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Autore: Sorridisenzapaura    14/04/2015    0 recensioni
Ti sei mai chiesto se il tuo nome ti appartiene?
Ti sei mai chiesto se il tuo nome appartiene veramente a te?
Daphne lo ha fatto , vedi com'è andata!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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~Lo so, non ti ho scritto per qualche giorno, un settimana più o meno. Le cose non migliorano o peggiorano . Anzi no ,la nota positiva è che parlo sempre meno con i miei.Almeno così non rompono più.
Ospedale Alessandro e Luca , il suo migliore amico.
Luca: Ehi , tutto bene? Problemi?
A: Si vede così tanto?
LU: Magari se non giocassi con il cibo e ti coprissi la faccia con un cartone forse.. Che succede
A:mettiamola così : se tu sapessi che un  tuo amico fidato , diciamo tuo fratello  , avesse un problema e tu da psicologo hai capito qual è , ed anche il motivo per cui questo problema è nato ma tuo fratello o amico non accetta il tuo aiuto , anzi nega tutto fino a non parlarti se non in casi estremi che cosa faresti?
LU:Posso sapere il nome di mio fratello e/o amico?
A: Daphne
LU:Daphne, Daphne
A: miaa figlia Luca
LU:che ha?
A: E' da mesi che non esce di casa, sempre angosciata, triste , la notte fa anche incubi così qualche sera fa non ce l'ho fatta più e gli ho detto quello che pensavo .
LU:e lei?
A: lei ha negato tutto, il giorno dopo pensavo di riparlarle così ho inventato la scusa della carta da dover portare al primario di Napoli ma lei non ha detto niente. L'unica cosa voglio andare a casa , che noia ..
LU: Magari con Leda , sai con le madri
A:Con la madre riesce a dire anche non mi piace, non lo voglio e faccio da sola. E Sistiana fa domande , e noi l'unica cosa che possiamo dire è lasciala stare.
LU: Ti direi che potrei parlarci io ma forse è meglio se parla con una persona che non conosce. Magari che secondo lei nemmeno tu conosci.
A:Dici da uno psicologo
LU:Non dico che devi prenderle un appuntamento, magari viene qui per caso , per caso tu non ci sei , trova lo psicologo sempre per caso
A: e per caso parla con lei
LU: per caso eh! Parla con Leda . Ricordati che io ci sono
A: sempre per caso !
 LU:sempre
Appena le lancette dell'orologio furono ferme alle 19:00 Alessandro corse subito a casa per parlare con Leda dell'idea dell'amico.
A:Leda sono a casa
L: Ale che hai?
A:Ehy non mi hai detto che mangiavamo sushi
L:Qualcosa non va a lavoro?
A: Lo hai notato eh?
L: Allora?
A:Ho seguito il tuo consiglio e così ho parlato un po' con Luca.
L:e che ti ha detto?
A:secondo lui la nostra bambina dovrebbe parlare con uno psicologo che non conosce e dirle che nemmeno io lo  conosco, lui ha detto di farli incontrare per caso. Daphne che accetta una cosa del genere è impossibile.
L:Che non potesse parlare con te era chiaro , ma perchè non può parlare con Luca.
A:Perchè Luca mi conosce, ti conosce ,Daphne non si aprirebbe mai , è come se tu avessi un amante e lo dicessi a Luca , il mio migliore amico. Lui da amico  me lo direbbe.
L:Tu che ne pensi?
A:Oggi è venuta la mamma di un ragazzo , aveva la stessa età di Daphne. Questo ragazzo aveva preso una brutta strada , i suoi modelli da seguire non godevano di una buona fama ma.. io l'ho aiutato ,  lui non voleva andare in una clinica così ho fatto da me . La madre oggi è venuta piangendo mi ha   ringraziato :il figlio stava bene , aveva trovato un lavoro ed era felice con una ragazza. Io se solo penso che sono in grado fare una cosa del genere ma non sono in grado di dire a mia figlia , la mia bambina :" Parla con me , io ci sono, ti aiuterò " capisco che non sono un bravo padre nè un bravo psicologo.
L: Oppure non sei in grado di farlo perchè sai che quello che dovresti fare è in un certo modo farla svegliare da questo "incubo" ed il motivo migliore per farla svegliare è scuoterla gridare il suo nome , e tu questo lo riesci a fare con un chiunque  anche con me ma non con la tua bambina , con Daphne.
A: Ma ?!
L:Chi ti aiutava a studiare psicologia?!
A:Quindi tu sei d'accordo?
L: No ,Daphne deve sapere che quello è uno psicologo ed è lì per aiutarla.
A:Potrebbe non accettare. Amore sai quanto è difficile che i ragazzi accettino queste cose?
L: No, ma conosco mia figlia . Magari alla prima ,alla seconda seduta non dirà niente ma poi scoppierà, deve farlo. Potresti chiedere a qualcuno  bravo in queste cose.
A: Magari domani parlo con il Dottor Levi , quello che so me lo ha insegnato lui.
L:Va bene, se lo dici tu mi fido.

