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Autore: imoto    17/04/2015    3 recensioni
Sole, mare, una giornate perfetta sulla Going Merry, o almeno fino a che una innocente domanda di Chopper non fa tornare a galla dolorosi ricordi ormai dimenticati.
Perché il passato non si può cancellare con un colpo di spugna, bisogna imparare a conviverci e andare avanti, nulla più!
"< Ragazzi, preparatevi, è in arrivo una tempesta da sud! > [...] ma Nami sorrise, in tutto quel caos, con una ciurma allo sbaraglio da comandare, una nave da salvare e una tempesta alle porte Nami sorrise!"
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Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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... come Pinocchio

Sole e mare. Cosa si può volere di più? Tante cose, rispondereste voi, ma a Nami in quel momento bastava avere il sole e il mare per essere felice. E magari un pò di silenzio, ma dubitava che con Rufy nei paraggi fosse possibile!
Stavano navigando tranquillamente, il cielo era sereno, il mare calmo e la leggera brezza che tirava rendeva la giornata piacevole. Consapevoli di quanto il tempo potesse cambiare in un battito di ciglia nella Grand Line ne avevano approfittato tutti per starsene sul ponte.
Nami era sdaraiata su un lettino della Going Merry con indosso solo uno striminzito costume, Chopper la guardava incuriosito da un pò, ma non ci aveva dato troppo peso. Era probabile che vivendo in un'isola dov'era perennemente inverno non avesse mai visto una ragazza in costume!
< Scusa Nami... > presa com'era nei suoi pensieri non si era neanche accorta di quanda la piccola renna gli si fosse avvicinata < ... io, ecco, avrei una domanda. >
< Certo, cosa c'è? > era impossibile essere scortesi con quella piccola e dolce palla di pelo morbidosa.
< Io, si, insomma, volevo sapere come ti sei fatta quella cicatrice lì! >
< Quale cicatrice? >
< Quella che hai lì, sul braccio!* > Disse Chopper indicandola con la zampetta.
Nami si irrigidi di scatto mentre improvvisamente il suo viso si scuriva. Chopper dovette capire di aver fatto la domanda sbagliata perchè inizio a indietreggiare di qualche passo mentre cercava di scusarsi.
La rossa non lo ascoltava semplicemente si alzò di scatto attirando l'attenzione di tutti e si diresse verso il parapetto. I ricordi l'avevano colpita come un fiume in piena!
Coconauth Village, Bellemere, Arlong, Nojiko, uno dopo l'altro frammenti di quel doloroso passato che aveva sepolto stando con Rufy vennero a galla.
 Si sentiva ancora in colpa, un dolore sordo e pulsante che sentiva nel petto come se Bellemere, sua mamma, fosse stata uccisa davanti ai suoi occhi solo pochi minuti prima e non anni.
Oggettivamente sapeva che non doveva sentirsi in colpa, non era colpa sua se la mamma era morta, ma non poteva farne a meno. Non riusciva a controllarlo, quel dolore.
In un certo senso si può dire che Arlong era stato anche la sua salvezza. Gli aveva dato uno scopo, una missione che teneva occupata la sua mente, riscattare il villaggio!
Era diventato un pensiero costante nella sua esistenza, ironicamente lo stesso Arlong che gli aveva provocato tanto dolore gli stava dando, senza saperlo, l'opportunità di lenirlo leggermente!
Un sospiro amaro come la fiele usci dalle sue labbra, lo sapeva lei che in realtà non sarebbe servito a niente, non avrebbe potuto mai riscattare il villaggio, ma finchè la costante ricerca di soldi avrebbe allontanato, almeno in parte, il pensiero della morte di Bellemere, bè, avrebbe potuto sopportarlo.
Quel sogno era l'unica cosa che gli era rimasta! Ci aveva creduto così tanto, se l'era ripetuto internamente così tante volte che aveva finito per crederci davvero; e quando Arlong gli aveva sbattuto la verità in faccia, quando gli aveva detto che in realtà non avrebe mai potuto liberare il villaggio, era stato come morire una seconda volta.
Si era resa finalmente conto di essersi volutamente trasformata di una marionetta nelle mai del suo carnefice, senza sogni ne speranze, senza nulla di vivo.
Rufy era stato l'unico a riuscire nell'impresa di rompere i fili che la tenevano legata al marionettista, forse nessuno ci era riuscito fino a quel tempo perchè era lei che non voleva.
Dopo essere stata manipolata per tanti anni aveva paura a stare nuovamente senza fili, a dover prendere delle scelte, era diventata dipendente dal suo carnefice.
Ma Rufy l'aveva ingorato, aveva ignorato la sua paura nel tornare a vivere assicurandgli che ci sarebbe stato lui al suo fianco come insegnante, e che ci sarebbe stato Zoro a proteggerla e Sanji a viziarla; e allora anche lei era riuscita a ribellarsi.
Si, per anni era stata come Pinocchio. Nient'altro che una stupida marionetta manovrata da altri, ingannata, avevano approfittato di lei togliendole sogni e speranze.
Un leggero sorriso increspò le sue labbra quando percepì una variazione nella pressione dell'aria che la portò a sollevarsi dal parapetto e a girarsi verso i ragazzi, i SUOI COMPAGNI.
< Ragazzi, preparatevi, è in arrivo una tempesta da sud! > li avvisò.
Osservo come Rufy saltasse improvvisamente giù dalla polena eccitato per l'imminente "avventura",vide come Usopp si fece prendere dal panico iniziando a farfugliare apocalittiche previsioni sul loro imminente destino spaventando così il povero Chopper; noto Sanji svegliare Zoro con un calcio ben assestato e non gli sfuggi neanche l'esagerata reazione di questi che scatenò l'ennesimo litigio.
Ma Nami sorrise, in tutto quel caos, con una ciurma allo sbaraglio da comandare, una nave da salvare e una tempesta alle porte Nami sorrise!
Nonostante la precarietà della situazione non pote farne a meno, perchè in fondo era vero che era stata per anni una marionetta, ma ora, proprio come Pinocchio alla fine del libro, era diventata una persona vera.
E Nami sorrise perchè in fondo essere vivi era magnifico!...





 

Note dell'autrice:

Hola gente, come va? Complimenti a tutti i valorosi soldati che sono arrivati fino in fondo, vi meritate un applauso! Nel caso non si fosse capito (ma ne dubito) quasta era la mia prima storia  come tale sono moooooolto agitata, non è che mi lascate un commentino? Anche piccolo piccolo! Giuro che poi vi rispondo, infondo se avete letto questa cosa potete anche spendere due minuti del vostro tempo per dire a una scrittrice in erba cosa ne pensate del suo lavoro, vi prego!
Ah, quasi dimenticavo:
* per chi se lo ricorda, nell'anime (e credo anche nel manga) quando nami arriva a Coconut Village dopo aver rubato la nave a Rufy si pugnala il braccio per cancellare il tatuaggio di Arlong, ecco io credo che la cicatrice non sia scomparsa subito, ma ci abbia messo un pò per rimarginarsi, un paio di mesi tipo!

 

  
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