Quindi é assolutamente normale che lui si sia precipitato a casa Hale non appena avesse udito le parole "Derek non risponde al cellulare da diversi giorni" lasciare le labbra di Erica.

Ora, era assolutamente innaturale pensare che se ci fosse stato un problema serio con il giovane Alpha, Boyd, Erica o Isaac non si sarebbero precipitati a scoprire cosa stesse succedendo. Ma loro erano tranquilli e fiduciosi, e dicevano che non era nulla, e che non c'era assolutamente niente di cui preoccuparsi. E Stiles credeva loro. Gli credeva sul serio. Ma nonostante tutto, si trovava con la sua jeep parcheggiata davanti alla casa degli Hale.

Derek aveva consegnato a Isaac, Stiles e Lydia una copia della sua chiave di casa, sotto lo stretto accordo che la usassero solo in caso di stretta necessità. Scoprire cosa é successo a Derek? Stiles la trovava una questione della massima sicurezza e della più assoluta necessità.

Scese lentamente dalla jeep e si mosse verso la porta. La Camaro di Derek era parcheggiata davanti alla porta, ma quando Stiles suonò, nessuno venne ad aprire. Ma Stiles fu pronto a giurare di avere udito qualcosa definitamente muoversi all'interno della casa.

Appoggiò l'orecchio per sentire che coaa ci fosse. Per qualche secondo Stiles non udì nulla. Pensò di essersi immaginato il suono quando lo udì nuovamente. Una specie di... guaito, miagolio... Definitamente un suono non umano, comunque. Poteva ovviamente trattarsi di un Derek ferito, o di un Peter ferito... Se si fosse trattato di un Peter ferito, Stiles se ne sarebbe andato senza pensarci. C'é l'aveva ancora con il licantrope per tutti i problemi che aveva causato all'inizio.

Infilò la chiave nella serratura e lentamente aprì la porta. La socchiuse appena per essere certo che non ci fosse un pericoloso mostro pronto a staccargli la testa a morsi, e guardò all'interno.

La stanza sembrava vuota al primo sguardo. Ma poi, ad una seconda occhiata, Stiles vide la cosa più bella e dolce che avesse mai visto. Un piccola palla di pelo nero, che lo fissava dal soggiorno, con enormi occhi verdi. Chiuse la porta lentamente per non spaventare il cagnolino e si avvicinò. Il cane lo fissò mentre Stiles si metteva a carponi nel mezzo della stanza. "Ehi. Ciao bello." Sussurò il ragazzo. Il cane sniffò l'aria poi scodinzolò verso Stiles. Stiles aspettò che il cane gli fosse accanto prima di accarezzarlo lentamente. Poi se lo mise in braccio e riprese ad accarezzarlo. "Quindi é per questo che Derek non é in giro. Dov'é il tuo padrone?" Chiese al cane. Il cagnolino sembrò lanciargli un'occhiataccia alla parola 'padrone'. Stiles sbuffò tra se e se. I cani non lanciano occhiataccie. Solo gli umani lo fanno. Poi un dubbio gli si insuonò in mente. Derek aveva l'innata capacità di far arrabbiare qualsiasi contea di streghe lui incontrasse. E se... Fissò il cane dagli occhi verdi dritto negli occhi. "Sei per caso Derek?" chiese al cane. L'animale, incredibile!, non rispose in alcuna lingua paragonabile a quella umana, ma Stiles era pronto a giurare che gli avesse fatto un cenno di assenso. Stiles annuì tra se e se. "Certo! Così tutto ha molto più senso." Disse a bassa voce, mentre accarezzava il soffice manto dell'animale. "Ecco perché non rispondevi al cellulare. Perché non potevi!" L'animale abbaiò contento mentre annusava la mano di Stiles. Stiles rise. "Devo dirlo, mi piaci molto di più in forma canina, Derek." Disse al cane. Il cagnolino gli lanciò una strana occhiata, prima di addentargli un dito. "Ahia! Hai ancora il tuo solito caratteraccio, eh?" Fece Stiles con una smorfia di dolore sul volto. L'animale, ovviamente, non rispose.

Stiles si sdraiò sul pavimento, mentre teneva il cucciolo fra le braccia. "Sai... Ti devo confessare una cosa, Sourwolf." Disse, accarezzandolo lentamente dietro le orecchie.

