Videogiochi > Aion
Segui la storia  |       
Autore: NeroNoctis    21/04/2015    0 recensioni
In un conflitto millenario, tra Elisiani, Asmodiani e Balaur, qualcuno ha atteso la libertà. Il Dragon Lord esiliato dai suoi simili, il temibile Nergal, è pronto per tornare in guerra e distruggere tutto ciò che gli si para davanti, che siano Daeva o Balaur. In un Atreia devastata e senza magia, dove i maghi perdono il loro potere e le scorte di etere iniziano ad esaurirsi, indebolendo notevolmente tutti, riusciranno i Daeva a coalizzarsi contro un nemico comune che rischia di distruggere l'intero mondo?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'War of Gods'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'unica fonte di rumore proveniva dagli stivali di Noctis che percorrevano freneticamente, avanti e indietro, il suo alloggio nell'occhio di Tiamaranta. In genere non era mai nervoso per nessuna missione o incarico, eccetto la prima volta che si trovò di fronte l'Iperione a Katalamize. Ma stavolta era diverso, sarebbe stato in prima linea insieme al nemico nella distruzione di Sanctum e di tutti i Daeva che avrebbero opposto resistenza. Non era facile attaccare la propria città, e sopportare gli sguardi di terrore e odio, perchè ormai era questo il prezzo che aveva pagato, il prezzo del tradimento. Si guardò le mani, avvolte in quei guanti neri e corazzati delle truppe Beritra. Ormai era diverso in tutto, aveva iniziato quel viaggio come Daeva puro, sempre fermo nelle sue convinzioni, avvolto dalla tunica bianco-celeste da ufficiale, e adesso era a fianco al male, con la tunica nera dell'oscurità, e quella cicatrice come segno indelebile di quella guerra. Si sedette a terra, sempre ansioso e con i nervi a fior di pelle. Recuperò un oggetto dal cofanetto, osservandolo per qualche secondo, e sentendo l'enorme potenza distruttiva che emanava. Passò le bombe di id tra le due mani per poi riporle accuratamente al proprio posto. Se sarebbero esplose, di lui non sarebbe rimasto nulla.
Si rialzò, e la porta si aprì, mostrando un ufficiale Balaur.
– E' tempo. Nergal attende.
Noctis annuì e si avviò verso il cortile esterno dell'occhio, dove trovò dei Balaur che caricavano le ultime cose, compresa la teca dell'armatura vista nella visione, l'armatura che conteneva il Dio Oscuro a detta di Nergal, l'armatura che successivamente si scoprì contenere Erra, uno dei Dragon Lord affini al Dimenticato, uno dei Dragon Lord conosciuti anche come "Maestri Perduti". Lo spiritmaster proseguì senza curarsi dei Balaur che caricavano merce, e salì nella nave da guerra. Non era la prima volta che era dentro una dredgion, ricordava che tempo prima si infiltrava insieme a gruppi di Elisiani dentro ad esse per distruggerle dall'interno o uccidere i comandanti, ma era ormai un ricordo talmente lontano che aveva un leggero retrogusto nostalgico. Adesso era lì in veste di uno dei soldati ufficiali del comandante di quella nave.
Passarono parecchi minuti e finalmente la stiva si chiuse, era ormai tutto pronto. Noctis si diresse verso la cabina di pilotaggio, ma si blocco di fronte l'armatura che era ben esposta nell'anticamera alla cabina. Era a grandezza d'uomo, e non lasciava intravedere nulla al suo interno, possibile che ci fosse dentro il Balaur in carne ed ossa? Il ragazzo si avvicinò, notando il simbolo che aveva visto diverse volte nell'occhio in bella vista su quell'ammasso di piastre. Lo toccò con una mano, ma sentì un leggero bruciore che lo fece sussultare, e vide frammenti di Pandemonium, misti a volti conosciuti e altri sconosciuti. Riuscì a scorgere il mare, una piacevole sensazione di brezza e aria rilassata, e un senso di confusione, poi il tutto scomparve come in un buco nero, lasciando tutto nel silenzio e nell'oblio. Ma era stato davvero così... strano. Dentro se aveva anche sentito qualcosa di familiare, ma non sapeva spiegare il perchè, ma prima che potesse far altro Nergal entrò nell'anticamera.
– Un'armatura di pregevole fattura. Sono stupito che ti interessi alle piastre. Dopotutto voi maghi vestite in stoffa. – esordì Nergal avvicinandosi con le mani dietro la schiena al ragazzo e al fratello. Non aveva accennato alla verità, era palese che non era intenzionato a rivelarla al ragazzo, e non era a conoscenza della sua visione. 
"Pregevole fattura eh? Ti riferisci così pure al mio corpo? Mi vedi come un'armatura da indossare, ma non lascerò che tu prenda possesso di me. So cosa fare. E non so perchè e chi me le mostra, ma le visioni mi han reso tutto più chiaro." pensò il ragazzo, ma rispose nel modo in cui Nergal si aspettava: – Si, vesto stoffa, ma le cose belle vanno ammirate, mio Signore. 
