Fanfic su attori > Robert Downey Jr
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Autore: marvel_ous    22/03/2015    2 recensioni
A Dublino le vite di tre ragazze verranno sconvolte dall'amore e impareranno che un cuore spezzato può tornare ad amare con l'aiuto dell'uomo giusto.
“Stai scherzando? Davvero tu non sai chi siano Colin ed i suoi amici o mi stai prendendo in giro?”
“Come scusa? Tu li conosci? Sono dei tipi da cui dovrei stare alla larga?”
“Non ci credo! Quel Colin è Colin Farrell ed i suoi amici sono Tom Hiddleston e Robert Downey Jr!!"
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I guess that’s why they call it the blues
 
Chiudo il portatile pensando alla conversazione appena avuta con le mie amiche e vado a prepararmi; mi sto mettendo il cappotto quando Marc si avvicina e mi da un bacio.
“Ti va se pranziamo assieme appena finisci?” mi chiede.
“Non lo so Marc, forse ho un impegno. Ti faccio sapere” dico in modo sbrigativo.
“Che tipo di impegno hai?” mi chiede curioso.
“Forse mi vedo con le ragazze, devo andare ora. Ciao” e gli do un lieve bacio sulle labbra. Sulla soglia di casa trovo Will, il mio gatto,lo saluto con una carezza e fermo un taxi.
Cinque minuti dopo sono fuori dall’accademia e, visto che sono in anticipo, decido di andare in caffetteria per prendermi un caffè. Sto sorseggiando la bevanda e sfogliando una rivista quando Trisha, la mia compagna di corso, si avvicina “Ciao Lily! Come va?” mi chiede sprizzando gioia da tutti i pori.
“Ciao Trish! Tutto bene e tu? Ti vedo particolarmente allegra oggi” le faccio notare.
“Sì sono euforica, ho sentito che oggi per la lezione su Shakespeare ci sarà un ospite importante, un attore ma nessuno sa chi. Tu ne sai qualcosa?”
“No, non ne sapevo nulla. Un attore dici? Non mi viene in mente nessuno che potrebbe venire qui” dico pensando “Facciamo presto così prendiamo i posti in prima fila, voglio seguire attentamente!” dico prendendola sotto braccio per avviarmi verso la nostra aula “sì andiamo!!” esclama Trisha euforica.
Siamo sedute in prima fila e, man mano che l’aula si riempie, trascorriamo il tempo a parlare quando la professoressa Rogers entrò in aula ed iniziò a presentare la lezione; spiegando che da oggi inizieremo un corso monografico sul drammaturgo inglese William Shakespeare e verremo affiancati da un attore londinese molto esperto sull’argomento.
Dopo questa breve introduzione dentro di me crebbe la curiosità di sapere l’identità  di questo misterioso ospite, mi risvegliai dai miei pensieri nel momento in cui la professoressa presentò l’attore “Allora ragazzi diamo il benvenuto al gentilissimo e bravissimo attore Tom Hiddleston” . Nel sentire il nome di Tom mi venne un colpo e mancò poco che mi strozzassi con l’acqua che stavo bevendo.
“Lily tutto bene?” mi chiese Trisha
“Sì sì tutto bene, mi è andata di traverso l’acqua, non mi aspettavo un ospite così importante”.
Tom entrò nell’aula con un paio di jeans attillati, una camicia azzurra perfettamente intonata ai suoi occhi, delle All Star blu e un sorriso da togliere il fiato. Abbassai la testa nella speranza che i capelli mi nascondessero il viso ma fu inutile, i suoi occhi erano puntati su di me e il suo sorriso si allargò ancora di più. – “Che imbarazzo! Proprio qui dovevo trovarmelo?” – pensai dentro di me.
“Buongiorno a tutti ragazzi, è davvero un piacere essere qui e potervi trasmettere la mia passione per questo immenso Maestro. Ringrazio la professoressa Rogers per questa opportunità; rimarrò per una settimana ed assisterò alle vostre prove così da potervi aiutare e consigliare per interpretare al meglio le opere che metterete in scena” disse Tom rivolgendosi all’intera classe, ma sentivo il suo sguardo puntato su di me.
