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Autore: CL_Kiki    13/04/2015    1 recensioni
Questa storia l'abbiamo scritta io e mia cugina! I B2ST sono la nostra band preferita e sono loro che ci hanno dato l'ispirazione!
"Due ragazze, un'opportunità per realizzare il loro sogno. Andra tutto bene o ci saranno degli imprevisti inaspettati?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella mattina, Hannah si svegliò prima che suonasse la sveglia, in preda all'ansia per ciò che l'aspettava da li a poco; si domandava se tutto sarebbe andato secondo i loro piani o se qualche ostacolo li avrebbe bloccati.

Da quando avevano preso quella decisione, Seob non faceva altro che ripeterle che tutto sarebbe andato per il meglio ma anche se gli rispondeva che aveva ragione, la ragazza non riuscì a convincersi del tutto.

Lentamente, si liberò dalle braccia del ragazzo, cercando di non svegliarlo e si diresse in bagno per farsi una doccia e riflettendo sulle parole che avrebbe dovuto usare.

Ripeteva frase per frase, parola per parola, tutto il discorso preparato nei giorni passati insieme al ragazzo.

Quando si recò in cucina per preparar il caffè, trovò Seob seduto intento ad aspettarla.

< Seob...sei sveglio >

< Come avrei potuto dormire... se non mi hai lasciato il modo? >

< S-Scusa...non volevo - disse avvicinandosi e mettendosi a sedere proprio al suo lato - E che.. >
< AAAAH! - sbuffò - Ti ho ripetuto mille volte che andrà liscio come l'acqua! Perché non mi vuoi credere?! >
< Ma non è che non ti creda....e solo... > disse con lo sguardo rivolto verso le mani che teneva strette sulle sue gambe

< Han - le poggiò una mano sopra la sua - Devi fidarti di me...ok? >

La ragazza osservò il suo sguardo, aveva paura che qualcosa andasse storto, che una volta affrontato tutto ci fosse stato qualche impedimento... ma osservando i suo occhi scuri così fiduciosi, così sinceri, le trasmettevano fiducia che a lei tanto serviva...

Si, doveva fidarsi di lui.


 

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Finito di preparasi e darsi un'ultima controllata allo specchio, scese da casa dirigendosi al lavoro. Li davanti trovarono Dong, Ki-Kwang e Doo intenti a parlare fra loro.

< Ehi ragazzi - disse Seob avvicinandosi incuriosito - Che vi prende? Ci sono novità?? >

< Seob... Han...buon giorno - rispose Doo - Stavamo decidendo sul da farsi per la vigilia di Natale che è... >

< Fra 3 giorni > continuò Dong

< Voi due immagino avrete già stabilito un programma - disse Ki-Kwang sfoderando uno dei suoi sorrisi maliziosi - Non è cosi? >

< Veramente... > disse Seob

< Noi due... > continuò Han

< ..non abbiamo ancora programmato niente > dissero infine in coro.

< EEEH?? COME NIENTE! > esclamarono increduli

< Seob mi meraviglio di te - si avvicinò Ki-Kwang poggiando una mano sulla sua spalla - Non hai appreso niente dal Re Cupido?? Ah?? >

< Re Cupido? - disse sollevandogli la mano - Guarda... meno male che non ho appreso niente... altrimenti non saprei dove fossi in questo momento >
Tutti i ragazzi risero a quella battuta sotto lo sguardo infastidito del povero Ki-Kwang.

< Comunque...come mai eravate qui fuori a discuterne? > domandò Han

< Beh... - disse goffamente Doo - volevamo chiedere a tre ragazze di passare con noi la vigilia, ma sia le a-pink sia le 4minute sono impegnate... >.
< C'è sempre G.na > disse Seob

< Bravo - rispose Dong ironizzando - E poi la dividiamo in tre... >.
< Potete sempre chiedere ad Ai e Yurim di venire con voi...non credo rifiuterebbero un vostro formale invito >
< Ma poi... - chiese Seob scrutando i loro occhi - Che piani avete?! >

< Niente che ti riguarda, adesso scusateci ma dobbiamo organizzare una festa - rispose Ki-Kwang passandogli di lato - Ci vediamo!! >


 

< Quei tre non mi convincono molto > disse Han

< Si...neanche a me. Hai sbagliato a metter in mezzo le tue colleghe >
< Peché? >

< Non si sa mai cosa può uscire da quella testa di Kiki... > disse mettendosi una mano fra i capelli.

< Ma con loro c'è Doo..almeno lui >

< No - disse irrigidendosi ricordando un aneddoto - Lui...lui quando entra...nella sua fase di caccia - immaginò una caricatura del volto di Doo in preda ad una trasformazione come accade con i lupi mannari - è pericoloso - si portò le mani sulle braccia stringendosi forte mentre un brivido percorse tutta la colonna vertebrale - No...N-N-Non è conveniente lasciarle con lui.... >

< Se-Seob - disse Han sorridendo nervosamente - Mi stai mettendo paura >.

< OOOH... ma questo è niente rispetto allo scontro diretto >.


 

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< Ragazzeeee! >

Yurim ed Ai avevano appena finito di riscaldare i muscoli per preparasi alla lezione di danza che avevano quella mattina, quando sentirono delle voci provenire dietro le loro spalle...erano Dong, Ki-Kwang e Doo...intenti a sfoggiare il loro fascino sperando di far colpo su di loro.

< Ehi... salvi ragazzi > rispose Ai

< Serve qualcosa? > chiese Yurim rivoltandosi osservando la sua immagina allo specchio

< Passavamo di qui... > rispose Ki-Kwang

< E ci chiedevamo come andavano le cose > finì la frase Dong.

< Va tutto bene > rispose con un dolce sorriso Ai.

< Tutto qui? - chiese Yurim osservando i loro corpo nello specchio mentre teneva in allenamento i muscoli delle gambe - Tutto questo solo per chiedere come andava? >

< No...beh...in verità ci chiedevamo...se... > iniziò a balbettare Ki-Kwang

< Se voi per il 24 eravate libere > finì il concetto Doo

< Il 24 dici? - disse Ai portandosi il dito indice della mano sinistra sul mento - Mmm... è la vigilia di Natale. Io personalmente non ho nessun impegno. E tu Yurim? >

< Neppure... quest'anno a causa del trambusto improvviso del nostro debutto non ho avuto modo di organizzare con i miei amici >.
< Perfetto! > gridò Dong

< EH?? Cosa perfetto? > chiese Ai

< Abbiamo intenzione di prenotare una stanza di qualche locale dove far una piccola festa... che ne dite di unirvi a noi? > affermò Ki-Kwang

< AAAAhH Che idea splendida - rispose Ai - E chi parteciperà? >

< Noi 5... > rispose sorridendo Doo

< Solo? > l'osservò Ai perplessa

< Hannah e Seob, Jun ed Elena lo passeranno sicuramente insieme... quindi resteremmo solo noi a farci compagnia > rispose Dong.

