Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Miku e Yumi    03/05/2015    0 recensioni
Vi siete mai immaginati i personaggi di Black Butler nel nostro mondo? Questa è la storia di come l'estate di due ragazze si è trasformata in una fantastica ed inaspettata avventura... Tra amori inaspettati, scherzi e notti insonni l'estte, ancora una volta, andrà avanti.
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Avete presente quelle mattine in cui nemmeno una cannonata vi farebbe saltare giù dal letto? Ecco... Quella mattina era una di quelle, se non fosse stato per il fatto che... "Oggi iniziano le vacanze estive!!" Urlai saltando giù dal mio letto, peccato che fosse a castello così mi ritrovai stesa a terra provocando in fragoroso botto che rimbombò per tutta casa... "Porca Takada! Che male! Ancora non capisco perché mi ostino tanto a dormire nel letto di sopra!" "Amore tutto okay?" "Si mamma!" Urlai rialzandomi in piedi. Quella mattina sarei partita alla volta della casa dei miei nonni per tenere a bada le "bestie" in poche parole i teneri animali dei miei adorati nonnini che comprendevano: 10 pecore e 1 agnellino, 7 galline, 4 oche, 2 cavalli, 1 asinello e 5 gatti. Nella vecchia fattoria iah iah oh... Mi infilai un paio di pantaloncini di jeans e una camicetta rossa. Presi uno zainetto e infilai dentro diversi oggetti essenziali tra cui svariati manga e libri. "Mamma prendo la bici per arrivare da nonna okay?" "Okay Adele ma mi raccomando stai attenta... Ah giusto! Ho già portato la tua roba ieri a casa di nonna quindi non devi fare due viaggi... Ricordati di lavare i denti, chiamare la sera, non dar fastidio alle oche e non parlare con gli sconosciuti... Te la caverai per queste settimane in cui la mamma starà fuori per lavoro?" disse mia madre gesticolando con le mani. Mia madre sarebbe dovuta partire per tre settimane per lavoro e altre tre per vacanza con delle sue amiche quindi io sarei stata a casa dei miei nonni visto che, secondo lei, era più "Sicura". "Mamma! Ho sedici anni! Me la so cavare! Comunque sta sera pizza e maratona di anime! Ah mamma! Tra poco dovremmo andare, io ed Eavy, al Comicon e al Lucca comics... Posso prelevare i miei soldi dalla banca?" Chiesi facendo gli occhi dolci. "Uff... Va bene...Ma uffa voglio venire anch'io!" "No mamma cuccia!" Diedi infine un bacio e un abbraccio a mia mamma la quale era più fissata di me riguardo al mondo Otaku e partii verso casa di Eavy, la mia migliore amica. Abitavo in un piccolo paesino vicino alla campagna dove tutti si conoscevano tutti, o quasi.... Erano solo le 7,35 quando uscii di casa e io ed Eavy c'eravamo date appuntamento in piazza alle 8,00 circa quindi potevo benissimo fare con calma. Anche se non c'era molto sole mi ero messa un cappello di paglia in testa che, appena ero partita con la bici era volato via... Fortuna che c'era un laccetto che lo teneva! Verso le 7,45 arrivai in piazza e, contemporaneamente -che parolone!- arrivo Eavy. "Buooongiooornooo Eavy!" Dissi fermandomi vicino a lei. Eavy era una ragazza dolce e gentile, ma anche molto vendicativa a volte. Aveva capelli biondi che le arrivavano a metà lunghezza della schema e, solitamente, li teneva sciolti. Aveva due grandi occhi da scoiattolo color cioccolato, ed aveva una corporatura abbastanza muscolosa ma non troppo... Insomma -quasi- l'inverso di me! I miei capelli erano molto, ma molto più lunghi dei suoi di un colore che a Eavy ricordavano il cioccolato -infatti diverse volte al giorno mi diceva che i miei capelli gli mettevano fame!. I miei occhi erano di un bel verde che variava a seconda della luminosità: Se stavo in un luogo poco illuminato tendevano al verde muschio, se stavo in un luogo illuminato tendevano ad un verde misto a