Premessa: Questa shot (one shot) la dedico alla mia amica Aicha, che ha passato un bruttissimo momento e noi, sue amiche nel fandom, l'abbiamo aiutata a superare quel drama, rendendola di nuovo spensierata e felice più che mai. Ah e l'idea del padre che non è biologico, Aicha, mi ha dato il permesso di utillizare l'idea. Spero che questa shot vi piaccia.....tutto è narrato dal punto di vista di Aicha, passo e chiudo.


Piango. Le lacrime mi solcano il viso, il naso trabocca di muco minacciando di uscire dal naso. Prendo il fazzoletto, ormai bagnato, e asciugo il muco e le lacrime. Ancora non potevo crederci, la persona che mi stava più a cuore mi ha detto la verità. La verità più brutta mai sentita al mondo, quella che mio padre, che ho sempre pensato che fosse biologico in realtà non lo è. Per non finire sono a rischio bocciatura, oggi, a scuola, la prof mi ha consegnato la lettera, riferendomi che se non miglioravo la possibilità di bocciatura  aumentava più del previsto e questo causando un anno perso di studio. Ora sto qui, in messo a una stanza buia, illuminata dalla debole luce emessa dal mio cellulare. Lo affero e noto un sacco di messaggi, uno in particolare di Donatello.

- Funny mi ha raccontato tutto. Se non esci da quella maledetta stanza giuro che chiamo Raffaello e gli dico di buttarla giù.-

Un'altra lacrima mi scende nella guancia, fino a cadere nella mia maglia nera. Ho deluso tutti, non mi merito la loro amicizia.

- Donnie....non rompere le palle.-

Ributto il cellulare a terra. Sono arrabbiata con me stessa, ma allo stesso tempo triste, sofferente verso i miei insuccesi avuti nella mia vita. Chiudo gli occhi, piangendo in silenzio. Continuando così finirò col deludere tutti, persino al ragazzo di cui ho una cotta. Come posso finire quest'inferno? Con la manica della maglietta mi asciugo le ultime lacrime uscite, raccolgo il cellulare ed esco dalla stanza. Tiro fuori la testa, vedo se c'è qualcuno in giro ed esco dalla stanza, in punta di piedi. Arrivo davanti alla porta della cucina, la apro delicatamente senza far rumore ed entro. La chiudo dietro di me e dopo apro i vari cassetti per trovare quello contenente le posate. Li apro piano cercando di non far rumore, non voglio che qualcuno sappia cosa sto faccendo. Apro delicatamente l'ultimo cassetto rimasto, vedo che dentro questo ci sono le posate, prendo quella che mi interessa, il coltello. Faccio scivolare il dito lungo i denti del coltello, accertandomi di essere ben pronti per l'uso. Sospiro e chiudo gli occhi. Lo devo fare, per gli altri, per me. Così non potrò più soffrire, non potrò più rivedere il volto del ragazzo che mi piace e non potrò più rivedere le mie amiche, che finora hanno cercato di consolarmi, inutilmente. Questa è una decisione importante da prendere, beh io ho già scelto. Apro gli occhi e guardo il coltello e sorrido tristemente.

- Fermati!- grida qualcuno. Mi giro verso la porta, sulla soglia c'è la figura di Donatello con il fiatone. Il naso incomincia a pizzicarmi e le lacrime minacciano nuovamente di uscire. Non voglio piangere davanti a lui, non voglio farmi vedere debole.
- D-donnie.....che ci fai qui?- chiedo con le lacrime agli occhi.
- Perchè?- domanda semplicemente.
- Voglio farla....-prima di finire la frase tiro sù col naso.- finita.- concludo con la voce rotta dal pianto.

Dietro la porta si intravedono delle figure. Un occhio verde tendente all'azzurro mi fissa preoccupato, mentre altri occhi scuri, chiari e verdi mi fissano, anche questi in modo preoccupato. Rivolgo lo sguardo verso Donnie, che intanto si era avvicinato a me, troppo vicino. Il coltello scivola dalle mani e cade a terra e, in quello stesso instante, Donnie mi abbraccia, molto forte tanto da sentirmi schiacciata in qualche modo. Le lacrime scendono coppiose nelle mie guancie, ormai tutte rosse per l'imbarazzo. 

- Non tagliarti. Non suicidarti. Non fare niente e resta in vita, con me, con mia sorella e con i tuoi amici più cari. Non abbandonarci ti prego, ti prego in ginocchio Aicha.- metto la mia testa nell'incavo che c'è nel suo collo e piango peggio di prima. Non pensavo che lui, la persona a cui tengo di più e che ho una cotta, mi sta pregando di non andarmene, di non lasciarlo solo.
- Ma se io me ne vado tu hai sempre i tuoi amici, tua sorella...- 
- Non hai capito un cazzo allora! Io ti amo!- dopo avermi interotto bruscamente e dopo aver pronunciato la frase, non mi ha dato neanche tempo di realizzare cosa stava succedendo che....mi da un bacio. Mi sta lasciando completamente senza parole. Le guancia mi bruciano tanto che tra un pò ho le fiamme nelle guancia, le lacrime scendono ancora, ma meno di prima. Mi stacco dall'abbraccio e vedo tutti sorridere, soppratutto Funny, che finalmente suo fratello ha trovato la ragazza perfetta per lui, cioè io.
- Ma tutto questo affetto da quando?- chiedo con ancora le lacrime agli occhi.
- Da quando ti ho vista sbattere nell'armadietto della scuola.- mi risponde guardandomi intensamente.

Ora ho un nuovo scopo nella vita, voglio vivere. Voglio godermi le gioie della vita e voglio piangere le brutte cose che il destino e la vita mi riservano, perchè in fondo ora ho un motivo per vivere. Quel motivo si chiama Donatello.


Angolo dell'autrice:

Allora, come ho detto nella premessa, l'idea del padre non biologico è di Aicha ma io gli ho chiesto il permesso se potevo utilizzarla per questa shot e lei ha acconsentito. Poi questa storia lo scritta per Aicha che ha passato un momento davvero difficile e io ho potuto fare solo due cose: consolarla e dedicarle questa one shot. Spero che via sia piaciuta! Ah e spero che io non abbia fatto Donnie un pò troppo OOC.

Baci,
Funny :3