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Autore: sofi verde    21/04/2015    0 recensioni
Mi sono sempre immaginata un modo diverso in cui Eragon e Roran si potessero essere ritrovati in Eldest. Ed ecco che cosa la mia immaginazione ha prodotto.
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eragon, Roran, Saphira
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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POV Eragon No, non può essere! Un'altra nave sta risalendo il fiume, impreco fra me e me, quasi ringhiando. "calmati Eragon!" "scusa Saphira. È solo che non riesco a stare tranquillo con la battaglia che impazza sotto di noi e questa nuova minaccia in arrivo" "dai, non abbiamo tempo per avere paura" mi sprona lei "andiamo" il suo ruggito è talmente forte da far tremare l'aria intorno a noi. "Saphira, sorvola la nave io, mi butteró dalla tua groppa per atterrare sul ponte e combattere mentre tu ti occuperai di dare fuoco alle vele" "Va bene, dopo mi avvicineró per riprenderti e dare il colpo finale all'imbarcazione" perfetto andiamo. Pov Roran Ho paura. So che non dovrei averne ma, la scena che mi ritrovo davanti è terrificante. Ci sono cadaveri ovinque, riesco a vederli stando a più di 100 piedi di distanza. La battaglia impazza di fianco a noi. Io, il mio equipaggio e quasi tutta Cavahall abbiamo risalito il fiume prima di arrivare dove siamo ora, è stato difficile me ne siamo usciti vivi. "Preparativi a sbarcare" urlo "Cosa pensi di fare Roran?" mi chiede Horst. Non lo so, ma so che voglio conbattere. "Combatteremo" dico conciso. Così, con vari mormorii da parte di tutti, ci prepariamo a sbarcare. Dopo una decina di minuti, quando ormai stiamo per fiancheggiare la riva del fiume, si sente un rombo. L'aria trema, il terreno trema, l'acqua trema e io tremo. Pov Eragon Io e Saphira stiamo scendendo ad impicchiata proprio sopra l'imbarcazione, mi sento strano ma non so perché. Ho questa sensazione che mi tormenta, è come se stessi per avere un incontro con una persona importante. Sono impaurito ma anche iperattivo e attento. Siamo a pochi piedi di distanza dalla nave, mi butto nel vuoto dalla sella del mio drago. L'aria mi scompiglia i capelli, mi sono levato l'elmo dell'armatura, faccio una capriola in aria, intanto sguaino la spada poi atterro sul ponte con un tonfo leggero e quasi impercettibile. Sento intorno a me tutti i marinai che mi fussano alzo gli occhi, che avevo tenuto bassi, e incontro due braci incandescenti che mi fissano. Sto per svenire, ho la tremarella alle gambe, mi sento debole e non riesco a pensare con lucidità. Credo di essere in stato di shock. C'è Roran davanti a me. È diverso. Me lo ricordavo più alto, meno magro e in più ha i capelli più lunghi e la barba. Ma quello che mi preoccupa sono gli occhi cosi scuri, preoccupati, addolorati anche se hanno una piccola scintilla . Riemergo dal mio stato di trans e dico subito a Saphira di non attaccare la nave, lei chiede spiegazioni ma io blocco la nostra connessione mentale. "Eragon?" "Roran" dico con le lacrime a gli occhi. Non vedo nessuno oltre a mio fratello, non vedo Horst Geltrude Joed Gambelunghe o Elain, sono tutti sullo sfonfo, ho occhi solo per Roran. "Mi dispiace" le lacrime mi rigano le guance, tremo. Mi sfugge un singhiozzo. "Shh" mi dice mio fratello correndo da me e abbraciandomi "cosa ci fai qui? Non dovresti essere nel bel mezzo di una battaglia" ovviamente non ha notato il mio abbigliamento (nota autrice: nella mia mente Joed Gambelunghe non sa che Eragon è un cavaliere ma, ha fatto il collegamento della parentela tra Roran ed Eragon). " Sono il fulcro delle pianure ardenti, Roran, non posso non combattere" - Saphira vieni qui per favore, ma non spaventarli troppo- ************************************************************ È svenuto. Forse sono stato un po' troppo diretto con le spiegazioni. E ora mentre sono nella mia tenda a battaglia finita e spiegazioni fatte ripenso a tutto quello successo. Flashback Saphira accosta la nave, lo so senza voltarmi perché sento l'aria che si sposta tutto intorno a me. "Dovresti girarti Eragon " mi dice terrorizzato Roran. "No Roran, non serve. So benissimo che c'è un enorme drago zaffiro dietro di me. È il mio. " Sorrido con la mia tipica smorfia storta in modo rassicurante. "Cosa? No non può essere no no no no no..."continua a ripetere queste parole ma man mano che le pronuncia lo sento vacillare e capire la realta, nota il mio abbigliamento, la mia spada e per ultimo il sangue non mio su tutto il mio corpo. È sconvolto. D'un tratto la sua faccia ha una sfumatura  bluastra e si sporge verso il mare a vomitare. Rialza gli occhi, questa volta sono pieni d'insicurezza e odio, mi fissa. Si pulisce la bocca conbla manica destra e, mi si lancia addosso. "È tutta colpa tua. Papà è morto, il villaggio distrutto e Katrina rapita" mi urla. Io, pur essendo molto più basso di lui, grazie alla mia forza sovrumana gli afferro i polsi e li tengo sopra le mostre teste. Non può più muoversi. "Si è colpa mia. Ma non puoi biasimarmi per quello che è successo visto che non ho deciso io di diventare cavaliere" sibilo con rabbia. "Ora devo combattere. La battaglia non può più continuare senza di me. Ci rivedremo al campo dei Varden battaglia finita" Con questo corro verso il bordo della nave e con un salto di diversi piedi attero sul dorso di Saphira. Fine Flashback Dopo di quel episodio ne sono successi altri come Murtag e il pugno di Roran. L'ultimo di questi è stato proprio la spiegazione di tutta la mia vita da cavaliere e la mia promessa di salvare Katrina. Mi spunta un sorriso al pensiero che Roran, dopo avergli detto tutto, abbia avuto un crollo e sia svenuto proprio sopra il mio letto. Si, mi sa che sono stato un tantino troppo diretto. ******È la mia prima storia e sono abbastanza insicura quindi le recensioni sono gradite. Un bacio.
  
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