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Autore: Rosalie97    20/03/2015    3 recensioni
Lui sghignazzò, "Io sono una iena, sono Scott La Iena."
"Ed io sono Dawn Raggio di Luna, sono pagana, una Guerriera della Natura e combatto per la Terra. Sono strana, solitaria, ma questo non vuol dire che non possa essere simpatica e che non voglia avere degli amici. Così come il tuo essere distaccato e dannatamente antipatico" lo guardò con un sorriso, "non vuol dire per forza che tu non possa essere un ragazzo gentile e dolce. Vedo che c’è del buono e che questi pregi sono presenti in te, devi solo lasciarti andare."
Genere: Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Scott
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Band: Omnia/Song: Earth Warrior


MoonchilanThDevious




[There's a war on Nature and we can all choose what to do. So if you feel like I feel, the Love of the Earth then... you could be an Earth Warrior too; 'cause I'm a warrior... how about you?]
 
Non aveva idea di dove diavolo stesse andando, camminava tra gli alberi e andava avanti, senza fermarsi. Sperava soltanto di non imbattersi in una di quelle strane mostruose creature che si trovavano su quell’isola piena di scorie. Chris aveva fatto un macello, in quel luogo, ma a lui non importava. La natura era natura, e per lui era fondamentale solamente il denaro. Con le foglie non avrebbe potuto mangiare, né regalare alla madre una vita migliore di quella che aveva. Ora, i suoi fini erano due: il primo, restare vivo in quella trappola mortale piena di animali mutanti assassini, e la seconda, vincere quel dannato milioncino. L’isola, per quel che gliene importava, poteva anche affondare, e tutti quei dannatissimi alberi, i cui rami gli ferivano viso e braccia, potevano anche bruciare.
Non avrebbe mai immaginato che verso l’entroterra la foresta potesse divenire così fitta. Non sapeva nemmeno più dove stesse andando, o da dove fosse giunto.
Aprì le labbra per lanciare un’imprecazione, ma una voce lo fermò prima che potesse parlare. Era bassa, melodiosa, vicina. Una ragazza stava cantando, non molto lontano da dove lui si trovava. Chi mai poteva essere?
Scott avanzò tra il fogliame. In quel punto crescevano anche molti cespugli pieni di strane foglie verde scuro e gli arbusti si riempivano di verde. Non aveva la minima idea di dove si stesse andando a cacciare, e quella melodia aveva un che d’inquietante, ma la cosa gli suscitava troppa curiosità per lasciar perdere.
Così si fece guidare dalla voce, che lo condusse in uno spiazzo. Il ragazzo uscì dal folto del bosco, inciampando su un ramo, quasi cadendo a terra. Lanciò un’occhiataccia dietro di sé e si voltò verso ciò che gli stava di fronte. La bocca gli si spalancò dalla sorpresa: Dawn stava ballando e intonando una canzone su un terreno pieno aghi di pini caduti, circondata da quei scoiattoli dagli occhi strani, privi di pelo.
Scott tossì e la ragazza si voltò di scatto, trasalendo. << Ma che diavolo stai facendo?! >> esclamò. << Quei scoiattolastri sparano laser dagli occhi! Sei scema per caso?! >>
Gli animaletti parvero arrabbiarsi, i loro occhi improvvisamente rossi come iniettati di sangue. << Prima di tutto, “scoiattolastri” come parola, non esiste, e seconda cosa: non insultarli, anche loro hanno dei sentimenti! >> la ragazza si inginocchiò a terra ed allungò le mani chiuse a coppa. Uno degli scoiattoli la raggiunse e le saltò sul palmo. Lei prese ad accarezzarli e Scott inarcò uno dei sopraccigli. Quella era strana forte.
<< Raggio di Luna, tu devi essere pazza. >>
<< Non ti rendi conto di cosa devono subire queste povere creature? >> rispose lei. << In questi tempi, la tecnologia sta prendendo il controllo, mentre la natura sta subendo mutazioni e duri colpi per mano dell’uomo. In questo ambiente, una volta sano, si sta svolgendo una guerra tra agenti chimici letali e mutageni. >>
<< Ed io cosa posso farci? È colpa di Chris, a lui non gliene importa niente, e nemmeno a me. >>
Dawn si voltò a guardarlo in modo storto, << Vorrei proprio vedere cosa faresti se ti crescessero due braccia sulla schiena e un orecchio sul naso. >> Il ragazzo la guardò confuso, con un’espressione indecifrabile e lei sospirò. Quello non capiva proprio niente. << Tutti possiamo fare qualcosa, tutti abbiamo una scelta. Possiamo scegliere di aiutare la natura, che ci ama e che ci ha creati, oppure essere dei mostri come Chris. >> Si girò di nuovo per fissarlo e disse: << Io sono una Guerriera della Natura >> affermò con tono solenne ed orgoglioso.
<< Che diavolo è una Guerriera della Natura? >>
<< Qualcuno che combatte per salvaguardare il nostro pianeta, che ci permette di vivere. Sai, puoi esserlo anche tu. >>
<< Io, essere una Guerriera? Non so cosa ti fumi, ragazzina, ma non sono una femmina, se non te ne fossi accorta. >>
<< Intendevo un Guerriero, un Guerriero della Natura. >>
Lui roteò gli occhi, << Non mi interessa fare danze della pioggia oppure cantare circondato da scoiattoli, grazie ma no, preferisco impegnarmi per vincere quel milioncino di un bel verde brillante. >>
 
