Anime & Manga > Fairy Tail
Ricorda la storia  |       
Autore: salamandergirl    24/03/2015    2 recensioni
vi immaginate "fairy tail" nel contesto del "l'attacco dei giganti"?
io ci ho provato ed è venuta fuori questa storia.
1-nalu
2-gale
3-gruvia
4-jerza
spero che questo mio primo crossover vi piaccia.
buona lettura.
Genere: Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
–L’attacco delle fate-
妖精の攻撃
-NALU-
il passato della ragazza
riesco a sentire il suo cuore
il mio superiore mi affiancò, mettendomi una mano sulla spalla.
-Ben fatto Ackerman, sono impressionato
mi disse con fierezza.
intanto il titano che avevo appena sconfitto, lentamente si sgretolava sotto la pioggia.
-La ringrazio signore.
risposi spostando lo sguardo verso il centro, sperando che Natsu fosse ancora vivo, mi girai di nuovo verso il mio superiore e continuai il discorso.
-comunque sia …. Ho agito troppo d’istinto. Ho colpito con tutte e due le spade senza una strategia ….
le spade si sganciarono da sole, e mentre raggiungevano il suolo si sgretolavano e ricadevano accompagnate dal suono della pioggia, che incessante faceva da sottofondo alla nostra prima e vera battaglia contro i giganti.
-farò più attenzione la prossima volta.
finì e sistemai le nuove lame.
-cavoli, cos’è successo per farti diventare così …?
mi voltai di scatto, cosa voleva dire?
-Niente Lucy. Andiamo
in quel momento, l’immagine della bambina che avevo salvato prima si fece strada nella mia mente.
questa pioggia, tutto questo sangue ….
mi faceva tornare indietro nel tempo ….
perché mi stavo ricordando di una cosa successa molto tempo fa?