Uno ad uno ci chiese il nome per poterci conoscere, quando arrivò il mio turno dissi il mio nome molto imbarazzata e rossa in viso. “Grazie mille Lilian!” mi rispose con un sorriso accompagnato ad un occhiolino che portò Trisha a tirarmi una gomitata nelle costole. – “Ahia” –
Tom ha una grande verve nel parlare, riesce a trasmettere completamente la passione che prova per il suo lavoro e per Shakespeare; infatti l’ora trascorse molto velocemente e, al suono della campanella, tutti gli studenti iniziarono ad avvicinarsi a lui per chiedere foto ed autografi.
Mentre mi alzavo dal banco, Trisha mi prese per un braccio “Forza andiamo a parlare con Mr. Tom ‘supersexy’ Hiddleston” disse con espressione maliziosa.
–“No no non posso parlarci qui davanti a tutti, capirebbero che ci conosciamo già e poi dovrei dare spiegazioni a Trisha, ed è troppo invadente per i miei gusti!” – pensai liberandomi dalla sua presa e scattando verso la porta.
“Scusami ma devo scappare… ho un impegno” le urlo.
Non vorrei girarmi verso Tom perché il mio cuore sta battendo troppo forte, ma il mio corpo non risponde ai comandi imposti. Giro la testa e i miei occhi incontrano i suoi. Glaciali. Mi sorride e tenta di chiamarmi “Lilian!”. Sento il mio nome ma continuo ad indietreggiare verso la porta; “Mi dispiace” gli sussurro con un filo di voce e vado via.
Cammino il più velocemente possibile per uscire dall’edificio. Qualcosa dentro di me si sta muovendo. Nell’istante in cui i miei occhi hanno incontrato i suoi ho sentito una morsa allo stomaco e il cuore battere all’impazzata; non credevo che vederlo nel contesto scolastico mi avrebbe messo questa agitazione, lo vedo come un mio professore e far sapere ai compagni che lo conosco mi imbarazza ancora di più.
Mentre supero la porta dell’accademia il  mio cellulare inizia a squillare, è Marc –“Che palle! Ci mancava solo lui” - penso.
“Ciao amore, come è andata la mattinata? Ci vediamo per pranzo?” mi chiede.
“È andata bene amore, ma a pranzo non ci sono. Esco con le ragazze” dico.
“Va bene. Allora ci vediamo domani, questa sera ho una partita di poker con gli amici!” che nella lingua di Marc significa, vado a scoparmi la ballerina che ho appena conosciuto.
“Sì sì ok! Divertiti!” rispondo indifferente mentre riaggancio.
 
Mando un messaggio alle mie amiche in whatsapp, sul gruppo che abbiamo creato.
Lily: “Caffè e shopping?” che tradotto sarebbe ‘ho bisogno di svagarmi e parlare con voi’.
Hanna: “Io non ci sono :’( sto lavorando al progetto d’esame! È tutto ok?”
Lily: “Va bene! Si tutto ok ma volevo parlare con voi di una cosa che è successa oggi”
Hanna: “se vuoi più tardi mi puoi chiamare e ne parliamo : ) “
Lily: “ok grazie ma.. Andrea?”
Andy: “Ci sono! Ci sono! Lo sentivo suonare ma non trovavo il telefono… di nuovo. Comunque per me va bene, ma alle 15 devo essere in ufficio. Dove si va?”
Hanna: “Smettila di lasciare in giro il telefono, cazzo!”
Andy: “Tu stai zitta che non ti ho ancora perdonata! Ti perdonerò del tutto dopo che avrai limonato Colin! E dopo aver ricevuto le mie due bottiglie di Jack :p “
Lily: “Smettetela voi due! Comunque tra trenta minuti in Grafton Street, ci troviamo davanti a Starbucks”
Andy: “Signor sì signore!”
E rimetto il cellulare in tasca del cappotto.
 
Sono davanti a Starbucks già da 20 minuti ed Andrea, come al solito, è in ritardo; un giorno o l’altro me ne andrò stanca di aspettarla.
Sento il rombo di una moto e dalla curva la vedo spuntare in sella alla sua Triumph, si ferma davanti a me e parcheggia.
“Ma che cazzo di fine hai fatto? Sono 20 minuti che ti aspetto, ti sarai mica riaddormentata?” dico furiosa alla mia amica.
“Perdonami ma c’era traffico” mi risponde avvicinandosi “Caffè?” domanda con un sorriso.
“Andata, ma per farti perdonare offri tu” dico ironicamente.
“Va bene capo!” ed entriamo nel locale.