< Dovremmo chiedere ad un'altra ragazza di partecipare > disse Ki-Kwang

< Scusa... perché? > domandò Yurim

< In questo modo siamo dispari > rispose Dong.

< Quindi?? Che problema c'è? > fece Ai notar

< Per tenerci meglio la compagnia > disse Ki-Kwang.

< Mmm... - Yurim osservò i loro sguardi attentamente, c'era sicuramente sotto qualcosa ma non li conosceva molto abbastanza per poter intuire dove stava l'eventuale inganno - ...non so >

< Non sai cosa? > domandò Doo

< Se venirci >

< Daiii Yurim! Andiamo... ci divertiremo. Tanto che hai da fare? > disse l'amica

< Tutta questa storia non mi convince >

< Non essere così preoccupata - rispose Ki-Kwang sfoggiando uno dei suoi sorrisi che ti lasciano senza fiato - Non faremo nulla di male. Passeremo la vigilia tutti insieme a divertirti... >

Yurim era rimasta in silenzio a pensarci su, aveva tutti gli occhi puntati su di lei... persino quelli di Ai che la guardava con occhi languidi sporgendo il labbro inferiore.

< E va bene - disse alla fina facendo un lungo respiro - Visto che mi avete promesso di non far nulla di male...verrò >

< KYAAAA! - urlò dalla gioia Ai - Ti ringrazio amica mia >

< Bene - disse Doo - Allora ci aggiorneremo più avanti...non appena avremmo deciso il posto >

< E trovato anche la terza ragazza > appuntò Dong.

Dopo averli salutati, Yurim rimase a riflettere su ciò che potevano organizzare i ragazzi mentre Ai era su di giri pensando di passar il Natale in compagnia di alcuni membri dei B2ST.


 

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< Han... Han...Ehi, Han >

Seob era fermo davanti alla porta in attesa che la ragazza, seduta in una poltrona, si alzasse.

< Han! >

< S-SI! - la ragazza si alzò di scatto - E-Eccomi >

< Che ti prende? Hai ripensamenti?! >
< N-No... solo un po’ di ansia >

< ... - sorrise mentre le strinse per la mano - Andrà tutto bene >.

A quel sorriso, Han ricambiò alleviando così quella sensazione di preoccupazione che le saliva su per lo stomaco. Seob bussò alla porta e, dopo aver ottenuto il permesso di entrare, l'aprì avanzando all'interno.

Ad accoglierli vi era il presidente della compagnia, Hong Seung-sung, intento a firmare alcune pratiche che aveva sopra la scrivania.

< Prego, accomodatevi - sollevò lo sguardo - vi attendevo da un pezzo >

A quelle parole ad Han le legò il sangue e la sensazione di poco prima di entrare ritornò.

< Seob... Hannah... >

Da dietro le loro spalle, i loro manager chiusero la porta osservando i loro sguardi confusi; neanche loro sapevano nulla della loro presenza.

< Bene - disse il presidente spostando il suo peso all'indietro giungendo le mani davanti al petto - adesso che tutte le persone sono qui possiamo iniziare. Vi ascolto ragazzi >
Hannah era terrorizzata, non riusciva ad aprir bocca, tutto il discorso che si era preparata adesso non ne ricordava neppur una parola.

< Presidente Hong - si affrettò a parlare Seob stringendo la mano della ragazza - Credo lei sappia già il motivo per cui ho voluto parlarle - il presidente sollevò un sopracciglio - Bene, allora non occorrono ulteriori giri di parole...Siamo qui perché vogliamo rendere pubblica la nostra relazione >

I loro manager, che si erano messi d'accordo con i ragazzi per nascondere e coprir tutto, fecero un passo indietro osservando lo sguardo serio del presidente. Per alcuni minuti calò il silenzio nella stanza... nessuno parlava, era un continuo scambiar di sguardi fra il presidente e Seob.

< Yang... - disse infine togliendosi gli occhiali e strofinandosi gli occhi - Sai che comporterebbe diffondere la vostra relazione? >

< Si > disse con tono deciso il ragazzo

< E tu, signorina Veneri...hai idea di ciò che ti attenderà? >

Han non rispose subito, aveva lo sguardo pieno di terrore ma la mano di Seob le fece ricordare che lui era li... e lo sarebbe stato per sempre.

< S-Si, presedente... so che significa >
< ... Bene... - sospirò rimettendosi gli occhiali e guardando i loro manager - Avete sentito anche voi...loro vogliono portar fuori la loro storia affrontando i MassMedia, voi come avete intenzione di comportarvi? >

< Beh... io... > disse il manager di Hannah.

< Noi appoggiamo la loro scelta - disse senza esitare il manager di Seob - Staremo accanto ai ragazzi evitando ulteriori scandali >

< Capisco... - il presidente si voltò con la sedia ammirando il paesaggio fuori dalla finestra - Quindi siete venuti solo per aver un mio permesso, non vi fermerà nessuno?! >

< No, signore > rispose Seob

< Lo immaginavo... - rimase fermo nella sua posizione dando le spalle ai ragazzi - E bene... accetterò la vostra decisione... - suoi volti dei ragazzi comparve un sorriso di speranza, avevano ottenuto ciò che tanto desideravano - ... ma c'è una condizione... >.

La gioia che un attimo prima riempiva i loro volti, per un attimo svanì.

< Quale condizione? > chiese Seob

< Che tutto verrà rimandato al prossimo album delle THE ALICES > si voltò a guardarli

< Che significa!? Quanti mesi dovremmo aspettare! > chiese avanzando di un passò Seob

< Solo il tempo necessario affinché tutto verrà prodotto. Non posso rischiare di perdere due gruppi...uno appena formato - indicò Hannah - e voi...che siete già piazzati in un'ottima posizione nelle liste dei gruppi nazionali >

< MA... >

< Questa è la mia offerta! Non ci sono alternative... >

Seob era titubante, aveva promesso che tutto sarebbe andato per il meglio ma quella condizione aveva portato un po’ di scompiglio ai loro piani.

< Allora? Che mi dite? >

< Accettiamo >

Seob si voltò verso la ragazza che, con sguardo sicuro di se, aveva appena accolto la richiesta del presidente.

