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Autore: Mizu_The little kiseki    20/03/2015    6 recensioni
Tra lacrime, maledizioni, e innumerevoli incubi della realtà quotidiana; la piccola Mizu incontrerà la morte da vicino.
P.s tratta dalla mia vita. mi è venuta in mente di scriverla dopo aver letto "I can not keep living like this" di fantasy heart
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la storia di una bambina.
Il suo nome è Mizu O'Neil.
Anni: 7
segni particolari: molto bassa di statura
Conosciuta in tutta la scuola per la sua altezza che non raggiungeva neanche i 1.05 metri.
Sin da piccola era estremamente timida; non solo, non sorrideva e non parlava mai a nessuno ma; se ne stava sempre per le sue nascosta ad osservare i fiori, la terra e gli alberi; molti alunni a volte la vedevano anche parlarci; in fondo, che c'era di male nel sentirsi in armonia con la natura? 
Al contrario sua sorella, April O'Neil, era la più amata della scuola; nonostante fossero gemelle erano così diverse;
Lo erano talmente tanto che nessuno mai si accorse della loro parentela, nonostante avessero lo stesso cognome.
Eppure Mizu era molto gentile, era sempre pronta ad aiutare i suoi compagni e a fare da spalla ma per loro questo contava qualcosa? No.
Per gli altri lei era un oggetto, non una persona, un oggetto che valeva meno di niente, un oggetto che serviva solo a far sfogare gli altri; ma nonostante venisse sempre picchiata e presa in giro da tutti, lei non controbatteva; aveva paura, si sentiva debole ed inutile.
Mentre veniva maltrattta ogni voltaa in fondo al cuore sperava che qualcuno fosse diverso, che la venisse a salvare dal suo destino.
Non arrivò mai nessuno.
Per i compagni era tutto normale, che fosse solo un gioco; non si rendevano conto di quello che le accadeva tra le mura di casa. Le mille lacrime che si facevano strada sul cuscino, i mille pugni contro il muro, i mille malefici contro il suo corpo, contro se stessa, e i mille tentativi di porre fine alla sua misera vita.
Perchè non ci riusciva? Perchè non riusciva a farsi accettare dagli altri? Che cos'aveva che non andava?
L'altezza?
Il carattere?
L'aspetto?
Era una ragazza così orribile agli occhi degli altri?
Nome: Mizu O'Neil
Età: 12
segni particolari: estremamente bassa
Alle medie le cose non cambiarono affatto; non essendo riuscita a conoscere l'amicizia alle elemenari  sperava in qualche cambiamento nella nuova scuola; invece no.
Niente era cambiato; era ancora derisa, sia dai vecchi che dai nuovi compagni.
Lì scoprì di essere diversa; mentre le sue compagne parlavano di trucchi e di ragazzi, lei invece preferiva leggere fumetti e guardare i cartoni animati.
Quella volta che una sua compagna le aveva fotografato il cellulare e aveva condiviso la foto su facebook: 
Nome del cellulare: Conan Edogawa.
Si, a quei tempi era una fan sfegatata di detective Conan, e allora?
Perchè la predevano in giro per questo?
Perchè non poteva essere se stessa?
Ogni sera le lacrime uscivano per la solita camminata sul suo volto.
Decisa a farla finita si diresse in cucina ed afferrò il coltello che sua madre era solita ad usare per tagliare la carne.
-....Io volevo solo avere degli amici...- mormorava mentre faceva passare l'oggetto appuntito sulla carne, tracciando così delle bellissime e dolorose scie rosse sul braccio.
-...Perchè non mi vogliono? Cos'ho fatto di male per meritarmelo?-
Voleva smetterla di soffrire così, desiderava raggiungere un mondo dove finalmente l'avrebbero accettata per quello che è.
Però cosa riuscì a fermarla da questo suo gesto?
Non avrebbe più visto la luce.
Non avrebbe più rivisto la sua famiglia.
Non avrebbe mai conosciuto l'amore.
Se ne sarebbe andata senza mai mostrare un vero sorriso.
Lei voleva davvero questo?
Voleva davvero rinunciare ad una cosa tanto preziosa come la sua vita?
Il coltello cadde a terra insieme a lei.
-Io non voglio....io non voglio morireee!!- lanciò via l'arma e si rimise in piedi.
Lei non doveva scappare via in quel modo, doveva rimediare a suoi errori.
Scappando non avrebbe risolto nulla, avrebbe solamente rinunciato a tutto quello che amava. 
No, questo non sarebbe mai successo.
-IO VOGLIO VIVEREEEEE!!!-
Nome: Mizu O'Neil.
Età: 15
segni particolari: felicemente bassa.
-Ehi! Basta scrivere quello stupido diario! Dai andiamo a fare un giro!- mi urlò Raffaello.
-Stasera andiamo tutti al cinema!!- gridò entuasiasta Donatello.
-E dopo a mangiare la pizza!- lo seguì Mikey.
-Sei pronta, Mizu?- mi chiese Leonardo.
-Si!....stasera devo andare fuori con gli altri, ci vedremo stanotte, non appena mi addormenterò-
-Non farci aspettare- mi fece l'occhiolino Donatello.
Anche se era cresciuta, i suoi amici immaginari non l'avevano abbandonata e l'avevano seguita ed aiutata a rialzarsi nei momenti di debolezza.
-Mizu! Finiscila di parlare da sola, guarda che ti lasciamo indietro- la sua amica la chiamò; si, la sua amica.
-Aspettatemi!-
Finalmente anche lei aveva trovato la felicità, adesso non solo aveva dei grandi amici ma anche lei aveva dei sogni che avrebbe realizzato a qualsiasi costo.
E finalmente il mondo potè conoscere il suo sorriso.

 
   
 
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