Don't give up on me

La porta dell'ascensore si apre lentamente e per un attimo rimani a fissare il distretto che in questo momento è "in costruzione". Nonostante le riprese dell'ottava stagione non siano ancora ufficialmente iniziate, i ragazzi della crew si stanno dando un gran da fare per sistemare tutto e far sì che sia pronto per l'indomani mattina.

Varchi la soglia e con un gran sorriso saluti tutti i tuoi colleghi: alcuni con un abbraccio, altri con una stretta di mano, altri ancora con un semplice cenno del capo.

Ti erano mancati tutti, tantissimo!

Tra le riprese del tuo nuovo film, l'ATP, le interviste e gli eventi vari a cui hai partecipato, quest'estate non sei riuscita a vedere nessuno di loro, a parte Jon e Seamus una sera, quando ti hanno fatto una sopresa per congratularsi per le tue nozze con Kris.

Già, le nozze.

Non erano riusciti a venire in Croazia e avevi apprezzato tantissimo il fatto che alla prima occasione libera avessero preso un volo per venire da te.

Nathan, invece, era sparito.

Non si era più fatto sentire e tu non gli avevi scritto perché avevi troppa paura di quello che avrebbe potuto dirti. Non volevi farlo soffrire. O forse tu stessa volevi evitare di soffrire.

Sai benissimo che tra pochi istanti lo vedrai di nuovo, è l'unica cosa a cui pensi da giorni. L'unica cosa che ti tormenta e ti spaventa talmente tanto da impedirti di dormire la notte.

Quando hai firmato il contratto per la nuova stagione sapevi a cosa saresti andata in contro, sapevi che sarebbe stato difficile per entrambi ma sapevi anche che lo show e i fan meritavano una degna chiusura, e non era possibile farlo chiudendo tutta la baracca alla settima serie.

Così hai firmato, pregando Dio affinché le cose tra voi si sistemassero quel tanto che bastava per sopravvivere.

A grandi passi ti dirigi verso lo studio di Andrew ed entri dopo aver aspettato il suo permesso.

Nathan è lì, seduto a parlare con il vostro produttore con un sorriso, che però sparisce non appena incrocia il tuo sguardo.

È come se il tempo si fosse fermato.

Vi fissate per lungo tempo senza dire una parola fino a che Marlowe non vi richiama l'attenzione schiarendosi la voce.

"Io vi lascio soli un attimo.", sospira alzandosi dalla sua poltrona di pelle marrone. "Bentornata, Stana."

Gli fai un cenno col capo accompagnato da un mezzo sorriso e aspetti che esca dalla stanza. Ti volti verso Nate.

"Ciao."

"Ciao, Stana.",  ti saluta.

"Come stai?",domandi pur sapendo di aver fatto la domanda più sbagliata di tutte. Era sparito dalla tua vita durante l'estate, certo, ma non dai social e dalle riviste di gossip. La notizia della fine della sua relazione con Krista aveva invaso il web in pochissimo tempo e ormai lo sapevano anche i muri.

"Alla grande! E tu invece? Passata bene la luna di miele?", il tono della sua voce cambia repentinamente. Il dolore e la delusione traspaiono da ogni suo muscolo.

Ti  senti morire.

"Nate, ti prego.", lo supplichi con le lacrime che già premono per uscire.

"Cosa? È una domanda semplice, Stana. Una delle classiche domande che si fa a una neo sposa!", continua con un tono arrogante.

Tu non rispondi e punti lo sguardo a terra. Lui fa sorriso amaro e scuote la testa.

"Davvero pensavi che le cose tra noi non sarebbero cambiate? Che avrei continuato a comportarmi come se nulla fosse?", ti domanda mentre si alza e si avvicina a te. "Mi dispiace, Stana ma io non ce la faccio. Potrei accettare il fatto che ti sei sposata, che hai scelto lui e non me ma non ce la faccio.", non riesci nemmeno a guardarlo negli occhi da tanto ti fa male. "E sai perché? Perché non sei felice con lui.", alzi lo sguardo verso di lui mentre un insieme di emozioni ti pervade. "Lo vedo nei tuoi occhi. Gli stessi occhi che fino a pochi anni fa mi fissavano come se al mondo esistessi solo io. Sono spenti ora.", prende fiato. "Mi dispiace Stana ma non ti farò le congratulazioni. Spero solo tu capirai che hai fatto la scelta sbagliata.", conclude.