< Ne sei sicura? > domandò Seob stringendole la mano

< Si, Seob. Si tratta di aspettare solo qualche mese. > addolcì lo sguardo mentre lo guardava

< Ma non era quello per cui sei venuta fin qui >

< Lo so. Ma...il presidente ha ragione, non voglio né rovinare il tuo gruppo né tanto meno il mio. Oltre a noi ci sono di mezzo altre persone che, pur non avendo a che far con tutto ciò, potrebbero rischiar di diventarlo ed io non voglio. Dovremmo solo attende qualche mese... >

< Se per te va bene così... - Hannah annuì con la testa. Il ragazzo si rivolse verso il presidente - Allora è deciso... aspetteremo fino a quando non uscirà il nuovo album...per poi... >
< Non vi preoccupate - disse sollevando leggermente le mani - le mantengo le promesse >.

A quelle parole, sia i manager e sia i ragazzi si sentirono più sicuri... adesso non dovevano mantenere il segreto anche con la casa discografica ed erano più "liberi" di frequentarsi anche al suo interno. Dopo aver deciso il loro comportamento da utilizzare eventualmente uscisse qualche informazione al momento fra loro, furono liberi di uscir dalla stanza... tutti ad eccezione di Seob che rimase li.


 

< Yang...come avevo detto prima...ero impaziente della vostra visita.... - L'osservò mentre si sedette nuovamente ed avvicinò una mano al cassetto - Non ti domandi il perché? >

< In effetti...si...mi chiedevo il perché ma deduco che la nostra relazione era giunta anche alle vostre orecchie >

< Non solo - prese una busta bianca e la porse sul tavolo - Prego... siediti pure lì e vedi bene il contenuto di questa busta. >
Seob, molto lentamente, si avvicinò scrutando attentamente sia il suo volto e sia la busta. Una busta bianca ma che conteneva di certo qualcosa di grosso visto l'ampiezza. Una volta seduto, si affrettò a prenderla per capir cosa contenesse...

" Ma questa sono... - disse mentre osservava al suo interno - ...Questo sono io con Han - spalancò gli occhi nel veder immortalati attimi della loro vita su quelle foto - Come...Come avrà fatto "spostò i suoi occhi sul presidente.

< Eh! Ti starai domandando come abbia queste foto! Ho indovinato? >

< Che significa tutto questo! Credevo... Credevo che avessimo raggiunto un accordo! >

< Quello vale... vi ho dato la mia parola... ma quello che mi ha dato fastidio del vostro comportamento non è stato il nascondermi la vostra relazione... ma nascondermi questo >

Dalla tasca del completo, tirò fuori una nuova foto che fece gelare il sangue al ragazzo: erano loro due mentre uscivano insieme dal portone del loro appartamento...non solo li aveva fotografati in atteggiamenti intimi fra loro, ma adesso era anche a conoscenza dalla loro convivenza.

< Che vi è saltato in mente! - iniziò ad alzar la voce - Volevate distruggere tutto!!! Non ve lo permetterò >

< Non...non volevamo distruggere un bel niente > disse Seob senza distogliere lo sguardo verso quelle foto.

< Ah no! Come sono riuscito ad ottenerle io queste foto, benissimo poteva essere qualche rivista che si occupa solo di scandali e tutti i nostri profitti sarebbero scesi di colpo. Tu avresti perso le fan ed il gruppo credibilità.... Io mi preoccupo per voi! Cerco di non farmi mancare nulla, faccio finta di non accorgermi di determinate cose...ma voi mi nascondete tutto ciò?! NO! Non lo tollero! - disse sbattendo un pugno sopra il tavolo - Da questo momento voglio che tu faccia una cosa >

< Cosa?! > chiese con sguardo di rassegnazione...

Rimasero a guardarsi per alcuni attimi prima che il direttore iniziasse a parlare...


 

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" Baby, tu

Quando i miei ricordi iniziano a svanire

Baby, tu

In qualche modo riesci a trovarmi e mi rimani accanto.

Così come sei, ho bisogno di te

i giorni senza di te, sono sempre gli stessi

Quando verrà il momento in cui

potremmo sognare insieme?

Noi, sotto lo stesso cielo "

[Dreaming ]


 

Jun si svegliò a causa dei raggi del sole che penetravano dalla finestra socchiusa da leggere tende bianche; la scorsa notte avevano festeggiato il suo compleanno in quella camera d'albergo facendo le ore piccole ed ora si ritrovava il corpo di Elena al suo lato stringendosi al suo.

Guardò il suo viso così sereno, così felice... stava sicuramente sognando lui.

Le accarezzò la fronte spostando una ciocca di capelli che le coprivano parte del viso, non voleva svegliarla... aveva un forte desiderio che tutto rimanesse in quel modo, in quel tempo, per sempre.

Gli occhi della ragazza si mossero, stava per svegliarsi... e quando si aprirono Jun era proprio ad un passo da lei e, con tanto amore, le diede un bacio sulla fronte.

< Ben svegliata, Ely >

< Buon giorno anche a te... Jae >

< Come? - disse corrugando la fronte e facendo un lieve sorriso - Hai intenzione di chiamarmi col mio vero nome? >
< Per ora si... >

< Che ha il nome Jun che non ti piace? >

< Non è che non mi piace...ma...come avevo detto prima di partite, voglio avvicinarmi ancora di più a te > lo disse mentre si strinse al suo petto

< Capisco... - le annusò i capelli - Allora troverò un nomignolo per te >.

< Non ti piace Ely? >

< No... >

< EEEH? - si sollevò per guardarlo - Come non ti piace?! >

< Ci sono troppe persone che ti chiamano così... >.

< E quindi? >

< Anch'io voglio trovare un nome che solo io potrò usare... così da essere più vicina a te >

Si avvicinò alle sue labbra iniziando a baciarla... prima lentamente per poi diventar più intenso, passionale.

Ormai i giorni dedicati alla mini vacanza erano terminati e quel giorno stesso, dopo essersi rilassati nella sala termale, ritornarono a Seoul.

Rientrarono nel tardo pomeriggio, ma non avevano idea di ciò che li attendeva.


 

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< COSA?! SEI TORNATO NEL TUO VECCHIO DORMITORIO?! > esclamò Elena.

< Si...è per il bene di Hannah e il suo gruppo > rispose Seob facendo un finto sorriso

< Han! - disse Elena - ... mi spieghi questa storia?! >
< Non c'è niente da spiegare - aveva lo sguardo un po’ triste - Dopo che ieri abbiamo parlato con il presidente abbiamo deciso che era meglio per entrambi che per ora ritornassimo nei corrispettivi alloggi... >
< Ma con la vostra casa? > domandò Elena

< Stiamo decidendo se tenerla o venderla > rispose Seob.