Ordiniamo due caramel macchiato e due sandwich da mangiare per strada mentre facciamo shopping.
Mentre camminiamo, guardando le vetrine, Andrea mi chiede “Allora? Di cosa volevi parlare?”
“Ah sì sì, mi ero dimenticata” poi proseguo “indovina chi mi sono ritrovata oggi a lezione?”
“Ehm... un tuo ex?” chiede curiosa.
“Non esattamente.. è un ospite speciale”
Andrea mi guarda disorientata.
“Qualcuno di famoso?”
“Circa…”
“Mi arrendo! Non lo so!”
“Tom!”
“Hanks? Cruise?” domanda euforica.
“No scema! Hiddleston!”
“Aaaaaaaah...Loki!” urla in mezza alla strada “e cosa ci faceva lì?”
“È venuto ad aiutarci con le lezioni su Shakespeare” dico.
“Eeeee…?” chiede Andrea.
“E... niente è stato strano!”
“Strano? Ti ricordo che ho scopato con Robert Downey Jr a mia insaputa e tu reputi strano trovare Tom a lezione?”
“In effetti…ma io non sono come te. Non vado a letto con gli sconosciuti ubriaca marcia” le faccio notare.
“Non sai cosa ti perdi ragazza!”
“Le malattie veneree?”
“Cazzo. Non ci avevo pensato!” dice perplessa, poi scoppiamo a ridere.
Continuammo il nostro giro finchè non intravidi all’interno di un negozio Tom e Colin. Feci finta di niente continuando a parlare con Andy; tutto inutile, lei li vide e mi trascinò nel negozio.
“Ciao ragazzi!” disse andandogli incontro – “Merda!” – impreco nella mia testa. Vorrei sparire.
“Ciao!” dissero in coro i ragazzi.
 “Cosa ci fate da queste parti?” chiese Colin venendoci in contro ed abbracciandoci.
“Shopping tra donne ovviamente! Voi?” risponde Andrea.
“Ho bisogno di un vestito nuovo per il gala di beneficenza di settimana prossima, Colin non aveva di niente di meglio da fare così mi ha accompagnato” risponde Tom avvicinandosi a noi.
“Hai trovato qualcosa di bello?” chiesi un po’ imbarazzata dall’incontro.
“Ovviamente no, perché sono in giro con uno zotico irlandese che non capisce niente di moda” mi rispose sconfortato.
“Hey piano con le parole damerino! Sono uno zotico e ne vado fiero” replicò Colin per poi proseguire “Comunque è più di un’ora che giriamo senza risultato, sono stanco! Andiamo a berci un caffè?”
“D’accordo” risposi.
“Ok. Ho ancora mezz’ora di libertà prima di dover andare al lavoro” disse Andrea.
“Va bene, va bene. Facciamoci una pausa” ci concesse Tom.
 
Siamo seduti nel primo bar che abbiamo trovato lungo la strada e, dopo aver ordinato, abbiamo iniziato a parlare del più e del meno come se ci conoscessimo da sempre; perfino l’imbarazzo che provavo verso Tom sembrò sparito.
“Ma…. Hanna ci ha detto che ieri siete usciti insieme” ammicco verso Colin.
“E non vi siete nemmeno limonati” puntualizza Andrea.
Tom inizò a ridere prendendo in giro il suo amico “Aaah... nel racconto avevi omesso questo particolare. Se lo sapesse Rob non ti rivolgerebbe più la parola” .
“ROB NON LO DEVE SAPERE! Chiaro?! E comunque sì, siamo usciti e non ci siamo baciati; vi giuro che mi piace tanto perciò, per rimediare, ho bisogno del vostro aiuto così da poterle dimostrare il mio reale interesse” chiede speranzoso.
-“Non lo conosco ancora molto bene e non sono sicura delle sue intenzioni nei confronti della mia amica, ma nei suoi occhi vedo sincerità.”-
“Cosa avresti in mente?” chiedo curiosa.
“Vorrei fare qualcosa di romantico, speciale. Nonostante io sia uno zotico irlandese sono anche un romanticone”.
“Portala a cena in un posto intimo” propone Tom.
“Giusto, ma non basta…” dico.
“Portala a cena e poi sesso in macchina” popone Andy.
“Non è molto romantico!” dice Tom.
“Ah vero… romantico… portala a cena e poi legala al letto nella tua camera!” ribatte Andrea rivolgendosi a Colin.