giallo -occhi da shinigami! La mia corporatura era "normale" anche se devo ammetterlo ero un po' cicciottella specialmente quelle cosce... Solo sulle cosce! "Ciao Adele" disse lei sbadigliando. "Allora andiamo? Abbiamo un sacco di cose da fare e poi oggi dobbiamo andare a cavallo!" Incitai cominciando a pedalare. "Giusto! Non vedo l'ora di arrivare per rivedere Sebastian!" Sebastian era il mio -e dei miei nonni- gatto. Era un bellissimo gatto con degli splendidi occhi gialli e un manto nero come la notte così, in accordo con i miei nonni e in condotta con mia madre, lo chiamammo Sebastian... Ancora non sanno che Sebastian è il nome di un demone... I miei nonni sono religiosi al massimo dico solo questo... "Già manca tanto anche a me! Invece non vedo lora di rivedere Sakura! La pesto per bene quell'ocaccia!" Non c'è bisogno di spiegazioni per il nome di una delle quattro oche... Le altre tre si chiamano Ino, Melissa e Mei. Fantasia 0! La strada per arrivare nella fattoria/villetta dei miei nonni non era ne lunga ne complicata, anzi era una piacevole passeggiata, nel nostro caso pedalata, in un boschetto sulle rive di un ruscello. "Eccoci qui!" Ma non feci in tempo a scendere dalla bici che Eavy era gia corsa verso Sebastian. "Sebas-chan!" "Come non detto... Eavy!" "Ho ho ho... Ragazze! Come va? Vi aspettavamo più tardi... A beh vuol dire che saremmo noi a partire prima". Mio nonno nel sentire tutta quella confusione era uscito a controllare dandoci come, al solito, il suo benvenuto alla Tanaka. "Nonno! Ciao!" Buttai la bici e andai ad abbracciare mio nonno e subito dopo mia nonna... Eavy intanto spupazzava Sebastian. "Allora ragazze sapete come funziona qui. Date da mangiare agli animali, non date feste stile discoteca ma solo cose carine e placate nel fienile, non fate riti satanici e non svuotate il frigo in cinque minuti, detto questo vi saluto ragazze!" "Ciao nonna!" Salutai prima di raggiungere Eavy. "Allora... Sistemiamo la nostra roba nella stanza e poi andiamo a cavallo?" "Io prendo il letto di destra!" "Eavy! Quel letto é mio!" Cominciammo a salire su per le scale più velocemente possibile per aggiudicarsi il letto di destra cioè quello sotto la finestra, ma cime al solito arrivammo insieme ed io come brava amica glielo cedetti. "Allora ora possiamo andare!" Sellammo i cavalli e partimmo... Il bosco era tranquillo e il cielo sereno; era eravamo partite verso le nove quindi per sicurezza, co portammo qualcosa da mangiare e da bere. La passeggiata a cavallo era una delle cose abitudinarie che facevamo io ed Eavy d'estate... "Uffa!" "Eavy che succede?" "Voglio che Sebas-chan, Willy, Ronald..." "...Grell, Ciel, Alois,..." Continuai io conoscendo a memoria la lista dei suoi personaggi preferiti... "Non dimentichiamoci di Claude e Undertaker..." Precisò lei. "Ah e da quando in qua ti piace Undertaker?" "Da oggi!" "Contenta tu contenti tutti! Hahahahaha... Ah ecco perché! Tu ami tutti gli shinigami e Undertaker è uno shinigami... Anche fico direi!" "Ovvio no?! Che ore sono?" "Sono quasi le tre... Wow non me ne ero minimamente accorta... Il tempo vola qui... Torniamo!" Eavy fece di con la testa e la galoppata lenta si trasformò in una corsa e infine in una gara... "Prima!" Urlammo entrambi arrivate nel recinto dei cavalli... "Sta sera grigliata?" "Si dai! Andiamo a preparare il barbecue!" Annuii e cominciammo a incamminarvi verso la porta mentre cercavo disperatamente le chiavi in tasca, ma la porta era già aperta... "Eavy... La porta è aperta..." "Aspetta..." Eavy corse via mentre io rimasi ferma davanti alla porta. "Accettiamoli!" Sussurrò Eavy dandomi un'accetta. Aprii la porta la quale scricchiolò. Il corridoio era totalmente buio... "Sangue freddo... Andiamo" Accesi la