[This is my home it's where I belong, from the clouds in the sky to the roots and stones. See the sun in the sky makes me feel so high, see the full moon shine make me feel so fine.]
 
<< Dovrebbe importarti >> continuò lei. << Questa è la nostra casa, il luogo a cui apparteniamo >> spalancò le braccia e si guardò attorno con espressione estasiata.
<< Ma cosa, l’isola di Wawanakwa? >>
<< No, >> ridacchiò lei, << la Terra! >>
<< Sì, tu devi far uso di droghe pesanti. >>
Lei rise ancora. << Vieni a sederti qui con me >> gli fece cenno di avvicinarsi e lui, dopo aver alzato gli occhi al cielo, fece come Dawn gli aveva detto.
<< E quindi? Mi sono seduto, ora posso andarmene? >> replicò alla fine.
La ragazza gli afferrò una mano e la strinse forte. Entrambi avevano una pelle molto chiara, e Scott sentì come quella di lei fosse fredda. << Guarda le nuvole nel cielo, >> alzò la mano verso la volta celeste sopra di loro, << osserva le radici degli alberi e le pietre grigie butterate di muschio verde >> fece un gesto con il braccio, indicando ciò che li circondava. << Nota come il sole splende forte nel cielo e illumina le nostre giornate. Esso mi fa sentire forte. >> Annuì tra sé, abbassando le palpebre. << E la luna piena, con la sua splendente pallida luce. Essa mi fa sentire felice. >> Stavolta sorrise, mentre il ragazzo la guardava. Scott notò che Dawn era carina, davvero carina, anche se era strana, davvero strana.
 
[Her river my blood her rock my bone, her earth my muscle, her heart my soul. Her children my children, their freedom my goal. I'll be fightin', fightin', fightin', fightin', fightin' for them all.]
 
<< I fiumi che attraversano il regno di Madre Natura sono il suo sangue, così come sono il mio sangue, il tuo e quello di tutti. Le rocce sono come ossa, la terra dei muscoli e il cuore del pianeta l’anima. >>
<< Dimmi chi te la vende, potrebbe tornarmi utile >> replicò lui, prendendola in giro con un sorriso ghignante. Voleva stuzzicarla, sentiva il bisogno di farlo, e non sapeva perché.
<< Scott, perché non vuoi aprire gli occhi? >> lei sollevò le palpebre e lo guardò.
<< I miei occhi sono aperti, vedo bene ogni cosa. Il mio principale problema, ora, non è ballare e canticchiare melodie con gli scoiattoli per la Terra, ma migliorare la vita di mia madre, quella povera donna ha sofferto troppo... >> trasalì portandosi la mano sinistra alle labbra. Come gli era scappato?
<< Mi dispiace per il tuo passato, posso immaginare come possa essere stato orribile… >> disse lei con tono dolce.
<< Tu non sai niente del mio passato. >>
<< L’ho letto, ho visto il colore della tua aura ed essa mi ha parlato. >>
<< Raggio di Luna, sei pazza. >>
<< Tuo padre è un uomo malvagio >> replicò.
Scott scattò e tentò di liberare la mano dalla stretta di Dawn, che non pareva volerlo lasciare andare. << Lasciami. >>
<< Ti faccio paura? >> gli chiese, e lui si bloccò.
<< Cosa? >>
<< Ti faccio paura? >> ripeté.
<< Sì >> ammise lui, << tanta. Non sei normale, sei… Strana. >>
<< La gente ha paura di ciò che non comprende >> sospirò lei, << io lo so, ho dovuto sopportare le occhiate della gente e sentire i loro sussurri alle mie spalle per tanto tempo, leggere nelle loro aure quanto mi odiassero senza nemmeno conoscermi… >>
Scott ammutolì. Aveva pensato che quella ragazza avesse sempre avuto tutto dalla vita, che fosse piena di amici hippy con cui cantava inni alla pace, ma a quanto pare si era sbagliato. << Ce l’hai, qualche amico? >> le chiese alla fine.
Lei sorrise e annuì con gli occhi chiusi, << Madre Natura è sempre al nostro fianco, ed io combatterò sempre per lei. >>
 