Senti la rabbia salire e invadere ogni cellula del tuo corpo.

"Come ti permetti di giudicare la mia vita, le mie scelte? Come puoi pretendere di sapere cosa è giusto o sbagliato per me, eh?!", quasi gli urli in faccia. "Non puoi decidere per me Nate, non puoi. Quello che c'era tra noi è finito tanto tempo fa! Sto con Kris ora,  e lo amo. Non ho bisogno della tua approvazione."

"Certo, perché è sempre più comodo prendere le scorciatoie e arrivare alla terra ferma, al porto sicuro!", ti rinfaccia stringendo i pugni dalla rabbia.

"Ma che diavolo stai dicendo?", non ne puoi più. Vorresti uscire e scappare il più lontano possibile da lui perché le sue parole sono più taglienti di una lama nel petto ma non riesci a muoverti.

"Hai scelto di sposare Kris solo perché sapevi che non avresti rischiato, perché sapevi che con lui non avresti corso nessun pericolo! Ammettiamolo dai, ti segue come un cagnolino!", commenta sarcastico.

"Tu.", gli punti un indice sul petto con forza cercano di reggere il suo sguardo. "Non puoi permetterti di parlare così! Non dopo tutto quello che abbiamo passato insieme! Mi hai avuta, Nathan e non sei stato in grado di tenermi. Non puoi farne una colpa a Kris.", una lacrima ti riga il volto e ti senti morire quando ti rendi conto di ciò che gli hai appena detto e il dolore nei suoi occhi non fa che peggiorare la situazione.

"Dannazione, Stana. Io ti amo!", ammette giocandosi tutto l'orgoglio. Rimani immobile a fissarlo senza dire una parola.  

Non fai in tempo a prendere fiato che senti le sue labbra calde e morbide poggiarsi sulle tue. Con una mano ti cinge la schiena e ti avvicina a lui mentre con l'altra ti accarezza i capelli. Rispondi al bacio, mentre le lacrime scendono copiose sul tuo viso, consapevole del fatto che ciò che stai facendo è sbagliato e che lui ha ragione. Ha ragione su tutto.

Lentamente si stacca da te, lasciandoti una sensazione di freddo sulle labbra.

"Questo è ciò per cui avrei lottato per tutta la vita, Stana.", ammette asciugandoti una lacrima.

"È troppo tardi, Nate.", nella tua voce c'è solo dolore ora e un grande rimpianto: quello di non averci provato fino alla fine.

"Lo so.", ti risponde prima di lasciarti lì da sola e uscire dalla stanza.

Vorresti cancellare tutto, tornare indietro. Rischiare.

Ma ora non si può più tornare indietro.

Hai perso Nathan tanto tempo fa, quando hai preferito la terra ferma a un mare in  tempesta, quando hai scelto di sopravvivere invece di vivere, quando hai detto "Si" a un uomo che non ti fa brillare gli occhi come faceva lui.

Le riprese sono finalmente finite, almeno per oggi. Hai tirato un sospiro di sollievo quando Andrew ha detto che potevate andare a casa a riposarvi. Non ricordi un altro inizio-riprese più difficile di questo e non credi che riuscirai a reggere questa situazione a lungo.
Tu e Nathan avete cercato per tutto il tempo di essere professionali, come avete sempre fatto negli ultimi anni, ma questa volta era diverso. La tensione che c’era nell’aria si poteva tagliare con un coltello e la tua mente continuava a ritornare a quel maledetto bacio.

Non avrebbe dovuto farlo, è stato ingiusto. Ha giocato sporco!
Continui ad incolparlo per un qualcosa che ha fatto per evitare di soffermarti al pensiero di te che in un nano secondo sei crollata, insieme a tutte le tue certezze, e hai ricambiato. Non l’hai respinto. Non ci hai nemmeno provato e sai che se soltanto lui ci riprovasse, tu ci ricadresti.
Ma non puoi permettertelo.
Non ora che sei una donna sposata.
Hai scelto tu di sposare Kris, hai scelto tu di dirgli “sì”. Non Nathan, non Kris. Tu.
Credevi che le cose con Nate non si sarebbero più sistemate, che non sarebbero più tornate come prima dopo l’ultima vostra litigata e così, quando Kris ti ha chiesto di sposarlo, hai accettato e nel giorno del tuo compleanno gli hai giurato amore eterno.
E allora perchè senti una morsa allo stomaco tanto forte da farti venire la nausea? Perchè ogni volta che incroci gli occhi blu del tuo partner vorresti soltanto piangere e mandare indietro il tempo, cancellare tutto?

