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Autore: Lilian Akashi    27/04/2015    2 recensioni
Un'obiettivo comune: evitare che sporche mani macchino la loro luce. La luce che univa la loro squadra,benché il ragazzo si definisse un'ombra per loro non lo era,non lo era mai stato. Lui era il filo conduttore che manteneva in loro un briciolo di umanità in quegli anni bui.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kiseki No Sedai
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti/e, so che non siamo a San Valentino ma dopotutto l'ispirazione non viene a comando e quest'idea mi è venuta vedendo il periodo alla Teiko dei nostri amati ragazzi e non ho potuto fare a meno di scriverla,vi auguro buona lettura e spero che questa storia vi provochi un sorriso. =) 

Non fece in tempo ad aprire totalmente l'armadietto che venni bruscamente tirato all'indietro dalle forti braccia di Murasakibara mentre una voce a me ben nota mi perforava i timpani
<< Kurokocchi non farlo, non devi o sarà una catastrofe >>
Kuroko lo guardò senza far trasparire nulla dal suo volto che rimase apatico come sempre.
 << Perché non dovrei aprire il mio armadietto Kise-kun? >>
un simile comportamento dal biondo se lo aspettava, era quello più espansivo tra coloro che facevano parte della prima squadra o meglio della kiseki no sedai ma perché ci si metteva anche Murasakibara? L'unica cosa che interessava al gigante erano i dolci,quindi che interesse aveva ad allontanarlo? Non ne avrebbe avuto motivo a meno che non gli e l'avesse ordinato qualcuno, ma lui prendeva ordini unicamente da una persona ed infatti, eccola lì, davanti all'armadietto che strappava quattro lettere dove incise c era il nome di Tetsuya
<< Akashi kun non è corretto prendere le cose altrui senza permesso. >>
Borbottò contrariato liberandosi dalla presa del gigante, riuscendoci solo perché egli aveva allungato il braccio verso l'imperatore per prendere dei piccoli pacchetti, recuperati dall'armadietto insieme alle lettere.
<< Ben fatto Atsushi, puoi mangiarli, come premio. >>
In quel momento la campanella suonò ed i miracoli dovettero separarsi per andare nelle rispettive classi,nello stesso istante quattro telefoni vibrarono, un messaggio con poche parole "Tenetelo d'occhio". Un'ordine che doveva essere seguito senza protestare come tutti gli ordini che l'imperatore impartiva loro, non importava se fossero o meno sul campo, i suoi ordini dovevano essere eseguiti con la massima efficienza.
<< Grazie per il lavoro di oggi. Inchino. >>
I ragazzi si affrettarono ad uscire dalla classe per recarsi in sala mensa o in giardino proprio come si stava accingendo a fare Kuroko che venne però bloccato da due ragazze appartenenti alla sua classe, che si erano sforzate di guardare il ragazzo tutto il tempo pur di non perderlo di vista. 
<< Kuroko- kun, perfavore accetta questi >> esclamarono in coro porgendogli un pacchetto a testa; Tetsuya venne colpito dalla consapevolezza di che giorno fosse quello, il giorno di San Valentino; effettivamente tutto ciò accaduto quella mattina,adesso acquistava un senso. Il perché la sorella era uscita di casa con diversi pacchetti nello zaino lasciando un trambusto in cucina, lo strano comportamento di Akashi Seijuro e infine l'entusiasmo da parte delle ragazze,tutto aveva un senso. 
<<  Vi ringrazio ragazze ma.. >>
Non potè concludere la frase che venne bruscamente strattonato all'indietro da una presa ferrea. 
<< Spiacente ma Tetsu è impegnato. >>
Sentii dire alle sue spalle da una voce brusca ed annoiata, la voce di Aomine Daiki, colui che approfittava di ogni pausa per dormire ed allora che diamine ci faceva li? S'interrogò mentalmente Kuroko prima che una voce profonda che si stava avvicinava velocemente a loro,rispondesse involontariamente alle sue elucubrazioni mentali  
