Solita festa. Solito ballo. Soliti noiosissimi invitati.
Rein sbuffò ripensando a quando, da piccola, desiderava quella vita.
A dicisette anni, però, il modo di vedere la vita cambia. Via principesse ingenue, principi modello e pandacorni arcobaleno.
Dalla sua postazione potè vedere la sorella volteggiare tra le braccia di un principe sconosciuto. 
La piccola e dolce Fine, o almeno quello  che restava di lei. 
Chi si sarebbe mai immaginato che, con il tempo, i ruoli si sarebbero scambiati !?
Fine, la perfetta Fine. Da ragazzina esuberante qual'era, era diventata la principessa ideale. 
Rein, invece, assunse il ruolo di ragazza ribelle.
 - Oh, principessa! Vi prego di concedermi l'onore di questo ballo - disse Bright. Avrebbe riconosciuto il suo tono di voce disgustosamente civettuolo tra mille.
A dieci anni aveva perso la testa per quel principino gentile e sempre disponibile. Ma ora era sicura di odiarlo. Non che fosse una cattiva persona, al contrario. Ma con il tempo iniziò a trovare fastidiosamente monotono il suo modo di comportarsi.
 - Scusa, Bright, purtroppo mi sono infortunata la caviglia -
 - Sono costernato. Spero davvero che riusciate a guarire, principessa - disse facendole il baciamano.
Rein tirò via la mano facendogli uno dei sorrisi più falsi che abbia mai fatto.
 - Bon soire, ma belle dame! - urlò una voce alle spalle facendola sussultare. Ma non una voce qualsiasi. La voce.
- Bon soire monsieur. -
Shade sogghignò - Male alla caviglia, eh?-
- Lo sai che è maleducazione asoltare le conversazioni altrui? -
- Mmm... no, mi dispiace. Sono costernato - disse il principe della Luna imitando la voce di Bright.
- Allora... com'è il ballo? - chiese Rein tornando a fissare la pista da ballo.
Altezza ballava con il suo promesso sposo Auler. Mirlo e Lione parlavano con i sovrani del regno del Sole. Fine si era fermata, ma era ancora in compagnia di quel principe. E Bright si era avvicinato a delle dame infondo alla sala.
Damerino! pensò Rein.
- Noioso - si limitò a dire Shade dopo un'attenta analisi della stanza - Come sempre -
- Portami via, ti prego. - sussurrò Rein. Era poco più di un lievissimo sussurro, ma alle orecchie del ragazzo arrivò forte e chiaro.
In un lampo si ritrovò a correre tra gli alti alberi del bosco, con la mano intrecciata a quella di Shade.
Si fermarono solo quando erano abbastanza certi di essersi allontanati abbastanza.
- Scusa se ti ho fatto correre fin qui, Shade - 
- Con te correrei fino in capo al mondo, Rein.-
La turchina arrossì vistosamente, lusingata dalle parole del giovane. Tuttavia, nulla le impedì di prenderlo in giro.
- Mmm... il principe della Luna che dice qualcosa di sensato e addirittura dolce. Stai perdendo colpi, Shade? -
Lui parve fare  una smorfia divertita - Colpa tua, Rein -
- E, di grazia, di cosa sarei accusata? 
- Di aver rubato il cuore ad un giovane principe 
Rein sgranò gli occhi analizzando le parole di Shade.
Dopo secondi, che ad entrambi parvero ore, la ragazza provò a controbattere ma le labbra del cobalto glielo impedirono.
Quel tocco leggero valeva più di mille parole. E lei ricambiò il bacio meglio che potè.
In un attimo quel bacio leggero si trasformò in uno passionale.
- Sposami, principessa del Sole!
Rein arretrò leggermente, giusto per guardare Shade negli occhi. Poi gli diede un leggero bacio a stampo.
- Si! Ti amo principe della Luna.