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Autore: VelenoDolce    16/04/2015    6 recensioni
Loki scrive una lettera, parole talmente vere da sembrare finte o talmente finte da sembrare vere?
Dal testo:
Quando mi portano dinanzi a voi fingo, con tutte le mie forze. Urlo, per non crollare. Per farvi vedere che ci sono, che sono ancora vivo. Ma sembra che non vi importi.
In fondo a chi importa di un mostro? I certo non a voi.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frigga, Loki, Odino, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui, a scontare un'assurda punizione decisa da Madre. Devo scrivervi una lettera.

Una lettera, va bene, ma indirizzata a chi?

A Odino?

A sua altezza?

Al padre di tutto?

Al Re supremo?

A chi? Mi domando, dovrei scrivere? Alcuni anni fa avrei scritto:

A Mio Padre.

Gli avrei chiesto perdono per non essere abbastanza. Abbastanza forte fisicamente. Abbastanza buono. Abbastanza brillante. Abbastanza qualsiasi cosa il mio amato padre volesse. Non ero mai abbastanza per voi.

E ora?

Non sono niente, per voi.

Ma il fatto è che non sono niente nemmeno per me.

Ho fallito, padre.

In tutto.

Ho fallito nel conquistare il vostro amore. Ho fallito nel conquistare il vostro rispetto. Ho fallito nell'amarmi. Perchè, vedete, padre... io non mi amo. Non mi rispetto. Non mi piaccio.

Più vedevo voi che non mi amavate e meno io mi amavo. Quando mi avete detto la verità mi è stato tutto chiaro. Voi mi avete sempre odiato. E cosa potevo fare io se non odiarmi a mia volta?

Eravate tutto per me. Mi alzavo solo per compiacervi. Ma qualsiasi cosa io facessi non sembrava importarvi. Ora so il motivo.

Sono un mostro.

Sono un bambino che doveva morire.

Dovevo servirvi per i vostri scopi, ma non ero abbastanza. Non sono abbastanza. E ora mi avete relegato qui, in una cella.

Da qui non potete sentire le mie urla di dolore. Da qui io non posso infastidirvi con la mia voce. Qui io posso solo stare fermo e piangere.

Perdonatemi anche questo, padre. Non sono abbastanza forte per non piangere.

Quando mi portano dinanzi a voi fingo, con tutte le mie forze. Urlo, per non crollare. Per farvi vedere che ci sono, che sono ancora vivo. Ma sembra che non vi importi.

In fondo a chi importa di un mostro? I certo non a voi. Voi... che siete stato tutto per me. Da quando ho memoria non ci siete stato altri che voi. Volevo farmi amare da voi. Volevo che mi lodaste. Volevo farvi vedere che ero degno... Invece era tutta una bugia.

Voi non potreste mai voler bene a un mostro.

Ormai non mi rimane più nulla per cui lottare. Nulla per cui fingermi forte.

Ho combattuto a lungo , padre. Sopratutto contro me stesso.

Contro l'amore che provo per Thor, che nemmeno mi vede. Posso dire che lo amo o che lo odio, lui non mi ascolta. Posso urlare che lo ucciderò, ma lui continuerà a voltarmi le spalle e a lasciarli solo.

Sono stanco, padre. Immensamente stanco.

Mi avete dato una settimana per scrivere questa lettera. Io ne ho scritte tante. Erano tutte false, come me. Iniziavano con il dire che vi odiavo. Ma poi non sapevo mai cosa altro scrivere.

Ora so finalmente come finire la lettera.

Ho trovato il modo per fuggire da qui. Se uso tutta la mia magia contro al muro posso farlo cadere.

Si, lo so che ho i bracciali di contenimento. È per quello che voglio aprire la cella. Perchè una volta usata tutta quella magia i bracciali mi uccideranno.

Sarà una lenta agonia, lo so. Ma di notte non passa nessuna guardia qui, nessuno si accorgerà del mio dolore, come sempre. Poi finirà tutto.

Finalmente sarò libero.

Andrò a hel? I mostri vanno li?

Non mi dovrete vedere mai più, padre.

Non vi tedierò più con la mia fastidiosa presenza.

Non sentirò più il mio cuore andare in frantumi, ad ogni vostra giusta parola di odio nei miei confronti.

Ho sentito una delle guardie dire che voi mi spezzerete, che sono solo arrogante. Padre adorato vi posso dire un segreto?

La mia anima è già in pezzi.

Non si può spezzare chi è già andato in frantumi.

Ora addio. Spero di non deludervi ancora, e di riuscire in questa mia ultima impresa. Volete la mia morte, per una volta riuscirò a fare il vostro volere?

Vi amo Padre.

Non potete immaginare quanto.

Per sempre vostro.

Il mostro.

Loki.



PS:

Chiedete perdono a Thor da parte mia. Non gli avrei mai fatto davvero del male, mai. Lo amo con tutta l'anima.

Dite a Madre che la amo.




Loki piega la lettera con cura, sa che deve mandarla subito o cambierà idea. Come chiude la busta e la poggia sul tavolino quella scompare. Non può più tornare indietro Ormai ha perso tutto. Non ha altro modo per far male a Odino e Thor. Lui gli ama e loro lo hanno tradito, abbandonato.

Guarda il suo riflesso allo specchio. Chi vuole ingannare? Se stesso? Le parole che ha scritto erano vere, non erano tutto quello che prova, ma erano maledettamente vere. Sospira. Ormai deve farlo. Farà male, lo sa. Ma è necessario. Poi sarà davvero libero.

Prende un profondo respiro, poggia le mani sul muro trasparente. La sua magia si espande, il muro vibra, il dolore si fa sempre più intenso. Quando il muro cade lui quasi non riesce a respirare dal dolore. Fa un ultima magia. Non potrà urlare, le guardie potrebbero accorgersi che qualcosa non va. Si stringe le braccia al petto. Fa male. Urla silenziose gli escono dalle labbra.

Non importa, finirà presto. Si dice mentre inizia a piangere.





Ok... Non uccidetemi... Si, lo so sono tremendamente cattiva, per innumerevoli motivi. Questa storia avrà solo 2 capitoli. Ho tante cose iniziate, ma questa cosina mi ronzava nella mente e non sono riuscita a farla tacere. Dovevo scriverla. Nel prossimo capitolo vedrete le conseguenze del gesto di Loki... Fatemi sapere se vi è piaciuta <3

A presto


Veleno






   
 
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