Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: DreamWings    28/03/2015    0 recensioni
Frank ha scoperto di essere bisex solo dopo aver baciato Gerard sul palco.
Eppure decide di rivelare soltanto una parte della sua verità.
Dunque, annuncia agli altri membri della band di essere innamorato di un ragazzo che questi non conoscono.
Finora è riuscito a fingere e a celare i suoi sentimenti più profondi nei confronti del suo cantante.
Ma cosa succederebbe se i my chemical romance venissero chiamati a partecipare ad un reality show a Miami Beach insieme ad altre celebrità?
Probabilmente la realtà ne uscirebbe vincente.
Tra l’oasi del paradiso tropicale, le ardue sfide a cui verranno sottoposti, i piccanti giochi di possesso, questa vacanza potrebbe rivelarsi più di quanto loro immaginino.
[ il rating è incerto.]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way, Mikey Way, Ray Toro, Un po' tutti | Coppie: Frank/Gerard
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Cenere amara




Era una mattina calda come le altre a Los Angeles. 
Il sole cocente risplendeva nel cielo limpido, e picchiava sui tetti delle case e sulle teste dei Californiani. 
L’aria circolava tiepida, ma si cominciava già a respirare la pungente brezza estiva che ormai era alle porte.
Nella Vine street, un gruppo compatto di ragazzi e ragazze passeggiava spensierato e si accerchiava intorno al Los Angeles Times per leggere dei nuovi scoop della settimana sulle dive di Hollywood.

Attraverso le vetrate aperte nello studio dei my chemical romance, la città sembrava il testo di una nuova meravigliosa canzone pronta per essere incisa.

La notte trascorsa, i ragazzi avevano terminato il tour con un ultimo concerto che alla fine si era risolto nella baraonda di un festino organizzato fuori città dal loro manager, Brian. Di conseguenza quella mattina nessun membro aveva raccimolato le forze necessarie per rimettersi in piedi prima di almeno mezzogiorno.

Alla fine Mikey si era messo di cuore come al solito per preparare e portare la colazione in studio per sé e per i suoi colleghi. 
Nonostante poche ore prima ci avesse dato dentro maggiormente, tra alcool e la sua prima canna, restava sempre il più premuroso.

Mikey era un ragazzo tranquillo, se non gli si dava filo da torcere. Era simpatico ma anche un po’ ingenuo. Ecco perchè quando gli altri lo avevano trovato a bere, avevano dovuto riprendere la scena con i loro telefoni. Per loro era stato esilarante. Perchè del resto, quando mai gli sarebbe ricapitato di avere a che fare con un Mikey Way sbronzo?

A seguito del bassista, ancora preda della sbornia e della confusione, si era alzato anche Ray Toro.

Con i ricci ancora impastati di alcool, si era infilato nella doccia. E infine si era trascinato con fatica nello studio per la colazione e le prove. Il caffè di Mikey era il migliore, ma non osava dirlo a Gerard perchè altrimenti l’avrebbe presa come una sfida e, caparbio com’era, avrebbe distrutto la cucina pur di preparare un caffè degno di essere migliore di quello di suo fratello.

Inaspettatamente la porta si aprì ed un Frank sudato e ansante fece il suo ingresso salutando tutti con un cenno del capo. 
Indossava una t-shirt bianca attillata che permetteva ai suoi tatuaggi di trasparire parzialmente sulla sua muscolatura quasi inesistente.

"Non dirmi che sei andato a correre, ti prego. Il solo pensiero mi massacrerebbe le gambe e il cervello." borbottò Mikey.

"Allora ti chiederò solo un caffè." buttò lì Frank, con lieve timore di venir costretto a specificare i motivi di tutto quello spirito sportivo.
Semplicemente in quel periodo gli andava di correre. Era liberatorio. E inoltre un’attività decisamente salutare. 
E beh.. gli evitava di pensare. Un paio di auricolari, ‘come home’ dei placebo, e sarebbe stata la distrazione perfetta per lui.

"Quel ghiro di tuo fratello invece che fa? Non viene oggi?" parlò Ray rivolto a Mikey, mentre accompagnava il suo caffè sgranocchiando qualche biscotto al burro.

"Adesso lo chiamo e giuro su tutto ciò che ho di più caro che se non muove il culo, cercherò un altro cantante e se non lo troverò, ci penserò io stesso a sostituirlo." gracchiò Mikey, digitando il numero di suo fratello.

