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Autore: martioriginal    26/03/2015    3 recensioni
Quelle parole mi risuonavano in testa in un modo assurdo, incredibile. Erano le sole che riuscivo a sentire, la sua voce era l’unica che riuscivo a distinguere.
Sapevo di dover essere forte, per il resto del gruppo, per i fan, per tutti. Io ero sempre stato quello buffo, allegro, scherzoso, quello che se c’era da ridire non si tirava mai indietro, ma adesso come facevo a ridere?
Come facevo anche solo lontanamente a pensare di poter sorridere ancora?
| Zouis. | POV Louis. |
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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" Don't go. "


“Louis, me ne vado perché ti amo.”

Quelle parole mi risuonavano in testa in un modo assurdo, incredibile. Erano le sole che riuscivo a sentire, la sua voce era l’unica che riuscivo a distinguere.
Sapevo di dover essere forte, per il resto del gruppo, per i fan, per tutti. Io ero sempre stato quello buffo, allegro, scherzoso, quello che se c’era da ridire non si tirava mai indietro, ma adesso come facevo a ridere?
Come facevo anche solo lontanamente a pensare di poter sorridere ancora?
L’uomo che amavo, da sempre, se ne era andato e si era portato via anche il mio sorriso: Zayn.
Aveva salutato tutti noi.
Harry, per primo, lo aveva stretto e io mi ero limitato a guardare, sperando che fosse solo un incubo dal quale mi sarei risvegliato presto. Perché gli incubi sono così, no? Quando ti svegli poi va tutto bene, anzi va anche meglio di quanto sperassi. Quindi, perché quello non poteva essere un semplice incubo?
Liam, per secondo, erano stati tanto abbracciati, così tanto che stavo davvero iniziando a pensare che forse non era solamente un brutto sogno, che forse faceva male sul serio.
Niall, per terzo. Avevo visto il biondo stringersi a lui, quasi a gettarsi contro il suo petto e lì la mia paura stava diventato sempre più forte, sempre più profonda, non volevo che accadesse.
Io, per ultimo. Quando mi avvolse intorno le braccia, mi sentii crollare il mondo addosso. Che senso aveva adesso sorridere? Nessuno.  Ora avevo capito, non era un brutto sogno, non mi sarei mai risvegliato da quell’incubo. Forse non mi sarei mai risvegliato affatto.
Stavo stretto a lui, volevo solamente stare stretto a lui, non riuscivo nemmeno a parlare, non riuscivo a dire niente, a malapena riuscivo a trovare la forza di respirare.
Fu proprio in quel momento che Zayn mi disse quelle parole:

“Louis, me ne vado perché ti amo.”

Già, mi amava, ed io amavo lui, completamente.  Ma questo era un amore impossibile, maledetto. Non ci eravamo accorti nemmeno noi di come fosse successo, era stato tutto molto graduale, piano piano, nel corso degli anni.
Prima qualche sguardo complice, poi avevamo iniziato a condividere le camere d’albergo ogni volta che ci spostavamo. Poi era bastato un concerto, un po’ troppo vicini, un po’ troppo accaldati, stanchi, le sue labbra sulle mie. Era stato tutto così confuso, caotico, meravigliosamente bello.
Da quel momento era scattato qualcosa in me, qualcosa di incredibile. Da quel bacio ne erano arrivati molti altri, le prime notti insieme, non come amici, ma come amanti.
Tutti quei momenti rubati, tra una tappa e l’altra, facendo di tutto per mantenere ogni cosa segreta, perché no, non si doveva sapere, no, non sarebbe stato produttivo per la band.
E adesso? Adesso questo era produttivo?
Era passato un anno da quel bacio, un anno da quando io e Zayn avevamo iniziato a vederci con occhi diversi, a frequentarci.
Ed era, sinceramente, stato l’anno più bello della mia vita, ma non avevo tenuto conto delle conseguenze.
Sapevo che per entrambi sarebbe stato difficile resistere senza esplodere, ma nonostante tutto credevo che sarei stato io il primo a cedere, a crollare senza avere la forza di rialzarmi, ed invece era stato lui a gettare la spugna prima di me.
Continuare in quel modo era sempre più difficile, faceva male, sentivo un enorme vuoto al centro del petto, ma nonostante quel dolore immenso, resistevo e tenevo le braccia ancorate dietro la sua schiena.
Non volevo che si staccasse da me.
Non volevo perderlo.
Non volevo rinunciare a lui.
Semplicemente, non volevo.

“Non andare.”

Senza sapere come, riuscii a trovare la forza di dirgli quelle parole. Non sapevo nemmeno se le avesse sentite, era stato un flebile sussurro, appena udibile, ma a quanto pare lui le aveva sentite chiaramente, perché si staccò appena da me, prendendomi il viso fra le mani, asciugandomi le lacrime con i pollici e posandomi un bacio sulla fronte.

“Lou, non andrò mai via da te, devo solo andar via da qui.”

Faceva male, perché continuava a fare così tanto male?

“Ti amo.”

Sussurrai appena, questa volta la voce era ancora più flebile, completamente rotta dal pianto, quasi dai singhiozzi. Se aveva capito, l’aveva fatto leggendo il labiale, perché sicuramente il suono non era la cosa migliore di quel momento.
Sapevo che i ragazzi erano lì. Loro tre, lì dietro, a consolarsi a vicenda, a trovare la forza di essere forti, ma io la forza come l’avrei trovata? Ero a pezzi solamente all’idea che di lì a poco non me lo sarei trovato davanti tutti i giorni. Avrei potuto vederlo solamente tra una pausa e l’altra, al massimo un paio di giorni al mese.
Quanto sarebbe durata una storia del genere? Come avremmo fatto ad andare avanti? Ad avere la forza di non crollare?
Avrei dovuto imparare a fingere meglio di quanto già non facessi e questa cosa mi distruggeva profondamente.

“Ti amo anch’io, torno presto.”

Quelle furono le sue ultime parole e poi si abbassò su di me, lasciandomi un bacio sulle labbra.
Mi alzai sulle punte dei piedi per raggiungerlo meglio, allacciando le braccia al suo collo e ricambiandolo immediatamente.
Non sapevo se quello sarebbe stato il nostro ultimo bacio o meno, sapevo solo che per un po’ non ne avrei avuti e non potevo permettermi di lasciarlo andare così velocemente.
Non adesso, non ora, non dopo tutta la nostra storia.
Speravo solo di essere forte abbastanza. Speravo che entrambi fossimo forti abbastanza. E, soprattutto, che il nostro amore fosse più forte di tutto questo, doveva esserlo.
Ci staccammo, o meglio, sì staccò. Lo lasciai fare perché ormai non potevo più trattenerlo, aveva preso la sua decisione ed io non ero nessuno per impedirglielo.
Mi limitai a guardarlo andare via, mentre con lui se ne andava anche un pezzo di me.


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Note autore.

Questa è la prima vera Zouis che scrivo, perdonate eventuali errori, ma l'ho scritta di getto dopo la notizia di Zayn la sistemerò il prima possibile.
Mi è venuta in mente guardando quella foto che ho postato.
Spero che vi piaccia e che abbiate voglia di lasciare un piccolo commento, parere, opinione, anche critica.
Grazie dell'attenzione.

Marti.
   
 
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