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Autore: Ghillyam    02/05/2015    0 recensioni
[Novocaine]
Non appena entro nella camera del motel l'odore di fumo e alcool mi invade le narici, non che non ci sia abituata. [...]
Mi alzo e prendo una sigaretta: è incredibile quanto riesca a rilassarmi. Faccio per rimettermi sul letto, ma Duane mi afferra per il braccio e mi fa sedere sulle sue gambe.
Genere: Angst, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate
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Comando io

 
 

Non appena entro nella camera del motel l'odore di fumo e alcool mi invade le narici, non che non ci sia abituata.

Chiudo la porta e mi butto sul letto, pensando a quello che ho fatto oggi. È sempre stato facile convincere qualche dentista a prescrivermi delle pasticche: un po' di trucco, vestiti da brava ragazza e il gioco è fatto. Questa volta, però, è stato più complicato del solito. Quel Frank non era niente male, un po' rigido, ma niente di irrimediabile. Alla fine ha ceduto, come tutti del resto.

Probabilmente dovrei smetterla, ma poi cosa farei? Non saprei dove andare, per non parlare di mio fratello. Se glielo dicessi sarebbe un casino e, inoltre, non potrei fargli questo: in fondo è stato lui a prendersi cura di me dopo la morte dei nostri genitori, se non ci fosse stato Duane saremmo ancora in mezzo alla strada. Certo, questo non è il massimo della vita, ma almeno è qualcosa e, a volte, riesce anche ad essere divertente: i dentisti affascinanti per fortuna esistono.

La porta sbatte. Non mi serve alzare lo sguardo per capire che è mio fratello, chi altri potrebbe essere? E non mi ci vuole molto prima di capire che è infuriato.

«Dov'è la birra?!» chiede

«Sul tavolo.» rispondo quasi in automatico, trattenendomi dal chiedere perché non impari a guardare quello che gli sta intorno.

Mi metto a sedere sul letto e gli chiedo cosa sia successo.

«Solo uno stronzo che non ha capito contro chi si è messo.»

«L'hai picchiato?»

Lo sguardo che mi rivolge dice tutto. Mi chiedo perché glielo domandi tutte le volte, tanto la risposta è sempre la stessa.

Mi alzo e prendo una sigaretta: è incredibile quanto riesca a rilassarmi. Faccio per rimettermi sul letto, ma Duane mi afferra per il braccio e mi fa sedere sulle sue gambe. Non provo nemmeno a divincolarmi dalla sua presa, non me lo permetterebbe comunque.

«Sai di cosa ho voglia?»

«Di cosa?» mi costringo a rispondere, prima di aspirare un po' di buon, caro, vecchio fumo.

«Di te.» dice, come se fosse la cosa più normale al mondo. La sua naturalezza nel fare... quello che fa, mi fa rabbrividire: è innaturale e ingiusto, vorrei lo capisse. Quando provo a dirglielo tutto quello che ottengo sono nuovi lividi, ormai ci ho quasi rinunciato.

«Hai bevuto troppo, dovresti lasciar giù quella birra e dormire.»

«Sai Su – mi dice, mentre con una mano inizia ad accarezzarmi la gamba – dovresti berne una anche tu, magari due.»

«Non mi va. Dai, lasciami!» provo ad alzarmi, ma la sua presa è ferrea e il fatto che mi tenga il braccio stretto non aiuta per niente.

«Non fare la capricciosa, prendi una birra.» il tono della sua voce si è fatto più duro così prendo una bottiglia e la apro. Bevo un sorso: di solito non mi faccio problemi per un paio di birre, ma quando la situazione si mette così preferisco essere lucida anche se, forse, domani mattina sarebbe meglio non ricordare. Ne prendo un altro sorso e il liquido mi infiamma la gola.

Duane mi sorride e mi dà un bacio sul collo: odio quando fa così, sa che quello è il mio punto debole e lo sfrutta ogni volta che può. Cerco di allontanarmi ancora una volta, ma la sua presa non si è allentata minimamente. Per la frustrazione faccio un altro tiro di sigaretta e bevo più birra di quanto dovrei in una sola volta.

Appoggio la sigaretta e la bottiglia semi-vuota sul tavolo e cerco di allontanarmi, respingendolo con entrambe le mani. Come risposta ottengo solo che mi tiri ancora più vicina a lui e mi morda il collo, facendomi sussultare e lasciando, probabilmente, un segno che resterà per giorni.

«Per favore, non mi va. Sei mio fratello!» urlo io.

«E allora?» risponde, senza smettere di toccarmi in ogni punto che riesce a raggiungere da quella posizione.

«È sbagliato, ecco perché. Lasciami!»

«Devi rilassarti – mi sussurra in un orecchio – prendi un'altra birra, aiuta.»

«Non voglio un'altra birra, voglio che tu la smetta!» alle mie parole, mi afferra i capelli con tanta forza da farmi urlare.

«Quello che vuoi tu è irrilevante, qui si fa quello che dico io. Sono stato chiaro?»

Ho le lacrime agli occhi: se sia per il dolore, per la rabbia o per la frustrazione di non riuscire a difendermi dalla persona a cui dovrei volere più bene al mondo e che dovrebbe proteggermi da persone... beh, da persone come lui, non lo so. Quello che so è che gli rispondo che, sì, è tutto chiaro.

Lui lascia la presa e io prendo la bottiglia che mi sta porgendo, la apro e bevo due lunghi sorsi senza pensarci due volte. Penso che ubriacarmi non sia più un'idea così malvagia, magari sarà più facile accettare quello che succederà ed eviterò di farmi più male del necessario.

Sento Duane alzarsi e sollevarmi di peso per appoggiarmi sul letto. Lo vedo mentre inizia a slacciarsi i pantaloni e li lascia cadere sul pavimento. Si avvicina a me e mi sfila prima la maglietta poi i pantaloni, lasciandomi in intimo. Non provo ad opporre resistenza, è stato abbastanza chiaro sul punto comando io e non ho intenzione di dargli altri motivi per picchiarmi.

Grazie a dio l'effetto dell'alcool inizia a fare effetto e faccio più fatica a concentrarmi su quello che sta succedendo. Mi dice o, sarebbe meglio dire, mi ordina di sdraiarmi e, nel momento in cui sento che mi sta sfilando le mutandine di pizzo nero, chiudo gli occhi e permetto a lacrime silenziose di solcarmi il viso.
 
 
NdA: ehm, che dire? Novocaine è diventato uno dei miei film preferiti ed è da quando l'ho visto che volevo scrivere qualcosa sul rapporto tra Susan e Duane, quindi la mia mente malata ha partorito questa OS. Recensite, anche solo per dirmi che dovrei farmi rinchiudere da qualche parte o farmi curare da un bravo psicologo ;)

   
 
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