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Autore: DearAgony    08/04/2015    3 recensioni
Edward Elric aprì gli occhi: anche quel giorno era identico al precedente.
Non riusciva neanche a ricordare da quanto tempo ciò si stesse protraendo, sapeva solo che la disperazione aumentava a pari passo col tempo, spiegando le sue nere ali e spingendo sempre di più l'alchimista a percorrere la sua stessa, odiosa strada.
Genere: Angst, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Elric, Winry Rockbell | Coppie: Edward/Winry
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Edward Elric aprì gli occhi: anche quel giorno era identico al precedente.

Non riusciva neanche a ricordare da quanto tempo ciò si stesse protraendo, sapeva solo che la disperazione aumentava a pari passo col tempo, spiegando le sue nere ali e spingendo sempre di più l'alchimista a percorrere la sua stessa, odiosa strada.

Era tutto iniziato quel giorno, un giorno come gli altri, in realtà: o almeno così sembrava. Era felice, in quel periodo lo era spesso: aveva tutto ciò che si potesse desiderare, non era consapevole del fatto che di lì a poco quel tutto sarebbe svanito di fronte ai suoi occhi.

Si dirigeva verso casa, anche se con un certo ritardo, ma non credeva che avrebbe fatto molta differenza. Varcando l'uscio, però, la sua espressione spensierata venne sostituita dallo sgomento, dalla sorpresa, da un'infinita tristezza: gli occhi senza vita della sua amata Winry lo fissavano vuoti, mentre il sangue scorreva incessantemente dalla ferita aperta.

Chi poteva aver fatto una cosa del genere? Non aveva importanza: il vero assassino di Winry era lui stesso: se solo fosse stato al suo fianco, se solo l'avesse difesa, se solo non avesse dato per scontato che, oltrepassata l'entrata della piccola casa, lei sarebbe stata lì ad aspettarlo...

Innumerevoli erano i suoi rimpianti, innumerevoli le lacrime che versava tenendo stretto a sé il corpo senza vita della ragazza.

Il giorno seguente, il sole splendeva alto nel cielo, sul suo volto non c'era più alcun segno della sua disperazione, sebbene avesse pianto per tutta la notte. Scese lentamente le scale, scoraggiato, avvilito al pensiero di ciò che era accaduto il giorno precedente, terrorizzato all'idea che, raggiungendo il piano inferiore, Winry sarebbe stata ancora lì a guardarlo con gli occhi privi di luce.

Non si aspettava, però, di vedere la ragazza in piedi, con il sorriso sulle labbra e gli occhi azzurri allegri e luminosi più che mai, proprio come ogni mattina. Era forse stato tutto un sogno? Oh, quante volte aveva desiderato, durante quella orribile nottata, che fosse stato così. Doveva necessariamente essere stato un orribile incubo, non c'erano altre spiegazioni: la Winry che in quel momento lo guardava era indubbiamente vera e, senz'altro, viva. La gioia si dipinse sul viso del giovane uomo, che prese repentinamente la ragazza attonita tra le sue braccia, stringendola a sé con tutte le sue forze, mentre le lacrime sgorgavano dai suoi occhi senza alcun controllo.

Uscì nuovamente. C'era qualcosa di strano: tutto stava andando esattamente come il giorno prima: le persone erano dello stesso identico umore, formulavano gli stessi pensieri, le stesse parole, il vento impetuoso soffiava allo stesso modo, ogni cosa nei volti di chi incontrava, nell'aspetto dell'ambiente circostante cercava di comunicargli che c'era qualcosa di anomalo in quella giornata. Non era possibile, non scientificamente. Il tempo non era soggetto a cambiamenti. Mai.

D'altro canto, la posta in gioco era troppo alta, non era il momento di essere coerenti o realisti: se davvero quella folle idea fosse stata vera, se avesse perso di nuovo l'unica persona che avesse mai amato, come avrebbe reagito?

Corse verso casa, il terrore che aumentava proporzionalmente alla distanza percorsa, l'incredulità riguardo alle sue azioni e a quanto stesse accadendo intorno a lui. Corse, corse più veloce che poteva: voleva superare il vento, raggiungere l'unica persona che gli avesse permesso di essere felice. Aprì la porta, la sua speranza si spense, i suoi innumerevoli pensieri facevano rumore, tutto era immobile. Vana speranza e mera illusione lo condussero verso l'ennesimo errore.

Aveva perso il conto dei giorni trascorsi da quell'orribile istante e, insieme a loro, anche degli innumerevoli tentativi che aveva fatto per cambiare il corso del destino, ma giungeva sempre allo stesso, tragico finale.

La disperazione aumentava a pari passo col tempo, spiegando le sue nere ali e spingendo sempre di più l'alchimista a percorrere la sua stessa, odiosa strada, mentre lui, lentamente, si abbandonava a lei, giorno dopo giorno. E fu il giorno dell'ennesimo, disperato tentativo che, varcando ancora una volta quella dannata soglia, vide la paura brillare negli occhi della sua amata, mentre lo spregevole boia la minacciava con la sua arma. Poteva farcela, Winry poteva ancora vivere. Si scagliò contro l'aggressore, difendendo la ragazza dal colpo mortale, pagando l'amaro prezzo della sua stessa vita.

Senza sacrificio, l'uomo non può ottenere nulla. Per ottenere qualcosa, è necessario dare in cambio qualcosa che abbia il medesimo valore: in alchimia è chiamato "principio dello scambio equivalente".


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Angolo autrice !
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Grazie per aver letto la mia fanfiction, chiunque tu sia, ti sono davvero grata ! So di aver scritto una roba un po' atroce, ma sono una grande amante dell'angst, non posso farne a meno... Comunque sia, questa è la mia seconda fanfiction, perciò vi sarei davvero grata se mi lasciaste una breve recensione, anche negativa, per poter acquisire più esperienza e ricevere dei buoni consigli da chi è più esperto di me.
E' da un bel po' di tempo che ho in mente questa storia, solo che non sapevo a che pairing applicarla, fino a quando non ho pensato ad Edward e Winry, che sono una delle poche otp che mi abbiano davvero appassionato. Sono una grande fan di questa coppia - benché non si noti, data la fine che ho fatto dare loro in quest'aborto che ho scritto, ma credetemi, sono una persona sincera !
Che dire... grazie ancora di aver dato un'occhiata, alla prossima !
  
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