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Autore: Em_    09/04/2015    5 recensioni
Nuova iniziativa : 12 Months Captainswan
Raccolta mensile di fanfiction dedicate ai Captainswan.Per ogni mese 3 elementi come prompt, ognuno potrà scegliere quale gli sembra più congeniale alla propria storia,( anche più di uno) che naturalmente dovrà contenere anche il nome del mese corrente.
Gennaio: neve,camino, pattini
Febbraio: maschera, san Valentino, Super Bowl
Marzo: donne , risveglio, altalena
Aprile: scherzo, Cioccolato, pigiama
Maggio: fiori, pick nick, barca
Giugno:Estate, ciliegie, doccia
Luglio : spiaggia,temporale, gelato
Agosto: stelle, calore, mare
Settembre:vino, viaggio, passeggiata.
Ottobre: Compleanno ( Emma), coperta, zucca
Novembre: Ringraziamento, famiglia, nebbia
Dicembre: candele, vischio, anello
Abbiamo tanta voglia di leggervi!
Ideata da CSGroup
(Alexies, Alexandra_Potter, Clohy, CSLover, Lely_1324, Manu'sPirate e Pandina.)
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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January

 

Apro gli occhi e mi stiracchio sul letto ancora assonnata, osservo Henry dall’altro capo della stanza, dorme beato. Avvicinandomi alla finestra noto il miracolo: Storybrooke è completamente coperta di neve, è una visione meravigliosa e non posso far altro che sorridere di fronte a tanta bellezza. Corro da mio figlio e lo tiro letteralmente giù dal letto per mostragli cos’ho appena scoperto.

«Mamma! Sei diventata matta?» mi chiede infastidito.

«Muoviti! Guarda!» dico indicando la finestra.

Henry si passa una mano tra i capelli e si avvicina a me sbadigliando, guarda fuori dalla finestra e rimane stupito almeno quanto me «Oh mio dio! Non ci credo! Non aveva mai nevicato qui, nemmeno a gennaio!»

Senza darmi il tempo di controbattere lo vedo sfrecciare giù dalle scale, lo seguo divertita e noto che anche i miei genitori si sono alzati. Mia madre mi porge una tazza fumante di caffè che accetto più che volentieri mentre mio figlio si gusta tè e biscotti. Chiacchiero con i miei per un po’ quando vedo Henry scendere vestito come un palombaro, ha indosso due maglioni, calzini di lana, pantaloni, sciarpa, berretto e guanti. 

«Stai partendo per il Polo Nord, ragazzino?» gli domando divertita.

«Ma cosa dici, mamma! Vado a giocare sulla neve!»

«D’accordo, ma stai attento.» gli raccomando.

«Sì, promesso! Vado a giocare con Grace ed Andrew al parco!» mi dice e poi esce di casa tutto contento.

Devo ammettere che l’idea di Henry non è poi così male, anche a me piacerebbe andare fuori a divertirmi, è da così tanto che non vedo la neve! Sicuramente ci saranno molte attività che si potrebbero provare e con questo ovviamente intendo che sarà Hook a provarle. Non è abituato a tutti “gli aggeggi”, come li chiama lui, di questo secolo e ogni tanto mi fa morire dal ridere, soprattutto quando cerca di mandare un messaggio con il cellulare. Ritorno di sopra a cambiarmi, opto per un paio di stivali e un maglione pesante, in più prendo il cappotto, sciarpa e berretto. Quando arrivo di sotto intenta ad uscire mi ritrovo Killian che parla tranquillamente con mio padre, “tutto questo non è normale” penso. Mi avvicino a loro e saluto il mio uomo con un casto bacio sulla guancia, lui mi sorride e mi abbraccia.

«Allora, pronta per uscire? Ho incontrato Henry per strada e mi ha detto di riferire che stanno tutti andando al lago.» afferma Killian eccitato.

«Oh, bene! Andranno sicuramente a pattinare!» rispondo più a me stessa che a lui.

«Pattinare? Cosa vuol dire?» domanda curioso.

«Andiamo, te lo spiego quando saremo là!» dico ridendo.

Raggiungiamo il lago che dista qualche minuto in auto, è già stracolmo di persone e non mi meraviglio affatto visto che qua non nevica praticamente mai. Ci sono persino Marco e uno dei nani con una piccola bracca per affittare i pattini, non si sono proprio fatti mancare nulla effettivamente! Trascino Hook per un braccio fino a quest’ultima, ho una voglia matta di andare a pattinare, sono anni che non o faccio.

«Salve, Marco! Vorremmo due paia di pattini, uno per me ed uno per lui.» chiedo gentilmente.

«Ehi, frena, Swan! Io su quei cosi non ci salgo!» sbotta.

Mi faccio comunque dare i pattini e ci sediamo su una panchina messa apposta per l’occasione. Gli mostro come infilarseli ma non ne vuole sapere.