– Ben detto. – Nergal sorrise. – Vieni in cabina, voglio che assisti a tutto. E ovviamente, scenderai con me per mettere il nostro sigillo a quella città celeste che verrà invasa dalle ceneri della morte!
Noctis annuì, e si diresse verso la cabina seguendo quel Signore Oscuro che tanto bramava il potere e il risveglio di Erra.

In lontananza si scorgevano le chiare strutture di Sanctum, con tanto di animali che brucavano l'erba adiacente alla città. L'invisibile campo etereo era scomparso al contatto con la Dredgion e Nergal stava già assaporando il sapore della vittoria. Si voltò verso Noctis, dandogli ordine di annunciare l'imminente di distruzione di Sanctum e di ordinare di far fuoco, cosicché la voce del Daeva rinnegato fosse l'ultima cosa che i suoi fratelli avessero sentito. Il ragazzo annuì, facendo un passo avanti. Un strano rumore annunciò che il segnale era aperto, adesso qualunque cosa sarebbe risuonata per tutta Sanctum.
– Comunicato per tutta Sanctum! Io sono Neronoctis, ufficiale dell'armata di Beritra e Nergal, ascoltate attentamente queste parole perchè saranno le ultime cose che sentirete! Sarete fortunati voi perchè sarete i primi a morire, e in modo quasi indolore, ma se i superstiti oseranno opporre resistenza, moriranno in modo più lento e assisteranno e prenderanno luogo a delle torture inimmaginabili! Accogliete la morte come vostra liberazione! 
Neronoctis ordina... FUOCO SU SANCTUM! 
La comunicazione si chiuse, e i cannoni iniziarono a far fuoco, colpendo la città, che cadde sotto quelle violente esplosioni.

Passarono parecchi minuti, la dredgion aveva sbarcato Nergal sulle macerie della piazza, che si gustava lo spettacolo, poco dopo fu raggiunto da Noctis. La città fluttuante era in fiamme, l'aerodromo stava cadendo a pezzi, schiantandosi sulla città sottostante. Le urla dei Daeva erano strazianti, e Noctis era lì, in piedi, insanguinato. Ma non era il suo sangue. Accanto a lui, imponente, il Lord dai lunghi capelli corvini, che osservava tutto con un ghigno malefico. Poggiò una mano artigliata sulla spalla del ragazzo. – Ben fatto, Neronoctis, mio apprendista. 
Noctis si ripulì il viso scarlatto per via del sangue, e si voltò verso la figura accanto a lui. – Ora cosa faremo, Lord Nergal?
Il Dragon Lord continuava a fissare il tutto in modo soddisfatto, mentre Noctis pensò al sogno, si era rivelato veritiero, proprio come previsto. Guardò i corpi dei Daeva straziati e immobili, ormai morti, riconobbe anche una ragazza dai capelli blu tra quei cadaveri... sapeva che era lei. Si voltò, notando un leggero numero di Daeva che erano sopravvissuti, armati e pronti a combattere.
– Venti Daeva, me ne occupo io. – disse Noctis, sorridendo. Iniziò a  colpire gli ex compagni, che caddero uno dopo l'altro, con una velocità impressionante, passavano cinque secondi per ogni Daeva caduto. Tutto merito del nuovo potere concesso da Nergal dopotutto, era qualcosa di fantastico, una fonte quasi inesauribile di potenza magica, potenza che permise di sviluppare anche nuove tecniche, come un nuovo tipo di esplosione del gas di combustione ad area. Lo spiritmaster fissò l'ultimo Daeva rimasto, un tecnico dell'etere. Noctis sorrise, e urlò: – ULTIMO ANDATO! – sentendo quelle parole, i cadaveri dei Daeva vittime dell'esplosione e dei bombardamenti si rialzarono in piedi, scattando in avanti, mentre quelli affrontati da Noctis scomparvero in uno sciame di farfalle azzurre. Il classico portale dei fattucchieri si materializzò alle spalle di Noctis, creato dal piccolo numero di fattucchieri che si erano rialzati, di cui faceva parte anche la ragazza dai capelli blu: Futaba.
Nergal non ebbe il tempo di controbattere che Noctis lo saluto con un ghigno. – Perchè noi... anche nella morte siamo Daeva! 
Il Dragon Lord avanzò di un passo, ma Noctis fu spinto dentro il portale dagli altri Elisiani, che scomparirono insieme a lui, distruggendo quel passaggio. Un paio di secondi dopo, la dredgion esplose, con un raggio tale da inghiottire Sanctum e lo stesso Nergal, esplosione causata da un bomba di id posizionata sul nucleo di idium della dredgion. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Aion / Vai alla pagina dell'autore: NeroNoctis