< Io non capisco... è stata una vostra scelta oppure... >.

< Una nostra scelta - rispose Seob senza far finire il discorso ad Elena - Ho riflettuto molto. Effettivamente noi sei abbiamo trascorso molto tempo insieme avendo avuto modo di conoscerci...mentre Hannah non ha passato tempo a sufficienza con il suo gruppo >
< Allora ci sono stati discorsi con le ragazze? > domandò perplessa Elena

< Certo che no! > rispose Han

< Non capisco allora il mo… >
< Elena, non c'è niente da capire - disse infine Seob quasi infastidito dalla sua insistenza - Solo che non era il momento di vivere insieme... Hannah prima doveva instaurare un rapporto con le sue compagne così come ho fatto io con loro...e poi...poi avremmo avuto la nostra possibilità >

Detto quelle parole, il ragazzo si allontanò dal resto del gruppo dirigendosi verso l'entrata della casa discografica.

< Non ho mai visto Seob reagire così > affermò Elena.

< Già... - intervenì Hyun - deve essergli successo qualcosa. >

< Infatti, non è da lui questo comportamento > notò Dong.

< Secondo voi è meglio indagare o... >

< No... - disse Han interrompendo la frase di Doo - ragazzi vi ringrazio per il vostro interessamento, ma è una cosa che riguarda noi due... e... vorrei... vorrei che nessun altro intervenisse per ora - inclinò la testa in avanti - Se non riuscissi a trovare una spiegazione a tutto ciò allora...solo allora...accetterò il vostro aiuto. Ma per ora - strinse le mani in pugni - lasciate far ciò che vuole >

< Ma Han! > disse Elena

< Vi prego > alzò la testa osservando i loro sguardi.

< E va bene - disse infine Doo - Faremo come hai detto, ma se le cose dovessero peggiorare noi interverremo >

< Vi ringrazio >


 

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I giorni che seguirono a quella decisione di Hannah, i due ragazzi riuscivano a male pena a star 5 minuti insieme e con l'imminente concerto che si sarebbe tenuto il 23, il tempo era diminuito.

Il 23 i B2ST, insieme ad altri gruppi tra cui Super Junior, le Wonder Girls, le T-ara, i CN BLUE, le SISTAR, le SECRET, G.NA, HyunA, le miss A, le f(x), gli INFINITE, i Boyfriend, le A Pink, i B1A4, The ALICES furono presenti al KBS Music Bank, dove DooJoon fece da MC insieme a Siwon dei Super Junior, a Yonghwa dei CN BLUE.

Il programma, anche se seguiva la sua programmazione consuetudinaria, era organizzato in particolar modo per l'evento natalizio realizzando un vero e proprio concerto natalizio con tutti i vari gruppi.

Anche Elena fu invitata a quella registrazione e, dopo aver completato tutto, insieme agli altri, avevano deciso di cenare fuori visto che il giorno seguente tutti avevano preso impegni differenti.

Mancavano pochi minuti prima di iniziare, tutti furono chiamati per sistemar il trucco o ripassare le scalette da programma; Elena girava dietro le quinte ammirando il duro lavoro di tutti gli impiegati pensando a quanto duro lavoro serviva per mettere in piedi un programma televisivo.

< Ti sei persa... stellina?! >

A quella domanda, le si gelò il sangue...non sentiva quella voce da circa due mesi, risentirla dopo tutto quello che era successo le rivoltava lo stomaco. Si voltò lentamente incrociando così il suo sguardo.

Indossava un completo bianco, era di scena... anche Doo ne avrebbe indossato uno simile; sul suo volto era inciso un lieve sorriso che le provocò vecchi ricordi.

< Siwon... >
< Ci si rivede...ero convinto che ormai fossi rientrata nella tua città >

< Non ancora... >

< Immagino che lui sarà felice di averti qui... ma... - chiuse gli occhi voltandosi verso l'entrata sul palco - mi chiedo quanto possa continuare questa falsa... >.
< NON E' UNA FALSA! > disse quasi urlando

Siwon non si voltò, continuò a camminare senza neppur ascoltarla.

" Non lo vedo da molto, ma riesce a rendermi di cattivo umore ogni volta che mi rivolge parola! " disse fra sé Elena.


 

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La registrazione proseguì tutto secondo il copione del registra, metà dei gruppi si esibirono mancavano ormai gli ultimi quando tutto si bloccò.

< Che succede? > domandò Han

< Non ho idea > rispose Ai

< Ma non toccava a noi? > chiese Yurim

< Secondo la scaletta prima di voi dovevano esibirsi le SISTAR > rispose Doo controllando alcuni fogli.

< Ma...ero convinta... > disse Yurim

< Prima... Dopo...che vi cambia - disse una voce femminile alle loro spalle che costrinsero tutti a voltarsi - Siete un gruppo di 3 ragazze insensate e di poco conto, non potete niente contro il nostro >

< Hyorin!!! > disse Han a denti stretti

< Ragazze non è il momento di litigare > cercò di allentare la tensione Seob.

< Cosa!!? LA DIFENDI ANCORA NONOSTANTE TUTTO?! > Han si mise quasi in punta di piedi di fronte il ragazzo che cercava in qualche modo di calmarla.

< TSK! Che credi... Soebi difende e sa riconoscere un talento vero...di certo un gruppetto come il vostro non può esser riconosciuto come tale... - li osservò con aria di superiorità - Dovete ringraziare chissà chi per apparire in un programma come questo in un evento così importante > disse andandosene lasciando tutti irrigiditi per quelle parole.

< Meglio che non date retta alle sue parole - disse Doo mentre si avvicinava alle ragazze - Sarà meglio se vado a controllare cosa succede di la >

< Dai Han, non fare così...lo sai benissimo che in uno show televisivo non posso iniziare a litigare con tutti. Sarà meglio per voi non farvi troppi nemici >.

< E che quella... >

< Lo so benissimo - le disse passandole una mano sul fianco - Anche a me ha dato fastidio quel suo atteggiamento, ma vedi - disse spostandosi leggermente da lei - qui ci sono giornalisti...non fare mosse azzardate. Comportati come se niente fosse successo. Non fare il suo gioco >

Detto questo, il ragazzo si allontanò insieme al resto del gruppo lasciandola li a pensare fra se.

