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Autore: LuxShilas    03/05/2015    2 recensioni
"Come ho incontrato Frank Matano..."
Una piccola introduzione per una grande storia.
Genere: Commedia, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANGOLO AUTRICE
Eccomi qui, finalmente. Ho detto un sacco di volte "pubblico, pubblico" ma alla fine non ho pubblicato niente.
Perché, a dire la verità, avevo paura che qualcuno la prendesse come una burla o una cosa inventata a caso per attirare l'attenzione.
Avevo scritto circa sei pagine di Word, ma poi mi sono detta che erano troppe, alcune cose non servivano a nulla e le ho cancellate, correggendo gli errori che mi erano sfuggiti.
Ed è venuto fuori questo.
Spero che non vi deluda, e non mi interessa se vi piaccia o no: vorrei solo farvi vivere la mia avventura, provando, anche se minimamente, quello che ho provato io.
So che venerdì, come al solito, avrei dovuto aggiornare la mia fanfiction su Frank, però per colpa della festa non sono riuscita. Tornerò questo venerdì comunque :)
Ringrazio in anticipo chi leggerà!
Non ho altro da dire.. buona lettura!
LuxShilas




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I had a dream so big and loud
I jumped so high I touched the clouds

(Ho fatto un sogno così grande e forte
Ho saltato così alto che toccavo le nuvole)

This is gonna be the best day of my life

(Questo sarà il miglior giorno della mia vita)



 
10 novembre 2014
 
«Clara, la vuoi finire? Sembra che stai per incontrare l’amore della tua vita.»
«Den, è quello che tu non capisci. Lui è l’amore della mia vita.»
«Ti stai illudendo.»
«Smettila di essere così negativa!»
«Sono soltanto realista. Comunque forse è meglio sognare, come dici tu, dato che il mondo è così schifoso..»
Sbuffo. La mia migliore amica sta di nuovo facendo la vittima.
«Denise..» la chiamo, mentre percorriamo l’aeroporto, per uscire. Lei non mi risponde, ma so che mi sta ascoltando. «Io ti ho accompagnato al ritrovo di Benji e Fede*, i tuoi idoli, senza fare la musona, per tenerti compagnia e farti forza. Non mi sono lamentata. Ora ricambia il favore.»
«Ok, scusa. Comunque anche a me piace Frank, tutto sommato.»
Faccio un sospiro di sollievo.
«Linda!» gridiamo poco dopo, mentre usciamo dall’aeroporto e incontriamo una nostra amica di Roma ad aspettarci. Ci accompagnerà lei all’Auditorium Conciliazione per assistere alla prima puntata che verrà registrata di Italia’s Got Talent. E ovviamente, io mi reco lì soltanto per vedere Frank Matano.
«Ciao ragazze!»
Dopo vari baci e abbracci, saliamo sulla sua auto. Nel frattempo, chiamo mio padre – che è sempre stato contrario all’idea di andare fino a Roma per vedere un personaggio famoso – e mia madre per avvertirli del mio arrivo.
Mentre Denise e Linda chiacchierano, io cerco di capire cosa sta succedendo, tentando di mantenere la calma.
Tra poche ore vedrò Frank. Apro la borsa, scorgendo all’interno il foglio preso per l’autografo e una penna, nel caso lui non l’avesse.
Il cellulare è già preparato con la fotocamera aperta.
Tutto è pronto, ma forse io no. Sono agitata ora che devo ancora arrivare, e per me sarà già tanto solo vederlo a un paio di metri da me entrare nel teatro, mi sentirei comunque felice.
 
«Siamo arrivate..» la voce di Linda mi risveglia dai miei pensieri, così slaccio la cintura ed esco. «..in anticipo ovviamente, ma almeno possiamo prendere posto in prima fila dove ci sono le transenne. Magari quando arriva si ferma da noi.»
La sua frase mi fa venire un brivido di freddo. Mi stringo nella giacca, appoggiando i gomiti alla sbarra che hanno messo all’entrata per dividerci dai giudici che passeranno tra un’ora circa. Dopodiché potremmo entrare tutti. E lì non me ne fregerà nulla del programma.
Denise mi indica un gruppo di ragazze urlanti posizionarsi in parte a noi. Hanno già il foglio in mano con il cellulare. Probabilmente hanno la mia stessa intenzione.
Venti minuti dopo una flotta di ragazzi e ragazze, circa una trentina, arriva mettendosi dietro di me e le mie due amiche spingendomi in avanti, così rischio anche di soffocarmi.
«Mi chiedo dove sia il rispetto» borbotto a Linda, che è alla mia sinistra.
«Patetici» risponde lei di rimando, scuotendo la testa disgustata.
Più passa il tempo più le transenne rischiano di cadere in avanti a causa del peso della gente che continua a spingere.
«La volete piantare?» l’urlo di Denise fa zittire due ragazzine dietro di noi, che la guardano indispettite. Ma gli altri continuano come se niente fosse.
Guardo, come gesto di consolazione, la mia migliore amica alzando le spalle.
«Ignorali» le dico.
«Facile a dirsi» sbotta.
 