Devi pensare a Kris. Solo a Kris.
Devi importelo.

Ti senti un mostro in questo momento, per tante ragioni. Non stai soltanto prendendo in giro te stessa, ma anche Nathan e peggiore di tutti, stai prendendo in giro tuo marito, illudendolo. Non menti quando dici che lo ami: tu lo ami, è vero. Ma è un amore diverso, è quell’amore che si prova per un fratello, un familiare, non il compagno di vita. Nathan ha ragione e ammetterlo fa più male di qualunque schiaffo.

Non se lo merita, non lui che ti è sempre stato accanto, che ti ha accettata con la tua popolarità e i tuoi difetti, che ha accettato il tuo desiderio di privacy restando nell’ombra per anni, solo per soddisfare il tuo volere. Non se lo merita perchè anche dopo aver scoperto che l’avevi tradito per stare con Nathan, è comunque rimasto al tuo fianco. Ti ha perdonata, e ora tu lo stai tradendo di nuovo.

Non puoi farlo, non più.
Intravedi Nathan mentre si avvia all’uscita degli Studios e senza pensarci due volte lo rincorri e lo fermi. Vi siete evitati fin troppo durante la giornata ed è ora di chiarirsi.
Gli appoggi una mano sul braccio e lui si gira incrociando il tuo sguardo.

“Cosa vuoi, Stana? Mi sembrava ci fossimo detti tutto stamattina.”, esordisce con una punta di disprezzo e delusione nella voce. Sai benissimo che sta soffrendo tanto quanto te e non sopporti l’idea che stia male per colpa tua. Hai bisogno di ritrovare il suo sorriso, le sue battute, il suo abbraccio ma sai che queste cose tra voi non ci saranno più, perciò ti limiti a sputare fuori tutto. Al diavolo l’orgoglio che non ha fatto altro che rovinarti la vita, tanto ormai non hai più niente da perdere!

“Non è vero, non ci siamo detti tutto.”, ammetti, puntando gli occhi a terra, “Hai ragione, Nate. Hai ragione riguardo a tutto.”, senti i muscoli del suo braccio rilassarsi sotto al tuo tocco, “Sono una codarda. Ho lasciato che la mia paura vincesse sui sentimenti che provo per te e così ho sposato Kris. E’ vero quando dici che l’ho fatto solo perchè lui per me è una sicurezza e al solo pensiero mi faccio schifo.”, le lacrime ora scendono e anche se non vorresti, devi guardarlo in faccia per fargli capire che quello che gli dirai tra pochi secondi non è una bugia. “Io ti amo, Nathan Fillion. Ti ho sempre amato e, per quanto io stessa cerchi di negarlo, non smetterò mai di farlo.”, prendi un respiro profondo mentre cerchi di decifrare i suoi pensieri attraverso i suoi occhi. “Ma non posso tornare indietro, non posso cambiare ciò che è stato, ciò che ho fatto. E’ troppo tardi ormai.”, vorrebbe parlare, lo capisci dalle sue labbra che si aprono appena e si richiudono subito dopo per lasciarti finire. Sa benissimo che stai facendo una fatica immane per ammettere tutto, quindi aspetta che tu finisca il tuo discorso. “Sei entrato nella mia vita Nate e non ne sei più uscito, l’hai scombussolata, ribaltata, sconvolta e lo stesso hai fatto con il mio cuore. L’hai preso e non me l’hai più reso, l’hai tenuto, proteggendolo da qualsiasi cosa, anche quando avresti potuto semplicemente buttarlo via dopo tutto quello che ti ho fatto passare. E ti amo, tantissimo.”, ripeti mentre lui ti fissa a bocca aperta senza sapere bene cosa dirti. Sai che in questo momento probabilmente ti sta odiando ma, ancora una volta, mette te al primo posto e ti sta accanto. Tu, al suo posto, te ne saresti già andata. Sei fatta così: tu scappi.
“Ma adesso devo iniziare a mettere ordine nella mia vita e posso farlo soltanto provando a costruire una vita con mio marito, provando ad essere felice con lui che non si merita tutto questo. Non si merita me.”, abbassi lo sguardo di nuovo e prendi a torturarti le mani nervosamente. “Non so come andrà a finire Nate, non ne ho proprio idea, ma devo darci una chance. Almeno questo glielo devo.”, concludi con un peso sullo stomaco grande quanto un macigno che ti impedisce di respirare. Le uniche cose che riusciresti a dirti in questo momento, sono falsa e bugiarda.
Percepisci che Nathan è contrario a questa decisione, come lo sei anche tu nel profondo del tuo cuore, ma speri potrà capirla col tempo.