< Ehi Hannah! - la chiamò Yurim riportandola dai suoi pensieri - Seob ha ragione... la vostra situazione è delicata, non farti nemica quella tizia >

< Siamo con te - le poggiò una mano Ai - Non piace a nessuno questa situazione e poi...come osa definirci di seconda classe se non addirittura inferiori. Diamole una dimostrazione di quello che valiamo! >

< Ragazze... Grazie mille per il vostro sostegno! >

Le ragazze si strinsero in un forte abbraccio per farsi sostegno l'una all'altra. Dopo un 10 minuti di pausa forzata, le riprese iniziarono e come da scaletta il gruppo di Han si esibì subito dopo quello delle SISTAR.

" Darò il meglio di me questa sera... e tutte le prossime volte! - si disse fra se Han mentre si posizionava nel suo posto assegnatogli durante le prove - Ho faticato per arrivare qui, qui dove sono adesso. Non voglio che persone come te, come Hyorin, mi buttino giù rovinando quello che io e le mie compagne stiamo creando. Farò vedere a tutti chi sono le THE ALICES... farò vedere cosa può ancor dare Hannah Veneri! - come da coreografia, quando le luci sul palco illuminarono i loro corpi, Han si voltò non appena sentì il suo pezzo iniziare - Questo è il mio momento...MIO E' DÌ NESSUNO! "


 

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Quando tutte le luci si spensero, quando anche l'ultimo gruppo finì la sua esibizione e tutti insieme cantarono la consueta canzone di Buon Natale, i B2ST insieme alle THE ALICES si recarono in un pub per festeggiare tutti insieme la vigilia di Natale... anticipata di un giorno...

< Come mai siamo qui?! > domandò Ai

< Per festeggiare > rispose Ki-Kwang

< Ma non abbiamo prenotato per domani sera?! >

< Ai... domani alcuni di noi non ci saranno > rispose Doo.

< AAAH... capito. >
< Beh... io ed Hannah ci uniremmo a voi, se è possibile >

< Cosa?! > esclamò Ki-Kwang

< Abbiamo deciso che è meglio passarlo con voi, così non destiamo sospetti >.

< MA...MA Seob! >

< Tranquillo Ki... E' una decisione che abbiamo preso in comune accordo > disse Han, ma tutti notarono che dai sui occhi si intravedeva un filo di tristezza.

< Dobbiamo far qualcosa > bisbigliò Hyun a Ki-Kwang.

< Si ma cosa? >

< Non sei te "l'esperto"?! >

< Si...ma qui la situazione è più complicata del previsto. >

< Sono sicuro che ti verrà in mente qualcosa. Allora contiamo su di te > disse Hyun facendogli un sorriso.


 

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La mattina seguente Ki-Kwang era molto agitato, dal nervoso camminava su e giù per la casa.

< Ma adesso che si fa! Perché proprio oggi >

< Vedrai che troveremo una soluzione > aveva detto Doo.

< Ma è la vigilia...dove vuoi trovare un posto adesso! > affermò Dong

< Che succede...che sono queste voci? > Seob, che era nella sua stanza a scegliere i vestiti per la sera, si recò nel salone, con lui anche Jun.

< Hanno chiamato dal pub - iniziò a spiegare Hyung - Per questa sera hanno avuto un’incomprensione con altri clienti... >.

< E quindi? > chiese perplesso Seob

< Siamo senza locale > finì il discorso Ki-Kwang sedendosi con aria seccata nel divano.

< Va beh... dove sta il problema? Troveremo un altro locale > disse Seob

< Oggi... a 18 ore dalla vigilia?? > affermò Dong

< Non esser pessimista... vedrai. Fammi far un giro di chiamate e troverò una soluzione >

Seob prese il cellulare dalla tasca pronto a selezionare la rubrica quando Doo lo fermò.

< Lascia stare >
< Perché? Non avete detto che volevate una soluzione? La troverò >

< Fa niente... vorrà dir che festeggeremo qui... in casa > disse Doo

< Non vi capisco... Vi lamentate tanto, vi posso trovare una soluzione...e poi mi dite che lo farete qui a casa?! Bah! >

Tutti i ragazzi, incluso Jun, si osservarono con aria compiaciuta e soddisfatta per aver messo in scena una tale falsa.

Adesso non bastava che passare alla fase due del piano...far rimanere Seob ed Han soli nella loro casa.

Ai decori avevano pensato tutto le ragazze che, all'oscuro di Hannah si erano allontanate per l'intera mattinata e preparato tutto. Ora dovevano solamente far spostare i due ed indirizzarli nel loro appartamento.

< Che scusa possiamo inventarci? > chiese Doo

< Questo è il punto - affermò Ki-Kwang - A questo non mi è venuto nulla in mente >.
< Ma come fai ad attuare un piano a metà! - lo riprese Dong - O sai tutto o non fai niente! Non puoi lasciare le cose a metà! >
< Dong in qualche modo improvviseremo >
< EEEH?! Improvvisare???! >

< Sh! Non farti sentire > lo riprese Hyung

< Mi è venuto qualcosa in mente - affermò Ki-Kwang - Sarà scontata ma è la sola cosa che ho pensato. Diremo che le ragazze hanno proposto di andare nell'appartamento di Seob ed Hannah e che hanno già tutto organizzato. >
< Che squallore... tutto qui quello che ti è passato in mente?! > sbuffò Dong

< Se non ti piace... prova a pensare a qualcosa di meglio! > affermò seccato Ki-Kwang

< Mmm... - rifletté per qualche secondo - Va bene... faremo come hai detto tu >.

Decisi sul da farsi, avvertirono le ragazze su cosa comunicare ai rispettivi ragazzi: ad Hannah dissero che Seob aveva deciso di festeggiare nel loro appartamento e che si sarebbero recati li per l'ora di cena...a Seob...l'opposto. Non restava che attendere il momento.

Per non far suscitare sospetti, Hyung e Dong uscirono prima degli altri, così fecero anche Yurim ed Ai lasciando Han a prepararsi per la serata.

< Seob sei pronto? > chiese Doo bussando alla sua porta.

< Si, 5 minuti ed arrivo >

< Allora ti aspettiamo già in macchina? >

< Devo solo mettermi le scarpe. >

Ma non ebbe risposta di conferma; finito di sistemarsi controllò la casa...era rimasto solo, Anche Jun era sceso per il suo programma che aveva organizzato con Elena. Messo le scarpe, scese giù ma quando arrivò non vide nessuno e proprio in quell'istante arrivò un messaggio: i ragazzi erano tutti già nell'appartamento mancava solo lui.

