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Autore: RosaNera_Rinnegata_30613    08/04/2015    2 recensioni
OS sull'attacco a casa Mercer dal punto di vista di Jack e Bobby, perchè ho sempre adorato il rapporto tra loro due.
Dalla storia:
"...Intorno a lui tutto cominciò a farsi buio,fino a che non fu in grado di vedere nient’altro che il volto di suo fratello,rigato dalle lacrime. Lottò disperatamente con le tenebre che lo stavano avvolgendo e contro il freddo che pian piano aveva cominciato ad invadergli le membra,aggrappandosi come poteva alla vita,perché lui voleva vivere,voleva passare ancora tanto tempo con Bobby,ma anche con Jerry e Angel..."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dolore. Era questo quello che sentiva mentre cercava disperatamente di arrivare fino al palo dell’incrocio,nella speranza che quei sicari la smettessero di sparargli contro,ma sembrava tutto inutile,quelli continuavano. Lacrime calde gli rigavano le guance mentre urlava il nome di suo fratello. Finalmente sentì il suo nome seguito da un colpo di pistola,che attirò l’attenzione di tutti e lo lasciarono stare,cominciando a sparare contro la casa dove era cresciuto,dove c’erano i suoi tre fratelli.
Il rumore delle mitra,dei muri e dei vetri che venivano rotti arrivava ovattato alle sue orecchie, sovrastato dal dolore provocato dalle ferite. Stranamente limpido arrivò fino a lui un grido: “Resisti,Jack!”in risposta alla sua ennesima,disperata richiesta d’aiuto. Era stato Bobby a gridare,suo fratello maggiore,quello che per lui era stato come un padre. Fin da bambino aveva cercato di imitarlo,di fare quello che faceva lui e come lo faceva lui,anche quando,diventato più grande,aveva capito che quello che il fratello faceva non era del tutto legale. Il loro rapporto era così forte che persino in quel momento era lui che chiamava. Era stato grazie a Bobby che era riuscito a superare la morte della madre,la donna che aveva dato a lui ai suoi fratelli una casa, togliendoli dalla strada.
Il rapporto che aveva con Bobby era più forte di quello che aveva con Jerry o Angel e in quel momento era lui che voleva accanto a sé. “Resisti,Jack” gli aveva detto,ma era difficile,faceva male,un dolore così non l’aveva mai provato prima,non sapeva per quanto avrebbe resistito, sentiva già le forze venire meno insieme al sangue,che sapeva,anche senza guardare,aveva già fatto diventare cremisi la neve sotto di lui.

Bobby non riusciva a credere a quanto fosse stato idiota. Era tutta colpa sua. Se non fosse stato così impegnato a litigare con Jerry sarebbe andato lui ad aprire quella maledetta porta e Jack non sarebbe alla mercé di quei sicari bastardi, mandati da qualcuno ancora più bastardo di loro,lo stesso che aveva assassinato sua madre.

Gli era caduto il mondo addosso quando arrivato alla porta,aveva visto il suo fratellino cadere in ginocchio colpito alla spalla da un proiettile. Non ci aveva pensato due volte e aveva puntato la pistola contro quel bastardo che non aveva nemmeno il coraggio di farsi guardare in faccia,sparandogli alla testa e uccidendolo sul colpo. Ma non aveva potuto raggiungere Jack,perché un furgone si era fermato proprio in quel momento,facendo scendere altri uomini armati. E ora la situazione era critica.
I muri sembravano fatti di cartapesta e non di mattoni,tanta era la facilità con cui i proiettili li trapassavano,offrendo loro poca protezione. Imprecò quando la pistola si scaricò. Aveva il cambio a portata di mano,ma per ricaricarla avrebbe perso tempo e lui tempo non ne aveva. Da fuori sentiva chiaramente le urla di Jack e ognuna di esse era come una pugnalata. Era il suo fratellino,avrebbe dovuto proteggerlo e invece era lì,nella relativa sicurezza che la casa offriva,mentre Jack era fuori,al freddo,più esposto  al pericolo, anche se,a quanto sembrava,per quei luridi bastardi non sembrava essere più un problema.
Approfittando di una tregua,Bobby spiò da un buco creatosi nel muro e decise di agire. Sapeva che quello che aveva in mente equivaleva a un suicidio,ma per Jack,l’avrebbe fatto. Afferrò un pezzo di muro e su precipitò fuori,accanendosi contro il primo uomo che si parò davanti a lui mentre cercava di raggiungere il fratello ,che giaceva a qualche metro dalla casa.
Si accorse del furgone che l’avrebbe investito solo quando Angel lo spinse sulla neve. Alzarono lo sguardo e capirono che se si erano salvati era stato solo grazie a Jerry,che con la sua jeep si era scontrato contro il furgone,deviandolo.
Bobby saltò in piedi e spalancò la porta del furgoncino,puntando la pistola contro il guidatore. “Vi ha mandato Victor Sweet?”Chiese,senza nascondere la rabbia.
“Si,Sweet … ” E vedendo che Bobby stava abbassando la pistola, aggiunse: “Grazie a Dio…”Non finì mai la frase. Bobby uccise anche lui. Dovevano pagare tutti,dal primo all’ultimo,per quello che avevano fatto a Jack.
Quando finalmente Jack vide Bobby,Angel e Jerry vicino a lui,la neve sotto di lui non gli sembrava più tanto fredda. Sentiva il sapore metallico del sangue in bocca e l’aria gli mancava, quella che arrivava ai polmoni era troppo poca e glieli faceva bruciare. Voleva che tutto quello finisse,voleva che tutto quel dolore sparisse. Bobby gli prese il viso tra le mani,fissando i suoi occhi neri e umidi in quelli chiari,che passavano dall’azzurro al verde,del fratello. “Forza Jack, respira”

