01/04/2015
2 recensioni― Ora vieni qui un momento e ascoltami, va bene? E' come un piccolo racconto, non ci vorrà molto.
Immagina di stare seduto da solo al buio per un tempo molto lungo... sì, lo so, è triste anche solo pensarlo, ricordarlo, ma qui dura solo un attimo, d'accordo? L'attimo della finzione. Insomma, rimani in quel posto... che non è ben chiaro dove sia... per un tempo lunghissimo. Così lungo che non ricordi bene nemmeno cosa ci fai lì, come ci sei arrivato, o addirittura come ti chiami. Il tempo continua a passarti sotto gli occhi - anche se tu non lo vedi... né senti, a dirla tutta - ... eppure non finisce, e tu sei ancora lì, sempre più stanco.
E dopo.
Quando stai quasi per addormentarti, arriva... qualcuno. Qualcuno che non ti aspettavi. Qualcuno che non fa domande. Viene, semplicemente, e ti porta via con sé.
Questo qualcuno ha davvero tanta pazienza. Non vuole spiegazioni, è perfino disposto a prestarti un nome, se serve. Ti fa compagnia, ti aspetta. Ti dà tutto il tempo di cui hai bisogno, che adesso sembra ce ne sia troppo poco a disposizione.
Non scappa anche quando ti senti male, troppo male e qualcosa si è spezzato, ma non sai cosa. Non scappa nemmeno quando cerchi di allontanare tutti, rischiando di tagliar loro la gola. Anzi, ti chiama - anche se non hai un nome.
Cerca di riportarti indietro. E, stranamente, meravigliosamente, ci riesce.
Questo qualcuno è riuscito anche a trovare tanti amici intorno a sé. E questi amici sono ben lieti di accogliere anche te. Come se niente fosse, come se ti conoscessero da sempre. Ci sono. E basta. Anche loro, nessuna domanda di troppo. Se anche non hai un nome, troveranno il modo di chiamarti comunque.
Sai che saranno sempre lì. Ti abbracceranno, quando sarà il caso, e ti daranno un pugno in faccia nell'altro caso.
Passerete il tempo insieme - questo tempo sempre più sottile - godendosi la vita e facendola godere anche a te. Magari sei già morto, ma non importa, adesso ti senti piuttosto vivo e va bene così.
Questo qualcuno e questi suoi amici accetterebbero perfino di accompagnarti nella più folle delle tue imprese - l'ultima, la più grande, quella che significherebbe fine. Però, appunto, va bene così, perché loro ti vogliono tanto bene che sono anche disposti a lasciarti andare.
E questo, mio caro Aibou ― Se avesse una mano, asciugherebbe la palude di lacrime che c'è ora sulle guance di Yuugi ― E' il motivo per cui, se anche mai me ne andassi, non ci sarebbe alcun bisogno di piangere. Sono... stato davvero felice, qui.
{Non ricorda se è stato felice anche nella sua vita precedente,
ma è sicuro di sì.
Ogni vita, ogni momento.}
Yoh!
Ehilà, sì, sto postando *A*/ Ohi, ohi, piano, so che è emozionante, ma rialzatevi che la primavera è appena cominciata e se collassate sul pavimento prendete un malanno-
Sì, dovrei cianciare di svariate cose.
Okay, con ordine.
Avevo detto che avrei fatto alcune cose, e invece non le ho fatte. Dovrei proprio smetterla di dire quello che farò, che tanto poi faccio altro.
Qualche tempo fa ho cancellato un paio di cose dall'account (qui avevo spiegato cosa e perché). Gomen.
Non ho onestamente idea di quali long di Yugioh riprenderò e come/quando. Anche se avrei qualche progetto in mente - riguardo quelle che vegetano nell'account, dico, sì - la cosa sarà portata avanti con caaalma (ma essendoci io al microfono dovreste saperlo LOL). Soprattutto, mai più pubblicare una long ancora in corso di stesura, srsl.
Ah, mi sono trasferita (Alla Buon'Ora.) Viterbo è una gran figata, parola mia.
Bon, magari spendiamo anche due paroline sulla fanfiction, mh? L'altra notte ero davvero di umore piaccioso, mi sono coricata con tanti buoni sentimenti (no, dico sul serio) e mi è venuta in mente questa fanfic. Precisa precisa, quasi parola per parola. Andava scritta.
Vuol dire che mi sono riappacificata col finale di Yugioh? No, il finale di Yugioh continua a starmi antipatico come sempre e il duello della Battaglia Cerimoniale mi risulta sempre demente, discorsi a parte. Più che altro, mi sono riappacificata con l'idea che lui se ne vada, suppongo. Per quanto trovi molto più carina l'idea che lui torni.
Ma, d'altronde, se lui era felice credo di potermi ritenere soddisfatta così.
Sì, l'ho scritta volutamente con un lessico colloquiale. E' un racconto fra amici, com'è giusto sia.
Il titolo? E' una citazione di Questa Canzone Allegra. No, scherzo, io ero allegra, la canzone no, davvero-. Anyway, "Desidero solo la tua felicità". Tipo.
Ah, ce l'ho in sottofondo pure ora. Suona bene.
Quando ripasserò? Ah... boh? Quando mi andrà. Ps: il remaster del Battle City inizia fra una settimana-
Un saluto a tutti i conoscenti vecchi, alla gentina nuova e a chi passa anche solo per caso. *O*/
Bye!
(Un giorno forse cambierò modo di salutare alla fine.
Forse.
Forse no.)