" Certo che potevano aspettare" si disse fra se mentre si recava nel suo vecchio appartamento.

Non era molto distante da dove stavano loro e preferì recarsi a piedi. Arrivato proprio sotto il suo ormai ex-appartamento, sentì il cellulare squillare.

< Pronto? >

< Seob dove sei? >

< Ehi Ki-Kwang. Sono proprio sotto... >
< Perfetto... aspetta qualche istante, sta per arrivare Hannah così salite insieme >

Dopo aver chiuso la telefonata, il ragazzo si sedette su una panchina li vicino in attesa che Han arrivasse; aveva solo un pensiero in testa...il timore che da li sarebbero passati dei giornalisti e li avrebbero fotografati insieme ed il discorso del Presidente si insinuò nuovamente nei suoi pensieri...


 

< Devi lasciare l'appartamento... Non accetto questa vostra decisione. Prima di decidere qualcosa dovete parlare con me... >.

< Ma...presidente.. >

< Yang! Non c'è niente su cui discutere. Vuoi rischiare tutta la tua carriera e il suo avvenire per una storiella nata da poco? >

< Non è una storiella! >

< Ah no?! Vuoi farmi credere che in così poco tempo voi vi siete innamorati? - ma il ragazzo era rimasto immobile a fissare il suo sguardo - Allora? Sto aspettando una tua risposta Yang! >

< Non...non è una storia di poco conto... >
< Ma non sai neanche convinto tu stesso dei vostri sentimenti....quindi perché rovinare il vostro futuro? Farai bene a seguire i miei ordini, uscite da quell'appartamento. >


 

Ricordare quei discorsi rendeva Seob sempre nervoso, avrebbe dovuto credere di più ai propri sentimenti, al loro amore, ma in qualche modo rinunciare a vivere insieme avrebbe aiutato Hannah a far crescere il suo gruppo, era solo questo che l'aiutava ad andare avanti ed accettare quell'assurdo compromesso.

< Ehi... Seob >

In quell'istante, Han era giunta alle sue spalle facendo prendere uno spavento. Vedere il suo volto sempre sorridente e felice quando stavano insieme alleviava il suo dolore.

< Sarà meglio se saliamo, non credi? > disse Hannah.

< Mh... sì... meglio salire >

Con complicità negli occhi, si avviarono verso l'entrata.

< Certo che fa uno strano effetto ritornare qui. > disse Han.

< Già... anche se non è passato molto tempo, però... ritornare qui è una strana sensazione >.
< Sembra come se fosse la prima volta. > disse un po’ imbarazzata.

< Vero... >

Seob osservò il suo volto, non era cambiata... il suo volto diventava sempre rosso quando si imbarazzava ed era questo che più amava in lei.

Attesero qualche istante che l’ascensore giungesse ed entrarono dentro pigiando il bottone che li avrebbe condotti nel piano del loro appartamento. Non dissero nessuna parola, erano molto tesi…ed era molto strano per loro due esserlo; da quando si erano visti per la prima volta, avevano iniziato a scambiarsi occhiate complici e Seob era stato così deciso e chiaro in ciò che voleva da non usare mezze misure fino ad ottenerlo.

In pochi secondi si ritrovarono davanti all’ingresso.

La porta era socchiusa e quando la spinsero per entrare, al suo interno, non trovarono nessuno; era completamente vuota ma ben decorata.

< Che significa questa storia? – si chiese Hannah cercando in ogni posto della casa – Qui non c’è nessuno e la cena è già nel tavolo in cucina >

< Ma la porta era aperta, saranno scesi per comprare alcune cose. Sbadati per quanto sono credo che Dong li abbia costretti ad andare a far compere. >

< E ci vanno tutti? >

< Vedrai che tra non molto saran… >

Seob si fermò attirato da un foglio lasciato sopra il tavolino nella sala d’ingresso. Lesse ciò che era scritto e si mise a ridere.

< Che hai da ridere in quel modo??! > chiese la ragazza avvicinandosi

< Leggi… > le passò il foglietto.


 

-- “ Han…Seob… MIAN HAEYO! Non era nostra intenzione di mentirvi ma se l’abbiamo fatto c’è un motivo.

Da quando, di punto in bianco, siete ritornati a vivere con noi abbiamo notato come il vostro comportamento è cambiato, vi vedevate poco, eravate sempre giù di morale e quando avete comunicato di passare oggi con noi ci siamo preoccupati di una vostra possibile rottura ed abbiamo pensato di farvi stare insieme…noi non vogliamo che la vostra storia finisca, perciò risolvete il vostro problema e passate una splendida vigilia di Natale. Baci ” --

 

< Hanno fatto tutto questo… per noi? > disse Han dopo aver letto il foglio.

< Dici che abbiamo sbagliato a non dir niente a loro? >

< Ma siamo stati chiari. Abbiamo detto loro che era una nostra decisione di dividerci per un po’ >
< Beh… non è proprio una nostra decisione >

< Seob, non possiamo tornare indietro… dobbiamo resistere, dopo il lancio del nostro prossimo album potremo dichiarare la nostra relazione e… >

< Han, vorrei tanto che fosse… > Seob si fermò e guardò il suo sguardo.

Avrebbe voluto continuare, dirle ciò che il presidente aveva deciso sulla loro storia, che non era sicuro che avrebbe approvato il diffondersi e rendere pubblico tutto… ma non aveva il coraggio, non poteva sopportare di vedere altro dolore in quello sguardo. In qualche modo avrebbe risolto con il presidente, doveva… o per loro sarebbe stata la fine.

< Vorresti cosa? >

< …Vorrei… - fece un sospiro e si sedette nel divano – vorrei che il tempo passasse in fretta. – la guardò – Mi sei mancata >

< Anche tu… Seob – la ragazza lo raggiunse e si strinse nel suo petto – Mi sei mancato >

Seob le accarezzò i capelli e le diede un piccolo bacio sulla fronte; quei momenti, quelle gesta, quelle sensazioni erano da molto che non le provava, le era mancata… gli mancavano tutti quei momenti di loro così, uniti senza problemi, senza preoccupazioni, senza nessuno…completamente soli.

< Oggi saremo soli – disse Seob – Che ne dici se dimentichiamo tutti i nostri pensieri, paure, il lavoro e ci rifacciamo del tempo perso? >

< Direi che dovremmo ringraziarli per averci regalato quest’opportunità >

< Allora… - disse sollevandole il viso – Vuoi iniziare dall’antipasto o passare direttamente al dolce? > le si avvicinò lentamente sulle labbra sfiorandole.

