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Autore: wiston87    06/05/2015    0 recensioni
L'adepto rincontra il suo maestro dopo tanto tempo, ma qualcosa è cambiato in lui. Egli ha perduto la memoria in seguito ad un incidente cosmico e così cerca di ricordare il proprio passato. Forse sarebbe stato meglio che non ce l'avesse mai fatta...
Genere: Avventura, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A: "Maestro, maestro! La sua missione si è compiuta?"

B: "??"

A: "Maestro, si ricorda di me? Sono il suo adepto!"

B: "Ho perduto la memoria in uno scontro di asteroidi ad Avalon; potresti esser tu come potresti non esserlo. Chi me lo garantisce?"

A: "Il marchio che ho sul petto, simbolo del nostro sacro Ordine!"

B: "Se non ricordo nulla, come posso ricordarmi del marchio, pezzo di cretino che non sei altro??"

A: "Guardalo e ricorderai tutto... è magico."

B: "WROM! Avevo anche dimenticato quanto fosse magico, e che aveva il potere di superare persino quest'amnesia apparentemente irrecuperabile.
E' da quando non mi strafacevo di LSD marziana nella bettola di Jonny D'Avola che non provavo una sensazione così... soffusa. E al tempo stesso caritatevole. Oh Cristo, hai visto? Mi sto ricordando del passato! Jonny D'Avola e la sua sordida schiera di scagnozzi pazzi: son stati loro a farmi sbattere addosso agli asteroidi facendomi perdere la memoria! Ma a che scopo??"

A: "Jonny D'Avola? Quel Jonny D'Avola? Il nemico pubblico numero uno del settore est della Galassia Trolana?"

B: "Non quello, pezzo di idiota! Quello è il cugino di terzo grado dell'Imperatore, ti pare che vado a mettermi contro di lui? Io intendo quell'altro: lo scavezzacollo che faceva il commerciante di droga sintetizzata, dalla sua topaia sgualcita sino alle astronavi da carico illegale.
Pensa un po' che tipo: non è mai decollato una sola volta! Dice che non ha interesse a veder lo spazio, ma tutti sanno che la sua è solo fifa, pura e semplice paura del vuoto cosmico! Comunque, di carichi di droga spaziale ne ha trasportati a centinaia, a quanto ne so"

A: "Ma ancora non capisco! Perché assaltare proprio te, che coi trafficanti di droga hai ben poco a che fare? Ti sarai mica messo in mezzo a qualcosa? Avrai visto qualcosa che non dovevi vedere?"

B: "Forse ho capito. Ricordi l'LDS Neutronica di nuova generazione... non quella al Mandricco Australe, intendo quell'altra, che era stata messa fuori legge perché giudicata troppo espansiva persino dagli stessi trafficanti? D'Avola deve averla testata su di sé e... sotto il suo cattivo influsso, deve avermi scambiato per qualcun'altro!
E' chiaro che l'ha usata soltanto perché ci è stato costretto; nessun uomo dotato di un minimo di cervello si arrischierebbe in un simile guaio. L'ultima sera che l'ho visto c'era infatti stato un controllo a sorpresa da parte delle forza divisorie dell'Imperatore. Deve aver pensato che era meglio andar fuori di testa che morire di stenti esiliato su uno dei pianeti periferici, che il Governo Imperiale ha imposto come pena per i trafficanti della bastarda!"

A: "Ma è ancora vivo questo D'Avola?"

B: "Spero per lui di no. Gli effetti di quella quantità immane di droga speciale che ha ingurgitato devono esser stati talmente potenti che... dubito fortemente che riesca a ricordare qualcosa di sé.
Anche se... ho l'ardire di presumere che lo sia eccome, e che non potrebbe essere altrimenti. Perché credi che quella droga speciale si stata così tanto fomentata, nonostante i suoi effetti collaterali? Io lo so, son l'unico a sapere, e qui ed ora debbo confessartelo: era l'unico modo per spogliarci del deperimento fisico e renderci finalmente immortali, o quasi. L'unico mezzo con cui può morire un soggetto che ne ha fatto ingente uso è gettarsi nelle fucine di fuoco dell'Avalon!
Ora capisci perché il governo galattico voleva renderla illegale a tutti costi? Capisci perché ha dovuto abbandonare la sua consueta istanza democratica-illuminata, e gettare nell'inferno dei pianeti periferici chi ne propinava l'uso? Pensaci: cosa mai potrebbe combinare un esercito rimpinzato di quella roba? Conquisterebbe l'intera galassia in uno schiocco di dita!"

A: "Tu ne hai fatto uso?"