Il chitarrista si contorse in una smorfia preoccupata. "Allora Gerard farà meglio a correre qui o saremo tutti rovinati. E poi dai Mikey non c’è bisogno di irritarsi tanto. Avrà fatto tardi sicuramente per via di quella gnocca che stava con lui ieri sera."

"Chi?" per sbaglio quella domanda sfuggì di bocca a Frank.

"Lindsay Ballato, la bassista dei Mindless Self Indulgence." specificò Mikey innervosito dal fatto che Gerard non gli avesse ancora risposto al telefono. "Maledizione." imprecò. "Continua a squillare ma nessuna-"

"-Risposta? Fratellino, te lo dico perchè ti voglio bene: Fatti una vita e lascia che gli altri vivano la propria." Il frontman dopo l'originale ingresso in scena sorrise apertamente a tutti i presenti sfoderando un allegro buongiorno, che chiaramente era il risultato della notte trascorsa piacevolmente.

"Buongiorno leone." lo accolse Ray in chiave ironica, in un malizioso riferimento alla sua avventura tra le lenzuola con la bassista.

Frank invece si premurò di fingersi troppo distatto per essersi accorto del suo arrivo.

Gerard lo puntò sospettoso con lo sguardo. Poi si rivolse agli altri alzando il tono di voce in modo tale che lo sentisse anche lui. “Cos’ha il nostro Frankie oggi?”

"Non ho niente." scattò lui sulla difensiva. Improvvisamente era coinvolto nella conversazione.

"Ragazzi, non avete idea di quanto sia sexy Katy Perry. Giuro che se la incontrassi, non perderei tempo. Cioè, guardate che curve." si esaltò Mikey mostrando una foto della cantante sul giornale, mentre per poco non ci sbavava sopra.

"Fantastica." lo assecondò Ray, altrettanto preso.

Gerard invece non si era minimamente interessato al giornale. Persisteva a tormentare con gli occhi la figura di Frank attraverso la barriera che pareva essersi costruito perchè si proteggesse da lui negli ultimi giorni.

"È molto bella."

"Molto bella?! Frank, non per qualcosa, ma si vede proprio che le donne ti disgustano. Sicuro di non essere..come posso dire..gay al cento per cento, invece che soltanto al cinquanta?" propose Mikey fissandolo incredulo.

"Mikey." si fece serio Frank. "Ne sono sicuro. Ma lei non è il mio tipo al momento."

"E quale sarebbe il tuo tipo?" intervenne Gerard. Frank ormai tratteneva il respiro automaticamente.

Improvvisamente lo sguardo del chitarrista slittò sul cantante. Fu sorpreso di vedere tanta curiosità. Quasi si illuse. “Non ne sono sicuro. Ma che importa? Tanto sono fidanzato. Con un uomo.” ragionò alla fine marcando per bene le ultime parole.

"Aw che carino, il nostro Frankie si è proprio innamorato. Quanto sei dolce. Quasi non ti si addice più quest’aria da emo che assumi generalmente.” fissò Frank con saccenteria.

"Va al diavolo." imprecò l'interpellato continuando a sentirsi addosso quello sguardo esaminatore.

"Basta dai." propose Mikey che ragionava meglio di loro due messi insieme. Frank respirò silenziosamente.”Devo andare in bagno.” si congedò poi alla fine.

"Attento a non cadere nel water." lo canzonò apertamente Ray.

"Seguirò il tuo suggerimento, grazie Ray." annuì senza alcun tono di sarcasmo.


“Ei Gee, cos’ha?” domandò Mikey quando i sorrisi sui loro volti calarono improvvisamente.

Il frontman abbandonò la schiena contro al muro e tirò un sospiro incredulo."Non ne ho idea."

"Cosa?! Ma si sa che voi due siete come Batman e Robin. Siete legatissimi. E non sto parlando solo delle smancerie che vi scambiate sul palco." gesticolò chiaramente disgustato.

"Dovresti parlargli, è il tuo migliore amico." aggiunse coscienzioso Ray.

"In effetti sarebbe una buona idea." annuì il bassista.

Gerard sembrò rifletterci sopra. “Torno subito.”

Frank se ne stava seduto sulla poltrona rossa, rannicchiato a gambe incrociate e a guardare scrubs in televisione.