“Ehm… nemmeno quello è troppo romantico, e comunque non deve necessariamente finire con noi che facciamo sesso” le spiega Colin.
“Un momento… quindi di cosa stiamo parlando?” dice perplessa.
“Smettila di pensare solo al sesso! Colin lasciala perdere... potresti portarla al museo del Titanic visto che lo adora; e poi potresti organizzarle una cena a lume di candela al porto. Poi va beh, se accetta di essere legata nella tua stanza per noi non ci sono problemi” dico ridendo.
“Santo cielo Andrea sei proprio come Rob. Ora capisco perché si è trovato così bene con te!” scherza Tom per poi proseguire “comunque la tua idea Lilian la trovo azzeccata, ma aggiungerei che potresti anche invitarla a ballare dato che sei un bravo ballerino” conclude.
“Mi sembra un ottimo piano. Grazie dei consigli ragazzi vedrò di farne tesoro il prima possibile!” ringrazia Colin.
“Sì ma vedi di limonartela almeno, altrimenti non ti aiutiamo più!” dice Andrea rivolgendosi a Colin.
“Farò del mio meglio, promesso. E confermo Andy, sei uguale a Rob”.
“Questa cosa di essere uguale a lui la prenderò come un complimento cari miei. Non a caso è il mio idolo dalla prima volta che ho visto un suo film, a 7 anni. Ma se glielo dite… vi uccido!” disse Andrea scatenando le risate di tutto il gruppo.
“Si sta facendo tardi, vogliamo andare a cercare il tuo vestito nuovo Thomas?” chiedo cambiando discorso.
“In effetti dovremmo andare, magari con un aiuto in più potremmo farcela entro domani” ironizza Tom.
“Io purtroppo amico mio dovrò abbandonarti nelle mani di queste due fanciulle, devo andare a trovare mia madre, tanto io non ti sono d’aiuto” disse Colin un pochino dispiaciuto.
“Io invece dovrei andare al lavoro, ma sono sicura che Lily sarà felicissima di aiutarti, è un’esperta per quanto riguarda la moda.” dice Andrea facendomi l’occhiolino. –“Stronza! Non lasciarmi sola con lui!” – penso lanciandole uno sguardo che è un misto tra il truce e il disperato.
“Davvero? Non sono così esperta come sembra in realtà” cerco di sminuirmi per tirarmi fuori dalla situazione.
“Non dire cazzate! Nessuno meglio di te saprebbe aiutarlo, fidati Loki è la persona giusta per te”.
“Perfetto allora, sono sicuro che sarò bellissimo grazie al tuo aiuto Lilian”.
–“Fanculo Andrea, ora sono nei guai. –
“Come se ne avessi bisogno… ma farò del mio meglio per aiutarti!” dico fingendomi entusiasta.
“Ok ragazzi! Allora io vi lascio che sono già in ritardo! Divertiti e non fate nulla che io non farei!” Andrea ci fa un occhiolino, afferra il suo casco e fa per andarsene.
“Aspetta vengo con te” la ferma Colin “Buon pomeriggio, Tom ti chiamo più tardi per l’appuntamento di domani”.
“Ciao!” salutiamo all’unisono io e Tom mentre li guardiamo uscire dal locale.
 
 – “Sono esausta!” –  mi lascio cadere sul divano. Io e Tom abbiamo passato l’intero pomeriggio a girare per negozi di alta moda, ma alla fine l’abbiamo trovato; il completo perfetto. Dato che Marc questa sera non tornerà a casa ho invitato Hanna per cena e arriverà a momenti.
Sto preparando la tavola quando il campanello di casa suona; apro la porta e la trovo sorridente con in mano un sacchetto pieno di sushi. Accanto a lei c’è Bowie che si fionda in casa alla disperata ricerca di Will; il quale, dall’alto della libreria, lo osserva con indifferenza.
“Ciao tesoro” mi saluta Hanna, abbracciandomi.
“Ciao! Entra pure e, come sempre, fai come se fossi a casa tua”.
Affamate iniziamo subito a mangiare e, nel frattempo, le racconto la mia giornata; di come sia stato imbarazzante trovarsi Tom a lezione e di come io sia scappata subito dopo il suono della campanella, di quanto mi sia sentita a disagio quando io e Andrea l’abbiamo trovato insieme a Colin e di come invece mi sia sentita a mio agio una volta rimasti soli.