luce... Eavy però aveva gia notato che dalla cucina provenivano voci... Tante voce, botti, urla... "Uno..." Avanzammo versi la fonte di quel trambusto. "Due..." Disse Eavy... "Tre... AAAAAAAAAAAAAH!!!" Ma alle notte urla di guerra si unirono quelle delle persone nella nostra cucina... Urla di... Paura?! "O mio Dio..." Un ragazzo biondo svenne sul colpo... "Chi cazzo siete!?" Urlò Eavy..."Eavy..." Cercai di capire se quello che vedevo era frutto della mia immaginazione o no..."Allora parlate!" "Eavy..." La richiamai... "Ma siete sordi o cosa?!" "Eavy!" "Che c'è!?" Indicai il ragazzo alto davanti a noi... Alto, con capello neri e maglifici occhi rossi misti a rosa... "A-Adele l-lo v-vedi a-anche t-tu vero?" Chiese Eavy non staccando gli occhi da lui... Annui... Ci guardammo e ad entrambe passò per la testa lo stesso pensiero... "SEBAS-CHAN!!!" Ci buttano letteralmente sopra il maggiordomo. "Omiodioomiodioomiodio! Ma sei vero!" Disse Eavy tirandogli le guance. "Hey! Lasciate stare il mio Sebas-chan!" Disse una voce nota a tutte e due. "Grell!" Urlai io tentando di abbracciare il rosso che stava scappando da me. "YAAAAAA!! Sebas-chan aiuto!!" Urlò il ragazzo saltando in braccio a Sebastian il quale si era appena rialzato. "Scollati di dosso!" "Hihihihihihi!" "O.Mio.Dio.Undertaker scappa!!" Urlai io mettendomi tra lo shinigami ed Eavy. Inutile dire che non ci mise niente a scansarmi per buttarsi tra le braccia del suo adorato Undertaker. "Uuuuu... Ma quanto sei KAWAII!!" disse lei strofinando la sua guanci su quella del povero shinigami il quale era intento a mangiare biscotti... Aspetta quelli erano i miei biscotti! "Dammi subito i miei biscottii!" Urlai con tutto il fiato che avevo in gola scaraventandomi addosso a lui, ma per cause non note -la mia altezza- lui mi blocco con una mano. "Ma ma ma ma... Uffaaaa!!" Dissi facendo finta di piacere. "Uff... Tu scollati!" Disse cercando di staccare Eavy dalla sua vita. "E tu... Prendi il biscottino!" "Yes my lord!" Dissi imitando Sebastian che da dietro mi guardava male. Stavo per prendere il biscotto gentilmente offerto da Undertaker, quando una mano lo prese... "Nooooo!! Chi é stato?!" Chiesi incavolata nera girandomi verso il proprietario della mano che aveva osato rubarmi un biscotti. "Io..." Disse una voce calma e fredda. "C-ciel?!" Dissi io facendo qualche passo indietro cadendo sopra a qualcosa, anzi meglio, sopra qualcuno. "Tu! Levati subito dalla mia schiena!" Disse una voce incavolata. "S-scusami..." Dissi io con un filo di voce per colpa dell'imbarazzo. "Wow per essere una ragazza sei pesante!" Diss il ragazzo alzandosi, ma non riuscì nemmeno a guardarmi in faccia che gli tirai una gomitata nello stomaco. "Non sono grassa!" "Ma io ti ammazzo!" Disse il biondo saltandomi sopra e facendomi cadere a terra... Ora io, con un nanetto biondo sopra che cerca di uccidermi... Ditemi se posso, anzi devo, stare calma?! "Alois! Che modi sono di trattare una signorina!" Lo sgridò una voce severa. Solo allora mi accorsi che quello che avevo malmenato e che mi aveva malmenato, era proprio il conte Alois Trancy... Claude lo sollevo da me per il braccio e lui, molto educatamente lo mandò a fanculo. "Lo perdoni signorina... É solo confuso. Ci potrebbe dire dove ci troviamo?" Chiese il maggiordomo porgendomi la mano. Annuii senza staccare gli occhi da lui. "A-allora..." Dovevo essere più sicura. "Allora..." Meglio "Sedetevi e non uccidetevi a vicenda" dissi separando Alois e Ciel che si stavano picchiando come le femminucce... Tutti i miei "ospiti" si accomodarono, chi per terra, chi sulle sedie e chi sul tavolo e solo allora mi accorsi di chi fossero... Nella stanza, oltre a me ed a Eavy c'erano: Sebastian e Ciel Claude e Alois Grell William Ronald