato davvero uno stronzo, e voglio spiegarmi. Sarei venuto a trovarti, ma è successo un casino con Ian.

-Fermo, fermo. Non è di..noi che ti voglio parlare. In effetti riguarda proprio Ian. Di Ian e..Mickey.

Lo sguardo di Lip da confuso si fece più vigile, e si affrettò a lasciarle spazio per entrare. Dal canto suo, i pensieri di Mandy si erano totalmente incasinati a causa delle parole del ragazzo. Avrebbe voluto ascoltare le spiegazioni di Lip, anche se l’avrebbe comunque trattato di merda perché se lo meritava, ma non poteva.

Una volta in camera dei ragazzi, Mandy si sedette sul letto di Ian, e Lip si sedette accanto a lei.

-Come…come lo sai?

-Me l’ha detto Ian, ma non è questo il punto. Avrei evitato di venire da te, ma Ian mi ha detto che tu lo sapevi, e so che faresti di tutto per proteggerlo.

-Che è successo, Man?

Sentirgli usare il suo soprannome la face esitare per qualche istante.

-Terry. Quello stronzo di mio padre ha visto un messaggio di Ian sul telefono di Mick e gli ha detto che se gli parlerà ancora, Ian se la vedrà con lui. E ho paura che Mick ora farà di tutto per allontanarlo, ma non ho mai visto Ian più felice in vita sua, e ad essere sincera nemmeno mio fratello.

-Allora quel messaggio non gliel’ha mandato Mickey!

Il volto di Lip si rilassò, e Mandy lo guardò confusa.

-Credo di no, dev’essere stato Terry, ma concentrati! Io credo che dovremmo dire a Ian il motivo per cui Mickey si comporterà così.

-Lo penso anche io, se lo sapesse potrebbe fare attenzione, mentre al contrario cercherebbe solamente di avvicinarsi di più a Mickey.

Il modo in cui i loro pensieri fossero quasi sincronizzati le faceva sperare che in fondo non tutto fosse finito sul serio. Il ragazzo si alzò di scatto dal letto.

-Vado da Ian, è meglio se ci parlo io, so come prenderlo su queste cose.

Stava per uscire dalla porta, quando esitò e si girò verso Mandy.

-Quando questa storia si sarà sistemata, devo parlarti.

Mandy lo sentì uscire e, solo in quel momento, permise ad un sorriso di accenderle il viso.



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Neens
   
 
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