[I'm a warrior, Earth warrior, true-born Pagan, yeah. I'm a Warrior, nature soldier, fightin' for the earth.
I'm a warrior, Earth warrior, true-born Pagan, yeah. I'm a Warrior, dreadlock soldier, fightin' for the earth.]
 
<< Io non ti capisco, sai? >>
<< Questo perché siamo completamente diversi, come la notte dal giorno, ma tu non sei cattivo, Scott, lo vedo. So che sotto sotto sei un uomo buono, oltre tutta quella spazzatura che hai avvolto attorno alla tua anima. Potresti liberartene e diventare la persona che sei davvero. >>
Lui sghignazzò, << Io sono una iena, sono Scott La Iena. >>
<< Ed io sono Dawn Raggio di Luna, sono pagana, una Guerriera della Natura e combatto per la Terra. Sono strana, solitaria, ma questo non vuol dire che non possa essere simpatica e che non voglia avere degli amici. Così come il tuo essere distaccato e dannatamente antipatico >> lo guardò con un sorriso, << non vuol dire per forza che tu non possa essere un ragazzo gentile e dolce. Vedo che c’è del buono e che questi pregi sono presenti in te, devi solo… Lasciarti andare. >>
Lui rise amaramente, per poi guardarla, << Se sai di mio padre, saprai anche di mia sorella. >>
<< Sì >> rispose lei.
<< E allora saprai che non è facile, per me, lasciarmi andare. >>
 
[People breed dissociation, industrialisation of elimination. A million mutant monkeys making mutilation, deforestation from nation to nation.]
 
<< Lo so, è lo stesso anche per me. >>
Scott sorrise, << Va avanti con il tuo sproloquio sulla natura. >>
<< Perché, vuoi sentire quello che ho da dire al riguardo? >> si illuminò lei.
Lui fece una smorfia, << Tanto non ho nulla da fare, mi sono perso in questo caos di alberi. >>
<< Ti aiuterò io a uscire di qui, ho una scorciatoia >> annunciò Dawn. << Non trovi orribile che nel ventunesimo secolo ci sia ancora la discriminazione? >> replicò poi.
Lui alzò le spalle, << Io non ho problemi con B, Cameron o Lightning per il colore della loro pelle, ma perché sono dannatamente stupidi. >>
Dawn rise, al tempo stesso sospirando, << Non sono stupidi, forse solo Lightning. >>
<< Per me lo sono. >>
<< E cosa ne pensi dell’industrializzazione che prende piede in questi tempi? Il guadagno può essere trovato ovunque, e c’è chi non si pone limiti. Vedo quella gente come scimmie mutanti che provocano deforestazione e inquinamento ovunque>> Dawn fece un’espressione seria e Scott scoppiò a ridere, mentre ancora si tenevano per mano. << Che c’è? >> sorrise.
<< Niente, è che mi sono immaginato Chris in versione scimmia. >>
<< Beh, >> fece spallucce lei, << è buffa come immagine. >>
 
[The earth and her children know they cannot hide from pollution, confusion and genocide, but I will protect them, yes I got the right, 'cause I am a soldier, I fight the good fight.]
 
<< Tu sei contro l’industrializzazione e l’avanzamento della tecnologia? >>
Dawn ci pensò su, << Non del tutto, mi piacerebbe solamente che ci fosse un… Limite a quel che viene fatto, tutto qui. >>
<< Capisco il tuo desiderio di combattere per la Terra. >>
<< Davvero? >> si illuminò lei.
<< Sì, è nobile. >>
La ragazza sorrise, e fu in quel momento che risuonò la sirena che avvertiva il giungere imminente di una sfida. << Oh no >> mormorarono insieme con una smorfia, per poi guardarsi e ridere.
<< Forse dovremmo andare >> disse lui.
<< Già >> rispose la ragazza, per poi sorridere. Si alzarono in piedi ancora tenendosi per mano e si lanciarono un’occhiata.
<< Quindi, quella scorciatoia? >>
<< Vieni >> disse lei facendo un cenno con il capo. Dopodiché, insieme, si avviarono per raggiungere il luogo di ritrovamento, pronti ad affrontare una nuova, pericolosa e difficile sfida.
  
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