Fidata

 

Chichi aprì gli occhi nel buio, si alzò: sentiva dei rumori provenire dalla cucina e così prese la sua fidata padella che teneva sotto al cuscino. Poteva essere qualche malintenzionato, entrato nella casa sbagliata.

Lei era Chichi del Toro, e non si faceva spaventare da un ladruncolo qualunque!

Si era sempre considerata un genitore responsabile e modello, non come Goku.

Gohan era la sua vita e non permetterà che Goku o dei malintenzionati lo rovinino, lui diventerà un importante studioso!

Era pronta a lanciare la sua fidata padella antiaderente in testa al ladruncolo quando, sulla soglia di quella che era la sua stanza preferita, vide una scena che gli scaldò il ventre.

Le fiamme della libidine la scossero tutta, la fecero arrossire e accendere di desiderio.

Scossa di quinta magnitudo.

E quel desiderio a lungo sopito, per colpa del dolce e irresponsabile marito, in meno di un secondo divampò in lei.

Lo voleva.

Ora.

Chichi si ritrovò ad accarezzare languida, con gli occhi scuri e lucidi, i muscoli scolpiti della schiena nuda, delle spalli forti e la pelle soffice.

La figura le dava le spalle, ma lei riconobbe subito il profilo. Sospira, facendo bloccare l'altro.

“Goku – la sua stessa voce resa roca dall'eccitazione e dall'aspettativa la fecero fremere – sei così sexy quando mangi...” esordì facendo voltare un sayan rosso che, piegato sul frigo aperto, si stava abbuffando in un sostanzioso spuntino di pre-mezzanotte.

Il sayan deglutì il boccone.

“G-grazie Chichi” e detto questo si voltò di nuovo cacciando la testa fino in fondo al terzo ripiano.

Chichi era congelata, ghiacciata, ibernata. La libidine che l'aveva abbandonata.

Aveva sempre saputo che il suo dolce maritino era un po' ingenuo, ma si stupì lo stesso.

Era chiedere tanto il voler essere soddisfatta una volta ogni tanto?

Come al solito doveva provvedere da sola alle sue voglie.

Sospirò rassegnata e, per la prima volta, lasciò cadere la questione – per ora, non voleva svegliare Gohan con discorsi urlati inadatti alla sua età.

Così, stanca, stringendo al petto la padella, se ne tornò a letto.

Stretta all'utensile da cucina.

La sua padella.

Sua unica compagna fidata.







 

Ciao e grazie per aver letto fino in fondo questo testo - coso - senza senso...
è tutto dovuto alla noia, a matematica e a un discorso insensato sulle relazioni delle padelle fatto con la mia compagna di banco - si, abbiamo molta fantasia ^.^
Cooomunque, sorvoliamo, questa flash non è la prima storia che pubblico su Dragon ball anche se ho cancellato tutti gli altri orrori, incubi, aborti, cosi che la mia mente aveva procreato a suo tempo...
Che dire fanciulle/i spero che recensiate, perchè io accetto di tutto, pure le minacce di morte ^.^
Tanti baci 
Wykkie :****