B: "Mai in vita mia! Ma ora dobbiamo trovare quel D'Avola ed impedirgli di protrarre il suo diabolico piano. Siamo gli unici che ne siano a conoscenza, dobbiamo fermarlo prima che sia troppo tardi! Partiamo immediatamente!"

A: "Ma io mi sto per sposare! Anzi... ora che ci penso, mi stai facendo un gran favore. Odio la mia fidanzata e la sua famiglia, ma non riesco a dirglielo apertamente"

B: "Ora avrai una buona scusa per mandarla a fare in culo senza che ci rimanga male! Ricorda: meglio una morte sul campo di battaglia che un matrimonio infelice, specie se in ballo c'è la sopravvivenza della galassia intera: ringrazia D'avola per averti salvato da questo baratro. Ora seguimi verso l'astronave"

A: "Un momento, un momento! Ma se ripartiamo di nuovo, chi gestirà il resto dell'ordine qui, sul pianeta Erox VII? In fondo, maestro, manchi già da molto tempo... non sarebbe l'ora di abdicare o delegare?"

B: "Me ne sbatto il cazzo. Ecco, siamo già partiti".

A: "Maestro, stia attento! Non tocchi quella leva!"

B: "Oh, dannazione, un soppalco dell'astronave mi è caduto addosso ed ora morirò! aspetta un momento, ma... perché non sono ancora morto? dovrei esserlo, eppure sono più vivo che mai! Questo non ti suggerisce niente...?"

A: "Ha-hai fatto uso della sostanza anche tu?! Ma avevi detto che non l'avevi toccata!"

B: "Peggio, molto peggio! Ora lo rammento: non esiste nessun D'Avola, o meglio, esisteva: ma è morto e stramorto da almeno cinque lustri e non centra proprio niente con questa faccenda.
Ero io stesso che avevo implementato il commercio illegale di droga speciale... e quando sono entrati i controllori l'ho ingerita di getto e ho perduto il senno. Allora mi sono immaginato che la perdita di memoria sia stata dovuta allo scontro con gli asteroidi, che in realtà erano solo e soltanto i granuli di LSD Neutronica che mi giravano tra i neuroni! E non avrei riconosciuto neanche te se non fosse stato per l'infinita forza magica del simbolo che ti porti appresso!"

A: "Ma perché si è fatto cadere addosso il soppalco dell'astronave? Perché non è stato attento? Voglio dire... è proprio una strana coincidenza il fatto che ciò ci abbia permesso di scoprire il casino in cui s'era invischiato. Non è da lei fare un errore del genere, pare quasi l'abbia fatto apposta..."

B: "Non ti credevo furbo fino a questo punto. O bastardo, dipende dai punti di vista. La verità è che... credo che una parte della mia mente, facente capo a certe arcaiche profondità abissali, abbia intuito quel che mi era successo, e mi abbia spinto a compiere quell'errore in modo tale da esser schiacciato e scoprire la mia immortalità, e di conseguenza, per induzione, tutto il resto della faccenda"

A: "Maestro, lei è la persona più strana che conosca"

B: "Ahimè, come soleva dir mio padre: meglio strano che morto. Ma in talune circostanze, aggiungo io, meglio morto che matto fino al midollo!
Orsù, rimpinguati di nostalgia mio giovane vagabondo dello spazio! Siamo già pronti per partire, ma non verso D'avola e la sua coltre di cavalieri inesistenti, ma Verso la fornace di Avalon: preferisco gettarmici dentro e crepare che vivere un eternità di allucinazioni psichedeliche!
Ora tirami fuori di qui.
Forza, che aspetti?
Debbo pensare che non hai abbastanza forte?
Ma ora che mi viene in mente... che il Diavolo mi porti, non eri morto anche tu nello scontro con le orde di Xatax? Forse che pure tu non esisti nemmeno? Cosa sei, un mio vaneggiamento psichico?
Rispondi!
Rispondi.
Rispondi...
Non vorrai farmi marcire in eterno in questo luogo barbaro dimenticato da Dio, con due tonnellate di metallo temprato a schiacciarmi il torace?!?
RISPONDIMIII!!!"

FINE

(Questo è un racconto molto ma molto speciale, non tanto per il suo contenuto quanto per il modo in cui è stato prodotto.
L'altro giorno un amico mi ha fatto la seguente proposta: "Scriviamo un racconto assieme, in un botta risposta prolungato in cui ognuno dei due impersona un certo personaggio". Io gli rispondo: "Va bene. Appena verrà il momento getteremo lì la fatidica frase iniziatica e l'altro saprà da sé come continuare".
Detto fatto: il giorno seguente uno dei due parte con quella prima frase improvvisa e l'altro risponde, eccetera. Non ho voluto porre particolari modifiche al testo per evitare di falsificare l'effetto di questa particolare tecnica scrittoria)

 

  
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