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Autore: FrenzIsInfected    03/05/2015    5 recensioni
Mai portare una donna in un Fashion District...
Partecipante al contest "This is Silly - non prendiamoci sul serio!", indetto da Chappy_ sul Forum di EFP.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I deliri comici del Frenz(one)'
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Mantova Outlet Village:

Inferno a cielo aperto

2015. Maggio. Giorno 2 del mese. Poco dopo le 14.
Una Mercedes nera percorre, come tante altre macchine, le strade comunali, provinciali o regionali della zona di Mantova.
Un terzetto, composto da Frenz e i suoi genitori, sedeva dentro il mezzo. Il ponte del 1o Maggio aveva offerto all'allegra famigliola marchigiana, complici anche le gare di nuoto della sorellina, l'occasione di passare tre giorni sballottati tra Verona e Mantova, dormendo in un angusto B&B situato vicino ad un campo d'aviazione dell'esercito a Sommacampagna, paesino veneto al confine con la Lombardia.
Dopo aver passato il 1o Maggio a smadonnare per le vie di Verona, ed aver dato talvolta dei "Mona" ai veronesi imbranati giusto per citare Germano Mosconi(che a Verona ci aveva lavorato per anni), la famigliola era diretta ora a Mantova, dove vi abitavano anche amici di famiglia.

- Quanto manca per Mantova? - chiese Frenz, mettendo in pausa la musica del suo cellulare.
- Una decina di kilometri. - rispose il padre, leggermente infastidito.
Non lo era tanto per il fatto stesso di andare a Mantova, quanto per aver da poco mangiato al McDonalds, che, come tutti sappiamo, serve prelibatezze di prima qualità, ed ovunque vai, i panini hanno diverso sapore.
Per lui, che era un acceso oppositore dei fast food, esser costretto ad andare da "Donaldo", a far pranzo era uno smacco enorme quanto la cupola di San Pietro.
La madre, intanto, armeggiava con l'iPhone.
Frenz, noncurante, si rimise gli auricolari, e sparò "Mein Land" dei Rammstein a tutto volume.
- Toh, guarda un pò, caro! - esclamò d'un tratto la madre.
- Che succede? - fece il marito.
- Qua vicino c'è un Fashion District! Il Mantova Outlet Village! - annunciò con un sorriso.
Frenz non sentì più il sestetto tedesco, ma la colonna sonora di Profondo Rosso.
Il padre maledì in silenzio quel regalo che le aveva fatto, supportato dalle maledizioni silenziose del figlio.
- No, babbo! Ti prego, portami ovunque, pure ad un corso intensivo di matematica. Ma ti prego, non al Fashion District! - disse disperato Frenz.
Il padre però, uomo d'onore e galantuomo, diplomaticamente rispose:
- Tua madre ha diritto di vedere il Fashion District quanto tu di vedere Mantova. - .
Frenz cominciò a fare i gargarismi col cianuro.
Era stato una volta a quello di Barberino del Mugello, e una volta uscito si era ripromesso di non entrare più in uno di quei luoghi di perdizione femminile e monetaria, incentivatori del capitalismo e del consumismo.
Una volta trovato il posto, e aver parcheggiato la macchina, la famiglia marchigiana uscì. Frenz procedeva a passo funebre con in sottofondo la musica d'entrata di Undertaker(
https://www.youtube.com/watch?v=O6DII86LQn0), il padre con gli occhiali da sole e lo sguardo depresso, la madre con il sorriso sgargiante e il portafoglio alla mano.
Altre coppie e famiglie uscivano ed entravano sempre nello stesso modo: i mariti/fidanzati abbattuti psicologicamente e fisicamente, con le braccia piene di sacchetti, e le mogli/fidanzate sorridenti, con i sorrisi più lucenti del sole e i portafogli vuoti.
Varcarono il cancello.
La madre si fiondò in un negozio della Napapijri, chiedendo continuamente se ci fosse qualcosa di loro gradimento.
All'ennesimo giubbotto mostrato, Frenz sbottò:
- Mamma, sono qui solo perchè babbo ti ha accontentato! - .
Colpita nel vivo, ma capita l'antifona, la madre non osò più chieder loro di provare abiti, lasciandoli fuori ad aspettare i suoi raid dentro qualche negozio.
Intorno a sè, Frenz riuscì ad intravedere nell'oscurità del Mantova Outlet Village delle lanterne vaganti: le ragazze.
Dalla cavalla sui tacchi al comodino truccato per mascherare invano i suoi lineamenti tondi, il ragazzo ne vide di tutti i colori.
- Guardale pure, Frenz. Ma sappi che non ti vedono. - giunse il padre da dietro.
- Perchè? - domandò il giovane.
- Guardale. Guarda tutta la gente qui dentro. - fece il padre.
- Non vedi che indossano tutti capi firmati? - .
Frenz non potè che dar ragione al padre. Capi firmati Armani, Hoogan, Gucci, e chi più ne conosce me le dica, ricoprivano quei corpi femminili tanto ostili al ragazzo.
- Noi vestiamo capi di "polaccheria". Cavagli fuori un Dolce e Gabbana, e forse ti degneranno di uno sguardo. - .
Per "polaccheria" il padre intendeva roba non di marca, o palesemente di scarso valore.
I due uomini si sedettero in una panchina, notando altri padri seduti con i loro figli sulle panchine libere di quell'inferno.
C'era qualcosa, però, che non stava andando.
Ogni volta che la madre di Frenz usciva da un negozio, tornava a mani vuote.
Girarono gran parte dei negozi, ma nulla. Neanche Kiko, che di solito era una meta gettonata, fece cavare dal portafoglio della madre un euro.
Dopo che la famiglia ebbe fatto un giro completo, e dopo che Frenz riuscì a incrociare lo sguardo di sfuggita di un incrocio ben riuscito tra una manza di prima qualità e un soprammobile di fine '700, uscì dal Mantova Outlet Village.
Le sirene della cittadina si attivarono all'istante.
Gli addetti alla sicurezza uscì da ogni dove con le armi in pugno.
Vennero chiamati polizia, carabinieri, vigili urbani, esercito e le vecchiette in tiro presenti.
La madre di Frenz era uscita dal Fashion District senza comprare nulla.
Il padre, forte del mestiere da sbirro esercitato, allungò un sonoro calcio nel deretano a Frenz, dandogli le chiavi della macchina.
- Aprila, io prendo tua madre! - disse il padre, intento a recuperare la moglie in preda dalla tentazione di tornare dentro.
Frenz eseguì l'ordine, e dopo aver incaprettato sua madre al sedile con l'aiuto del padre, lasciarono il parcheggio, in una sorta di riproduzione nella vita reale di una fuga alla GTA, in direzione Mantova centro.
- E' l'ultima volta che ti ci porto! - disse il padre di Frenz a sua moglie, che stava implorando al marito di fare dietrofront.
Frenz si sentì realizzato.
E mentre passavano il ponte sul Mincio, nelle orecchie del giovane risuonava "I'm on my way" dei Proclaimers.

 
End nauuuuu det ai don't uoooooont for enitheeeeeeng uh uh uh uh uh...

Fine.

***

Messaggio dall'autore.
Ciao gente :D
Spero abbiate apprezzato questo piccolo delirio del sottoscritto.
A presto!

Frenz
  
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