Gli occhi del più piccolo,che ora avevano un colore verde,si riempirono di nuove lacrime,mentre tentava ancora una volta di respirare,ma l’aria non ne voleva sapere di entrare e arrivare nei polmoni. Tentò di parlare,di dire ai fratelli che li voleva bene un’ultima volta,perché sapeva già che non ce l’avrebbe fatta,ma quello che uscì dalla sua bocca fu solo il sangue. Bobby non riusciva più a trattenere le lacrime per quanto ci provasse e Jack ne rimase colpito. Non l’aveva mai visto piangere,nemmeno quando erano bambini e vederglielo fare ora,per lui,lo commosse. La voce di Bobby che lo chiamava gli arrivava come un’eco confusa e lui ne riusciva a cogliere solo qualche frammento. Intorno a lui tutto cominciò a farsi buio,fino a che non fu in grado di vedere nient’altro che il volto di suo fratello,rigato dalle lacrime. Lottò disperatamente con le tenebre che lo stavano avvolgendo e contro il freddo che pian piano aveva cominciato ad invadergli le membra,aggrappandosi come poteva alla vita,perché lui voleva vivere,voleva passare ancora tanto tempo con Bobby,ma anche con Jerry e Angel. Se la morte della madre da una parte era stato un colpo durissimo ,dall’altra,era stata un bene,perché era riuscita a riunirli ed insieme erano più forti di prima. Il loro legame era diventato persino più forte di quello tra fratelli di sangue e non voleva permettere a una cosa come la morte di dividerli di nuovo. “Cosa abbiamo fatto di male per meritare tutto questo?”Si chiese,senza però riuscire a darsi una risposta,come sempre. Se lo era chiesto più di una volta in quei giorni e non era mai riuscito a trovare una risposta. Si accorse che il dolore era diminuito e con esso anche le sue forze e respirare era diventato più difficile e per quanto avesse provato ad opporsi,alla fine dovette cedere all’abbraccio della Morte e si lasciò andare.


 
Jack morì tra le braccia di Bobby,che lo vide chiudere piano gli occhi,senza poter fare niente per salvarlo,odiandosi perché avrebbe potuto impedirlo. Glielo avevano portato via davanti ai suoi occhi,lo avevano colpito alle spalle con delle mitra mentre era disarmato e aveva già una spalla ferita. Quei figli di puttana non avevano nemmeno avuto il coraggio di guardarlo in faccia mentre lo uccidevano. Ma l’avrebbero pagata cara. Ora che tutti i tasselli del puzzle erano al loro posto,sarebbe andato fino in capo al mondo pur di trovare Victor e ripagarlo con la stessa moneta. Il prossimo a morire non sarebbe stato né lui,né uno dei suoi fratelli;sarebbe stato Victor,gli avrebbe fatto capire che non si sarebbe dovuto permettere di ammazzare il suo fratellino e gli avrebbe fatto rimpiangere il giorno in cui aveva deciso di mettersi contro i fratelli Mercer.

Poggiò delicatamente la testa di Jack sulla neve,proprio nel momento in cui le sirene dell’ambulanza cominciavano a sentirsi,ma a Bobby,così come ai fratelli,non importava, ormai era troppo tardi,niente e nessuno avrebbe riportato indietro il loro piccolo Jackie. Non aveva nemmeno venticinque anni,era ancora un bambino e proprio per questo Bobby aveva cercato di proteggerlo sempre,senza mai fargli sporcare le mani,perché sapeva bene che il fratello,per quanto cercasse di essere come lui non ci riusciva,era troppo sensibile e non avrebbe retto alla tensione di un interrogatorio o alla vista di un uomo pestato a sangue e finito con un colpo alla nuca. Ma per qualche scherzo del destino,proprio quel giorno,nonostante avesse sentito il campanello,aveva lasciato che andasse Jack ad aprire,proprio lui,che tra i quattro era il più ingenuo e impulsivo e quando si era accorto dell’errore, era già tardi.
Si sentiva in colpa,ma sapeva che Jack l’aveva perdonato,anzi,non gli aveva dato nessuna colpa,glielo aveva letto negli occhi,quegli occhi che non avrebbe più rivisto,ma nonostante il dolore ,si rialzò e si asciugò gli occhi. La vita per lui continuava e ora doveva pensare a come giustificare quel pluriomicidio con la polizia che,sapeva bene, non avrebbe tardato ad arrivare.
Alzò gli occhi al cielo e sorrise,perché anche se non sapeva bene il motivo ,era sicuro che sarebbe andato tutto bene,che sarebbe riuscito a vendicare la madre e il fratello e sorrise anche perché sapeva che anche se non con il corpo,Jack era ancora lì con lui e lo sarebbe stato fino alla fine dei suoi giorni.  

NDA:
Ciao a tutti e grazie per aver letto questa OS. L'ho scritta un pò di tempo fa ma mi sonon decisa a pubblicarla solo ora e spero che vi sia piaciuta. L'ho scritta di getto quindi non so se ho seguito l'ordine cronologico ho se ho dimenticato qualcosa, ma credo di essere stata abbastanza fedele al film. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Ciao, RosaNera_Rinnegata_30613
   
 
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