Il giorno seguente verso l'ora di pranzo Alessandro andò nello studio del suo professore.Sebbene lui non era del tutto  d'accordo  nel metodo adottato dal dottor Levi era l'unica persona di cui si fidava .
A: Dottor Levi posso disturbarla?
D.LEVI:Lombardi , prego. Deve parlarmi di qualcosa?
A: Volevo chiederle un enorme favore.
 D.LE:Tutto avrei detto ma mai questo. Dica
A: si tratta di mia figlia Daphne. Sono mesi che sta male, ho provato a parlarle , almeno volevo parlare con lei poi ha iniziato a gridare e così ho detto quello che pensavo ma lei ha negato tutto . Ormai le uniche cose che dice a casa sono no ,si , bene con me e con la madre anche non lo voglio, non ho fame, faccio da sola. E questo per un'adolescente è normale se sapessi che Daphne parlasse con qualcuno, che si sfogasse fuori casa. Ma quando sta in compagnia si costruisce un muro davanti a sè e fa quello che fanno tutte , ma quando torna a casa è sempre più triste.Quelle poche volte che esce. Le volevo chiedere se era possibile farla parlare con lei
D.LE:Per quello che mi hai fatto capire tu già diciamo ti sei fatto un'idea.
A: Sì , lei dovrebbe aiutarla . Perchè io non lo so fare.
D.LE:Come si dice l'allievo supera il maestro e in questo caso di gran lunga.
A: Non capiso , mi scusi.
D.LE: Io ho qualche anno in più di te e solo dire a mia moglie che ha ragione e io torto mi scoccia da morire. Ma uno psicologo come lei , uno tra i migliori della mia carriera che dice questo è un qualcosa di molto maturo. Io non so lo farei. Porta Daphne dopodomani mattina , le facciamo saltare la scuola sai com'è contenta .
A: Grazie professore.
D.LE: Non vorrei essere al tuo posto quando lo dirai a tua figlia .
A: Dopodomani mattina allora.
D.LE: Ah comonque sta tranquillo le dirò che non ho mai lavorato con te , che la conosco solo di vista.
A: ma
D.LE:sono stato il tuo professore, ti conosco.
 A:Grazie.

Leda e Alessandro decisero di parlarle dopo pranzo insieme. I realtà Alessandro voleva parlare con Daphne da solo ma sapeva benissimo che se c'era una persona in grado di convincerla quella era la madre. Appena uscito dall'ospedale chiamò la moglie:
A: Amore , tutto apposto , dopodomani mattina
L:oh menomale. Vai a prenderla tu?
A:va bene
L:le diciamo tutto a casa, capito?
A:ok
A casa:
L: Ciao, tutto bene  scuola?
D:sì
A: siamo tornati.
S: Papà
A:amore di papà
S: mi sono già lavata le mani, ho fame .
A:se è così , l'unica cosa da fare è ..
S:volare siii
L:Daphne tutto bene?
D:Siiii
Era arrivato il momento di parlare a Daphne:
S: Mammina mi posso alzare ? Fanno il fimm,film
L:Va bene.
S:Dadà vienei con me?
L:No amore io e papà dobbiamo parlare con Daphne.
S:Va bene
D:Non voglio parlare
L: non fa niente, però ascolta ok?
A:ok
L:Io e papà pensiamo che parlare con una persona, sfogarti un pò potrebbe farti stare bene, anche solo per dire quanto odi tutto questo.
D.Con Luca? Non se ne parla proprio
A:No non con Luca , un medico che nessuno di noi conosce il Dottor Levi .
D:No , non parlo con gli sconosciuti
A:Daphne tentar non nuoce
D:Nuoce , nuoce. Io non ci vado . Andateci voi se vi piace. Io no.
L:Amore provaci, che  può farti.
D:Ecco appunto. Nessuno può far niente.
 L:Sbaglio o dopodomani devi far il compito d'inglese?
D:e allora?
L:se l'appuntamento con lo psicologo è di mattina non puoi andare a scuola
D:e va bene

   
 
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