SalmaSparrowMalfoy
Dunque ho questa mezza idea di scrivere in sequel di
‘Loving The Wrong Boy’ la mia
prima Mini Long Pernico. (Link: x ) Ma questa
è solo una piccola OS avvenuta diciamo una settimana dopo la fine della Long.
Se faccio un sequel di Loving The Wrong Boy, però non aspettatela troppo presto
avverrà tipo quando ho finito Love Does Not AskFor Your Permission, la mia
nuova Long Pernico. (Link: x )
Loving The Wrong
Boy
The first Date
Era passata
un’intera settimana da quando Nico Di Angelo aveva lasciato la sua stanza
d’ospedale. Suo padre, Ade di Angelo, gli aveva impedito di uscire, per
l’intera settimana, e il ragazzo sarebbe di sicuro morto di noia se non avesse
avuto la compagnia del proprio fidanzato.
Fidanzato. La parola aveva un sapore dolce sulla lingua di Nico, e il pensiero di
avere Percy come suo fidanzato,
finalmente, era ancora più dolce.
“Nico, che stai
facendo?” chiese Hazel, guardandolo sospettoso. Nico si rese conto di quanto
stupido dovesse sembrare alla sorella, in piedi nel mezzo della propria stanza,
vestito di nero come al solito, un sorriso ebete sulle labbra mentre guardava
il vuoto. Il ragazzo arrossì leggermente, mentre borbottava. “Niente.”
Hazel stava meglio.
In teoria non era autorizzata a muoversi in giro, ma Ade, essendo un uomo
abbastanza ricco, aveva comprato per la figlia un apposita sedia a rotella, che
le permetteva di muoversi tranquillamente per la casa. Nico si ritrovò a
sorridere alla sorella, sorriso che si ridipinse sulle labbra dell’altra. Poi
Hazel lo scrutò, il sospetto che si ripresentava sul suo bel viso. “Davvero,
che stai facendo?” chiese, entrando nella stanza del ragazzo.
Nico si sedette sul
letto. “Mi stavo preparando per il mio... appuntamento.” Fece, sospirando.
Hazel rise. “Me ne ero completamente scordata! Il tuo primo appuntamento con Percy, giusto?” chiese, mettendo enfasi
sulla parola ‘primo’. Nico le lanciò un’occhiataccia. “Sì.’ Poi il suo sguardo
si fece preoccupato. “È solo che non so come comportarmi, non so nemmeno dove
stiamo andando, lui non me lo ha detto, e sono così dannatamente felice, e
nervoso...”
Hazel sorrise,
mentre Nico continuava a parlare e parlare. Quando il ragazzo si fermò, gli
fece cenno di avvicinarsi. Nico si avvicinò alla sedia della sorella, e le si
inginocchiò davanti, portando il proprio viso all’altezza di quello della
ragazza. Hazel gli accarezzò la guancia. “È normale essere nervosi, Nico, ma
davvero, non c’è alcuna ragione per esserlo. Percy sarà anche tante cose, ma
non è un cattivo ragazzo. Credimi, lui ti ama, ti ama per quello che sei. Vuoi
impressionarlo e rendere questo appuntamento fenomenale? Allora sii te stesso.”
Disse, sorridendo. Nico non potè fare a meno di sorridere alla sorella, e fu
sul punto di dire qualcosa, di ringraziarla, quando il campanello suonò. Nnico
lanciò uno sguardo preoccupato alla sorella, mentre Frank entrava nella stanza.
“Nico, c’è Percy alla porta. Tranquillo, ci penso io a Hhazel.” Disse,
sorridendogli dolcemente. Nico annuì, diede un bacio alla guancia della sorella
e scese di corsa.
Aprì la porta e il
respiro gli si bloccò in gola. Lì davanti, più bello che mai, c’era Percy. Il
ragazzo dagli occhi verdi sorrise a Nico. “Ehi, Neeks.” Fece dandogli un veloce
bacio sulle labbra. Nico sorrise sulle labbra dell’altro. “Ciao.” Fece,
nervosamente, chiudendo la porta alle proprie spalle. “Dove andiamo?” chiese
Nico, mentre si incamminava affianco a Percy. Il ragazzo dagli occhi verdi gli
fece un sorrisetto. “Lo vedrai.” Disse, mentre si incamminavano l’uno affianco
all’altro.
Erano vicini, ma
non si stavano toccando. Nico guardò la mano di Percy. Di sicuro non sarebbe stato nulla se lui avesse deciso di prenderlo
per mano, no? Erano fidanzati, non c’era assolutamente nulla di male? Provò
a convincersi. Nico si morse il labbro, nervosamente. Poi decise di provare.