Aveva finalmente deciso di confessarsi. E qualle occasione migliore di questa? Il rifiuto di un Derek in forma canina di sicuro avrebbe fatto meno male del rifiuto di un Derek in forma umana. Forse.

Il cane lo guardò in paziente attesa. "Sai, mi piaci. Ma tipo tanto. Mi piace il tuo sorriso. Mi piacciono i tuoi occhi, che si tratti dei tuoi occhi naturali, dei tuoi occhi da licantropo o dei tuoi occhi da Alpha. Mi piacciono le tue mani. Mi piacciono i tuoi muscoli. Mi piace il tuo naso. Mi piacciono i tuoi denti. Mi piace il tuo sedere. Diciamo che mi piace tutto di te, che tu sia vestito o svestito. Non ti ho mai visto completamente svestito, ma sono certo che mi piaceresti. Insomma mi poaci te." Disse infine, fissando il cane negli occhi. Alla fine del discorso il cane rimase immobile per qualche secondo, prima di leccargli la punta del naso. Stiles rise. "É il tuo modo di dirmi che anch'io ti piaccio in cagnesfo?" Chiese al quadrupede. Il cane si bloccò all'improvviso e si volse verso la porta. Poi sfrecciò via dalle braccia di Stiles e si posizionò davanti alla porta, in attesa. Stiles lo fissò confuso, almeno finché la porta non si aprì, rivelando niente meno che... Derek.

Stiles fissò il licantropo accucciarsi e prendere in braccio il cagnolino, prima di lanciare un'occhiata sorpresa a Stiles. "Stiles? Che ci fai qua?" Chiese.

Stiles aprì e richiuse la bocca un paio di volte prima di riuscire a formare una frase di senso compiuto. "Tu... Sei... Umano." Concluse. Derek gli lanciò un'occhiata divertita. "Ti prego, dimmi che non hai creduto che mi fossi trasformato in un cane."

Stiles evitò di guardarlo in volto. "Figuriamoci." Rispose. Derek rise. "Bugiardo."

"Va bene, l'ho pensato. Ma non puoi farmene una colpa! Hai la tua innata abilità nel far arrabbiare le streghe, e in più non rispondevi al telefono, e non guardarmi con quel sorrisetto!" Sbuffò, infastidito. Derek scosse la testa. "L'unica cosa che mi sorprende é che Sissi non ti abbia cacciato a suon di morsi." Fece. Stiles lo fissò. "Hai chiamato il tuo, pardon, la tua cagnolina Sissi? Come la principessa?" Chiese, sorpreso. Derek scosse la testa.

"All'inizio pensavo si trattasse di un cane maschio, così l'ho chiamato S.S., ma poi ho scoperto che si trattava di una femmina e l'ho cambiato in Sissi." Spiegò. Stiles si passò una mano tra i capelli. "S.S? Iniziali per cosa?" Chiese curioso. Le orecchie di Derek si tinsero di rosa, mentre il licantropo scuoteva la testa. "Lascia perdere. Piuttosto, credo di aver capito perché non ti abbia attacato." Stiles rimase sorpreso del cambio brusco di argomento, ma decise di ignorare. Derek continuò a parlare tranquillo. "É perché odori di me, a quanto pare." Commentò. Stiles arrossì mentre si annusava per cercare di trovare l'odore a cui si riferiva Derek. Non trovò nulla. Derek roteò gli occhi. "Sei un normale essere umano. Non molto normale a dire il vero, ma comunque umano. Non puoi sentirlo." Stiles lo fissò con finta offesa. "Scusami?! Mi stai dando dell'anormale?" Chiese. Non era davvero offeso. Era da un pò di tempo che Derek non sembrava così rilassato e tranquillo, e Stiles intendeva usufruire della situazione al meglio.

"Stiles, perché hai fatto una dichiarazione al mio cane?" Chiese Derek.

'Ok, era arrivato il momento di levare le tende' decise Stiles. "Oh, perché é un cagnolino affascinante! Ora devo andare, mi sono appena ricordato che ho da fare quello che mi sono dimenticato di fare!" Urlò, uscendo di corsa e allontanandosi dalla casa, lasciandosi indietro un Derek molto, molto, divertito.

**

Scott dovette ricorrere al suo inalatore per riprendersi dalle risate.

Angolo autrice

Ehi, ecco la solita idiota che quando debutta, lo fa con una demenziale. Spero vi sia piaciuta e forza Sterek.