"Non dovevi solo andare in bagno?" Gerard comparve improvvisamente alla sua sinistra.

Frank sussultò a causa di quell’improvvisa apparizione. Socchiuse gli chiusi e un istante dopo li riaprì: “Si, e poi mi è venuta voglia di vedere la tv e l’ho fatto.” Prese il telecomando per alzare il volume.

"È un paio di settimane ormai che fai così. Che ti comporti come se tutti noi ti avessimo fatto qualcosa. Ma soprattutto credo che tu ce l’abbia in particolar modo con me, e questo mi spezza il cuore, piccolo." Gerard sembrava deluso, triste..

Frank sbuffò parzialmente seccato ma cercò di apparire almeno esteriormente tranquillo. 
Allo stesso tempo un solo pensiero vorticava nella sua dinamica mente. “Piccolo”, pensò. 
Si ritrovò a considerare che le parole di Gerard avessero un peso e una dimensione ben precisi e differenti da quelle degli altri. Potevano sfiorarlo, accarezzarlo, toccarlo, graffiarlo, o distruggerlo per poi rimetterlo in piedi con una nuova carezza.
Insomma, potevano farne del povero chitarrista tutto ciò che avrebbero voluto.

"Niente, sto bene. Diciamo solo che ho avuto qualche battibecco con Evan e..tutto qui." spiegò sommariamente piegando gli occhi verso il basso. Mentre si tormenava le mani sotto alla leggera stoffa della coperta che si era sistemato caldamente sulle gambe, nonostante i gradi si stessero innalzando alle stelle fuori. 
Era un mese, ormai, che tirava avanti questa farsa del ‘fidanzato di nome Evan’, che tra l’altro nessuno aveva mai conosciuto finora. 
Ma era giusto così. Secondo i suoi ragionamenti era risultato preferibile raccontare qualche bugia, piuttosto che rischiare di compromettere i rapporti con il suo migliore amico.

Gerard aveva allargato un sorriso confortato. “Ahh ho capito.” 
Indossava l’espressione di chi crede veramente di aver colto nel segno. “Dai, passerà. Figurati se qualunque ragazzo si lascerebbe scappare uno come te per una stupida litigata. Che poi, se non discuteste ogni tanto, che razza di coppia sareste, no?”

Per Frank era come se tutte le parole che aveva da dire gli risalissero alla gola ogni qualvolta gli si presentasse l’occasione di farle fuoriuscire. E infine gli si riducevano in cenere proprio sulla punta della lingua. E a lui rimaneva solo quello, la cenere. Cenere dal gusto amaro.
Indubbiamente i suoi sentimenti lo opprimevano in modo a dir poco violento. Dolce era invece il senso di completezza che si espandeva, amplificato, quando i loro corpi giungevano ad incontrarsi. Per esempio durante un abbraccio.
Le scariche di adrenalina, di brividi euforizzanti e di vertigini disorientanti potevano diventare poi, a seconda delle circostanze, tenere o immoralmente conturbanti.
La passione che lentamente affondava dentro di lui, da quando si era accorto che Gerard era diventato più di un semplice amico- ora era la sua più autorevole debolezza-era capace di una tale sorta di erotismo che riusciva a far fiorire uno stimolo di irrazionalità al punto critico di guidare la sua mente verso il naufragio più assoluto.
Ma Frank aveva capito di essere bisex essendosi ritrovato innamorato di lui soprattutto per l'aspetto. I capelli corvini, gli occhi tinti di un verde smeraldo cristallino, una nota delicata e femminile tratteggiata dai lineamenti: La presenza di Gerard era dunque particolarmente seduttiva, ed era come una sostanza afrodisiaca in grado di stimolare piacevolmente il suo sistema nervoso.
Non poteva scrollarsi di dosso questa infatuazione. Lui era perfetto. Anche quando i suoi atteggiamenti diventavano sfrontati, egocentrici, superiori, noncuranti, snervanti.. Insomma, sul comportamento avrebbero potuto lavorarci. Ma rimaneva ugualmente visibile sotto quella luce di magnificenza che usava illuminarlo in ogni istante, quando si perdeva a contemplarlo. Si nascondeva qualcosa di grande dietro quella barriera di strafottenza, e Frank era sicuro di essere la persona giusta per tirarla fuori.
A volte provava anche timore che Gerard prima o poi si sarebbe accorto delle sue eccessive attenzioni nei suoi confronti. Il cantante avrebbe percepito i suoi occhi infuocati d’amore, ustionargli la pelle.
Ma la sua amicizia restava un lucro inestimabile che avrebbe difeso con le unghie fino alla morte.