Lentamente, mosse la propria mano verso quella di Percy, poi la afferrò.
Per 2 secondi Percy
non rispose. Nico andò nel panico. Era troppo
presto, troppoazzardato, nessuno dà la mano al proprio fidanzato dopo una
settimana, è scandaloso. Si guardò i piedi e fece per muovere via la mano,
quando Percy gliela strinse e lo spinse più vicino a se. Nico alzò lo sguardo,
un poco innervosito. Percy gli fece il suo solito sorrisetto. “Ehi, Neeks. Che si
dice?” fece, ancora sorridendo. Nico si sentì arrossire nuovamente, ma di
felicità questa volta. Sorrise a Percy. “Bene. Ora mi dici dove andiamo?” Percy
ridacchiò, mentre si fermava davanti al Luna Park. “Tadan!” fece, gli occhi che
gli brillavano.
Nico rimase a bocca
aperta per qualche secondo. Il sorriso di Percy tremò leggermente. “Uhm, ti
piace?” chiese, incerto. Nico lo fissò, gli occhi pieni di scintille di
felicità. “Sono... senza parole. Ma in senso buono.” Fece. Percy si rilassò
visibilmente. “Ah, meno male, allora! Vediamo se riesci a battermi in qualcosa.”
Partirono
ovviamente dalle montagne russe. Percy e Nico non urlarono, più che altro
risero dell’espressione degli altri passeggeri. Poi andarono al tiro al
bersaglio, dove Percy vinse un Nemo gigante, che prontamente regalò a Nico. Il
ragazzo più giovane lo accettò di buongrado, sebbene non avesse alcuna simpatia
per il pesce. Poi Percy aveva perso epicamente contro Nico in un gioco di
pirati. Davvero. Il capitano della squadra di nuoto aveva perso in un gioco di
pirati. Nico aveva dovuto praticamente spingerlo fuori, da quanto il ragazzo
continuava ad insistere per una rivincita.
“È tardi, e so per
certo che tu hai dimenticato le tue medicine a casa.” Fece Percy. Nico roteò
gli occhi, mentre mangiava il suo gelato. “Non sapevo nemmeno dove stavamo
andando, ricordi?” rispose, ancora mano nella mano con Percy.
Il ragazzo dagli
occhi verdi si limitò a sorridergli, ma dentro di se sentiva il cuore saltargli
dalla felicità. Da quando lo conosceva, Nico aveva sorriso per tutto il
pomeriggio, e Percy non aveva mai visto qualcuno di più bello in vita sua. Il
sorriso di Nico era... assolutamente perfetto.
Entrarono in una
trattoria a prendere qualche pizza da portare a casa e mangiare. “In cosa posso
aiutarvi?” fece la ragazza che serviva, sbattendo gli occhi a Percy. Nico si
morse il labbro, imgelosito, mentre Percy, completamente oblivio di quel che
accadeva, ordinava. La ragazza continuò a lanciargli sorrisi e occhiatine
mentre preparava le loro pizze. Nico, in un’attimo di coraggio, prese la mano
di Percy. Il ragazzo l’afferrò senza nemmeno pensarci e spinse Nico verso di
sè. “Dimmi tutto, dolcezza.” Nico lanciò un’occhiata alla ragazza che li
fissava confusi, poi diede un bacio casto a Percy. “Niente.” Fece. E l’occhiataccia
che ricevette dalla pizzaiola ne valse la pena.
Tornarono a casa
con le pizze, e furono accolti da una Hazel già addormentata e un Frank sul
punto di uscire. Il canadese lanciò un sorriso ad entrambi, prima di uscire.
Percy e Nico si buttarono sulla pizza, guardando un’episodio di Teen Wolf.
Percy fu completamente preso a osservare le reazioni di Nico, che borbottava
cose come ‘Malia, tutto ciò è disgustoso’ e ‘Stydia, per favore, voglio del
Stydia’ e qualche ‘Styles è il mio spirito animale’. Altamente divertente.
Alla fine dell’episodio,
Nico stava praticamente dormendo. Percy lo accompagnò nella sua stanza, e lo
lasciò solo a cambiarsi, mentre andava a prendere le medicine del fidanzato.
Nico era già sdraiato sul proprio letto, e una volta finito di prenderle, si
sdraiò meglio nel proprio letto. Percy gli sorrise e si accoccolò accanto a lui,
abbracciandolo stretto. Nico ricevette un bacio sulla guancia dal proprio
ragazzoz, prima di cominciare a prendere sonno. E Percy rimase con lui, finchè
il padre non arrivò.
E rimase con lui
anche dopo, almeno nei sogni di Nico.