Prologo.
 

Era finalmente giunto il giorno del suo diciottesimo compleanno,era il giorno in cui tutto sarebbe cambiato,il giorno in cui le nostre vite avrebbero avuto finalmente un senso.
Non ci vedemmo prima della festa,a parte la mattina,ma non dopo pranzo perché io rimasi a casa mia e lei passò tutta la giornata a casa sua con la sua migliore amica,sapete come sono le donne, ore ed ore a prepararsi per una singola serata. Comunque sia, io e i miei due coinquilini avevamo appena finito di prepararci,dovevamo essere perfetti, poiché io ero il fidanzato della festeggiata, e Lorenzo il suo migliore amico .Erano appena le 9 e 15 quando finimmo di vestirci e profumarci, così prendemmo la macchina e ci avviammo verso la sala dove si teneva la festa.
Avevamo prenotato quella sala circa 4 mesi prima,per paura di trovare già occupato,così andammo lì e prenotammo quella sala, che non ci costò nemmeno tanto, considerato il numero delle persone invitate.
Ad ogni modo, io Lorenzo e Leonardo entrammo nella sala semi-deserta,dove c'erano solamente i tizi del catering e il dj della serata,ma poi dico io,perché pagare un dj quando Lorenzo è un mago con il mixer?!,mhà comunque poco dopo la sala iniziò finalmente a popolarsi, dopo di che arrivò LEI.
Perfettamente truccata e pettinata come mai,aveva un vestito blu notte con dei dettagli in pizzo ai bordi,che lasciavano trasparire la sua pelle bianca,ma non potevo essere geloso,era la sua giornata,e doveva spiccare tra tutti,come non aveva mai fatto, eh si, perché lei era una ragazza costantemente messa da parte, in un angolo, la comparsa di tutto ma mai la protagonista;avete presente quei film dove si vedono le adolescenti? e c'è quella ragazza, la protagonista,che le accade di tutto e di più? e poi c'è la sua migliore amica, quella che sta sempre li a darle consigli, per farla spiccare ancora di più?
Ecco lei era così, era quella migliore amica, che non notava mai nessuno,era sempre la seconda scelta, la comparsa,quella "di troppo",si era sentita sempre così,fino a che non arrivai io.
Ma ad ogni modo quella era la sua serata, quello era il suo momento,e nessuno si sarebbe dovuto azzardare a toglierle i riflettori di dosso.
Ma proprio per questo lei si sentiva a disagio, le si notava lontano un miglio che non si sentiva a suo agio,essendo sempre stata in un angolo,il centro dell'attenzione non faceva affatto per lei.
Ma quella sera,lei doveva essere la regina, e lo era,cavolo se lo era, se la perfezione avesse avuto un volto, di certo sarebbe stato il suo!
Lei iniziò a tremare e a mordersi le labbra, è uno dei suoi più grandi vizi,quello di mordersi le labbra, a volte se le morde così tanto da farle sanguinare,ma non se lo toglie mai quel vizio, nonostante io le dica ripetutamente di smettere,non mi ha mai dato retta.
Le persone iniziarono ad arrivare,gli invitati cominciarono a farle gli auguri e a consegnarle i regali.
Dopo aver mangiato,(tra l'altro il cibo era molto buono), ci buttammo sulla pista da ballo e iniziammo a ballare,la musica variava dalla classica musica dubstep da discoteca, al rock,come piaceva a lei.
Mi avvicinai al dj e gli chiesi di mettere la canzone "Don't cry" dei Guns n' roses,dopo di che, mi avvicinai a lei e lentamente mi inginocchiai, lei non capiva bene cosa stesse succedendo, o forse non voleva capire, fatto sta che io lo feci, tirai fuori quel dannato anello con il diamante viola incastonato e lo porsi verso di lei, pronunciando la fatidica frase "Vuoi sposarmi?" senza troppi giri di parole, credevo che l'approccio diretto sarebbe stato quello migliore.
Il suo viso di colpo si illuminò, i suoi occhi si fecero lucidi,quei suoi bellissimi occhi azzurri si fecero così lucidi da sembrare quasi trasparenti,le espressioni dei presenti variavano dallo stupore, all'incredulità e infine alla gioia.
Ma lei... il suo sorriso presto si spense, e la sua espressione così emozionata diventò quasi troppo seria,esitò a rispondere, lei esita sempre a risponde, anche quella stessa mattina esitò a rispondermi quando le chiesi cosa volesse per colazione, ma la situazione era alquanto diversa,lei non rispondeva e il mio cuore sembrava che stesse per scoppiare da un momento all'altro, quasi mi pentii di averle fatto quella maledettissima proposta, gli sguardi della gente, soprattutto quelli dei suoi migliori amici Lorenzo ed Elisabetta, si spostavano da lei a me, da me a lei, fino a che, quando ormai ebbi distolto il mio sguardo dalla sua espressione troppo seria, sentii una voce, quasi strozzata dalle lacrime e dall'emozione, rispondermi "Sì,Certo che voglio sposarti", Mi sentii l'uomo più felice del mondo, in quel momento, nel momento in cui mi abbracciò e io mi alzai da terra, tutte le mie incertezze svanirono e capì che quella era la donna con la quale avrei voluto passare il resto della mia vita.
Lei non faceva mai trasparire alcuna emozione, di alcun tipo, sembrava che avesse uno scudo contro le emozioni,e vederla così emozionata e commossa, per me, bhè mi fece capire quanto io la amassi e quanto, renderla felice fosse il mio unico obbiettivo nella vita.
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Ciao sono Anna,
CIAO ANNA (in coro)
Sono una scrittrice anonima,
spero che la mia storia vi piaccia :)
Questo capitolo è interno alla storia, se volete sapere
come è iniziato tutto continuate a seguirmi <3
Lasciatemi un pensiero, e ditemi che ve ne pare di questo prologo :3