<<  Aka-chin mi ha mandato a recuperarvi, state tardando. >> Pronunciò un gigante dai capelli viola infilandosi delle patatine in bocca, facendo fuggire le due studentesse. Subito Aomine e Kuroko gli si affiancarono diretti verso la palestra, non era mai saggio fare aspettare l'imperatore, ne sfidare la sua pazienza ma fortunatamente il ragazzo dai capelli e gli occhi cobalto aveva una giustificazione abbastanza valida, l'imperatore lo capii dallo sguardo sicuro del ragazzo. 
<< Mi sono occupato di quella faccenda >>
Il capitano fece un sorrisetto soddisfatto al suo indirizzo. 
<< In questo caso non verrete puniti per il ritardo, ora Tetsuya veniamo a noi. >>  
Kuroko venne spinto a sedere su una sedia,dalle dita ancora fasciate di Midorima e fu quel piccolo dettaglio, che visto dall'esterno, poteva sembrare insignificante ad insospettirlo.
<<  Se non dobbiamo allenarci, perché sono qui? >> 
Domandò notando i visi che mi circondavano, vicini, fin troppo vicini.
<< Ho sempre pensato tu fossi un ragazzo intelligente Tetsuya >>  
Il rosso fece una breve pausa osservando il ragazzo che lui stesso aveva plagiato.
 << Atsushi >> Il gigante gli si avvicinò facendogli saltare tutti i bottoni della camicia con un solo gesto della mano mentre Midorima si accingeva a sfilargliela per evitare che il ragazzo strappasse anche quella. Kuroko rimase con solo la cravatta nera ed il logo della Teiko legata al collo ed i pantaloni a coprirgli le gambe esili. Egli posò lo sguardo su ogni singolo membro della squadra: sui ghigni soddisfatti di Akashi ed Aomine, su quello impassibile di Midorima, sul volto felice di Murasakibara, che dopo aver finito di mangiare aveva ripreso a mangiare e quello serio di Kise, fin troppo serio per quel ragazzo che faceva sempre perennemente casino e fu proprio lui, inaspettatamente a parlare. << Kurokocchi,tu sei nostro. >>  
Affermò incurante dello stupore che attraversò lo sguardo impassibile del compagno ma non per loro che lo conoscevano bene. Kise iniziò a passare le mani sul petto glabro e docile del più basso, Midorima si aggiustò con un gesto nervoso delle dita gli occhiali sul volto.
<< Lasciatene anche a noi, ingordi. >> Affermò avvicinandosi a Kise ed Aomine che si stava occupando del collo della sua ombra, leccandolo e lasciargli piccoli morsi ogni tanto in modo da marchiarlo, facendolo dimenare il più piccolo che cercava di coprire le labbra per non emettere alcun suono,cosa difficile in quella situazione per lui ma il movimento gli fu impedimento da Murasakibara che gli prese i polsi portandoli dietro la schiena
<<  Sei sempre cosi serio Kuro-chin >> soffiò il gigante al suo orecchio procurandogli un gemito -seppur con un certo contegno- anche grazie a Midorima che aveva preso a tirargli piano e poi con maggiore forza i capezzoli, divertendosi a vedere le espressioni, non più apatiche del più piccolo.
<< Che state fac- Ahhhh Lasciatemi >> non fece in tempo a terminare la frase che Akashi lo tirò a sé, strattonandolo dalla cravatta " Tu sei l'ombra della squadra, ma sei anche la nostra luce.. ma c'è qualcosa che ancora non hai capito. Tu sei mio" disse calmo il rosso stringendo il mento del compagno con una mano e coinvolgendolo in un bacio che di dolce non aveva nulla. L'ombra rispose al bacio cercando di catturare quanta più luce possibile
<< Akashi kun ti sei preso il mio primo bacio >> disse solo, incrociando gli occhi rossi di lui.

Da quel giorno passarono alcuni mesi ed ogni volta che qualche ragazza, sfortunatamente, notava Kuroko, un membro della Generazione dei Miracoli spuntava dal nulla, tirando via Kuroko, sotto ordine di Akashi ma questo non valeva solo per il ragazzo dai capelli azzurri, ma anche, per un biondino che da quando si era fidanzato ufficialmente con Aomine non poteva neanche fermarsi a ringraziare i propri fan -quelli maschi- per più di qualche minuto, cosi spesso i due si ritrovavano nel campetto sul retro della scuola a mangiare assieme e sospirare per i metodi drastici dei propri fidanzati che però non avrebbero mai ceduto a nessun' altro.
 
  
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