Undertaker "Allora mi presento. Mi chiamo Adele ho sedici anni e questa e casa dei miei nonni... Voi non mi conoscete io si, ma non fa nulla... Ora io non ho la più pallida idea di come voi siete arrivati qui, ma credo che dovrete rimanere in questa casa finché non lo scopriamo..." "Cosa?!" Dissero William, Ronald, Grell e Alois in coro. "Se volete potete pure andarvene ma li fuori" disse Eavy indicando la finestra aperta "É un mondo totalmente nuovo per voi... Quindi decidete" disse infine sedendosi a gambe e braccia incrociate. "Bocchan cosa decidete?" Chiese Sebastian avvicinandosi a Ciel seduto su una sedia di fronte a me.... Ora che lo guardo... Sembra più grande, stessa storia per Alois... Strano. "Rimaniamo" disse Ciel freddo. "Vado a prepararle la stanza... Dove sono le stanze per gli ospiti?" "Heyheyheyhey... Prima si mangia e poi si pensa a tutto!" Disse Eavy balzando in piedi... "Adele vado a preparare la grigliata!" Disse infine uscendo di casa. "Uff... Dai venite... " dissi io sapendo al piano di sopra. Mi fermai in mezzo al corridoio con dietro tre porte chiuse. "Allora quella" dissi indicando la porta alle mie spalle "É la stanza mia e quella di Eavy e li. NON.SI.ENTRA!" "Tsk... Okay vai avanti" parlo Ciel per tutti. "Ora nella stanza di destra andranno: Ciel e Sebastian" "Bocchan andiamo" disse Sebastian aprendo la porta della stanza. "William e Undertaker" dissi mentre i due si incamminarono nella stanza."Ma ma io volevo stare insieme a Sebas-chan!" Disse Grell saltando sul posto come in bambino. "Ed è per questo che vi ho messo in due stanze diverse... Chissà che combineresti... Tutti gli altri nella stanza di sinistra. Vado a cercarvi qualcosa di comodo da mettervi" "Aspetta! Come ti chiamavi?" "É? Ma guarda un po'... Alois... Perché lo vuoi sapere?" Chiesi al biondino incrociando le braccia. "Per sapere e poi... Abbiamo cominciato con il piede sbagliato e mi chied-" "Dillo che il vero motivo per cui fai il dolce e carino é per scroccarmi vestiti?" Dissi conoscendo i gusti in fatto di vestiario di Alois. "Hehehehe... Em... Ma no no" "Dai vieni" dissi facendogli strada verso la mia stanza. "Tieni metti questi, ti dovrebbero stare" dissi tirandogli un paio di pantaloncini corti di jeans e una maglia viola. "Tsk.." disse infine riacquistando il suo carattere da bimbo viziato..."Prego..." Dissi buttandomi sul letto. "A vero... I vestiti" Mi alzai e andai verso la porta, ma la trovai bloccata da un'imponente figura vestita di rosso. "Voglio anch'io qualcosa di femminile da mettere!"Disse Grell dandomi un colpetto con due dita sulla scapola destra. "E perché mai?" Rriacquistando l'equilibrio. "Senti nanetta. Se non mi dai dei vestiti ti trafiggo con la mia falce!" Disse lui sbattendo un piede a terra. "Okay okay calmo!" Dissi avvicinandomi all'armadio. Gli avrei lo stesso dato dei miei vestiti, ma volevo vederlo incavolato dal vivo. "Ma non so se c'è qualcosa che ti possa stare... Sono più piccola di te quindi... Ah prova questi!" Dissi tirando fuori un paio di pantaloni neri corti fino alle ginocchia... Per me... "Okay maglia ora... Voglio la tua camicia!" Disse lui buttandomi sul letto. Guardai la mia camicia... Era una dannatissima camicetta rossa! Che ci trovava di bello in quella camicetta?! "No dai! Ce ne sono a bizzeffe nell'armadio!" "No quella!" Disse avvicinandosi a me per poi prendere un bordo con le dita sfiorando la mia pelle con le sue dita gelide. "Uffa! Tieni!" Dissi levandomi la camicetta e tirandola sulla sua testa. Sapevo che si credeva una ragazza, ma l'idea di restare con solo il reggiseno e i pantaloncini davanti a lui mi metteva a disagio. "Posso cambiarmi qui?" "Ma si fai pure! Vuoi anche una tazza di te e una fetta si torta?! Hai la tua