“Come mai siete rimasti soli?” chiede Hanna curiosa.
“Andrea doveva andare al lavoro e Colin è andato a trovare sua madre, quindi mi hanno lasciata da sola con lui per accompagnarlo a fare shopping”.
“Ooooowww è andato a trovare la sua mamma? Non è un ragazzo dolcissimo?” esclama Hanna con gli occhi a cuore “ma… vi ha detto qualcosa su di me?”
“Ehm... ha detto che si è trovato molto bene e avrebbe voluto baciarti” cerco di non svelare la sorpresa.
“Spero mi chiami presto allora. Ma tornando a Tom.. cosa vi siete detti quando siete rimasti soli?”
“Beh.. abbiamo parlato del suo lavoro e ad un certo punto mi ha chiesto perché fossi scappata dopo la lezione…”
“E tu cosa gli hai risposto?”
“Che non stavo scappando, ma semplicemente avevo un impegno. In realtà non penso che mi abbia creduta vista la sua espressione perplessa, anche se effettivamente era una mezza verità”.
“Ma… per quanto riguarda l’imbarazzo che hai provato quando l’hai visto entrare in classe; secondo te è stato dato dal fatto che avere una persona che conosci come ‘professore’ è strano oppure perché senti di provare qualcosa per lui? Dopotutto è uno dei tuoi attori preferiti e l’hai sempre considerato un bell’uomo”.
“Non lo so, non c’avevo mai pensato. Sicuramente è un bellissimo uomo e ancora non ho realizzato di averlo conosciuto e di avere la possibilità di ‘lavorare’ con lui, sarei stupida a dire che non mi piace, ma per il momento lo conosco ancora troppo poco; e inoltre io sono impegnata con Marc”.
“Sì con Marc che si porta a letto qualsiasi sgualdrina che incontra”.
“Quelli sono dettagli e lo sai, in fondo è un bravo ragazzo. Solo che la monogamia non fa per lui. Almeno non si droga come Mat e non devo andare a recuperarlo in giro per la città”.
“Vero, hai ragione. Però, secondo me, a Tom piaci”.
“Si certo come no! Con tutte le ragazze che gli girano attorno e che potrebbe avere lui sta a guardare proprio me”.
“Ma smettila!! Prendi per esempio Rob e Andrea, l’avresti mai detto che uno come lui si sarebbe interessato a lei? Una musicista piena di tatuaggi e con un sacco di problemi mentali, oltre a quelli con l’alcool!”
“Beh.. considerando che pure lui non è del tutto registrato… la cosa non mi sorprende” concludo strappandole una risata.
Passammo così il resto della serata a parlare e a guardarci un film romantico, mentre Bowie tampina Will, e Will continua ad ignorarlo.
 
 
La mattina seguente sono in accademia, in piedi in mezzo all’aula nel tentativo di provare una scena romantica con Lukas. Dovrebbe avvicinarsi a me con sguardo languido e baciarmi con sentimento; ma sono dieci minuti che siamo fermi allo stesso punto perché, secondo la professoressa Rogers, lui non è abbastanza convincente.
“Avvicinati a lei molto lentamente guardandola negli occhi come se fosse la tua unica ragione di vita, metti un braccio dietro la sua schiena per attirarla a te facendo aderire il tuo corpo al suo e infine la baci” spiega Tom con molta pazienza.
“Ma è quello che sto facendo da 10 minuti!!!” si lamenta Lukas.
“Sì ma non ti stai impegnando abbastanza, non sembri convinto! Mi guardi come un pesce lesso. Dai così possiamo cambiare scena” gli dico un po’ stizzita, stanca di riprovare sempre lo stesso pezzo.
“Esattamente. Prova a farla così…” riesco a malapena ad assimilare le sue parole e realizzare le sue intenzioni che lo vedo avvicinarsi a me, stringermi a lui e in una frazione di secondo le sue labbra sono sulle mie, morbide e calde. È un bacio casto ma sento la punta della sua lingua sfiorarmi le labbra. –“Cosa cazzo sta succedendo? Mi sta baciando! Tom Hiddleston mi sta baciando?!” – la campanella suona e si stacca da me sorridendo. Raccolgo la mia borsa, meccanicamente, e seguendo la massa esco di fretta dall’accademia.
