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Autore: Axaelys    30/03/2015    1 recensioni
Himuro vorrebbe riposarsi due minuti, ma quando Atsushi ha fame non c'è pace per nessuno, poco importi degl'altri e di quanto risulti infantile.
[MuraMuro carinamente stupida]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsushi Murasakibara, Tatsuya Himuro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'allenamento era stato devastante, e Himuro sospirò di piacere non appena si accomodó sul divano. 
'La settimana di vacanza a Los Angeles ha fatto più male che bene', riflettè mentre chiudeva gli occhi, sperando di riposarsi un attimo.
- Muro-chin, ho fame.-  Come no. Dopotutto con Atsushi in casa sapeva che in fondo non sarebbe successo. 
Provò con una risposta neutra:- Okey.
- Muro-chin...
- Si?
- Ho fame.
- Ho capito.- 'Continua a fare finta di niente' suggeriva il cervello di Tatsuya al suo apparato vocale.
- Voglio mangiare la tempura di gamberi.
- Allora cucinatela.
- Voglio che la cucini tu.- 'Oh, no.'
- Perché?
- Muro-chin cucina meglio.
- Anche tu sai cucinare, Atsushi, inoltre sarebbe un buon modo per impegnarti in qualcosa di utile.
- Non mi va.- La voce di Murasakibara aveva assunto un tono quasi lamentoso.
- Allora arrangiati...
- Muro-chin è arrabbiato con me.
- Mura-chin non ha mai voglia di fare niente.- A Tatsuya era venuto naturale imitare il suo tono scocciato, e lo aveva trovato divertente. 
Ovviamente Murasakibara no.
- Non farmi il verso, non mi piace.
- Però ho ragione.
Silenzio dalla parte del più alto. 
- Okey, allora: tu vuoi mangiare, io voglio stare rilassato 5 minuti... 
Ce la giochiamo in una partita? Se vinci tu cucinerò io, se invece vinco io dovrai prepararti da mangiare da solo. 
- Nascondino, Muro-chin?
- Ti do 1 minuto a partire da ora: 60...
 
Certamente avrebbe voluto vedere Atsushi che veloce come mai in vita sua, per non voler perdere, si alzava e correva verso un nascondiglio, ma questo avrebbe significato barare, e lui non voleva essere squalificato per un'inezia. 
Così mantenne gli occhi chiusi con sacrosanta pazienza fino allo scadere del minuto, per poi girarsi di scatto. 
- Astushi, spero che tu non abbia tentato di nuovo di usare la porta come riparo!- e iniziò a ridere al pensiero dell'ultima partita, che si era conclusa inevitabile con la vittoria del moretto.
Con grande calma iniziò a sondare il salotto, passandolo sotto l'attento sguardo dei suoi occhi. 
 
Da parte sua, Murasakibara dopo i primi 5 secondi di ricerca, aveva finito per occultare la sua presenza nascondendosi nell'unico posto abbastanza largo e alto da riuscire a contenere la sua mole. 
Dentro il buio lo opprimeva, e anche se era un rifugio migliore di tanti altri, non poteva dire che gli piacesse un gran chè. 
Tuttavia cambiò opinione, quando la luce del suo telefono illuminò una tasca del cappotto invernale, dentro la quale il ragazzo dai capelli viola sapeva che c'era almeno una dozzina di caramelle. 
Ora andava molto meglio.
 
I passi di Himuro misuravano attenti ogni insenatura della casa. 
Dopo aver guardato nel salotto e resosi conto che non era dietro al divano, decise di passare alla cucina.
Era pulita, ordinata, con la dispensa già quasi svuotata, ma del compagno non c'era traccia. 
Uscì dalla cucina e si affacció al corridoio ma, essendo completamente spoglio da qualsivoglia di arredamento, non offriva alcun tipo di riparo. 
- Atsushi, dove ti sei cacciato?
La voce vellutata di Tatsuya riecheggiava vuota per l'appartamento. 
Poco da fare, Murasakibara non si trovava, e nemmeno una bustina vuota accartocciata di snack segnalava il suo percorso. 
Il moro era ai ferri corti e gli rimanevano solo due stanze, dopo di che avrebbe dovuto arrendersi. 
Iniziò a cantilenare il suo nome, mentre guardava dietro la porta del bagno e tornava indietro. 
La camera da letto era l'ultima. E in quanto ultima, doveva essere ispezionata da cima a fondo. 
Era il rumore di una cartina che veniva accartocciata? Sorrise sotto i baffi. Dunque era qui, e l'unico nascondiglio che avesse potuto contenere Murasakibara era... L'armadio, che aveva un'anta socchiusa. All'urlo di un "ho vinto" Himuro spalancò l'anta, per vedere Atsushi accucciato sul fondo del mobile tra diverse cartine luccicanti.
- Mura-chin ha perso e deve cucinare!- lo canzonó. 
Lentamente aiutò Atsushi a rimettersi in piedi da quella posizione oltremodo scomoda.
- Muro-chin andiamo a mangiare fuori.- Himuro lo sapeva che non poteva finire lì.
- Dove vorresti andare?
- Da maji-burger.
- Lo sai che a quest'ora là ci potrebbero essere Kagami e Kuroko vero?
- Lo so.
'È davvero così svogliato da preferire l'eventualità di incontrare Kagami piuttosto che cucinare?', Himuro non era così senza cuore, non con il suo compagno.
- Va bene lo stesso se ti scaldo del ramen al microonde e poi tiro fuori il gelato?
E Murasakibara trasformò la sua espressione insofferente in un piccolo sorriso.
Fu colpa di quella curva sulle labbra del viola se Himuro si prese a tradimento un bacio.
   
 
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