stanza! Via!" No! Non è vero resta resta! "Ma li ci sono quei brutti maschiacci! Non voglio cambiarmi davanti a loro!" Disse lui/lei levandosi la giacca e lanciandola sopra di me. "A giusto... Ti credi una ragazza" dissi a bassa voce per poi guardarlo... "Alla faccia della ragazza..." Era decisamente un'altra persona senza maglietta addosso... Perché a me?! Perché?! Arrossii si colpo notando che mi stava guardando. "Che hai detto?" Chiese levandosi i pantaloni. "A n-niente niente!" Dissi coprendomi la faccia con la sua giacca. "Guarda che puoi guardarmi... Non mi imbarazzo mica" "Non sei tu il problema!" Mi rintanai nella giacca ma questa fu tirata via subito. "Ah e chi sarebbe il problema?" Chese mettendo le mani all'altezza dei miei fianchi avvicinandosi a me come per baciarmi. Okay ora svengo..."Posso provarla?" Chiesi indicando la giacca per cambiare discorso. "Mmm... Va bene" si tirò in piedi da sopra di me e mi tirò nuovamente la giacca. Solo allora notai che era ancora in mutande. La misi e notai che era tremendamente enorme! Ci sarebbero entrate tre me in quella giacca! "Come sto?" Chiese Grell facendo un giro su se stesso. "Bene bene... Adesso mi aiuti a cercare qualcosa per gli altri? Ma non ti leghi mai i capelli?" Chiesi notando la sua chioma rosso fuoco che gli arrivava fin sotto la schiena. "Mmm... Ora che me lo fai notare... Ho caldo e mi si stanno appiccicando i capelli alla pelle" disse sventolando la mano davanti la faccia a mo di ventaglio. "Siediti" dissi battendo la mano sul letto. Il rosso si sedette e i sui capelli mi coprirono. "O dei... Allora che te ne pare di una treccia?" "Non so... Fai tu" Mi misi all'opera; avendo anch'io i capelli lunghi sapevo quali erano le pettinature più comode così optai per una coda alta con qualche ciocca lasciata sul davanti. "Ta-da! Che te ne pare?" Era incredibile che i miei vestiti gli stavano bene... "Perfetto!" "Signorina... Il mio Bocchan vorrebbe dei vestiti comodi..." "Sabas-chan! Guarda! Che te pare?" Disse il rosso attaccandosi a Sebastian. "Tsk... Spostati" disse lui freddo. "Sei sempre così freddo!" Urlò lui uscendo dalla stanza. "Fai un po' tu per i vestiti... " dissi indicando l'armadio. "Questi andranno bene" Sebastian aveva tirato fuori dall'armadio un paio di pantaloni blu scuro ed una maglia bianca semplice. "Grazie my lady" disse inchinandosi e accennando un sorriso. "Non sono una lady... Comunque prego" dissi sistemandomi l'enorme giacca di Grell. Mi alzai e mi diressi verso l'armadio per prendere dei vestiti, stavolta per me. Optai per un paio di leggins neri e un top nero che lasciava poco all'immaginazione, ma grazie all'enorme giacca, non si sarebbe notato. Uscii dalla stanza e mi diressi verso la porta dove era entrato Sebastian "Ragazzi siete tutti vestiti?' Chiesi bussando alla porta. "Si entra pure..." Disse Ciel. "Adele giusto?" Chiese William appena entrai dentro. "Si giusto... Lei non si cambia?" Chiesi notando che era ancora vestiti con il suo solito completo nero. "Per favore. So di essere vecchio, ma non mi dare del lei... Comunque resterò con questi vestiti.. Mi levo solo la giacca" disse lui levandosi la giacca nera restando con solo la camicia bianca. "Okay... Tu invece?" "Hihihihihi... Io sto bene così" disse Undertaker buttandosi sul letto vicino a Ciel. "Ma dai! Sebastian! Undertaker! Non potete restare così!" Dissi io. "E perché no?" Chiese Undertaker sorridendomi "Perché siamo nel ventunesimo secolo! Dai almeno levati quell'enorme tunica nera!" Dissi mettendo le braccia sui fianchi. "Va bene... Ma sotto non ho niente" "Si si come no... Fate come vi pare... Quando morirete di caldo chiamatemi" dissi io uscendo dalla stanza dirigendomi di fuori dove Eavy stava preparando da mangiare. "Che