– “Lo so che era solo un bacio di scena, un bacio a stampo, ma quella punta di lingua mi ha mandata completamente fuori di testa. L’ha fatto di proposito lo so” –
 
Apro la porta di casa e Will mi accoglie facendo le fusa, lo prendo in braccio facendogli le coccole e dalla cucina vedo spuntare la testa di Marc.
“Amore sei arrivata! Ti ho preparato il pranzo, così passiamo un po’ di tempo insieme prima che io torni al lavoro” mi dice fiero.
“Ehm.. grazie, non dovevi” rispondo senza troppo entusiasmo continuando a pensare al mezzo bacio di Tom.
“Tutto bene a lezione?”
“sì sì….” dico pensierosa e poco convinta.
“Ottimo, allora siediti pure che è pronto. Ti ho preparato la mia pizza speciale, quella che adori”.
Vado a lavarmi le mani e pochi minuti dopo siamo entrambi a tavola a pranzare.
Stranamente è Marc che inizia a parlare, raccontandomi della sua giornata e di un sacco di altre cavolate a cui non presto attenzione. Sono troppo immersa nei miei pensieri e un sacco di dubbi mi tormentano.
“Ci sei? Mi stai ascoltando?” mi risveglio trovando Marc che mi fissa aspettando una risposta.
“Sì sì scusa, mi sono distratta un attimo. Dicevi?” cerco di scusarmi.
“Niente di importante, ma mi sembri strana! Sei sicura che vada tutto bene?” chiede accigliato.
“Va tutto bene, non ti preoccupare stavo solo pensando ad una cosa. Continua pure con quello che stavi dicendo”.
“Scusa ma non ti credo. È già da qualche giorno che ti vedo distratta, sai che se c’è qualcosa che non va puoi parlarmene senza problemi!” –“No che non posso parlartene, cosa cazzo ti dico? Ho conosciuto il mio attore preferito e siamo diventati ‘amici’ ma questo non dovrebbe essere un problema per te, tanto hai un sacco di amanti!” – penso tra me e me.
“Non ho niente te l’ho detto. In ogni caso non è questo il momento, tra poco dovrai tornare al lavoro” dico alzandomi dalla mia sedia, giro attorno al tavolo e mi siedo sulle sue gambe “e vorrei sfruttare questo tempo per fare qualcosa di più... interessante che parlare” gli sbottono i primi bottoni della camicia ed inizio a baciargli il collo, so quanto gli piace, si abbandona completamente al mio volere. Mi prende per i fianchi e mi solleva, circondo il suo bacino con le gambe e continuando a baciarci mi porta in camera. Volevo distrarmi dai miei pensieri e questo è l’unico modo che conosco per evadere, ma nemmeno il sesso è servito stavolta. Ho pensato a Tom per tutto il tempo, alle sue labbra morbide e ai suoi occhi così freddi ma allo stesso tempo in grado di farti sciogliere l’anima.
Passai così l’intero pomeriggio a cercare di distrarmi. Iniziai a leggere un libro ma parlava d’amore e non fu d’aiuto, provai a studiare un pochino ma ogni frase scritta da Shakespeare mi faceva pensare a lui, allora accesi la tv per guardare un film ma la mia mente continuava a divagare. Esasperata presi il cappotto e andai a farmi una passeggiata, un po’ d’aria fresca avrebbe sicuramente aiutato.
 
– “Sono stanchissima, ho dormito malissimo e le lezioni pomeridiane sono sempre le più pesanti!” – penso con disperazione mentre tento di rimanere concentrata durante la lezione. Le due ore passano terribilmente lente, ma alla fine la campanella suona e tiro un sospiro di sollievo. Tutti gli studenti escono di corsa dall’aula, ripongo con calme le mie cose in borsa e, una volta che ho finito, mi accorgo che sono rimasta sola. Alzo la testa e lo vedo, Tom è appoggiato alla cattedra che mi fissa. Faccio finta di nulla e mi avvio verso l’uscita, ignorandolo; sto per uscire quando Tom con un braccio chiude la porta e io mi ritrovo bloccata. Lo osservo con sguardo interrogativo.
“Volevo chiederti una cosa prima che tu scappassi!”
“Per prima cosa, non sto scappando; seconda, cosa vuoi chiedermi?”
“Vieni con me al gala?” è una domanda ma, non so come mai, mi suona tanto come un’affermazione.