“Hai fatto la tua scelta, Stana. L’unica cosa che mi tiene ancora qui con te è il fatto che con Kris proverai a farla funzionare, il che non esclude al 100% le mie possibilità di batterlo.”, ti fa un occhiolino. Il suo tono è scherzoso ora e sai che lo fa apposta per farti stare meglio, per alleggerire la cosa e togliervi entrambi dall’imbarazzo.Ti lasci sfuggire un sorriso e scuoti la testa. E’ un uomo fantastico e tu lo stai facendo soffrire tanto. Sai che è incazzato con te, che ti lascerebbe lì e manderebbe al diavolo tutto quanto ma non lo fa.  “Ehi.”Ti solleva il mento con due dita e ti costringe a guardarlo, ormai hai gli occhi rossi e gonfi. “E’ tutto a posto.”, ti dice cercando di confortarti. Ti senti veramente uno schifo. Non dovrebbe essere lui a consolare te, non dovrebbe nemmeno essere lì a parlarti, non dovrebbe abbracciarti e invece è proprio quello che fa. Ti stringe forte tra le sue braccia possenti, che tu hai sempre adorato, e tu ti lasci andare, piangi, piangi tanto avvolta nel calore del suo corpo e inspiri a pieni polmoni il suo profumo. “Mi dispiace, mi dispiace tanto, Nate. Mi dispiace.”, continui a ripetere.

“Shhh. E’ tutto okay.”, ti rassicura. “E’ tutto okay.”

Lo stringi ancora più forte se possibile e affondi il tuo viso nel suo petto. Quanto ti era mancato quel contatto con lui?
Sollevi lo sguardo, lo accarezzi su una guancia e poi, alzandoti di poco in punta di piedi, gli sfiori le labbra con un bacio. Rimani con la fronte appoggiata alla sua per qualche secondo e sospiri. “Mi dispiace.”, ripeti di nuovo mentre il magone ti ritorna prepotente.
Lasci che lui ti prenda per mano e ti porti a sederti accanto a lui su uno dei muretti nel cortile degli Studios.

“Non è solo colpa tua, Stana. Le cose si fanno in due… abbiamo sbagliato entrambi, sotto tutti i punti di vista.”, cerca di rassicurarti accarezzandoti la mano con il pollice. “Hai fatto la tua scelta e la rispetto, per quanto questo mi faccia stare male.”, stai malissimo. Ti viene da vomitare. “Diamoci tempo, okay? Dobbiamo entrambi mettere ordine nella nostre vite.”

“Un anno.”, ti esce dalla bocca senza neanche pensarci due volte. Hai riflettuto parecchio in quelle ore e ora che senti quelle parole da lui, sei certa che sia la soluzione migliore, per tutti e due.
Nathan sembra non capire, forse teme che tu te ne voglia andare così ti affretti a spiegargli.

“Un anno.”, ripeti. “Vediamo come va, tu vivi la tua vita con chi vuoi, cercando di non pensare a me e io mi impegnerò ad essere la migliore moglie che mio marito possa desiderare. Cercherò di costruirmi una vita con lui, di essere felice con lui che in fondo amo, anche se in modo diverso.”, una fitta alla bocca dello stomaco ti fa fermare e prendi tempo cercando di incanalare quanta più aria possibile nei tuoi polmoni. “E se tra un anno dovessimo accorgerci che non funziona, allora ci daremo un’altra opportunità… sempre che tu non abbia trovato l’anima gemella! Altrimenti continueremo con le nostre vite.”, concludi buttandola sul ridere. Scorgi una nota di speranza nel suo sguardo e quello ti rasserena un pochino.

“Andata signorina Katic.”, ti porge la mano facendo un sorriso sornione in attesa che tu stringa ufficialmente il patto con lui.

“Andata.”, gli afferri la mano.

“Rimandiamo l’udienza al prossimo anno allora.”, scherza provocandoti un’altra risata.

“Al prossimo anno, Fillion.”