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Autore: Shainareth    28/03/2015    3 recensioni
*** Attenzione! Spoiler per chi non ha giocato l'episodio 23! ***
Ripensai alla confessione di Nathaniel, le cui parole continuavano a rimbombarmi nella testa. Ripensai soprattutto al modo in cui, arrampicandosi sugli specchi, tentava in ogni modo di giustificare il comportamento dei suoi genitori.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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IMPOTENZA




Dopo la telefonata agli assistenti sociali, forte solo del sostegno del mio migliore amico, vissi il resto della giornata per pura inerzia. Dentro di me, un senso di vuoto e di impotenza.
   Ripensai alla confessione di Nathaniel, le cui parole continuavano a rimbombarmi nella testa. Ripensai soprattutto al modo in cui, arrampicandosi sugli specchi, tentava di giustificare il comportamento dei suoi genitori. Credeva che suo padre lo facesse per il suo bene. A tal punto era diventato succube di quell’orribile prepotenza?
   Ancora una volta provai rabbia e delusione. Per tutto.
   Nathaniel, che viveva un incubo quotidiano senza trovare la forza di reagire. Ambra, che era troppo presa da se stessa per accorgersi di quanto soffrisse suo fratello. Melody, che mi aveva neanche troppo velatamente paragonata ad Ambra solo perché avevo dormito sotto lo stesso tetto di Nathaniel. Rosalya, che mi aveva guardata con sospetto.
   Tutte le mie certezze stavano vacillando ed io, rannicchiandomi sotto le coperte in cerca di un calore non soltanto fisico, fui sopraffatta dai singhiozzi.
   Da qualche parte, nella camera, nel buio della notte, la suoneria del mio cellulare risuonò allegra, stridendo pesantemente con i miei sentimenti. Non risposi, né mi mossi per leggere il messaggio che era appena arrivato. Forse solo per cercare una fonte di distrazione, mi soffermai a riflettere sull’identità del mittente, senza la reale convinzione di poter indovinare. Qualcuno si era disturbato a pensare a me proprio nel giorno in cui tutti, a scuola, mi avevano fissata come se avessi contratto uno strano e disgustoso morbo? Impossibile. Per quel che ne sapevo, vista la mia fortuna, poteva benissimo essere un messaggio della compagnia telefonica.
   Per pura e semplice curiosità, pur di malavoglia, allungai un braccio fuori dal letto e, seppur a tentoni, la mia mano riuscì a recuperare il cellulare sul comodino.
   Il messaggio mi diede la sensazione di rivivere un déjà vu. Semplice e conciso, Kentin mi aveva mandato l’emoticon di uno smile.
   Sorrisi fra le lacrime e risposi in tutta fretta, non nascondendo quello che sentivo.
   Ti voglio bene.
   Pochi attimi dopo, il cellulare annunciò l’arrivo di un altro messaggio.
   Ti voglio bene anch’io. Non immagini quanto.
   Scoppiai a piangere più di prima, rasserenata almeno dalla consapevolezza di avere la persona che amavo sempre dalla mia parte.












Devo dire che, a parte la parentesi in cui ho riso come una scema (per la scenata di gelosia di Kentin e le arrampicate sugli specchi della Dolcetta), l'episodio 23 si sta rivelando piuttosto pesante. Dovrebbero esserci più spunti interessanti di questo genere (non necessariamente drammatici) e meno episodi frivoli, in questo gioco, ma va beh.
Oh. Solo ora mi rendo conto del fatto che il titolo di questa flashfic potrebbe essere fuorviante. Chiedo scusa, ma non ne trovo uno altrettanto efficace. X°D
Bene, dopo aver rovinato il pathos di questa storia, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima!
Buona giornata! :*
Shainareth
P.S. Come volevasi, qui Kentin e la Dolcetta sono tornati indietro nel tempo rispetto alla mia ultima shot.





  
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