Flashback

-mamma! Mamma! C’è l’ho fatta!
mi sporsi sul tavolo in noce e mostrai a mia mamma il ricamo che avevo fatto da sola.
-oh, brava Lucy!
disse accentando quel pezzo di stoffa.
-ben fatto!
mia mamma era la donna più bella del mondo, i capelli d’orati le ricadevano sulle spalle morbidi e lisci, gli occhi a mandorla esprimevano la sua dolcezza e la spensieratezza.
indossava sempre un vestito azzurro lungo con ricami floreali lilla.
io volevo essere come lei.
credo che sia un desiderio di tutte le bambine assomigliare alla propria mamma.
-Questa tecnica del ricamare è stata tramandata di generazione in generazione, dovrai insegnarlo anche hai tuoi figli.
disse con un sorriso sfiorandomi con l’indice il naso.
-come farò ad avere dei figli?
chiesi io ingenuamente.
mia mamma emise una risatina per poi indicare mio padre.
-perché non lo chiedi a lui.
sentendosi chiamare in causa mio papà smise di tagliare le patate, per poi guardarci disorientato.
mio padre era un uomo alto e robusto con dei capelli corti color miele e dei baffetti.
-Hey papà …?
-N … non ne sono sicuro …. Perché non chiedi al dottor Jager? Sarà qui ha momenti.
disse lui girandosi verso la finestra.
faceva sempre così, svicolava sempre da questo tipo di discorsi, mia madre rideva nel tentativo di mio padre di scappare da una bambina curiosa come me.
sentimmo bussare.
-oh, parlando del diavolo …
mio padre corse ad aprire, mentre io  chiedevo alla mamma se potevo regalare al dott. Jager il mio ricamo.
quando un respiro mozzato giunse alle nostre orecchie e il corpo di mio padre cadde a terra.
un uomo grasso fece la sua comparsa seguito da altri due magri e alti.
-scusate l’intrusone.
il terrore puro si dipingeva sui nostri volti, e mia madre riuscì a reprimerlo si alzò prendendo le forbici e corse verso l’uomo cercando di ucciderlo, lei mi urlava di fuggire, ma …. Una bambina come me era terrorizzata da quei uomini che con prepotenza erano entrati in casa mia, del sangue schizzo veloce dal corpo di mia madre che ricadeva a terra.
il primo uomo magro si avvicinò a me, mi prese per la veste e minacciandomi mi tirò un pugno facendomi perdere i sensi.
quando mi risvegliai sentì soltanto freddo e una sensazione di vuoto.
-permesso …
la voce giungeva lontana da me, ma capivo chiaramente che era quella di un ragazzino, che ci faceva qui?
-TU RAGAZZACCIO! COME HAI FATTO A TROVARCI?
dopo qualche secondo l’uomo ricominciò a parlare, ma stavolta la voce si sforzava di tenere un tono basso e chiese al ragazzino che ci facesse qui, se si era perso.
improvvisamente sentì un tonfo e l’uomo grasso si alzò dalla sedia e aprì la porta.
senti il ragazzino gridare e un altro suono ovatto giunse alle mie orecchie, mi girai di lato e lo vidi.
-FOTTUTO ANIMALE MUORI!
quel bambino stava pugnalando l’uomo.
-MUORI SENZA FIATARE! QUESTO E’ QUELLO CHE MERITI! CREAPA.
continuava ad urlare mentre pugnalava l’uomo senza sosta.
di colpo si fermò, si girò verso di me e mi sorrise.
una cosa che mi colpì di quel bambino erano i capelli, di un rosa ciliegio, il colore preferito di mia madre, ed ora il mio.
mi liberò mentre mi parlava per assicurarmi.
in mente mi balenò l’immagine del 3° uomo.
-erano tre …
-eh ….?
l’uomo entrò vedendo i suoi compagni morti per terra e non aspettò a prendere per il colletto il ragazzo dalla strana capigliatura e riempirlo di domande.
io ero terrorizzata, cosa dovevo fare …
-Lucy …. COMBATTI!
io?
-devi combattere! Perdi e muori. Vinci, sopravvivi.
una semplice realtà, presi il coltello tra le mie mani tremanti.
è li che ho ricordato di aver visto molte volte quella scena.
come ad esempio, quando la mantide mangia la farfalla.
ma io preferivo non vederla, Questo mondo … è un tutt’uno con la crudeltà.
smisi di tremare, in quel momento avevo pieno controllo sul mio corpo, sapevo che potevo fare qualsiasi cosa.
strinsi forte il coltello rompendo il manico e corsi verso l’uomo accoltellandolo al cuore.
qualche ora dopo arrivarono le guardie.
non ci dissero niente, era per legittima difesa.
il dott. Jager dopo aver sgridato suo figlio, Natsu, iniziò a parlare con me.
-Lucy. Ti ricordi di me?
-dott. Jager … dove andrò ora?
lui mi osservò perplesso.
-ho freddo …. Io non ho più un posto dove tornare.
sentì dei passi dirigersi verso di me e vidi Natsu avvolgermi con la sua sciarpa, in un modo un po’ goffo, la sciarpa bianca mi ricopriva il viso nascondendo il mio occhio destro.
-tieni … è caldo, vero?
-lo è ….
-andiamo a casa nostra.
Natsu mi prese la mano e mi guardò,le lacrime iniziarono a scendere da sole, come la tempesta che oggi si era abbattuta su Wall Maria.
-si … andiamo a casa.
*
*
*
quando vidi Natsu uscire dalla carcassa del titano, il mio corpo si mosse da solo inizia a correre da lui non ascoltando le persone accanto a me.
lo abbraccia forte a me, era caldo.
abbassai la testa e appoggiai il mio orecchio sul suo torace.
non sentivo niente, ma poi un battito, poi due, tre, quattro ….
il suo cuore batteva!
le lacrime iniziarono a scendere da sole, come la tempesta che oggi si era abbattuta oggi su Wall Rose, ma al contrario di quel giorno ero riuscita a salvare la persona più cara a me.



 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: salamandergirl