Prologo - The night I will not forget easily

" - Raffaello vai! Tu puoi salvarti! Io... io non moriró! Sono immortale! Ricordi? 
Non restare qui a perdere tempo! Vai! - urló una ragazza dagli occhi verdi, tristi e lucidi, i capelli neri e viola scompigliati e un po' bruciati, alla tartaruga dalla fascia rossa che con i Sai stava provando a spezzare le catene che la bloccavano.
A quelle parole lui si fermó e si alzó, in modo da poter vedere l'altra.
- non ti lascio qui Diana! Lo so che non basta un esplosione per uccidere un vampiro, ma... rimarrai molto ferita, non posso permetterlo! Tu non lo meriti, questo dovrebbe capitare a me! Io sono il mostro qui! - le sbraitó contro Raffello, quasi piangendo.
- no. Sono io l'unica che puó essere chiamata così! Sono le azioni che creano i mostri, non il mutageno.
E io ho ucciso uomini che mi hanno infastidito, che mi hanno fatto un torto, e mi è piaciuto vederli morire per mano mia! E questa la cosa orribile... mi è piaciuto...
Perché sono un vampiro e noi siamo stati creati proprio per uccidere bevendo sangue dalle persone finché non restavano senza, è la mia natura, ed è per gli omicidi che ci chiamano mostri, non per i canini lunghi. - disse la vampira 
- forse sacrificandomi riusciró a "farmi perdonare"- aggiunse poi con un sorriso triste.
In seguito la tartaruga dagli occhi verdi accarezzo la guancia di Diana, che dopo lo bació a lungo.
Quando si staccarono, lei mise le mani sul petto di lui e lo spinse fuori da quel "covo".
Raph atterró a una decina di metri da lì, a causa della forza da vampiro della ragazza, davanti ai suoi fratelli che lo bloccarono per le spalle quando lui fece segno di voler andare a salvarla.
Il resto accadde in pochi secondi: Diana che lo salutava triste, la cattedrale di Shredder che esplodeva, Raffaello che urlava, i suoi fratelli che lo tenevano, il ciondolo a forma di cuore che il ragazzo aveva regalato alla vampira un po' di tempo fa caduto davanti ai suoi piedi, intatto, con dentro un bigliettino, con scritta una.sola frase: ti ameró, sempre."

Raffaello si sveglió sulla sedia nel laboratorio di Donatello, davanti alla ragazza coperta quasi interamente di bende.
L'aveva sognato. Ancora.
Aveva sognato ancora la notte in cui, se non fosse stata immortale, avrebbe perso la sua ragazza per sempre.
Voleva dimenticarlo. 
Ma non ce la faceva.
Quella notte, quella maledetta notte, non si poteva dimenticare facilmente.
I sensi di colpa lo opprimevano, se lui non avesse voluto andare con la ragazza a spiare Shredder per scoprire i suoi piani, tutto quello non sarebbe successo.
Per colpa SUA, la vampira non si svegliava da tre settimane, e in quelle tre settimane, lui restava la maggior parte del tempo con lei, sperando che si svegliasse.
E, prendendole la mano, ripensò ai momenti con lei: di come l'aveva conosciuta, di come se ne era innamorato, di come l'aveva amata, e di come la stesse perdendo, giorno dopo giorno, le possibilità che non si svegliasse più si facevano più certe: lei era immortale, ma questo non le impediva di rimanere in coma per il resto della vita, o, nel suo caso, per il resto dell'eternità...



Angolo Autrice
Ciaooo
Mi scuso con i lettori a cui piaceva 'Complicate Love' per averla cancellata, ma non mi ispirava...
Non avevo più ispirazione :/

In compenso ho scritto questa, che spero vi piaccia.
Dal prossimo capitolo ci sarà un flashback che durerà per un numero indeterminato di capitoli
Ripeto che spero che la storia vi piaccia e che recensiate in tanti.
Baci, Vampy
P.s. mi scuso per il cappy corto, ma è solo un prologo