"Hai ragione." provò a rispondere, ritornando a respirare normalmente.

La voce di Gerard riprese ad echeggiare nella stanza, sibilante come quella di un serpente. “Andiamo Frank. Non hai niente altro da dirmi?” replicò, inarcando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto.

"Niente. E prima che tu possa chiedermelo: ne sono sicuro." parlò con un sorriso stretto.

Gerard alzò le spalle e socchiuse gli occhi, avvicinandosi in modo arrogante. “Come siamo indisponenti.” sussurrò platealmente, infastidito.

"Visto?" lo sfidò. Sarebbe esploso prima o poi. 
La personalità ossessivamente narcisista del suo cantante -se poteva definirlo suo- gli impediva di vedere come stavano realmente le cose. 
Frank stava male perchè lo amava ed era così chiaro, pensò. Persino Patrick Stella se ne sarebbe accorto.

Prima che Gerard potesse riprenderlo a tono, tutto si bloccò non appena un urlo gettato nell’altra stanza, piombò come il proiettile di un fucile arrestando in partenza qualsiasi ennesima discussione stesse per avere inizio tra i due.

"Ragazzi!" Era Mikey. Si stava dimenando agitato, come quasi mai era solito fare.

A seguire la sua scia, comparve l’afro. “Non indovinerete mai.” continuò Ray sbattendo ripetutamente le palpebre.

Erano entrambi stravolti.

"Cos'è successo?" domandò Gerard, disinteressato e particolarmente irritato dalla loro irruzione.

"Andiamo a Miami." si decisero a parlare il riccio e il nerd, perfettamente all’unisolo.

"Cosa?!" la voce di Frank risuonò stridula e tremante.

"Esattamente. È proprio quello che ho detto io." parlò ancora Ray sorridendo.

"Come sarebbe a dire?" domandò il cantante, improvvisamente curioso.

"Ci hanno appena chiamato da Reality’s Island. Vi ricordate? Giusto l’altro giorno abbiamo visto insieme la pubblicità. È la prima edizione che mandano in onda e vogliono noi. Vi rendete conto? Hanno fatto un sondaggio tra il pubblico e hanno scelto noi. Noi." ripetè Mikey, puntualizzando ancora per bene quello che aveva detto.

Frank ci pensò su un attimo, poi chiese:”Quel programma in cui invitano le celebrità a trascorrere un mese in una villa gratis sulle spiagge di Miami?”

"Esatto." disse Ray tutto esaltato. A breve gli si sarebbero elettrizzati anche i capelli per quanto era felice.

"Beh, ma allora è ovvio che dobbiamo andarci." intervenne Gerard con tono quasi autoritario che come al solito gli si addiceva magnificamente, agli occhi di Frank.

Mikey annuì entusiasta. “Perfetto. Andate a fare le valigie ragazzi. Ci hanno informati che verranno a prenderci oggi pomeriggio. Preparatevi, si parte per Miami Beach.”
















Salve a tutti, sostenitori del frerardesimo e non. Allora, parto chiarendo che non ho la ben che minima idea di come mi sia balenata al cervello questa trama. È un po' ispirata ad una ff che avevo letto in passato, e che ho adorato dal profondo della mia anima. (A me sembra di scrivere anche una cosa in stile telenovelas argentine...ma vabbè, tutti abbiamo superato quella fase e a tutti piacciono gli intrighi e le gelosie) Anyway, lo scopo era quello di creare una cosa simile all'isola dei famosi, o Geordie Shore, o ancora il grande fratello. Quindi ho pensato che un'isola sarebbe stato lo scenario perfetto per la storia che ho intenzione di proporvi. Inoltre, come ho specificato chiaramente nell'introduzione di sopra, saranno protagonisti della "storia" anche altri grandi artisti come la Lavigne, la Momsen, la Perry che il nostro caro Mikey tanto brama, e... anche gli one direction, di cui fareste bene a tenere a mente Harry Styles. Per ora è tutto. Datemi la vostra opinione, se vi va:)

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: DreamWings