“Non posso, lo sai”.
“A causa del ‘fidanzato’?”
“Esatto” cerco di spostarlo per aprire la porta, ma lui si fa ancora più vicino a me. Mi sento braccata, sono la sua preda e lui lo ha capito; non riesco a respirare, a pensare, a parlare. I suoi occhi puntano le mie labbra con lo sguardo torbido di chi desidera qualcosa intensamente, si inumidisce le labbra e si avvicina sempre di più alle mie. Sento il suo respiro caldo e per una frazione di secondo accarezzo l’idea di abbandonarmi completamente a lui. È un istante e l’idea passa veloce così come era arrivata, torno a ragionare. Lo afferro per le spalle…muscolose… e lo spingo lontano da me.
“Smettila Thomas!” urlo furiosa.
“Lui non ti ama! E tu non ami lui! Perché mandi avanti questa pagliacciata? Vieni con me Lilian! Ieri, durante quel bacio, so che hai sentito qualcosa. C’era alchimia tra di noi, non era solo scena. Lo so perché è lo stesso che ho sentito io. Vieni con me. Ti prego.. smettila di scappare!” il suo sguardo è scuro e pieno di rabbia, così anche la sua voce. Lo fisso per un breve istante.
“Fatti gli affari tuoi Thomas!” apro la porta e me ne vado di corsa, così che lui non possa raggiungermi.
 
Torno a casa a piedi nella speranza di schiarirmi le idee. È ormai buio quando entro nel mio appartamento. Non faccio in tempo ad appoggiare borsa e cappotto che Marc mi spunta davanti furioso.
“Ciao” lo saluto svogliata.
“Non devi dirmi nulla?”
“Come? A cosa ti riferisci scusa?” –“ci mancava solo lui a voler litigare!” –
“Hai per caso conosciuto qualcuno?”
“Non capisco. Ogni giorno conosco qualcuno di nuovo in accademia. Mi spieghi dove vuoi andare a parare?” inizio ad innervosirmi.
“Dove voglio andare a parare?” mi sventola davanti alla faccia una rivista, la prendo e vedo delle foto dove ci sono io insieme a Tom mentre facciamo shopping e mentre prendiamo un caffè con Colin e Andrea.
“Quindi? Sono foto dello scorso pomeriggio”.
“Solo foto? Sei Tu! Insieme ad un altro uomo. E non uno qualsiasi, ma uno dei tuoi attori preferiti. E io vengo a scoprirlo da delle foto su un giornale, non credi che avresti dovuto dirmelo?” continua sempre più arrabbiato.
“Ehm.. no! Cosa avrei dovuto dirti? L’ho conosciuto e siamo diventati amici, l’ho solo accompagnato a fare shopping”.
“Solo foto, solo amici, solo shopping e nel frattempo io, il fidanzato, sto qui ad aspettarti mentre tu sei in giro a divertirti con altri uomini”.
“Adesso piantala Marc! Non rifilarmi la farsa del fidanzato geloso, della povera vittima. Vogliamo parlarne di tutte le volte che io ho aspettato te? Di tutte le corna che in questi due anni mi hai fatto, scopandoti una ragazza diversa a settimana, come si chiama l’ultima? Jennifer? Jocelin? Sono stufa marcia! Non ho mai detto nulla ma ora sono stanca di te e di tutte le tue menate. Non ne posso più quindi esci da casa mia. È finita!” urlo incazzata nera.
Non risponde. Mi guarda accigliato come se stessi scherzando, ma capisce che sono seria. Prende la sua giacca e se ne va di casa sbattendo la porta.
Crollo sul divano esausta ma sollevata per aver chiuso una volta per tutte questa storia. Reagisco d’impulso e afferro il cellulare per mandare un solo messaggio:
“È ancora valido l’invito?”
la risposta, come avevo sperato, non tardò ad arrivare:
“Partiamo domenica mattina alle 10.00”.
Breve e concisa, ma un secondo messaggio arriva poco dopo:
“Alle 09.00 sarò sotto casa tua ad aspettarti”.
 


NDA
Buongiorno a tutte! Finalmente un nuovo capitolo, ci scusiamo per l'immenso ritardo ma è stato un periodo fitto d'impegni!
Speriamo vi piaccia e come sempre.. fateci sapere! =)
ENJOY
Andrea, Lilian e Hanna
   
 
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