< Direi di scartare i regali. >

Han poggiò le labbra su quelle del ragazzo sistemandosi nel divano; aveva resistito a non scambiarsi sguardi, baci, carezze ed adesso le sembravano ancora più dolci, più morbide, si domandava come avesse fatto tutto quel tempo a non desiderarlo; si lasciarono completamente travolgere dalla passione dimenticandosi della cena che i ragazzi avevano preparato per loro… avevano molte cose da recuperare.


 

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< Chissà se Hannah e Seob hanno apprezzato il nostro gesto di lasciarli soli > domandò Ai mentre i ragazzi stavano scegliendo una lista di canzoni da cantare tutti insieme.

< Vedrai domani ci ringrazieranno > disse Hyun

< Sperando che fra nove mesi non abbiamo da preparare un regalo! > disse ironicamente Dong

< EHI! – lo riprese Doo – Spero per Seob che su quel punto abbia preso dei provvedimenti, altrimenti… >

< Seob ed Hannah non sono così stupidi da commettere “errori” – aggiunse Yurim – non si giocheranno la carriera per una notte di passione. Più che altro mi fa riflettere questo loro cambiamento di decisione… Tanta fretta nel voler vivere insieme e poi… >

< Già, anche a me fa molto riflettere questo > rispose Doo

< Ehi ragazzi, di che parlate? Cosa vi fa riflettere? >

In quel momento era entrata nella stanza G.Na, alla fine Ki-Kwang aveva chiesto alla ragazza se avesse degli impegni e se gli andava di uscir tutti insieme, non avendo nessuno con cui festeggiare la ragazza accettò il loro invito ma con lei si aggiunsero due suoi amici…

< Oh…il fatto di essere qui senza nessun ragazza speciale con cui festeggiare il natale > disse prontamente Doo

< Eh già…fortunati sul lavoro ma non in amore > continuò Ki-Kwang

< Ma non scoraggiatevi – li riprese G.Na – Questa sera siete circondati da belle ragazze come noi – si avvicinò ad Ai e Yurim – Perciò niente bronci, intesi?! Ed adesso…. VAI CON LA MUSICA >

G.Na prese il microfono, con il telecomando pigiò su START ed il primo brano partì, sullo schermo iniziarono a scorrere le parole…

< Ehy HyunSeung…farò io la parte di Hyuna, prendi quel microfono e vieni a cantare! >

< Eheheh…sembra tanto più una minaccia che una richiesta > disse Hyun prendendo il microfono sopra il tavolo

< E pensare che vedendola negli schermi sembra tanto dolce e carina… > disse Ai sussurrando a Dong

< Qui nessuno è come appare in tv, dovresti ormai saperlo. Anche tu verrai giudicata per come appari. Preparati psicologicamente >

< Ma io non voglio! Farò di tutto per far risaltare il mio vero carattere >

< Buona fortuna, allora >

< Vedrai, ci riuscirò! >

< Ehi voi due. Se non avete intenzione di cantare, fate un po’ di silenzio > li riprese G.Na


 

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La neve che cadeva da diverse ore, aveva coperto l’intera città, per le strade non si vedeva quasi più nessuno… tutti erano ormai a festeggiare chi in un pub, chi a casa con amici o nei locali che rimanevano aperti fino alle 2 di notte.

I vari ristoranti stavano cominciando a chiudere, era giunto il momento, anche per loro, di andare a festeggiare la vigilia.

Su, nella Torre di Namsan, Elena e Jun aveva appena terminato di cenare e si stavano dirigendo verso lo spiazzale dedicato all’osservazione.

< Scusa – disse Jun stringendo Elena a se – So che soffri di vertigini e star qui ti creerà qualche malore, ma voglio farti vedere una cosa >

Elena lo seguì incuriosita, non aveva mai visto il ragazzo così impaziente nel far una cosa.

< Ecco, è questo >

Davanti a loro, in uno spiazzale all’aperto imbiancato, su di una parete vi erano alcuni lucchetti con su inciso dei nomi e date.

< Che…che significa? > disse rivolgendosi verso Jun

< Mi sono informato. Qui vengono le coppie a “sigillare” il proprio amore… Mmm…In Italia avete una cosa del genere, un ponte, credo… >

< S-Si..ma ci servono dei lucchet… >

Dalla tasca dei pantaloni, Jun tirò fuori un lucchetto rosso e lo porse alla ragazza.

< Sono venuto qui con l’intento di farlo. Non...non è da me fare una cosa del genere, anzi…mi imbarazza molto, ma con te voglio farlo. Qui…in questo momento, ora, per sempre, qualsiasi ostacolo dovremmo affrontare in futuro, io non smetterò mai di amarti. >

Posizionò il lucchetto nel primo spazio libero che trovò; Elena era emozionata, gli occhi erano lucidi sia per il gesto del ragazzo sia per il vento freddo che si era alzato, si avvicinò per veder meglio cosa si intravedeva…Jun aveva scritto le loro iniziali e la data della vigilia.

< Perché hai messo la data di oggi? >

< Con oggi facciamo: 38 giorni che viviamo insieme, 80 giorni che stiamo insieme ma se contiamo i giorni da quando ci siamo chiariti e dati il primo bacio sono già trascorsi i 100 giorni. >

< Sono trascorsi tutti questi giorni? E tu li hai contati? >

< S-Si…strano vero? >

< Beh…si…cioè voglio dire, di solito è la ragazza che tiene il conto dei mesi, giorni, ore, minuti e secondi…ma io non sono così. Non vuol dire che non ci tengo e solo che per me conta lo star insieme. >

< Ma lo sono anch’io, per me conta di più il tempo che passiamo insieme non la quantità e solo… >

< Jun – si avvicinò al ragazzo – Mi sono forse espressa male. Ho apprezzato molto il tuo gesto, per me significa molto. Per metterti a contate tutti questi giorni, per portarmi qui ed incidere sul lucchetto i nostri 100 giorni insieme che sono caduti per la vigilia vuol dire che ci tieni davvero a me, al nostro rapporto ed, inoltre, è il regalo più dolce e più bello che potessi mai farmi. >

< Ma questo non è il solo regalo che ti ho fatto >

< No?! >

< Ho in servo per te un’altra sorpresa…guardati intorno… non noti niente di strano? >

Elena osservò l’ambiente circostante, effettivamente, anche se erano appena le 23:30 li, a parte loro due, non vi era nessuno..erano completamente soli.