Dopo un’ora e mezza passata al freddo, con le dita piedi che sembrano essersi tramutate in ghiaccioli, sentiamo i ragazzi all’estremità della transenna iniziare ad urlare e alcuni a saltare.
Mi sporgo per vedere Luciana Littizzetto percorrere il vialetto, allungando le mani per sfiorarle con alcuni fan, anche dall’altro lato del tappeto su cui cammina.
Mi sento sempre più spinta in avanti, quando non resisto e do una pestata col tallone a chiunque abbia dietro.
«Ehi!»
La voce di una ragazza mi fa voltare.
«Scusami, non ti avevo vista» rispondo fintamente dispiaciuta.
Quando Luciana passa davanti al pezzo in cui ci sono io si sollevano altre grida, e lei saluta con la mano per poi sparire dentro l’Auditorium.
Con Nina Zilli è diverso, lei si ferma ad ogni fan che gli allunga un pezzo di carta o un cellulare, e dato che non sembra tanto stufa di fare foto o firmare autografi, mi offro pure io con le mie due amiche.
Ci saluta sorridente, mentre Linda mi guarda con gli occhi leggermente sbarrati, cosa che mi fa scoppiare in una risata che nessuno sente dal troppo trambusto.
Ci mettiamo in posa per la foto con la cantante, dopodiché fa con le mani un cuore che ha rivolto a uno per uno, e noi ricambiamo, urlandole “grazie”.
Quando dopo un paio di secondi passa anche Claudio Bisio. Mi viene in mente che un paio d’anni fa ridevo nel vederlo in tv, perché tutti avevano i capelli mentre lui no e faceva sempre battute divertenti. Mi è sempre stato simpatico, sembrava come un secondo papà per tanti bambini.
Lo vedo scambiare due parole veloci con alcuni fan, ad altri fa l’autografo, con altri ancora si scatta un selfie, ma io, Linda e Denise con lui non riusciamo a fare nulla, perché le ragazze dietro ci spingono cercando di venire oltre di noi, così loro si beccano la chiacchierata, mentre io resto schiacciata con le mie amiche addosso agli altri. E’ veramente soffocante.
 
Qui iniziano le cose che ho fatto senza rendermi conto di averle fatte veramente.
 
Ma il mio cuore inizia a battere fortissimo nel momento in cui mi viene in mente che manca solo Frank. Che probabilmente, dalle urla, è all’inizio della transenna e che se io resto qui non lo vedrò mai, né avrò l’opportunità di sentirlo vicino dal vivo.
Linda mi guarda a bocca aperta, così come Denise. Entrambe sanno che sto per fare una cosa che una gentile e modesta ragazza di diciassette anni non dovrebbe fare.
Mi passo in fretta una mano tra i capelli, spingendo con tutta la forza che ho nel corpo le due oche antipatiche che prima hanno fatto la stessa cosa con me.
Appena capisco di essere riuscita nell’impresa, “il mio ragazzo” sta per arrivare. Anche lui si sofferma ogni tanto, ma non come Nina. Ho paura che da me non venga.
Allungo le braccia mentre le mie due amiche mi raggiungono. Frank non viene catturato dalla mia attenzione, bensì da una sconosciuta al mio fianco. Ha un grosso cartellone per lui, e lo sventola in aria. In questo modo Matano si avvicina, per ringraziare la ragazza.
Lo sento estremamente vicino. Se non fosse per la sconosciuta, lui non sarebbe venuto qui in parte a me, così la ringrazio mentalmente. Estraggo velocemente il foglio dalla mia borsa e sblocco il cellulare, quando dopo aver finito con lei, si gira verso di me.
Non ho la più pallida idea del perché, ma delle lacrime scendono lente sulle mie guance, mentre lui firma l’autografo con il suo pennarello indelebile nero. Mi guarda in faccia facendo un’espressione addolcita, e allunga il corpo verso di me per.. abbracciarmi?
Non ho forza di stringerlo a me, non ne ho soprattutto il coraggio, sento la mano di Linda sulla spalla. Francesco prende in mano il mio telefono, e scatta la foto.
«Lei è innamorata di te da tantissimo tempo» la voce spavalda di Denise mi coglie di sorpresa, e il ragazzo dietro la transenna ride di gusto.
«Grazie cucciola,» piega la testa di lato guardandomi, mentre io non collego la frase al significato del nomignolo «spero di rivederti presto.»
E dopo questo corre da altri fans che gli consegnano un altro disegno gigantesco.
Guardo le mie amiche con gli occhi ancora umidi e loro mi accolgono in un abbraccio.
«Profumi da Frank Matano» scherza Linda.
«Sono stata brava a dire quella frase?» mi chiede Denise.
La fulmino con lo sguardo, mentre il cuore ancora mi batte a mille.
«Altrimenti non ti avrebbe mai chiamata cucciola
«Sì, sei stata brava.» le rispondo sorridendo.



*Due ragazzi che da non molto sono diventati famosi, uno canta e l'altro suona la chitarra.
   
 
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