odorino... Che fame!" "Oh Adele! Hai già fatto tutto? Ti sta bene la giacca!" Constatòl lei. "Si... Che fatica... Undertaker, Sebastian, Willy e credo anche Claude non si vogliono cambiare" dissi sconsolata "Moriranno di caldo... Un secondo di silenzio per le povere vittime del caldo... Okay ora apparecchiamo" disse Eavy alzando un pugno verso il cielo che si stava tingendo di blu scuro. Optammo per mangiare all'aperto così preparammo il tavolo... Verso le nove e mezza i nostri ospiti cominciarono a scendere così come scese la notte. Primo di tutti arrivò Undertaker... "O.Miei.Dei... Adele da dove li hai tirati fuori quei vestiti?" Disse Eavy indicando dietro di me "Quali vesti... Wow" "Che c'è non va bene? Hihihihihi" Lo shinigami si era messo una maglia nera a maniche corte e dei pantaloni del medesimo colore molto aderenti. La frangetta era stata tirata su da una molletta e ora lasciava scoperti i suoi splendidi occhi verdi... Sorrise compiaciuto e poi so andò a sedere sull'amaca che avevano montato i miei nonni qualche giorno prima. "Eavy la carne si brucia" disse avvicinandomi ad Undertaker. "O cazzo!" Urlò Eavy girando le bistecche. "Da dove li hai tirati fuori quei vestiti? Ma cos più importante... Perche non ti vesti così tutti i giorni?!" Dissi io che stavo per sbavare alla vista dello shinigami che mi osservò per poi scoppiare a ridere. "Me li ha procurati Sebastian... Quello li é un diavolo di maggiordomo" "Ha ha ha hai fatto la battuta!" Dissi io sedendomi su una sedia. "Ragazzi che odorino!" Dalla porta era appena uscito Grell che si avvicinava precipitosamente nella nostra direzione. "Buona fortuna!" Dissi io levandomi dalla traiettoria del rosso che mirava sul povero Undertaker. "Ah... Lasciami! Lasciami!" "Lo aiutiamo?" Mi chiese Eavy mentre io mi sistemavo su una sedia li vicino. "Naaa! Voglio godermi la scena!" Dissi io ridendo. "Cosa sta facendo Grell?" Chiese Alois che era spuntato come un fungo da dietro di me. "Ah niente di che... Si sta scopando Undertaker" dissi come se niente fosse mentre Grell stava "spogliando" Undertaker, ma la cosa non piaceva minimamente a Sebastian che per poco sveniva. "Ah... Va bene va bene li fermo!" Mi alzai e levai la giacca che mi avrebbe dato solo fastidio... Ora, come facevi a separarli?! Mi avvicinai a Grell e lo osservai per qualche minuto poi mi ricordai che dietro di me c'era Sebastian così mi girai. "Sebastian mi dai una mano?" "Si certo" disse lui ancora sconvolto. "Allora piano A! Grell! Sebastian si sta spogliando!" "C-cosa?!" Urlò ul maggiordomo allontanandosi da me. "Sta tranquillo era solo per distrarlo ma dobbiamo ricorrere al piano B! Ora fai finta di baciarmi" dissi rossa in viso. "Spiegati" "Allora... Visto che Grell voleva e vuole essere baciato da te ho pensato che se tu proverai a baciarmi potrebbe distrarsi, ma dobbiamo farci vedere" spiegai imbarazzata, fortuna che non c'era nessuno! "Okay vieni" disse trascinandolo davanti l'amaca. Mi mise una mano dietro alla testa e si abbassò leggermente... Cominciammo ad avvicinarci e lo shinigami se ne accorse così quando eravamo a qualche centimetro di distanza, si scaraventò su di me. Una mano mi trascinò via prima che questo potesse accadere e Grell, finalmente, baciò il povero Sebastian. Fu un semplice e veloce bacio a stampo, ma a Grell piacque tanto e appena si fu staccato... No non svenne, cioè non ne ebbe il tempo! Sebastian gli diede un pugno in faccia e lo mandò a sbattere contro il muretto della casa. "Grazie Alois!" Dissi io correndo nella direzione di Grell. "Sei sempre il solito... Su alzati!" Mi abbassai e lo tirai su. "Sebas-chan mi ha baciato! Mi ha baciato!" Urlò nel mio povero orecchio. "Lo so! C'ero anch'io!" Urlai a mia volta. "Ora! O cammini con