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Autore: YomiCrazy    30/03/2015    3 recensioni
Diciamo che mi andava di scrivere una piccola carineria fra Sanji e Zoro, dove è Zoro ad essere l'Uke. Purtroppo ne esistono poche in direzione SanZo e quindi ho pensato di crearne una. Spero vi piaccia.
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La storia parla di come Sanji aiuterà Zoro a smaltire della droga che gli è stata propinata di nascosto.
824 parole.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera lo spadaccino era ancora al letto della Going Merry. Era stato drogato, anzi, quasi del tutto drogato, da una sciacquetta che gli girava attorno da quando erano sbarcati su quell’isola.
Come al suo solito si era perso, senza neanche ascoltare le parole della navigatrice. No, troppo impegnato a litigare col biondo del gruppo: Sanji.
Lui e quel cuoco non andavano mai d’accordo. Di certo non era colpa sua, ma del biondino, che usava ogni cosa per litigare ed azzuffarsi.
Così, sceso dalla nave, si era aggirato sull’isola, fino a trovare un bar in cui bere del Saké. Una graziosa fanciulla all’inizio voleva solo scambiare qualche parola, ma quando quel drink offerto fece storcere il naso dello spadaccino, tutto risultò più chiaro. Quella ragazza lo voleva drogare. Zoro lasciò cadere il drink, dopo averne bevuto un pò. Corse verso la Going Merry perdendosi più e più volte. Una volta raggiunta, si chiuse in camera.
L’ora della cena era arrivata. Il suo respiro si era fatto affannoso, non voleva calmarsi. Sentiva il bisogno di farlo. Di fare Quello. Ma non sapeva né come, né con chi. Nami? Robin? Nel peggiore dei casi, lo avrebbero picchiato. Forse Chopper aveva una cura. Aveva un modo per calmarlo. Si alzò, camminando poggiato al muro.
-Cho… Chopper… ? -
La renna doveva trovarsi nel suo “studio”, ma quando aprì la porta, si accorse con malumore che era vuota.
“Dannazione”, pensò. “E dove lo cerco, non ce la faccio… “
-Zoro? -
Il ragazzo dai capelli verdi si girò di scatto. Davanti a lui, Sanji.
-S… Sanji… -
Cadde a terra, chiudendosi su se stesso. Il cuoco corse verso di lui, preoccupato che gli fosse successo qualcosa.
-Zoro, che ti succede? Devo chiamare Chopper? -
-S… Sanj… -
“Dannazione”, pensò per la seconda volta. “Di tutti, proprio lui doveva capitarmi?”.
-Ti aiuto a tornare in camera, forza… -
Il cuoco lo prese per un braccio, alzandolo e portandolo in camera. Lo lasciò cadere sul letto, sperando che nulla affliggesse lo spadaccino.
-Zoro, che ti succede? -
Chiese ancora. Il ragazzo dai capelli verdi non rispose, anzi, ansimò. Sanji lo guardò, sedendosi sul letto. Posò una mano sulla fronte del suo “AmicoNemico” per poi ritirarla.
-Hai la faccia rossa, ma non hai la febbre. Mi spieghi? -
Zoro ansimò, ancora un po’, alzandosi di poco per raggiungere l’orecchio del biondo.
-Aiuta… Non… Ce la faccio… -
Sanji arrossì, tirandosi indietro. Che cavolo aveva quel Marimo?
-Zoro, hai bevuto troppo? -
-Quella… Saké, mi ha… Drogato… -
Sanji allora capì. Qualcuno lo aveva drogato. Ma come poteva aiutarlo?
-Chiamo Chopper. Ti faccio aiutare. -
Ma, nel tentativo di alzarsi, venne bloccato da Zoro. Lo teneva per un polso.
-N… nah.. -
Sanji arrossì ancora, sentendo quel gemito. Zoro si ritrasse.
-S… Sanji… -
Il biondo si accostò al verde, alzandogli il viso.
-Va bene. Ma poi mi devi un favore. -
Lo baciò. Zoro si fece baciare senza controbattere, anche perché il suo corpo non glielo permise.
Quella sera, i due passarono la notte assieme. Non fu tanto terribile come ognuno dei due pensava. Solo la mattina dopo però, Zoro si accorse di tutto. Si ricordò di tutto.
-Ei, cuocastro dei miei stivali! -
Urlò irritato il ragazzo, picchiando la testa di Sanji.
-Stupido Marimo, che cosa vuoi? -
Si alzò di malumore il biondo.
-Come hai osato toccarmi ieri sera? -
-Cosa? Ma se lo hai voluto tu! -
-Dovevi chiamare Chopper! -
-E perdermi lo spettacolo di stanotte? -
Zoro arrossì, ricordandolo ancora una volta. Si sdraiò, coprendosi. Che vergogna. E proprio con quel dannato cuoco.
-Se vuoi dimenticarlo, non c’è problema. -
Gli disse Sanji, avvicinandosi.
-Ovvio che voglio dimenticarlo. -
Rispose Zoro, quasi sussurrando.
Il cuoco gli baciò il collo, infilando la mano sotto le coperte per passarla sulla schiena dello spadaccino.
-Che diavolo fai? -
Gli chiese Zoro, girandosi. Ma Sanji lo zittì subito con un bacio. Zoro acconsentì quel bacio, arrossendo ancora. Non pensava che Sanji potesse essere così dominante ma allo stesso tempo dolce.
-Questa notte… Eri così carino… -
Gli disse, poggiando un dito sulle labbra dello spadaccino.
-Vorrei averti … Ancora. Mio. -
Continuò, facendo scendere le dita sul collo del ragazzo.
-Cosa diavolo farnetichi. Siamo due uomini. -
Disse Zoro, arrossito più che mai, ma senza dirlo veramente.
-Sarà il nostro segreto. Io e te, ogni volta che avremo voglia. Zoro, io non voglio dimenticare. Non voglio dimenticare te. -
Gli ripeté, baciandolo. Zoro ricambiò ancora il bacio, facendo spazio nella sua bocca alla lingua del biondo. Sanji unì le dita con quelle di Zoro, continuando a baciarlo, per poi staccarsi dalle labbra e scendere fino alla cicatrice.
-Va bene? -
Zoro sospirò, pensando che la sera prima non era stata poi tanto male.
-Allora? -
Chiese insistente il biondo.
-Sei un cuocastro pervertito. -
Rispose Zoro, girando il viso arrossito. Sanji sorrise, baciandogli un lato delle labbra per poi abbracciarlo. 
  
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