Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Laurie    24/03/2015    2 recensioni
Una raccolta di drabble ispirata alla serie Inuyasha. Personaggi, coppie e argomenti di ogni genere. Un modo per divertirsi ed esplorare nuovi temi.
{La chiamata}
In un distante futuro due nemici mortali si incontrano ancora, in circostanze a dir poco curiose...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ora e per sempre.
 
“Non si calpestano i fiori,” disse una volta Rin.
Quali fiori?
Il suo sguardo raramente si sofferma su ciò che ha ai piedi. I suoi sensi seguono le tracce della battaglia ma non ricorda ciò che ha attorno. Solo immagini che si ripetono, sempre uguali.
Sa che i fiori piacciono a Rin, sa che piacciono a lei perché sono belli e colorati. Li può vedere nelle sue mani, sono rossi papaveri che già perdono i petali appena colti.
Guarda la bambina e dice “Rin”.
Sono qui e sono tornato. Un vecchio saluto.
Lei lo guarda confuso, poi ricorda.
“Mamma! Mamma!”
C'è una donna con un kimono poco lontano, ha dei narcisi gialli tra i capelli.
I narcisi sono, tra tutti i fiori, quelli che Rin preferisce.
Il vento scompiglia le foglie degli alberi, un rumore che a Sesshoumaru sembra una risata.
 
***
 
C'è il cacciatore di youkai con Rin, sa che in un certo senso è al sicuro quasi quanto con lui.
E' umana e ha appetiti umani.
Se guarda bene da lontano la casa vede sempre il suo stesso viso, ma potrebbe essere diverso. Quando si allontana, in un giorno dove il cielo ha deciso di condannare la terra sottostante ad una tenace tenebra, sente nel bosco le tracce di paura.
Paura umana e odore di donna.
 
***

Sulla sua tomba ci sono i fiori, petali rossi che diventano velocemente carta grigia che si secca e marcisce sotto il sole.
Sesshoumaru conosce quei fiori.
Li ha portati una bambina che potrebbe essere Rin ma che non è lei. La madre l’ha chiamata con un altro nome.
Ci sono altre tombe ma ci sono sempre quei fiori, papaveri appena colti che nel tempo di un battito di ciglia svaniscono.
Il vento cala, e lui capisce.
***

C’è un bambino o forse è una bambina, non saprebbe dirlo perché è ancora troppo piccolo. Il suo kimono è cosparso di petali rossi fuoco. Non conosce il suo nome e non ricorda bene da dove arriva ma ha l’odore di Rin, e tanto basta.
Sesshoumaru sa che cosa devo fare. Gli uomini stanno combattendo ma il bambino si salverà. Crescerà, diventerà un uomo dallo sguardo allegro e dalla battuta pronta, e continuerà sempre così.
Sesshoumaru vede tutto. In mezzo a lui c’è un campo di papaveri, ondeggiano le corolle come un saluto al nobile signore, lontano c’è la casa – la casa di lei – sarà sempre lì, in tutti i domani che saranno concessi dal suo tempo.
Sa cosa deve fare.
Non si calpestano i fiori.

Messaggio dall'autrice.
Ne approfitto per ringraziare i lettori, sopratutto quelli timidi che non commentano ma solo perché non avrei altra occasione per farlo. Ho intenzione di pubblicare almeno altre tre drabble prima che la vena creativa su Inuyasha si esaurisca, almeno momentaneamente. Poi? Si vedrà... Del resto questa storiellina nelle mie intenzioni doveva essere tutt'altro ma poi è diventata così perché c'era Rin in mezzo. La mia ispirazione è imprevedibile!

  
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