le tue gambe o ti mollo qui!" Lo shinigami si lasciò a peso morto sulla mia spalla e per poco non caddi. "Okay... Resta qui!" "Weee!!! Daiii!" Si lamentò lui battendo i pugni a terra come un bambino. "Porca puttana pesi!" Urlai io cercando di sollevarlo, ma a causa della mia scarsa altezza e della mia forza pari a 0, a malapena riuscii a sollevargli un braccio. "É pronto!" Urlò Eavy. "Cibooo!! Scusa Grell cavatela da solo!" "Hey!" Mollai lo shinigami in mezzo alla strada e mi affrettai a prendere posto a tavola. "Che cos'è tutto questo frastuono?"Ciel era appena arrivato con in testa un asciugamano a mo di turbante. "Bocchan volet-" "Ce la faccio da solo" disse Ciel scansando la mano di Sebastian. "Finalmente si mangia!" "Ronald! Alleluia credevo fossi annegato nella doccia!" Dissi io appena il playboy uscii dalla porta d'ingresso. "Come facevi a sapere che mi sono fatt... Ahhhh" si era accorto prima che potessi rispondere di avere i capelli bagnati. "Allora a tavola... Grell! Sta lontano da Undertaker e da Sebastian!" Dissi notando che Grell si stava avvicinando bruscamente ai poverini. "Uff.. Allora mi appiccico a te!" Dissi avvicinandosi bruscamente a me sta volta. "Non.Ci.Pro.Va.Re!" "Ma Adel-chan!" "Ecco ci mancava il soprannome!" Lo shinigami si appiccicò alla mia povera guancia prima che potessi realizzare... "Ragazzi!! Aiuto!!" Ma nessun aiuto dai miei ospiti. "Bastardi! Mi vendicherò!" Urlai. "Si mangiaaaa!!!" Urlò Eavy cominciando a mangiare la sua bistecca. Dopo svariati tentativi riuscii a staccare Grell dalla mia povera guancia per cominciare a mangiare. "Su piccola Sasha Braus lascia una patata anche a noi poveri esseri umani" disse Eavy prendendo una patata cotta alla brace dal mio piatto. "Io non sono un essere umano! Io sono uno shinigami!" Urlò Ronald alzandosi in piedi. "Si si... Va bene come vuoi tu" disse Alois che stava seduto vicino allo shinigami. "Sentite calmatevi! Altrimenti niente cena!" Si azzittirono tutti e la cena continuò. "Adele cos'è questa... Cosa?" Chiese Sebastian indicando la Coca-Cola. "Allora questa cosa si beva ma non si deve esagerare specialmente per voi due bimbi" dissi strizzando le guance a Ciel e ad Alois che urlarono un "Hey!" in coro. "Non siamo poi tanto piccoli... Abbiamo la tua stessa età" disse Ciel massaggiandosi la guancia color porpora. "Cosa?!" Urlammo io e Eavy all'unisono. Avevano veramente sedici anni?! "Aspetta, aspetta, aspetta... Come fate a sapere la nostra età?!" Chiese Eavy. "Ho fatto delle ricerche sul vostro conte... D'altronde sono un..." "diavolo di maggiordomo! Si lo sappiamo!" Urlammo io ed Eavy. Sebastian rimase un po' perplesso così spiegai, tranquillamente, la situazione. "Sveglia!! Quando prima abbiamo detto che vi conosciamo era questo che intendevamo! Voi siete i personaggi di un manga che poi è diventato un anime che noi due seguiamo! Quindi è più che logico che conosciamo le battute che dite fino allo svenimento!" "Tsk.. Che delicatezza" aggiunse Ciel. La serata continuò in modo tranquillo, più o meno... Più meno che più! Continui litigi tra Grell e Will, odiosi commenti da parte di Ciel, continue domande imbarazzanti come "A che età hai perso la verginità" da parte di Alois e per poco Ronald bon faceva scoppiare un incendio giocherellando con i carboni della brace! Diedi un'occhiata allo schermo del telefono e notai che si era fatto tardi così annunciai che era l'ora di "fare la nanna". "Ma dai sono solo le 11,40!" Disse Eavy. "Ma io non ho sonno!!" Disse Ronald sbadigliando. "Dormire? Che significa dormire?!" Disse Ciel. "Si annuncerà una lunga notte"... Per la prima volta concordai con Sebastian... Quella sarebbe stata una lunga notte...
   
 
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