«Avanti, Killian! E’ divertente!» cerco di convincerlo.

«E va bene! Ma sappi che se mi faccio male sarà colpa tua!» mi risponde mettendosi finalmente i pattini.

«Mi scusi, capitano, ma dov’è finito tutto il suo coraggio?» lo prendo in giro.

«Non mi provochi, principessa.» mi dice mettendo enfasi sull’ultima parola.

Rimango a bocca aperta, un misto tra divertimento e istinto omicida, odio quando mi chiama principessa perché sono l’esatto contrario di una reale. Per vendicarmi mi alzo in piedi e scendo in pista, o meglio, sul lago. Ora voglio proprio vedere come farà a prendermi. Si alza e un po’ traballante mi raggiunge, io apposta mi allontano volteggiando tra le persone, Killian si porta le mani sui fianchi e mette il broncio, sono certa che non sa come muoversi e questo sotto sotto mi diverte. Torno da lui e gli afferro la mano.

«Prova a starmi dietro, non è difficile.» propongo.

Lui mi guarda indeciso ma poi accetta, tiene la mano salda sulla mia e sembra divertirsi. «Sono un vero prodigio, tu che dici?» si vanta e nell’esatto momento in cui lo dice inciampa su se stesso e fa un volo sul ghiaccio.

«Sì, sei decisamente pronto per le olimpiadi!» dico scoppiando a ridere.

«Ehi, invece di ridere perché non vieni a soccorrermi?» replica lui fingendosi offeso.

Lo aiuto ad alzarsi «Tutto bene?» 

Lui mi cinge i fianchi e mi bacia davanti a tutti, nell’istante in cui le sue labbra sfiorano le mie una scarica elettrica mi percorre la spina dorsale imponendomi di cancellare la poca distanza che mi separa da lui. Mi ritrovo appiccicata a Killian e il nostro bacio si sta trasformando in tutto tranne che in qualcosa di casto ed innocente.

«Prendetevi una camera santo cielo!» 

Mi stacco immediatamente da lui appena sento quella frase e arrossisco. Regina sa sempre come rovinare i momenti migliori, Hook se la ride tranquillamente mentre io vorrei solo sparire dalla faccia della terra.

«Scommetto che è capitato anche a te e Robin, mia cara.» ribatte Killian.

«Chiudi il becco, pirata! Una signora certe cose non le fa davanti a tutta la città.»

«Non ho mai specificato davanti a chi.» continua lui divertito.

Regina prima sbianca e poi diventa bordeaux, sia io che Robin scoppiamo a ridere è una scena troppo comica per potersi trattenere.

Alla fine pattiniamo per altre due ore, Killian sembra divertirsi parecchio nonostante le decine di cadute che ha fatto, sicuramente domani mattina si risveglierà con un sacco di lividi neri sul fondoschiena. E’ ora di pranzo quando rientriamo, Henry si è fermato a mangiare con degli amici da Granny per poi continuare la giornata sulla neve mentre i miei genitori e mio fratello sono usciti per una passeggiata in città. Preparo due toast veloci e Killian prontamente accende il camino, fa davvero freddissimo fuori e il tepore del fuoco inizia a sentirsi già dopo qualche minuto. Mangiamo in tranquillità prendendoci in giro a vicenda per le cose successe durante la mattinata, come prima nevicata aveva portato tanta felicità fortunatamente. Ci stendiamo sul divano e per un attimo lo fisso, non so esattamente come comportarmi, siamo soli e non vorrei si facesse strane idee, non credo di essere ancora pronta per il passo successivo.

«A che pensi?» mi domanda interrompendo i miei pensieri.

«Nulla.»

«Emma, ti conosco.» continua.

«Non sono pronta a farlo… Cioè non adesso… Visto che siamo soli… Io…» balbetto.

«Ehi, ehi, calmati! Non ho pensato nulla del genere, non ti forzerei mai.» mi rassicura dandomi un bacio sulla fronte.

«Scusami, Killian. Sono paranoica ogni tanto.»

«E’ anche per questo che mi piaci tanto.» mi dice scherzando.

Lo abbraccio e mi lascio cullare, fortunatamente non è scappato o non mi a insultata, ha davvero troppa pazienza a volte. Ma so che quando andremo oltre sarà fantastico e sarà perché l’abbiamo voluto entrambi. Questa volta non voglio fare errori.



Angolo autrice
Immensamente in ritardo ho deciso anch'io di cimentarmi in questa impresa, spero di essere stata all'altezza!
Ho riso da sola a scrivere questo primo capitolo e spero lo apprezziate ahahah! Non so cosa verrà fuori in futuro ma cercherò di mettermi in pari il prima possibile, promesso! :')
Beh fatemi sapere se vi è piaciuto almeno un po', ci tengo. Se questo primo capitolo dovesse piacere andrò sicuramente avanti con gli altri, sta a voi quindi ahah!
A presto! :)
Anna
   
 
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