< Siamo…soli >

< Esatto… siamo noi due soli. Ho chiesto di rimanere noi due. Non volevo che altri potessero disturbare questo momento. >

< Di-Disturbare?! >

Il ragazzo si spostò leggermente, dalla tasca del cappotto prese un cofanetto nero e, guardando l’espressione di gioia e stupore della ragazza, rise compiaciuto.

Aprì e al suo interno vi erano due anelli d’oro bianco legati fra loro da un piccolo filo rosso.

< Sai del perché di questo filo? >

< No-Non saprei… >

< C’è una leggenda giapponese, che ha origine in una credenza cinese, dove si dice che ogni persona, sin dalla nascita, ha un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega in modo indissolubile alla propria anima gemella. Il filo è invisibile, indistruttibile ma lunghissimo e proprio per questo può succedere che si ingarbugli e creare difficoltà ai due innamorati prima che possano ricongiungersi l’uno all’altra. Ma qualsiasi sia l’ostacolo le due persone destinate riusciranno ad incontrarsi e star insieme legati nel cuore e nell’anima, per sempre. – Elena era completamente incantata dalla storia che le veniva raccontata – Io non ho mai creduto in niente, soprattutto ad una leggenda come questa…e forse starò impazzendo o non so io…però adesso voglio crederci, Elena. Voglio credere che la persona che è nel mio destino ora e per sempre sia tu. Tu che sei venuta dall’altra parte del pianeta hai saputo catturar sin da subito la mia attenzione, abbiamo aspettato tanto per star insieme ma alla fine ci siamo riusciti…perché siamo destinati. – Prese la sua mano sinistra e nell’anulare, lentamente, infilò l’anello – Elena tu sei il mio destino. – la ragazza si osservava la mano incredula – Questo è solo l’inizio, per ora sono dei semplici anelli che simboleggiano il nostro amore, ma un giorno vorrei che fossero ben altro…e spero che quel giorno arrivi presto. >

Con una mano dietro la sua schiena e l’altra appoggiata sulla sua guancia, l’avvicinò a se baciandola.

La mente di Elena era vuota, nessuno pensiero, nessuna parola, era stordita, colta di sorpresa, non era pronta per quel regalo così inaspettato. Ci volle un paio di minuti per mettere in ordine ciò che le stava succedendo: erano andati a cena fuori sul ristorante della torre, Jun l’aveva portata fuori nella terrazza ed li ha messo un lucchetto con inciso i loro nomi e dato un anello…

Ma nonostante formulasse in testa quella frase, le ultime parole non riusciva a renderle reali…non poteva credere davvero a quello che aveva appena visto, non era da Jun quel gesto…lui che fin dall’inizio credeva fosse così freddo, distaccato, insensibile, si era dimostrato il contrario.


 

< Piaciuto il regalo? > disse Jun stringendo da dietro la ragazza che era intenta ad osservare l’anello

< Piaciuto? Sto tremando dalla gioia…ma è vero, no? Non sto sognando?! >

< Se è un sogno – la baciò – dopo questo dovresti svegliarti… >

< …allora…è tutto…vero. – pensò fra se a quanta gioia provava, poi però – Ma! Adesso come faccio >

< A fare cosa? >

< Il tuo regalo…io…non ho avuto modo di fartelo >

< Ma non serve >

< Si invece! Pensando al lavoro e poi ad Hannah, da quando siamo tornati dal viaggio non ho avuto modo di comprarti un regalo. >

< A me basta solo averti accanto. >

< Jea! – disse osservandolo dritto negli occhi – Non essere così sdolcinato…non mi sembri neanche tu. Prometto che entro il 31 avrai il tuo regalo, anche se sarà difficile per me farti qualcosa che raggiunga il tuo >

< Qui non si tratta di far regali dello stesso valore, conta solo… >

< AH-AH! Shh! So quello che stai per dire. > mise un dito sulle labra

< Quindi?! >

< …Ri-Ridammi il mio Jun >

< EEEH?! Che vuoi dire? >

< Non è da te tutta questa smanceria. >

< Mi è forse proibito dirle? >

< Si…cioè no, oooh insomma. Tu sei stato quello che a Dubai mi hai invitato a bere qualcosa nella tua stanza per sapere dove fosse mia cugina… >

< Elena, ancora questa storia > disse sbuffando

< Quello che mi malediceva per averti fatto credere di star con Kiki, per aver creato scompigli con Siwon…per un bacio senza significato…per averti fatto preoccupare ogni volta… Jun.. > il ragazzo la guardava seccato per ciò che aveva detto

< Quindi io per te sarei solo questo? Non posso avere momenti in cui voglio esprimere il mio amore per te in questo modo? >

< ..p-puoi… >

< Allora tutti questi discorsi non hanno sen.. >

< Jun….io non ti conosco >

Elena rimase ferma davanti a lui. Per la prima volta, ciò che lei pensava solo fra se, l’aveva pronunciato liberamente.

< Che vuoi dire che non mi conosci. Elena, stiamo insieme, viviamo nello stesso appartamento. Come fai a dire di non conoscermi. >

< Ma è vero. Io conosco solo una parte di te…quella che vedo ogni giorno, ma… quella che facevi prima di conoscermi? Quella..voglio conoscere quella. Voglio sapere quella parte di vita che nessuno conosce: dove sei nato, chi erano i tuoi amici, se hai mai saltato le lezioni, se studiavi o se capitava di prendere voti bassi…tutto questo. >

< Perché adesso tiri fuori questo? Perché vuoi sapere queste cose? > chiese perplesso.

< Perchè per te, io sono come un libro aperto. In poco tempo sei riuscito a capire tutto. Io, invece, non ti ho compreso a pieno. >

< E vorresti scoprirlo conoscendo il mio passato? >

< S-Si… >

< ….- fece un lungo respiro – Non ho mai sentito una sciocchezza come questa fino ad ora. – rimase ad osservarla per qualche secondo – Ma se proprio ti interessa, un giorno ti racconterò quello che vuoi sapere. >

< Davvero?! > chiese stupita

< Si..tanto, prima o poi, le verrai a sapere… > fece l’occhiolino

< Perché? >

< Come perché? – la strinse nuovamente a se – Sei la donna che il destino volesse per me – indicò l’anello – e un giorno – disse infine bisbigliando nell’orecchio – sarai mia moglie >.







.... Vi prego. Non odiatemi ç^ç
So che è tanto che non pubblico e me ne prendo tutte le colpe! Mia cugina non c'entra niente, sono stata proprio io a non avere tempo di pubblicare Scusatemi. Spero che il capitolo valga il tempo che avete aspettato!
Vi ricordiamo il link della nostra pagina Facebook e ci sentiamo al prossimo capitolo :3 E recensite!


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